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CALCOLO DEL COSTO UNITARIO DI PRODUZIONE DI UN BENE
Per i beni utilizzabili una sola volta (materie prime, plastiche, ecc.) divido il loro costo
• per il numero di prodotti finali ottenuti.
Per i beni a lunga durata calcolo la parte del costo di questi beni che è stata consumata
• per produrre questa produzione (ammortamento).
Sommo tutti i singoli costi ed ottengo il costo unitario di produzione di un bene.
Se sommo tutti i costi ottengo invece il costo totale della produzione.
Calcolo il valore della produzione venduta (ricavo unitario*pezzi venduti) e il valore della
produzione invenduta (costo unitario*pezzi invenduti).
Calcolo l’utile d’esercizio facendo: ricavo totale dei prodotti venduti – costo totale della
produzione dei prodotti venduti.
SINTESI ECONOMICA E PATRIMONIALE AL 31/12
Riportando il prospetto fonti/impieghi del 31/12:
PER IMPIEGHI: divido i costi d’uso (in alto) da quelli residuali (in basso).
• Ai costi residuali aggiungo il valore delle merci invendute (costo sospeso).
PER FONTI: scrivo nella parte alta i ricavi di vendita e aggiungo le rimanenze finali dei
• prodotti finiti (rettifica costo), nella parte bassa scrivo il capitale di rischio e tutti i tipi
di debiti.
PAG. 22 DATA SRL
Riscrivo poi in un altro prospetto fonti/impieghi solo la parte in basso del precedente
prospetto, aggiungendo però in fonti l’utile d’esercizio (che va sommato al capitale di rischio
formando così il patrimonio netto).
Evidenzio poi attività (=tot. impieghi), patrimonio netto (=capitale di rischio+utile) e passività
(=tot.fonti-‐patrimonio netto).
PAG. 23 DATA SRL
PROSPETTO COSTI D’USO E COSTI RESIDUALI
FATTORI TOTALE COSTO COSTO D’USO COSTO RESIDUALE
PRODUTTIVI
ACQUISTATI NEL
PERIODO n
CHIUSURA DEI CONTI
1. Individuo tutti i costi d’esercizio (esclusi quelli pluriennali, comprese le rettifiche di
ricavo);
2. Individuo tutti i ricavi d’esercizio (comprese le rettifiche di costo);
3. Chiudo tutti i costi d’esercizio, chiudendo i mastrini ed effettuando i saldi e scrivendo
in partita doppia il saldo di ogni mastrino nella sezione avere e la somma di tutti i saldi
in dare con denominazione “CONTO ECONOMICO” (aprendo anche il relativo
mastrino);
4. Chiudo tutti i ricavi d’esercizio scrivendo in dare il saldo di ogni singolo mastrino e la
somma di tutti in avere con denominazione conto economico;
5. Chiudo il conto economico individuando l’utile (se il saldo è in dare) o la perdita (se il
saldo è in avere);
6. Giro l’utile o la perdita al patrimonio netto.
A questo punto rimangono aperte le attività (costi pluriennali, crediti, ratei e risconti attivi) e
le passività (fondi ammortamento, debiti, ratei e risconti passivi).
La banca e la cassa sono versatili: a seconda dei casi sono attività o passività.
7. Chiudo tutte le attività scrivendo il saldo di ogni singolo mastrino in avere e la somma
di tutti i saldi in dare con la denominazione “BILANCIO DI CHIUSURA” (aprendo anche
il relativo mastrino);
8. Chiudo tutte le passività, scrivendo in dare il saldo di ogni singolo mastrino e la somma
di tutti i saldi in avere sotto forma di bilancio di chiusura.
A questo punto rimangono aperti solo i mastrini di bilancio di chiusura e del patrimonio netto.
9. Chiudo il patrimonio netto girando il saldo nel bilancio di chiusura.
Se la sezione dare ed avere del bilancio di chiusura coincidono le operazioni saranno
state svolte correttamente.
APERTURA D’ESERCIZIO
Per provvedere alla riapertura dell’esercizio si prende lo stato patrimoniale al 31/12 e si
trascrivono tutti i conti presenti all’interno di esso nel libro giornale, procedendo prima con
quelli presenti nella sezione dare, controbilanciando con la scrittura “STATO PATRIMONIALE
INIZIALE” in avere (aprendo anche il relativo mastrino), e poi procedendo con quelli presenti
in avere, controbilanciando con lo stesso conto in dare.
Si procede poi effettuando le scritture di rettifica di apertura (rimanenze, risconti, ratei).
Per le rimanenze si controbilancia il valore in dare presente nello stato patrimoniale al 31/12,
scrivendolo in avere e si apre un nuovo conto denominato “… C/ESISTENZE INIZIALI”,
scrivendo il valore in dare (+ costo).
Per i ratei si segnala il costo/ricavo relativo e si rettifica il debito/credito.
Per i risconti si segnala il costo/ricavo e si rettifica il costo/ricavo sospeso.
Si può poi procedere con le normali scritture d’esercizio.
IL BILANCIO CIVILISTICO
I documenti che compongono il bilancio d’esercizio sono