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PESC>>.
L’art.352 T.F.U.E affida alle istituzioni la scelta del tipo di atto da adottare, riferendosi genericamente, a le
“disposizioni appropriate”. Nella prassi, tali atti, per la norma in esame, sono: direttive, regolamenti,
accordi internazionali. Per quanto riguarda i limiti sostanziali impliciti, essi derivano
1. dalla circostanza che la clausola di flessibilità non può essere utilizzato (anche indirettamente) per
stravolgere l’assetto e la struttura istituzionale dell’Unione cosi come è delineata dai trattati. Perciò
dell’U.E,
la norma consente si a nuove azioni ma non deviazioni rispetto alla disciplina materiale
Non si può, in altri termini, ricorrere all’art.352 TFUE per evitare le
fissata dagli stessi trattati.
procedure di revisione dei trattati di cui all’art.48 T.U.E. In particolar modo, l’art.48, par.2,
comma, T.U.E stabilisce che “i progetti
secondo di revisione possono essere intesi ad accrescere o a
ridurre le competenze attribuite all’Unione nei trattati”. Pertanto, la procedura legittima che
accrescere o ridurre le competenze attribuite all’Unione è quella descritta nell’art.48
permette di Tuttavia, se le istituzioni dell’U.E rispettano i
T.U.E che è la norma sulle procedure di revisione.
limiti sostanziali espressi e impliciti previsti dalla clausola di flessibilità e la sua rigorosa
procedura, possono autonomamente attribuirsi nuove competenze e assumere nuove azioni (nella
ossia l’art.352 TFUE, per espandere le competenze dell’U.E,
prassi attivare questo meccanismo, è
raggiungere l’unanimità di 28 Stati
difficoltoso perché bisogna membri che non è semplice).
dall’ introduzione del “principio di sussidiarietà”,
2. che è un principio di regolamentazione
nell’esercizio delle competenze concorrenti dell’U.E
–
2 I vari tipi di competenza
Hanno pari natura le competenze attribuite all’U.E? Qual è la
1) ripartizione delle competenze?
Le competenze attribuite dai Trattati all’U.E
1) non hanno tutte pari natura. Secondo la ripartizione
adottata dall’art.2 T.F.U.E, le competenze dell’U.E si distinguono in tre categorie:
• Competenze esclusive (par.1 art.2 T.F.U.E): una competenza è esclusiva quando esclude la
In tali settori, può operare solo l’U.E.
competenza degli Stati membri in un certo settore.
• Competenze concorrenti (par.2 stessa norma): una competenza è concorrente quando tale
oltre che dall’U.E,
competenza può essere operata, anche dagli Stati membri in un determinato
settore.
• complementari dell’U.E “intese a sostenere,
Competenze di terzo tipo (par.5): sono le competenze
coordinare o completare l’azione degli Stati membri, senza tuttavia sostituirsi alla loro competenza
in tali settori”. “competenze dell’U.E?
2) Quale articolo è dedicato alle esclusive” Quali sono le sue caratteristiche? Quale
articolo contiene un’elencazione dei settori in cui l’U.E ha competenza esclusiva?
esclusiva è anch’esso
2) Il concetto di competenza una costruzione giurisprudenziale che ha fatto ingresso
L’art.2, par.1, T.F.U.E
nel sistema formale dei trattati solo con il Trattato di Lisbona. è dedicato alle
competenze esclusive dell’U.E ed espone le sue caratteristiche essenziali:
Autore documento: Floriano Federico Canonico
soltanto l’U.E
1. In tali settori, ha il potere di adottare atti legislativi e vincolanti.
che sono in capo all’U.E, anche in caso
2. Gli Stati membri non possono adottare atti di questa natura
di inattività dell’U.E. nelle materie di competenza esclusiva dell’U.E solo in due casi:
3. Gli Stati membri possono agire
a) se autorizzati dalla stessa U.E dell’U.E
b) se si tratta di atti destinati a dare attuazione al diritto
L’art. 3, par.1, T.F.U.E, invece, contiene un’elencazione dei settori in cui l’U.E ha competenza esclusiva.
Questo elenco di materie è considerato tassativo, nel senso che i settori elencati sono specificatamente quelli
e non presumono l’esistenza di altre possibili materie che potrebbero rientrare nella competenza esclusiva
dell’U.E. di competenza esclusiva dell’U.E sono:
I settori
a) Unione doganale
b) Definizione delle regole di concorrenza necessarie al funzionamento del mercato interno
Politica monetaria per gli Stati membri la cui moneta è l’euro
c)
d) Conservazione delle risorse biologiche del mare nel quadro della politica comune della pesca
e) Politica commerciale comune
Il par.2 della stessa norma include anche la competenza esclusiva dell’U.E a concludere accordi
internazionali. “competenze concorrenti” di
3) Quale articolo si occupa delle U.E e Stati membri? Quali sono le sue
E’ prevista un’elencazione
caratteristiche? tassativa delle competenze concorrenti?
3) Lo stesso art.2, par.2, T.F.U.E si occupa delle competenze concorrenti. Le sue caratteristiche essenziali
sono chiarite dallo stesso articolo che prevede che
Sia l’U.E che gli Stati membri, nelle materie concorrenti, hanno il potere di adottare atti legislativi e
1. vincolanti dispongono di un potere di azione pieno fintanto che l’U.E resta inattiva.
