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LAND GRABBING
Il land grabbing è l’acquisto o l’affitto di grandi estensioni di terra da parte di investitori di diversa
natura.Il fenomeno prende piede a partire dal 2007,in concomitanza con la crisi economica e
finanziaria,quando sii scatena una vera e propria corsa alla terra.In alcune aree,p.e. in Europa,il
land grabbing si innesta in un processo di lungo temine di concentrazione della terra.
Compaiono sulla scena nuovi attori,spesso legati a catene agroalimentari globali.
Scarsa trasparenza nelle operazioni di acquisizioni(nasce perciò nel 2009 la Land Matrix
Iniziative).
Molteplici sono le motivazioni della corsa alla terra(produzione di MP per l’industria alimentare,
industrie estrattive,produzione di bio-energie,green-grab).
Land grabbing in Africa:ha un significativo livello di attività:circa 2,5 milioni di ettari sono stati
oggetto di transazione dal 2004.Pressione sulle terre di maggior valore,prevalenza di investitori
stranieri,prevalenza di investitori privati.
Analisi del Land Matrix Iniziative:i dati riguardano solo una parte delle effettive transazioni.Il
database include 1204 accordi(deals,contratti di acquisto,affitto,concessione…)che riguardano
42,2 milioni di ettari(nota:la SAU in Italia è pari a circa 12,8 milioni di ettari).
Di questi ettari, 9,2 milioni riguardano tuttavia aree destinate a coltivazione per scopi alimentari.Il
continente in cui si concentra la maggior quota di accordi è l’Africa.
I primi 5 investitori sono Malesia,USA,Regno Unito,Singapore e Arabia Saudita.
Il 40% degli investimenti è realizzato da investitori privati.
Il 15% degli investimenti di larga scala sono invece promossi da fondi e soggetti di emanazione
statale.
Problemi:
-intensificazione della competizione per l’accesso alla terra e perdita di opportunità per le comunità
locali;
-importanti impatti ecosistemici;
-esclusione delle comunità locali dalla contrattazione.
-riduzione capacità di produzione
-riduzione della sovranità alimentare(è il diritto dei popoli ad alimenti nutritivi e culturalmente
adeguati,accessibili,prodotti in forma sostenibile ed ecologica ed anche il diritto di poter decidere il
proprio sistema alimentare e produttivo).
I Paesi investitori offrono capitale umano,infrastrutture e opportunità di accesso ai mercati,in
cambio ricevono dai Paesi ospiti la cessione dell’uso/proprietà di ampie superfici di terra.
Agli obiettivi di approvvigionamento alimentare,di agribusiness e profitto finanziario dei paesi
investitori si contrappongono i problemi di fame e povertà dei paesi ospiti.
Critiche:il land grabbing può apparire come una vera ‘’controriforma’’ fondiaria:molte imprese
agricole di piccola dimensione dispongono di poca terra(fenomeni d migrazione verso le città ed
occupazione a salari ridotti in grandi piantagioni).Il costo opportunità è dunque sottostimato,perchè
non considera le possibilità di impiego della terra allocata alle piccole imprese agricole.
Scenario di transizione:
-investitori esteri
-grandi investimenti di capitale
-diffusione della specializzazione colturale
Scenario di coesistenza:
-investitori esteri,grande intensità del capitale
-presenza di piccole imprese agricole
Scenario di distribuzione:
-diffusione di piccole imprese
BIOTECNOLOGIE E SISTEMA AGROINDUSTRIALE
La cosiddetta rivoluzione verde consiste nella diffusione di semi di varietà ad alta resa,combinata
con la diffusione di mezzi tecnici utili alla loro coltivazione.
L’inizio,al di là delle sperimentazioni degli anni ’30 del XX secolo,viene fatto coincidere usualmente
con l’introduzione di una varietà nana di frumento in Messico.
La rivoluzione verde ha consentito un’enorme crescita delle rese,specialmente in Asia e America
Latina.
Effetti della rivoluzione verde in India:crescita delle produzioni agricole,aumento della prosperità
degli agricoltori,riduzione delle importazioni,diffusione di imprese agrarie capitaliste,aumento del
re-investimento dei profitti in agricoltura,cescita industriale,sviluppo dell’occupazione rurale.
-varietà migliorate,resistenti a condizioni avverse
-mantenimento della fertilità attraverso la rotazione e il riciclo delle biomasse
Affidarsi alla resistenza a malattie e parassiti per ridurre l’uso di sostanze chimiche,adozione di
approcci integrati alla gestione della rotazione e della resistenza.
Si parla ora di rivoluzione del gene,fondata sulle possibilità offerte dalle moderne tecniche di
ingegneria genetica.Due tecniche di base per il miglioramento vegetale:
-marcatori molecolari:consiste nell’identificare specifici geni in piante con tratti interessanti;poi
analizzare specifiche varietà per identificare geni(resistenza a malattie)
-piante transgeniche(geneticamente modificate).
Biotecnologie:applicazione dei principi della scienza e dell’ingegneria alla lavorazione di materiali
attraverso agenti biologici per fornire beni e servizi.
Ingegneria genetica in agricoltura—>tecniche che permettono di intervenire sul DNA(di piante e
animali)con il fine di modificarlo in senso utile per la produzione.Scaletta:
-stabilire l’obiettivo(p.e. resistenza a salinità)
-identificare in piante i geni interessanti
-isolare il gene individuato
-inserire il gene nel nucleo cellulare delle piante obiettivo
Evoluzione ed effetti:dagli anni 80 del XX secolo migliorano enormemente le tecniche,prevale un
orientamento liberista.
