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TERZO STEP
Spesso il semantismo resta invariato come per esempio i nomina agentis di comprare e vendere.
Infatti, il compratore è colui che compra mentre il venditore è colui che vende. L’avvio è
esattamente l’azione di avviare, la deroga è l’azione di derogare mentre la delibera è l’azione di
deliberare. Atri esempi sono: la lettura è l’atto di leggere, l’arrivo è l’atto di arrivare. Quando il
significato resta invariato si parla di lessemi strutturati semanticamente non marcati.
Talvolta però la derivazione comporta modificazioni nel significato del lessema di base. Vi è un
incremento semantico e si parla in questo caso di lessemi strutturati semanticamente marcati.
ESEMPI DI LESSEMI MARCATI
MANGIARE --------- MANGIATA
DORMIRE ------------ DORMITA
Non si tratta di semplici nomi deverbali, in quanto essi specificano e arricchiscono il significato del
verbo in due sensi: indicano un singolo atto (tratto di semelfattività, cioè un’azione eccezionale) e
sottolineano che esso è marcato per durata, intensità e incidenza esperienziale. La frase
STEFANO OGGI HA FATTO UNA MANGIATA significa che oggi Stefano ha fatto un atto di
mangiare notevole per quantità, qualità e soddisfazione. La mangiata è un qualcosa che si
caratterizza per: abbondanza, soddisfazione, gustosità. Tutti questi elementi non fanno parte del
lessema elementare ma vengono aggiunti nella derivazione per ottenere il lessema strutturato.
Da BOSCO derivano l’aggettivo denominale BOSCHIVO e l’aggettivo denominale BOSCOSO
(bosco fitto). Il primo è un lessema non marcato poiché significa semplicemente “relativo al bosco”,
non vi incremento semantico mentre il secondo è un lessema marcato poiché l’aggettivo indica
una quantità abbondante di bosco, vi è un incremento semantico.
Da ACQUA derivano gli aggettivi ACQUOSO (risotto acquoso = risotto con troppa acqua, con più
acqua del dovuto) e ACQUATICO (parco acquatico = parco di divertimento con giochi in acqua).
Entrambi presentano un incremento del senso.
Il suffisso – OSO è stato ampliamente studiato poiché presenta una notevole produttività e
sistematicità: in ACQUOSO, SCRUPOLOSO, PELOSO, ORGOGLIOSO, GOLOSO, GIOIOSO
significa troppa acqua, pelo, orgoglio, gioia mentre in NOIOSO, DANNOSO significa “che causa
noia, danno. Ci sono poi altri valori di –OSO: questione annosa (che dura da molti anni), sangue
venoso (che scorre nelle vene), sangue arterioso (che scorre nelle arterie)
ALTRI ESEMPI:
Da RIMPATRIARE (tornare in patria) otteniamo due nomi deverbali: RIMPATRIO E RIMPATRIATA
(ritrovarsi con vecchi amici). Il primo è un lessema non marcato in quanto è l’azione di rimpatriare
mentre il secondo è un lessema marcato: vi è un incremento semantico molto forte poiché il valore
di rimpatriare (tornare in patria) viene utilizzato come metafora per indicare questo ritrovo felice
con amici di vecchia data.
Da riflettere derivano RIFLESSO e RIFLESSIONE. Riflettere significa rimandare la luce (da qui
riflesso della luce). Riflettere viene anche usato come metafora per indicare il pensiero della mente
(da qui riflessione). Si tratta apparentemente di lessemi non marcati poiché entrambi indicano
l’azione di riflettere. Tuttavia sono dei lessemi marcati poiché vi è una specificazione del verbo
riflettere. Riflesso esclude il valore di riflessione e vice versa. Quindi vi è polisemia di riflettere.