2. Gli Stati membri
Se l’U.E agisce nelle
3. materie di competenza concorrente, gli Stati membri diminuiscono il loro
potere di azione su tali settori.
Qualora l’Unione cessa di esercitare la propria competenza, il potere di azione degli Stati membri
4. viene riacquistato in misura proporzionata.
Nei settori di competenza concorrente, U.E e Stati membri possono esercitare i propri poteri. Tuttavia, si
tratta di una situazione che potrebbe modificarsi in favore dell’U.E. Infatti, se essa agisce, diminuisce
corrispondentemente lo spazio di azione degli Stati membri. In forza del principio di leale collaborazione di
cui all’art.4, par.3, 3°comma, T.U.E, gli Stati membri si astengono da “qualsiasi misura che rischi di
mettere in pericolo la realizzazione degli obiettivi dell’U.E”. Tali Stati non potrebbero adottare
provvedimenti in materie già oggetto di atti dell’U.E. Se l’Unione, inoltre, utilizza una disciplina completa e
dettagliata in settori di competenza concorrente, la competenza dell’U.E diverrebbe nei fatti esclusiva (tale
Al contrario, se i poteri dell’U.E non vengono
fenomeno viene chiamato svuotamento o anche pre-emption).
esercitati o vengono utilizzati in misura estremamente ridotta, le competenze concorrenti degli Stati membri
L’art.4 TFUE espone i settori di competenza concorrente dell’U.E.
riescono a sopravvivere. Differentemente
da quanto avviene per i settori di competenza esclusiva e per quelli di terzo tipo, non è prevista
un’elencazione tassativa delle competenze concorrenti. In altri termini, le competenze concorrenti possono
venir qualificate tali se non ricadono tra quelle espressamente specificate negli artt. 3 e 6 T.F.U.E. L’art.4
TFUE dunque fa un elenco dei settori di competenza concorrente, ma precisa anche che essi sono le materie
Autore documento: Floriano Federico Canonico
“principali” lasciando quindi presumere che ne possano esistere altri. I settori di competenza concorrente
“principali” sono:
a) Mercato interno
b) Politica sociale (vedi nel dettaglio)
c) Coesione economica, sociale e territoriale
d) Agricoltura e pesca (eccetto la conservazione delle risorse biologiche del mare)
e) Ambiente
f) Protezione dei consumatori
g) Trasporti
h) Reti transeuropee
i) Energia
j) Spazio di libertà, sicurezza e giustizia
k) Problemi comuni di sicurezza in materia di sanità pubblica.
4) Quali sono il terzo tipo di competenze? Quali sono le sue caratteristiche? Quale articolo elenca i settori
oggetto delle competenze di terzo tipo e quali sono?
4) I trattati prevedono anche un terzo tipo di competenze accanto a quelle esclusive e concorrenti. Infatti,
l’art.2 al par.5, TFUE presenta le competenze di terzo tipo e le sue caratteristiche:
sempre Le competenze dell’U.E,
1. nei settori complementari, sono esercitate in parallelo con le competenze
degli Stati membri attraverso azioni destinate a sostenere, coordinare o integrare quelle degli Stati
membri.
L’esercizio delle competenze dell’U.E, nei settori complementari, non può mai sostituirsi a quella
2. degli Stati membri o portare ad un suo progressivo svuotamento.
sono indicati, in maniera tassativa, dall’art.6 T.F.U.E:
I settori oggetto delle competenze di terzo tipo
a) Tutela e miglioramento della salute umana
b) Industria
c) Cultura
d) Turismo
e) Istruzione, formazione professionale, gioventù e sport
f) Protezione civile
g) Cooperazione amministrativa
5) Quali sono, infine, le competenze di coordinamento?
dell’U.E è completato dalle
5) Il quadro delle competenze competenze di coordinamento in materia di
politiche economiche, in particolare attraverso l’adozione di indirizzi di massima nonché in materia di
politiche occupazionali e in materia di politiche sociali.
–
3 Principio di sussidiarietà
1) Che cosa è il principio di sussidiarietà? Quando venne introdotto questo principio e perché? Quale articolo
definisce il principio di sussidiarietà? Perché il principio di sussidiarietà costituisce una garanzia per gli Stati
membri nelle materie di competenza concorrente?
Autore documento: Floriano Federico Canonico
è un principio di regolamentazione nell’esercizio delle competenze
1) Il principio di sussidiarietà è un principio che presuppone l’esistenza
concorrenti dell’U.E. Dunque, di una competenza attribuita
all’U.E. par.1, 2°comma, T.U.E chiarisce “l’esercizio delle competenze dell’U.E si fonda sui
L’art.5 che
principi di sussidiarietà e di proporzionalità” la delimitazione delle competenze dell’U.E si fonda
(mentre
sul principio di attribuzione). Tale principio venne introdotto nel Trattato di Maastricht (1993) al fine di
limitare l’espansione della legislazione dell’U.E e di salvaguardare l’esistenza di spazi normativi a favore
di sussidiarietà ha lo scopo di determinare l’ordine di priorità nel
degli Stati membri. Pertanto, il principio
L’art.5, principio di sussidiarietà: “In virtu’ del
concorso delle competenze. par.3, TUE definisce il
principio di sussidiarietà, nei settori che non sono di sua competenza esclusiva l’Unione interviene soltanto
se e in quanto gli obiettivi dell’azione prevista non possono