Effetti sulla struttura industriale:diffusione di piccole imprese ad alto capitale
umano(farmaceutica,agricoltura);incremento del fatturato ed ampliamento della gamma.
-tensione pubblico/privato
-profitti elevati(più dal lato degli input che da quello degli output)
-opposizione alla diffusione di organismi geneticamente modificati
Un caso di strategia industriale:complementarità ed economie di scopo nelle scienze della vita/
separazione tra farmaceutica e agrochimica.
Monsanto—>acquisto Seminins(impresa sementiera):espandere il business nell’area delle
specialities—>concentrazione nel mercato delle sementi.
L’appropriazione delle risorse genetiche porta a:
-erosione della biodiversità
-erosione di dominio pubblico della proprietà collettiva
Modello agricolo europeo:qualità ambientale dei prodotti e dei processi,multifunzionalità,sviluppo
rurale integrato.
Agricoltura multifunzionale:’’oltre alla sua funzione primaria di produrre cibo e fibre,essa può
anche disegnare il paesaggio,proteggere l’ambiente e il territorio e conservare la biodiversità,
gestire in maniera sostenibile le risorse,contribuire alla sopravvivenza socio-economica delle aree
rurali,garantire la sicurezza alimentare’’.
Ruolo strategico della qualità: adozione standard valorizzazione differenze territoriali
VOLATILITA DEI PREZZI DEI PRODOTTI AGRICOLI
La volatilità è una variazione ampia e imprevedibile dei prezzi agricoli.
Dal 2002 al 2006,la volatilità dei prezzi delle MP è significativamente aumentata,in alcuni casi le
oscillazioni di alcuni prodotti hanno raggiunto l’80% in un solo anno.
La volatilità si è ulteriormente accentuata a partire dalla fine del 2006 fino alla metà del 2008 (price
spike)per crollare drammaticamente nella seconda metà del 2008,con un parziale recupero nella
seconda metà del 2009.
A partire dalla seconda metà del 2010 i prezzi hanno iniziato ad aumentare molto rapidamente e
nel solo periodo compreso tra luglio e febbraio 2011 il FAO Food Price Index è cresciuto del 38%,
raggiungendo un picco superiore a quello registrato durante la crisi alimentare del 2008.
Infine,da giugno 2010 a giugno 2011,il prezzo dei cereali è cresciuto del 71%.
Durante la campagna di commercializzazione 2007-2008,il brusco aumento dei prezzi dei prodotti
agricoli ha provocato una crisi a livello globale sui mercati internazionali.
Le quotazioni di frumento,mais e riso hanno raggiunto un livello massimo degli ultimi 30 anni e la
crisi ha provocato instabilità economica e politica che ha richiamato l’attenzione dei governi
mondiali sull’offerta mondiale dei prodotti alimentari e sui problemi legati alla sicurezza alimentare.
Nello stesso periodo,il prezzo di mercato ha confermato il ruolo di driver dei raccolti.
A partire dalla metà del 2010,le quotazioni sono tornate ad aumentare rapidamente con le
quotazioni mondiali di frumento e riso che hanno raggiunto variazioni rispettivamente del 45% e
del 22% nei confronti dello stesso periodo del 2009.
Coefficiente di variazione:
Cause della volatilità dei prezzi:
-globalizzazione dei mercati:le commodity agricole sono state storicamente uno dei primi
comparti a competere sui mercati mondiali.
Le crisi alimentari,tuttavia,non sono più limitate ad aree circoscritte ma gli effetti vengono percepiti
in tutto il mondo e colpiscono le economie più fragili e le fasce più deboli di popolazione sia nei
Paesi in via di sviluppo sia in quelli industrializzati.
-integrazione dei mercati:la crisi economica mondiale ha spinto il settore finanziario ad
aumentare gli investimenti nei derivati delle commodity agricole allo scopo di diversificare il proprio
portafoglio.La finanziarizzazione delle commodity porta a fenomeni speculativi.Tale fenomeno può
avere amplificato la volatilità nel BP.
-variazione della produzione:quanto più la produzione è variabile tanto più ampie sono le
variazioni dei prezzi attese.Allo stesso modo,quanto più basso è il livello delle scorte,tanto più ci si
attende che i prezzi varino.La variabilità della produzione è diminuita negli ultimi 50 anni e,quindi,
non può essere tra i fattori che hanno causato l’aumento della variabilità dei prezzi.
-variazione delle scorte:alla fine del biennio 2007-2008 le scorte non risultavano molto minori
rispetto ai periodi precedenti.Le scorre hanno raggiunto un massimo intorno al 2000-2001 per poi
cominciare a diminuire fino al 2004-2005:tale andamento non cambia se non si prende in
considerazione la Cina.Dopo il 2005 le scorte sono aumentate o almeno non diminuire in termini
assoluti.
-petrolio,dollaro,instabilità macroeconomica:il prezzo del petrolio è un’importante determinante
dei prezzi agricoli,specialmente dei prodotti utilizzabili per la produzione dei
biocarburanti.Schmiduber(2006)ha mostrato che quando il prezzo del petrolio si colloca in un dato
intervallo,allora si registra una forte correlazione tra il prezzo del petrolio e quello dei biocarburanti.
Instabilità del dollaro e instabilità macroeconomica.
-efficienza delle politiche:molteplicità degli effetti delle crisi alimentari(accesso al cibo,sviluppo
- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
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