Da DIFFERIRE derivano DIFFERENZA e DIFFERIMENTO. Entrambi indicano il fatto di differire: il
primo è l’azione di differire nel senso di essere diversi mentre il secondo è l’azione di differire nel
senso di posticipare nel tempo. Apparentemente sono non marcati ma in realtà sono marcati
poiché nel processo di derivazione vi è una specificazione di differire. Polisemia di differire.
Da ESPERAR derivano ESPERA (AZIONE DI ASPETTARE CON VALORE DI ATTESA) e
ESPERANZA (AZIONE DI ASPETTARE CON VALORE DI SPERANZA CHE QUELLO CHE
ASPETTO ARRIVI). Vi è specificazione di esperar.
Il suffisso –ATA ha una particolare produttività:
GOMITO ------------ GOMITATA
TESTA --------------- TESTATA
SPALLA ------------- SPALLATA
MANO -------------- MANATA
La semantica qui si specifica con: colpo dato con il gomito, con la testa, con la spalla, con la mano
Il suffisso –BILE
AMABILE (CHE PUO’ ESSERE AMATO), MANGIABILE (CHE PUO’ ESSERE MANGIATO),
DEDUCIBILE (CHE PUO’ ESSERE DEDOTTO). Si tratta di aggettivi deverbali che sono
incrementati dal punto di vista semantico. Il significato comprende passività e possibilità.
3 APRILE
COMPOSIZIONE
La composizione è quel processo di formazione lessicale che crea un nuovo lessema fondendo
insieme due basi (due lessemi elementari) oppure un prefisso e una base.
Possiamo distinguere due grandi gruppi di composti:
- 1 gruppo: composti formati a partire da due lessemi elementari che vengono uniti tra loro.
Le due parole si attaccano e vengono scritte con un’unica parola (BASE + BASE)
- 2 gruppo: composti costituiti da un solo lessema preceduto da un prefisso (PREFISSO +
BASE)
Il prefisso, rispetto al suffisso, è più regolare nel significato. Per esempio i prefissi – RI, - CON
sono legati ad un significato.
ESEMPI BASE + BASE
CONTAGOCCE: innanzitutto bisogna guardare l’appartenenza alle classi del lessico. CONTA è un
verbo mentre GOCCE è un nome. Quindi abbiamo un composto formato da due lessemi (verbo +
nome) e il risultato è un nome.
CAPOTRENO: sono entrambi due nomi e la loro unione dà come risultato un nome.
BENVENUTO: ben è un avverbio mentre venuto è un verbo al participio passato. Il risultato è un
aggettivo.
I verbi conta e venuto sono in forma coniugata. Come si può notare sono possibili varie
composizioni e il risultato della composizione non è prevedibile. Come si può notare gocce è al
plurale mentre treno al singolare. Nel composto vi è un effetto di variabilità nelle forme di parola
utilizzate per formare i composti.
Dal punto di vista del tipo di basi utilizzate il gruppo più frequente è quello costituita da: VERBO +
NOME = NOME:
- STUZZICADENTI = strumento che serve per stuzzicare i denti
- ASPIRAPOLVERE = strumento che serve per aspirare la polvere
- LAVASTOVIGLIE = strumento che serve per lavare le stoviglie
- TAGLIAERBA = strumento che serve per tagliare l’erba
- PORTAFOGLI = strumento che serve per portare i fogli
- ATTACCAPANNI = strumento che serve per attaccare i panni
- ROMPIGHIACCI (rompi in questo caso è un imperativo).
In questi esempi il significato dei composti è abbastanza regolare e significa “strumento che serve
per realizzare un’azione”. Come si può notare ci sono nomi singolare e plurale: quando si tratta di
nomi numerabili, il sostantivo è al plurale (STUZZICADENTI, LAVASTOVIGLIE, PORTAFOGLI,
ATTACCAPANNI) mentre se si tratta di nomi di massa, il sostantivo è al singolare (TAGLIAERBA,
ASPIRAPOLVERE).
COME SONO LEGATE LE PAROLE? Sono tutti verbi seguiti dal complemento oggetto.
