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CONCLUSIONI SULL'AVVICENDAMENTO
Riassumendo la definizione di agronomia di Foti, facendo riferimento ad una produzione compatibile con la salvaguardia dell'ambiente, la salvaguardia stessa comincia con la scelta delle colture e del loro avvicendamento. La scelta deve essere compatibile con l'ambiente, solo così si conserva la fertilità, la quale garantisce costanza e qualità della stessa produzione.
CONSOCIAZIONI
Si intende per consociazione la combinazione di due o più specie coltivate sullo stesso terreno.
I VANTAGGI delle consociazioni sono:
- Maggiore stabilità produttiva negli anni;
- Maggiore durata del prato;
- Migliore sfruttamento delle risorse e dello spazio;
- Migliore qualità del prodotto;
- Migliore conservazione per insilamento.
CAPITOLO XII
L'AZOTO NELLE PIANTE (legato con la concimazione)
Questo elemento nelle piante risulta per lo più combinato sotto forma di molecole organiche come: Amminoacidi (proteine);
- Clorofilla
- Alcaloidi
- Basi azotate puriniche epirimidiniche
- Nucleotidi (acidi nucleici)
Nei tessuti vegetali, il contenuto in azoto oscilla in genere tra 0,5 e 6% della sostanza secca. Le piante assorbono N dal suolo sotto forma: Nitrica; Ammoniacale; Organica (urea, amminoacidi, ecc..).
Le asportazioni di azoto dovute ai raccolti in genere oscillano tra 50 e 500 Kg ha-1.
L'assorbimento dello ione nitrico di norma stimola l'assorbimento dei cationi, e viceversa: l'assorbimento dello ione cloro e dell'anione idrossile riduce l'assorbimento dei nitrati.
Le piante carenti di azoto:
- Crescono molto lentamente
- Sono deboli e stentate
- Presentano un tipico colore verde pallido o giallognolo del fogliame
Le piante ben rifornite di azoto:
- Presentano una bella vegetazione color verde intenso
CICLO DELL'AZOTO
Nella gerarchia dei fattori ritenuti più importanti o limitanti per la crescita delle colture, l'azoto è collocato al quarto posto, dopo radiazione.
temperatura e acqua.Erisman e Coll. (2008) attribuiscono la presenza di circa la metà della popolazionemondiale alla disponibilità di concimi azotati.
I fattori che influenzano il bilancio dell’azoto nel terreno sono:
- Mineralizzazione
- Nitrificazione
- Denitrificazione
TEMPERATURA– che influenza laAssorbimento da parte delle colture;
REGIME PLUVIOMETRICO– che influenza l’erosione e la percolazione;
CONDIZIONI PEDOLOGICHE– che influenza la costituzione, la struttura, il pH;
CONDIZIONI COLTURALI– che incidono su Copertura vegetale ConcimazioneAvvicendamenti Lavorazioni e Irrigazioni;
In base al contenuto di N (azoto) i terreni vengono classificati in:
- TERRENI POVERI < 1‰ di N
- TERRENI MEDIAMENTE DOTATI 1-1,5‰ di N
- TERRENI BEN DOTATI 1,5-2,2‰ di N
- TERRENI RICCHI 2,5-5‰ di N
- TERRENI ECCESSIVAMENTE RICCHI > 5‰ di N
I principali processi dell’azoto nel terreno sono:
- AMMONIZZAZIONE– ossia la trasformazione
dell'N-organico in N-ammoniacale. Essa è influenzata da:
- Composizione della sostanza organica (rapporto C/N)
- Natura dei microrganismi
- Temperatura, umidità, aerazione, reazione (pH) del terreno
NITRIFICAZIONE: ossia ossidazione dell'N-ammoniacale a N-nitrico. Essa comprende due fasi:
- da N-ammoniacale a N-nitroso, mediata dall'enzima ossidoriduttasi
- da N-nitroso ad N-nitrico, mediata dall'enzima nitritoriduttasi
Essa è influenzata da:
- Aerazione del terreno
- Temperatura
- Umidità
- pH
- Materia organica
DENITRIFICAZIONE: ossia Riduzione dei nitrati a N2 e N2O ad opera di batteri aerobi. Essa è influenzata da:
- Alta concentrazione di nitrati
- Assenza di O2
- Temperature tra 25-32°C
- pH (7,9-8,2)
L'IMPATTO AMBIENTALE DELL'AZOTO: L'errato uso di azoto comporta:
- Aumento del contenuto di nitrati e nitriti nella dieta (prodotti vegetali e acqua) dei consumatori, i quali una volta ingeriti possono combinarsi con
Effetti dell'azoto sulle acque e sull'aria
L'azoto presente nei concimi azotati può causare diversi effetti negativi sull'ambiente:
- Formazione di nitriti e nitrati nell'acqua, che possono contaminare le risorse idriche e causare problemi di salute;
- Conversione dell'emoglobina del sangue in metaemoglobina, con possibili scompensi cardiaci;
- Formazione di nitrosoammine, composti cancerogeni, teratogeni e mutageni, attraverso la combinazione con ammine libere;
- Aumento del carico di nutrienti nelle acque, causando eutrofizzazione;
- Aumento dell'inquinamento atmosferico a causa della fissazione di azoto artificiale;
- Possibile danneggiamento della fascia di ozono.
Possibile destino di un concime azotato
Dopo l'applicazione di un concime azotato nel terreno, l'azoto può seguire diverse vie:
- Essere assorbito dalla coltura concimata;
- Essere assorbito dalle colture successive;
- Essere dilavato con le acque di percolazione profonde;
- Volatilizzarsi nell'aria allo stato gassoso;
- Essere immobilizzato dai microrganismi presenti nel terreno.
