Riassunti esercitazione economia e misurazione aziendale
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ESTRATTO DOCUMENTO
Analitico: cono la suddivisione di conti per diversi fornitori, clienti, …
•
Ogni fatto amministrativo che dà luogo ad una variazione finanziaria viene registrato secondo
cronologia nel libro giornale, indicando:
DATA CONTI E DESCRIZIONI V.F./V.E. DARE AVERE
Nello stesso momento in cui viene registrata una variazione viene aperto un conto per ognuna
di esse o, se già presente, si registra la variazione in esso.
SALARI E STIPENDI
Per procedere alla rilevazione di salari e stipendi si effettuano diverse operazioni:
1. Si registra come costo la cifra lorda si salari e stipendi che fa nascere un debito
vs/dipendenti;
2. Si registra il debito vs/istituti previdenziali che nasce dagli oneri sociali (costo perché
a carico dell’azienda);
3. Si registra il debito vs/dipendenti per gli assegni famigliari, essi non sono a carico
dell’azienda ma bensì degli istituti previdenziali, per questo il nostro debito vs/gli
istituti previdenziali diminuirà perché saremo noi sotto forma di azienda ad anticipare
questa spesa;
4. Si provvedono a liquidare (registro in P.D. ma non pago per ora) gli oneri sociali a
carico dei dipendenti registrando una diminuzione di debito vs/dipendenti e
aumentando il debito vs/istituti previdenziali;
5. Si pagano i salari e stipendi netti al dipendente apportando una diminuzione di debiti
vs/dipendente e pagando attraverso il conto corrente bancario;
6. Subito dopo si provvedono a registrare le imposte sui redditi (a carico del dipendente),
facendo così diminuire il debito vs/dipendenti e riportando un aumento del debito
vs/erario.
N.B.: la retribuzione netta pagata nel punto precedente è già stata decurtata di questa
somma.
7. Il 16 del mese successivo a quello di competenza dei salari e stipendi si versano gli
oneri sociali diminuendo così il debito vs/istituti previdenziali e pagando tramite
conto corrente bancario;
8. Il 16 del mese successivo a quello di pagamento dei salari si versano anche le ritenute
fiscali, diminuendo così il debito vs/erario e pagando tramite banca.
A fine anno si provvedono a registrare, oltre al TFR, i costi delle ferie non godute (con annessi
oneri sociali = +costo) e della 14esima (compresi oneri sociali = +costo), tramite ratei passivi
(+ debito).
La 14esima non è sempre prevista, se lo è verrà pagata a giugno dell’anno successivo.
La 13esima è invece da pagare a metà dicembre.
N.B.: IRPEF=Erario
INPS=Istituti Previdenziali
LAVORI IN ECONOMIA
Per la manutenzione dei beni interni all’azienda ci si può affidare a terzi, oppure
si possono svolgere i lavori in economia.
Nel secondo caso l’esecuzione dei lavori viene svolta dalla stessa stazione
appaltante che aveva deciso di realizzare i lavori (l’azienda).
RATEI E RISCONTI
Quando a fine anno mi trovo ad aver registrato costi o ricavi (NON debiti, crediti, ecc.) che non
riguardano un solo esercizio (ad es. canone mensile di affitto registrato il 15/12) devo
provvedere a rettificare il costo o il ricavo per segnalare SOLO la parte di competenza del
periodo che sto valutando e chiudendo.
Si distinguono due casi:
Se si tratta di pagamenti posticipati, cioè ho già registrato il costo e il debito, ma non
• l’ho ancora pagato, dovrò distinguere la parte della somma che interessa questo
esercizio da quella che interessa il successivo, prendere la prima e segnarla il P.D.
come:
+COSTO (SOSPESO), es. fitti passivi
+DEBITO = RATEI PASSIVI.
Se al contrario si tratta di un ricavo con conseguente credito seguo lo stesso
procedimento ma lo segnerò in P.D. come:
+RICAVO (SOSPESO), es. fitti attivi
+CREDITO = RATEI ATTIVI.
Il secondo caso è quello in cui la somma è già stata pagata anticipatamente e devo per
• questo dire che parte del costo che avuto, o parte del ricavo, non sono imputabili a
questo esercizio, bensì a quello successivo e procedere così a rettificare il costo o il
ricavo.
Prendo così la parte del costo o del ricavo che riguarda il periodo successivo e, nel caso
di un costo segnerò i dati in P.D. in questo modo:
RETTIFICA DI COSTO, es. fitti passivi
+COSTO (SOSPESO) = RISCONTI ATTIVI.
Nel caso di un ricavo:
RETTIFICA DI RICAVI, es. fitti attivi
+ RICAVO (SOSPESO) = RISCONTI PASSIVI.
SCHEMA FONTI/IMPIEGHI (bilancio di verifica)
A fine mese o a fine anno riporto in questo schema impieghi (dare) e fonti (avere) la somma di
tutti i mastrini (ad es. se nel mastrino banca c/c avrò un ammontare di 2000 € in dare
riscriverò questa cifra in impieghi nel mio prospetto).