TUTTI I COMPOSTI sono caratterizzati da un processo di determinazione: i due elementi del
composto non sono sullo stesso piano ma uno ha la funzione di determinare l’atro elemento. Nel
caso degli esempi precedenti è il nome che determina/specifica il significato del verbo.
ESEMPIO: CONTAGOCCE vs CONTACHILOMETRI. Qui il significato di contare viene specificato
dal nome che viene associato al verbo. Se viene associato gocce, ottengo uno strumento che
serve per contare le gocce, se associo chilometri ottengo uno strumento che serve per contare i
chilometri.
CONTA è il determinato mentre GOCCE è il determinatore.
BENVENUTO: (venuto come?). BEN è il determinatore mentre VENUTO è il determinato
CAPOTRENO (capo di cosa?). TRENO è il determinatore mentre CAPO è il determinato
In italiano l’ordine di determinato e determinatore non è fisso mentre in inglese e tedesco è fisso.
In queste due lingue, ciò che precede determina sempre ciò che segue. Dunque l’ordine è:
DETERMINATORE-DETERMINATO. ESEMPIO: SKYSCRAPER = SKY è il determinatore mentre
SCRAPER è il determinato. Traducendo questa parola in italiano otteniamo GRATTACIELO e in
questo caso l’ordine determinato determinatore si inverte. CIELO è il determinatore mentre
GRATTA è il determinato.
GRUPPO DI COMPOSTI VERBO + NOME = NOME.
In questo caso la funzione del composto non è più quella di n che serve per ma è quella di agente
(persona che…).
- GUARDALINEE = persona che guarda le linee
- GUARDASIGILLI = persona che guarda i sigilli
- GUARDASPIAGGIA = persona che guarda la spiaggia
- VOLTAGABBANA = persona che volta la gabbana
- GUASTAFESTE = persona che guasta le feste.
Anche in questi casi il complemento oggetto determina il verbo; il tipo d’agente dipende infatti
dall’oggetto.
ALTRI CASI:
- POLLIVENDOLO = persona che vende i polli
- FRUTTIVENDOLO = persona che vende la frutta
- PESCIVENDOLO = persona che vende il pesce
Qui invece di avere VERBO + NOME ma abbiamo NOME + VERBO. In questi composti vi è anche
l’aggiunta del suffisso – OLO.
ALTRO CASO: VERBO + NOME = AGGETTIVO
- STRAPPALACRIME
- MOZZAFIATO
VERBO + NOME = NOME DELL’AZIONE
- CREPACUORE = azione di crepare il cuore
- RUBAMAZZETTO = azione di rubare il mazzetto
Qui il verbo si specifica come “azione di”
Questi nomi e aggettivi (strappalacrime, mozzafiato, crepacuore, rubamazzetto) sono tipici del
lessico familiare.
ALTRO CASO: NOME + NOME
- CAPOTRENO (treno determina capo)
- CAPOLUOGO (luogo determina capo)
- CAPOUFFICIO (ufficio determina capo)
- FERROVIA (via determina ferro)
La determinazione è un processo generico che indica un sacco di processi, inferenze diversie.
Indica volta per volta un predicato diverso che viene ricavato tramite inferenze. Per esempio,
autostrada = strada per le auto, capoufficio = capo dell’ufficio, strappalacrime = che strappa le
lacrime, ferrovia = via fatta di ferro.
ESEMPI PREFISSO + BASE
- RITORNARE (PREFISSO + VERBO)
- INCREDIBILE (PREFISSO+ AGGETTIVO)
- DISUMANO (PREFISSO+ AGGETTIVO)
I prefissi sono RI, IN, DIS.
INCREDIBILE = in + credibile. Il prefisso IN ha la funzione di negazione; è qualcosa di non
credibile. Il lessema credibile è un aggettivo deverbale dal verbo credere ottenuto con
l’aggiunta del suffisso –BILE. I processi di formazione del lessico non partono solo da lessemi
elementari ma anche da l