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Human-Centered Design (HCD)
La HCD si fonda su alcuni punti fermi che sono:
- L'usabilità va progettata all'inizio e tenuta costantemente sotto controllo nel processo di progettazione e sviluppo
- Progettare sistemi usabili è difficile e costoso in quanto richiede competenze e professionalità
- La valutazione di usabilità di un sistema non può prescindere dall'utente. Quindi bisogna effettuare dei test di usabilità dove una utenza campione usa il sistema eseguendo compiti tipici in un ambiente controllato, sotto osservazione da parte di esperti di usabilità che raccolgono dati, li analizzano e suggeriscono miglioramenti.
Per progettare un'interfaccia si intende immaginare, ideare qualcosa e studiare il modo di attuarla. Quindi si parte da un esame della situazione attuale, si riconoscono i difetti o i limiti e, sulla base delle possibilità offerte dalla tecnologia, si concepisce e si specifica la situazione futura.
Progettazioneè quindi un’attività di natura sia intellettuale che pratica: non basta una visione del futuro desiderato, ma occorre anche de nire tutti i dettagli che ne permettono la realizzazione. Pe invece si intende rendere attuale qualcosa realizzandola praticamente. È un’attivita concreta dove si parte dal progetto e lo si attua concretamente. Progettazione dell’interazione: Prima fase: Analisi La fase di analisi comprende vari tipi di analisi: - Analisi dell’utenza potenziale: a quale utente è destinato il nostro prodotto? - Analisi dei bisogni: quali sono le necessità di tale utente? - Analisi del contesto: Quale sarà il contesto d’uso del prodotto? - Analisi della concorrenza: Perché gli altri prodotti sono inadeguati? - Analisi del compito: Quali compiti dovrà svolgere con il prodotto? Analisi dell’utenza potenziale quali saranno i suoi utenti e quali sono leloroPerché un'interfaccia sia usabile deve tener conto delle esigenze. Quindi occorre identificare i tipi di utente che presumibilmente utilizzeranno il sistema, con le loro caratteristiche, le loro forme organizzative, i tipi e i livelli di competenze, le caratteristiche del lavoro svolto ecc. Quindi da una visione centrata sul sistema si passa ad una centrata sull'utente. Lo studio dell'utente può essere compiuto a diversi livelli. Al livello consideriamo l'utente come essere umano dotato di specifiche abilità, derivanti dalla struttura del suo corpo e della sua mente. Una creatura che percepisce, interpreta, decide e agisce in un certo modo innanzitutto perché è dotato di un apparato sensoriale, cognitivo e motorio con specifiche caratteristiche, diverse da quelle di altre specie animali. Le diversità fra esseri umani, anche considerando solo il livello cognitivo, sono rilevanti. Quando persone, poi, da quest'ambito.strettamente funzionale, passiamo a considerare gli utenti come ciascuno con una specifica formazione, cultura e storia personale, le diversità si fanno ancora più marcate, e caratterizzano ogni specifico utente nella sua individualità quindi età, nome, sesso, professione ecc. comportamento Quando, oltre alle caratteristiche individuali, vogliamo studiare il delle persone, dobbiamo considerarne anche i rapporti che queste hanno con gli altri, e in particolar modo con i membri delle comunità e organizzazioni cui appartengono. ruolo Un livello di analisi dell'utente ancora diverso è quello che ne analizza il suo in rapporto al sistema. Gli utenti di un sistema interattivo possono rivestire ruoli diversi, secondo la funzione che svolgono in rapporto ad esso. Per esempio, un utente di un sito web con il ruolo di amministratore svolge una funzione diversa da quella dei redattori dello stesso sito. Persona e ruolo sono concetti diversi. Roberto e MarcoSono persone differenti, ma entrambi potrebbero rivestire uno stesso ruolo, per esempio quello di redattore. Al contrario, due ruoli diversi potrebbero essere rivestiti da una stessa persona.
Appunti di PIU Page 8 of 33 Vitandrea Sorinoff fi ff fi ffi fi fi fi fi ff fi ff fi
In conclusione, lo studio dell'utente può essere condotto su piani diversi, in funzione degli aspetti che ci interessano.
Model of Human processor
Le caratteristiche del sistema cognitivo dell'uomo sono studiate dalla psicologia, che fornisce molte informazioni utili per chi si occupa di interazione uomo-macchina. Essi non pretendono di descrivere l'apparato cognitivo umano come è nella realtà, ma si limitano a metterne in evidenza le caratteristiche più rilevanti per chi desidera studiare - o progettare - l'interazione uomo-macchina. Una pietra miliare di questi studi è stata la pubblicazione, nel 1983, del libro The Psychology of Human-Computer.
