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ADATTAMENTI DEI PLATELMINTI PARASSITI PER SUPERARE LE DIFESE DELL’OSPITE:
nel corso dell’evoluzione i Platelminti hanno visto accrescere e migliorare la loro
potenza di fuoco perché hanno sviluppato un particolare tegumento protettivo
contro l’emissione di proteasi, enzimi digestivi e acidi cloridrici da parte dell’ospite.
Tale tipo di tegumento è un epitelio sinciziale costituito da un rivestimento esterno,
glicocalice, in cui si trovano dei microvilli; mentre i nuclei e gli altri organuli cellulari
si trovano al di sotto degli strati muscolari. Nelle tenie tale tegumento è molto
sviluppato in quanto i microvilli rappresentano l’unica via per ottenere nutrienti
dall’ospite.
Altri adattamenti si registrano nella riduzione del sistema nervoso, nella riduzione
della motilità e nello sviluppo di un sistema riproduttivo molto prolifico, con
produzione di molti figli in un tempo breve (amplificazione larvale).
PHYLUM DEI NEMERTINI O RINCOCELI:
GENERALITA’ E ANATOMIA: Phylum di circa 1100 specie di vermi bilateri nastriformi
acelomati simili ai platelminti, sono bentonici e perlopiù marini. Sono lunghi da
pochi centimetri a qualche metro, molto fragili e talora vivacemente colorati. Il
capo è appiattito, mostra numerosi solchi ed espansioni ove spesso si trovano
altrettanti occhi. L’epiderma ghiandolare è estesamente ciliato e dotato di
abbondante muscolatura disposta in due strati circolari e longitudinali alternati.
ALIMENTAZIONE E APPARATO DIGERENTE: sono gli unici acelomati dotati di un
apparato digerente completo, possono quindi compiere ingestione ed egestione
contemporaneamente. Fondamentale per l’alimentazione è la proboscide, che a
riposo è un tubo a fondo cieco alloggiato in una cavità detta rincocele dorsale al
tubo digerente. La proboscide si apre verso un canale in un poro dorsale alla bocca.
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I Nemertini sono carnivori e si nutrono di piccoli invertebrati che intrappolano
grazie alla proboscide ricoperta di muco adesivo che invischia la preda e la porta in
bocca spesso trafiggendola.
SISTEMA CIRCOLATORIO E ESCREZIONE: Nei Nemertini è presente un sistema
circolatorio chiuso. Due vasi laterali longitudinali e spesso un vado medio-dorsale
sono connessi da vasi trasversali e da due lacune alle estremità del corpo. La
funzione escretrice accompagna quella osmoregolatrice.
Parte Sistematica
Capitolo 19: IL CELOMA E I MOLLUSCHI
La cavità del corpo presenta notevoli vantaggi e differenti funzioni:
a) offre uno spazio interno per lo sviluppo degli organi e degli apparati;
b) può essere usata come scheletro idrostatico;
c) può svolgere la funzione di distribuzione e trasporto interno;
d) il liquido contenuto al suo interno può avere funzione protettiva per gli organi;
e) può servire ad accumulare sostanze e cellule come, ad esempio, i gameti.
Tale cavità viene detta, euceloma ed esistono due differenti modalità per la sua formazione:
SCHIZOCELIA: il celoma si origina direttamente dall’archenteron (di natura
endodermica) con l’apporto di cellule mesodermali indifferenziate;
ENTEROCELIA: la cavità si origina direttamente dalla separazione delle pieghe
mesodermali dall’archenteron.
Le due modalità di formazione della cavità distinguono la maggior parte dei celomati in due ceppi:
PROTOSTOMI (Molluschi, Anellidi e Artropodi) e DEUTEROSTOMI.
In genere, negli animali eucelomati (o semplicemente celomati) è presente un apparato
cardiocircolatorio il quale permette gli scambi gassosi mentre i nutrienti ingeriti e digeriti vi
vengono immessi e mentre l’acqua e i cataboliti seguono la via dell’eliminazione attraversando il
celoma e l’apparato nefridiale connesso. I gameti vengono spesso portati all’esterno tramite il
celoma. La connessione tra circolatorio e celoma è talmente forte che di solito negli animali privi di
celoma si registra una considerevole diminuzione dell’estensione dell’apparato circolatorio
(Molluschi, Artropodi).
Il phylum dei molluschi presenta 130.000 specie viventi e 35.000 fossili, secondo per quantità e
varietà delle specie solo a quello degli Artropodi. Nonostante la notevole mole di specie differenti,
il che testimonia la grande applicazione della radiazione evolutiva (dalle specie allungate e
striscianti a quelle più complesse che hanno colonizzato i più svariati habitat), sul piano
organizzativo viene comunque mantenuta una certa unità. A livello anatomico, le caratteristiche
del phylum sono: 46
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MANTELLO: altresì detto pallio, è il nome della parte di tegumento che secerne la
conchiglia e si espande lateralmente delimitando, nello spazio compreso tra sé e i
visceri dell’animale, la cavità palleale;
CONCHIGLIA: la caratteristica più saliente dei Molluschi. Costituisce lo scheletro di
questi organismi, è secreta dal lobo più esterno dei 3 che compongono il mantello
ed è costituita da: periostraco strato più esterno proteico; ostraco o prismatico
strato intermedio costituito da calcite (cosi detto per la formazione di prismi di
calcite orientati perpendicolarmente alla superficie esterna); ipostraco o
madreperla, lo strato più interno costituito da lamelle di aragonite sovrapposte e
parallele alla superficie esterna;
PIEDE: organo muscolare variamente conformato utilizzato per la locomozione
situato nella superficie ventrale dell’animale;
RADULA: è una parte dell’apparato radulare esclusivo dei molluschi. La radula nella
fattispecie è una membrana nastriforme estensibile che porta su un lato numerosi
dentelli (costituiti da odontoblasti) disposti su file trasversali e serve per grattare le
alghe. L’altra parte di questo apparato è costituita dall’odontoforo una sorta di
cuscinetto muscolare sulla cui cartilagine poggia la radula;
CAPO: è situato anteriormente al piede e in taluni casi provvisto di tentacoli che
portano numerosi occhi a vari livelli della loro lunghezza;
SACCO DEI VISCERI: dorsalmente al piede prende forma una cavità ove sono
contenuti i vari apparati: esso è rivestito da uno strato di cellule epiteliali che si
duplica e si accresce fino a circondare il piede.