DESCRIZIONE IMPIEGHI FONTI
CALCOLO DEL COSTO UNITARIO DI PRODUZIONE DI UN BENE
Per i beni utilizzabili una sola volta (materie prime, plastiche, ecc.) divido il loro costo
• per il numero di prodotti finali ottenuti.
Per i beni a lunga durata calcolo la parte del costo di questi beni che è stata consumata
• per produrre questa produzione (ammortamento).
Sommo tutti i singoli costi ed ottengo il costo unitario di produzione di un bene.
Se sommo tutti i costi ottengo invece il costo totale della produzione.
Calcolo il valore della produzione venduta (ricavo unitario*pezzi venduti) e il valore della
produzione invenduta (costo unitario*pezzi invenduti).
Calcolo l’utile d’esercizio facendo: ricavo totale dei prodotti venduti – costo totale della
produzione dei prodotti venduti.
SINTESI ECONOMICA E PATRIMONIALE AL 31/12
Riportando il prospetto fonti/impieghi del 31/12:
PER IMPIEGHI: divido i costi d’uso (in alto) da quelli residuali (in basso).
• Ai costi residuali aggiungo il valore delle merci invendute (costo sospeso).
PER FONTI: scrivo nella parte alta i ricavi di vendita e aggiungo le rimanenze finali dei
• prodotti finiti (rettifica costo), nella parte bassa scrivo il capitale di rischio e tutti i tipi
di debiti.
PAG. 22 DATA SRL
Riscrivo poi in un altro prospetto fonti/impieghi solo la parte in basso del precedente
prospetto, aggiungendo però in fonti l’utile d’esercizio (che va sommato al capitale di rischio
formando così il patrimonio netto).
Evidenzio poi attività (=tot. impieghi), patrimonio netto (=capitale di rischio+utile) e passività
(=tot.fonti-‐patrimonio netto).
PAG. 23 DATA SRL
PROSPETTO COSTI D’USO E COSTI RESIDUALI
FATTORI TOTALE COSTO COSTO D’USO COSTO RESIDUALE
PRODUTTIVI
ACQUISTATI NEL
PERIODO n
CHIUSURA DEI CONTI
1. Individuo tutti i costi d’esercizio (esclusi quelli pluriennali, comprese le rettifiche di
ricavo);
2. Individuo tutti i ricavi d’esercizio (comprese le rettifiche di costo);
3. Chiudo tutti i costi d’esercizio, chiudendo i mastrini ed effettuando i saldi e scrivendo
in partita doppia il saldo di ogni mastrino nella sezione avere e la somma di tutti i saldi
in dare con denominazione “CONTO ECONOMICO” (aprendo anche il relativo
mastrino);
4. Chiudo tutti i ricavi d’esercizio scrivendo in dare il saldo di ogni singolo mastrino e la
somma di tutti in avere con denominazione conto economico;
5. Chiudo il conto economico individuando l’utile (se il saldo è in dare) o la perdita (se il
saldo è in avere);
6. Giro l’utile o la perdita al patrimonio netto.
A questo punto rimangono aperte le attività (costi pluriennali, crediti, ratei e risconti attivi) e
le passività (fondi ammortamento, debiti, ratei e risconti passivi).
La banca e la cassa sono versatili: a seconda dei casi sono attività o passività.
7. Chiudo tutte le attività scrivendo il saldo di ogni singolo mastrino in avere e la somma
di tutti i saldi in dare con la denominazione “BILANCIO DI CHIUSURA” (aprendo anche
il relativo mastrino);
8. Chiudo tutte le passività, scrivendo in dare il saldo di ogni singolo mastrino e la somma
di tutti i saldi in avere sotto forma di bilancio di chiusura.
A questo punto rimangono aperti solo i mastrini di bilancio di chiusura e del patrimonio netto.
9. Chiudo il patrimonio netto girando il saldo nel bilancio di chiusura.
Se la sezione dare ed avere del bilancio di chiusura coincidono le operazioni saranno
state svolte correttamente.
APERTURA D’ESERCIZIO
Per provvedere alla riapertura dell’esercizio si prende lo stato patrimoniale al 31/12 e si
trascrivono tutti i conti presenti all’interno di esso nel libro giornale, procedendo prima con
quelli presenti nella sezione dare, controbilanciando con la scrittura “STATO PATRIMONIALE
INIZIALE” in avere (aprendo anche il relativo mastrino), e poi procedendo con quelli presenti
in avere, controbilanciando con lo stesso conto in dare.
Si procede poi effettuando le scritture di rettifica di apertura (rimanenze, risconti, ratei).
Per le rimanenze si controbilancia il valore in dare presente nello stato patrimoniale al 31/12,
scrivendolo in avere e si apre un nuovo conto denominato “… C/ESISTENZE INIZIALI”,
scrivendo il valore in dare (+ costo).
Per i ratei si segnala il costo/ricavo relativo e si rettifica il debito/credito.
Per i risconti si segnala il costo/ricavo e si rettifica il costo/ricavo sospeso.
Si può poi procedere con le normali scritture d’esercizio.
I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher chiara.savoldelli di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia e misurazione aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Trento - Unitn o del prof Francesconi Andrea.
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