Il Model Human Processor può essere diviso in tre sottosistemi interagenti: (1) il sistema percettivo, (2) il sistema motorio, e (3) il sistema cognitivo, ciascuno con le sue memorie e processori. Il sistema percettivo consiste di sensori e associati buffer di memoria. I buffer più importanti sono quello per le immagini visive (Visual Image Store) e quello per le immagini auditive (Auditory Image Store), che servono a contenere gli output del sistema sensoriale mentre vengono codificati in modo simbolico. Il sistema cognitivo riceve l'informazione codificata da questi buffer nella memoria di lavoro (working memory) e usa l'informazione immagazzinata in precedenza nella memoria a lungo termine (long-term memory) per prendere le decisioni su come rispondere. Il sistema motorio porta a termine la risposta. In modo approssimato, l'elaborazione dell'informazione da parte dell'essere umano sarà descritta come se ci fossero dei
Il nostro sistema cognitivo è composto da tre sottosistemi separati: un processore percettivo, uno cognitivo e uno motorio. In alcuni compiti, come premere un tasto in risposta a una luce, l'essere umano si comporta come un processore seriale. In altri compiti, come digitare su una tastiera, leggere o fare una traduzione simultanea, sono possibili operazioni parallele e integrate dei tre sottosistemi, come se fossero tre processori in pipeline. L'informazione fluisce con continuità dall'input all'output con un ritardo temporale caratteristico, che mostra che i tre processori stanno lavorando simultaneamente. Le memorie e i processori sono descritti da pochi parametri.
L'attenzione è il processo cognitivo che ci permette di selezionare, tra tutte le informazioni che arrivano ai nostri sensi, quelle che in qualche modo ci interessano. Selezionare significa ignorare determinati stimoli, a favore di altri.
Si parla di attenzione selettiva (selective attention) quando ci
focalizziamo su un singolo evento attenzione divisa (split attention) escludendo gli altri, e di quando seguiamo contemporaneamente più eventi. Non si tratta di due fenomeni indipendenti, ma di due aspetti dello stesso fenomeno. Innanzitutto, l'attenzione può essere influenzata da fattori esterni (esogeni) e interni (endogeni). Nel primo caso, sono le caratteristiche degli stimoli che arrivano ai nostri sensi che la influenzano, e numerosi studi cercano di determinare queste caratteristiche. Come quando qualcuno ci chiama per nome. Nel secondo caso, la nostra attenzione è guidata da noi stessi: dai nostri obiettivi, dalle nostre emozioni, dai nostri pensieri. L'attenzione divisa. Consideriamo ora Essa ha possibilità limitate: non siamo in grado di prestare attenzione a troppe cose contemporaneamente. Gli esperimenti mostrano che quando cerchiamo di prestare attenzione a più compiti contemporaneamente, le prestazioni sono in genere peggiori di quelleottenere l'attenzione dell'utente e mantenerla sugli elementi desiderati. Ciò significa che è necessario dirigere l'attenzione dell'utente in modo appropriato durante l'interazione con il sistema. Inoltre, è importante evitare interferenze che possano distogliere l'attenzione dell'utente dagli elementi rilevanti. Un esempio di interfaccia che richiede attenzione divisa è il cruscotto di un aereo. In questo caso, l'utente deve essere in grado di monitorare contemporaneamente diversi indicatori e controlli. Tuttavia, l'attenzione dell'utente deve essere focalizzata sugli elementi più importanti e critici per la sicurezza del volo. In conclusione, la comprensione delle caratteristiche della mente umana è fondamentale per il design e l'usabilità di un sistema interattivo. Durante la progettazione, è necessario considerare attentamente come dirigere l'attenzione dell'utente, come mantenere l'attenzione sugli elementi desiderati e come evitare interferenze che possano sottrarre l'attenzione dagli elementi rilevanti.evitare di sovraccaricare la Memoria a breve termine richiedendogli di memorizzare solo elementi significativi o familiari in numero comunque limitato. Si dovrebbe comunque minimizzare il ricorso alla MBT dell'utente inoltre bisogna ridurre le situazioni di stress in quanto riduce le prestazioni della MBT. Inoltre bisognerebbe sempre fare ricorso al riconoscimento piuttosto che alla rievocazione nell'MLT. Per facilitare la memorizzazione nella MLT bisognerebbe anche presentare l'informazione ripetutamente per costruire delle associazioni forti, ripetute e distinte che non interferiscano tra di loro utilizzando anche associazioni visive. L'analisi dell'utenza potenziale quindi può essere effettuata mediante: - Interviste - Questionari - pensare ad alta voce thinking aloud. Osservazione del loro lavoro con invito a oInterviste Gli osservatori formulano le loro domande incolloqui individuali, faccia a faccia o telefonici, con ciascuno stakeholder e raccolgono le risposte annotando esigenze, suggerimenti, desideri e elementi. Bisogna inoltre garantire agli intervistati che le loro opinioni verranno riportate solo in forma anonima. La scelta di chi intervistare va effettuata con cura, infatti il numero di interviste deve essere compatibile con le risorse e il tempo disponibile senza tralasciare nessuna persona che possa avere qualcosa di importante da dire sul prodotto in progettazione. Bisogna anche intervistare tutti i rappresentanti di ciascuna categoria di utenti individuate. Le interviste individuali possono essere più o meno strutturate: - Interviste non strutturate: hanno un carattere esplorativo, somigliano a delle conversazioni su argomenti di interesse e hanno domande aperte, lasciando all'interlocutore la decisione di rispondere in modo breve o approfondito. Bisogna comunque preparare un canovaccio per evitare di tralasciare nessun dettaglio.aspetto rilevante e bisogna anche orientare il colloquio diversamente