Classificazione dei concimi azotati
I concimi azotati possono essere classificati in:
- Concimi nitrici;
- Concimi ammoniacali;
- Concimi nitro-ammoniacali;
- Concimi con azoto organico.
SINTESI; A LENTO EFFETTO.INCONVENIENTI DA ECCESSIVA NUTRIZIONE AZOTATA SULLA PIANTE
Sono:
- Eccessivo accrescimento vegetativo della pianta;
- Rallentamento della velocità di sviluppo;
- Minore resistenza alle avversità (vento, parassiti);
- Più forti consumi idrici;
- Accumulo di nitrati nelle frazioni eduli;
- Minore consistenza e serbevolezza dei frutti.
CAPITOLO XIII
PIANTE INFESTANTI
La pianta infestante è una qualsiasi pianta che in rapporto alla sua posizione(nello spazio e nel tempo) è indesiderata.
Altra definizione di piante infestanti, ossia sono delle specie vegetali chenascono spontaneamente in mezzo alle colture provocando sempre unacontrazione produttiva più o meno consistente (Giardini, 2002).
DEFINIZIONE MALERBOLOGICA: “È infestante ogni pianta o vegetazione,escluso i funghi, che interferisce con gli obiettivi dell’uomo”.
CLASSIFICAZIONE
BOTANICA
- specie, genere, famiglia, ordine;
in funzione della DURATA DEL CICLO
BIOLOGICO- :PIANTE ANNUALI:- che si riproducono da seme, spesso con un forte potenziale riproduttivo; PIANTE BIENNALI- PIANTE PERENNI- (ciclo superiore a 2 anni): che si riproducono in modo vegetativo, oppure che permangono nel terreno per diversi anni. Es: rovo, gramigna. in funzione del PERIODO DI EMERGENZA- : autunnali, invernali, primaverili, estivi; in funzione delle DIMENSIONI DELLA LAMINA FOGLIARE:- a foglia stretta; a foglia larga. PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELLE INFESTANTI Sono: Elevata produzione di seme Longevità dei semi nel terreno Dormienza dei semi Resistenza ai metodi di controllo Le infestanti a seconda del livello di dannosità possono essere raggruppate in quattro gruppi: - Specie da controllare perché dannose a bassa densità sulla coltura in atto; - Specie da controllare perché possono causare problemi nelle colture in rotazione; - Specie mediamente tollerate per il loro non elevato livello di competitività; - Specie tollerate ad alti livelli di infestazione.livelli di presenza perché poco competitive per l'agricoltura in atto o quelle di successione. LE "ERBE" INFESTANTI I danni provocati sono quasi sempre dovuti ad un insieme, più o meno ampio, di motivi, quali:
PARASSITISMO:
- Si verifica quando una specie vive traendo il suo nutrimento direttamente da una specie coltivata;
COMPETIZIONE:
- Riguarda gli elementi nutritivi, l'acqua, la luce (è il caso più tipico di danneggiamento dovuto alle malerbe);
- ALLELOPATIA: È un fenomeno non competitivo che comporta un'azione depressiva sulle colture, dovuta all'emissione da parte delle malerbe di sostanze chimiche in grado di esercitare un effetto inibitore su altre piante;
AVVELENAMENTO DEI PRODOTTI:
- Si verifica soprattutto, ma non esclusivamente, nei prati e nei pascoli dove l'insediamento di alcune specie può provocare l'avvelenamento del bestiame;
DEPREZZAMENTO QUALITATIVO DEI PRODOTTI:
- nelle colture da serre o
nelleforaggere; INTRALCIO ALLE OPERAZIONI MECCANICHE: particolarmente sentito durante laraccolta o il diradamento; PROPAGAZIONE E DIFFUSIONE DI PARASSITI ANIMALI E VEGETALI-DINAMICA DELLA COMPETIZIONEDURATA DELLA COMPETIZIONE TOLLERATA (DCT)- rappresenta il periodo ditempo (iniziale) in cui la presenza delle infestanti è "sopportata" dalla coltura; PERIODO CRITICO (PC)- rappresenta la fase critica della coltura in cui ènecessario controllare lo sviluppo delle infestanti; PERIODO RICHIESTO IN ASSENZA DI MALERBE (PRAM)- rappresenta la fasefinale del ciclo colturale in cui lo sviluppo delle infestanti, anche se incontrollato, non èin grado di incidere sulla coltura; SOGLIA DI INTERVENTOSOGLIA ECONOMICA DI INTERVENTO (SEI)- Corrisponde alla densità dellemalerbe in corrispondenza delle quali il costo del trattamento chimico eguaglia ilbeneficio del trattamento stesso; SOGLIA ECONOMICA OTTIMALE (SEO)- Rappresenta la densità al di sopradella quale le malerbe devono essere controllate per ottimizzare il beneficio economico nell'arco di un certo numero di anni;MEZZI DI CONTROLLO DELLE INFESTANTI
Per evitare o ridurre i danni provocati dalle infestanti si può fare ricorso a:
MEZZI INDIRETTI (o preventivi) come:
- Utilizzare sementi selezionate (prive di semi estranei);
- Correggere dei difetti di reazione del terreno (specie acidofile o basofile);
- Evitare l'eccesso o il difetto di acqua nel terreno (specie idrofile; specie xerofile);
- Valorizzare gli effetti delle colture dotate di elevata capacità a competere;
- Esaltare la competitività della coltura attraverso la densità di semina, l'epoca di semina, il trapianto, ecc...;
- Valorizzare gli effetti della concimazione (scelta del concime, dell'epoca e delle modalità di somministrazione);
- Valorizzare gli effetti dell'irrigazione [es.: risaia (giavoni); irrigazione localizzata];
- Valorizzare gli effetti