Rimanendo in tema di apparati e sistemi, ne passiamo in rassegna i principali,
caratteristici del phylum dei Mollusca.
1) Apparato Digerente: inizia dalla cavità boccale (a volte provvista di due mascelle), si
continua posteriormente con la faringe dove alloggia l’apparato radulare e ove si
aprono i dotti di una o due paia di ghiandole salivari. Il cibo procede verso lo
stomaco attraversando l’esofago. Nello stomaco il bolo viene agglutinato con muco,
secreto dalle cellule della mucosa, e procede verso un ammasso ghiandolare detto
epatopancreas, di dimensioni consistenti, che ha la funzione di assorbire le
particelle alimentari (digestione) e secernere enzimi digestivi. Di qui all’intestino
che serve, in prevalenza, ad organizzare le feci.
2) Apparato Escretore: costituito da reni di origine nefridiale collegati alla cavità
pericardica.
3) Sistema Respiratorio: costituito da branchie pettinate, dette ctenidi, situate nella
cavità palleale.
4) Sistema Circolatorio: è aperto, ed ha il suo centro nel cuore primitivamente
formato, costituito spesso da due atri e un ventricolo e vasi che aprono in un
sistema di lacune.
5) Sistema Nervoso: è molto diversificato, più tipicamente di tipo gangliare, costituito
da un paio di gangli cerebrali simmetrici situati nel capo, uniti tra loro da una
commissura trasversale. Da questi gangli si dipartono due cordoni nervosi che 47
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innervano l’intero corpo dell’animale andando a congiungersi posteriormente. Non
mancano gli organi di senso, tra cui fotorecettori, statocettori, e chemocettori.
6) Apparato riproduttore e sessualità: i sessi sono generalmente separati
(gonocorismo), talvolta assistiamo a fenomeni di ermafroditismo. La fecondazione
può essere interna (più comune) o esterna se i gameti vengono rilasciati
direttamente in acqua, mentre lo sviluppo è quasi sempre indiretto passante per
diversi stadi di vita larvale (dalle tempistiche molto variegate), tra i quali il più
primitivo è la pericalimna generalmente conservata all’interno degli involucri
ovulari, a cui segue lo stadio natante libero, detto veliger, tipico dei soli Molluschi.
SISTEMATICA DEI MOLLUSCHI: analizziamo nello specifico, le varie classi di questo
phylum, in relazione alla loro importanza:
GASTEROPODI: costituiscono la classe più numerosa dei Molluschi, con oltre 80.000
specie sia marine che dulcacquicole. Presentano le seguenti caratteristiche:
1. Piede ventrale foggiato a suola e a contatto con il suolo, ciò permette anche
movimento per scivolamento sul substrato (come i Turbellari) e, in qualche
caso, anche strisciamento per contrazione dei muscoli pedali.
2. ROTAZIONE DI 180° DEL SACCO DEI VISCERI: condizione che si concretizza
durante lo sviluppo larvale e ha portato ad avere la cavità palleale
anteriormente come anche tutte le aperture per le vie genitali e organi
escretori. Essa è la dimostrazione degli effetti della radiazione evolutiva sulla
specie. Ciò ha comunque portato grandi vantaggi alle specie che presentano
tale torsione: in questo modo infatti le branchie pescano in acqua pulita, non
inquinata dal passaggio dell’animale. Anche l’anello nervoso, a seguito della
torsione, risulta rigirato a otto per incrociamento dei connettivi pleuroparietali,
condizione detta chiastoneuria.
3. LA CAVITA’ PALLEALE SI SPOSTA IN AVANTI;
4. VANTAGGIO IPOTETICO: possibilità per l’animale di retrarre il capo anche per la
presenza di un opercolo che ha la funzione di chiudere l’apertura della
conchiglia dopo la retrazione.
5. SPIRALIZZAZIONE DELLA CONCHIGLIA: il fenomeno precede, nello sviluppo
embrionale, la torsione: nel corso dell’evoluzione la conchiglia ha mutato la
propria fisionomia in relazione alla propria funzione, da scudo nelle specie
primitive ora funge da riparo per l’animale. La torsione è generalmente
destrorsa e avviene intorno ad un asse detto columella il quale
progressivamente si allunga nella crescita. L’inizio della spirale, corrisponde allo
sviluppo larvale, e prende il nome di apice. Una diretta conseguenza della
spiralizzazione è la riduzione di organi e strutture da pari a impari (permangono
generalmente quelle a sinistra).
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