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QUESTIONE METODOLOGICA

INTERAZIONE EMPATICA

FASE DELLA RICERCA

Si distinguono le:

RICERCHE ESPLORATIVE (scopo di conoscere un dato fenomeno)

RICERCHE DESCRITTIVE (cercano di spiegare perché si verifica un fenomeno)

Per quanto riguarda il modo con il quale vengono reperite le informazioni possiamo riconoscere le:

RICERCHE ONFIELD (fonti informative primarie, sul campo)

RICERCHE DESK (fonti informative secondarie, utilizzai dati rilevati da altri per scopi conoscitivi)

Secondo Bailey le FASI DELLA RICERCA SONO:

  1. Scelta del problema di ricerca (mosse da compiere)
  2. Formulazione del disegno di ricerca (si articolano le mosse)
  3. Raccolta dei dati (si osserva metodicamente la realtà)
  4. Codifica e analisi dei dati (organizza e analizza i dati seguendo le regole della comunità scientifica)
  5. Interpretazione dei dati (formulare le risposte alle domande del problema d'indagine)

TECNICHE QUANTITATIVE

Basate su una matematizzazione e usate dai NEOPOSITIVISTI.

Hanno come scopo la GENERALIZZABILITA' DEI DATI.

INCHIESTA CAMPIONARIA: I modi che abbiamo per indagare un fenomeno sociale sono l'OSSERVAZIONE e l'INTERROGAZIONE. L'interrogazione in ambito quantitativo è rappresentata appunto dall'inchiesta campionaria. Questa tecnica ha diverse caratteristiche e consiste in varie fasi:

  1. Formulazione delle domande
  2. Le domande vengono rivolte a chi è oggetto d'indagine
  3. Estrazione del campione
  4. Interrogazione standardizzata
  5. Studio delle relazioni tra variabili

Nell'inchiesta campionaria il ricercatore non si limita a rilevare l'esistenza e la consistenza di un fatto sociale, ma ne studia le origini.

FONTI STATISTICHE UFFICIALI: Sono raccolte di dati che vengono rilevati dall'amministrazione pubblica. Le differenze tra questi dati e quelli dell'inchiesta sono 4:

  1. Produzioni statistiche (dati della normale attività amministrativa e quelli per scopi conoscitivi)
  2. ...
Unità di analisi (non è più l'individuo ma comuni, province, ecc...) 3) Contenuto (l'informazione proviene da un dato di fatto) 4) Ampiezza (i dati sono, di solito, rilevati su tutta la popolazione). TECNICHE QUALITATIVE OSSERVAZIONE: Consente di studiare i comportamenti delle persone oggetto di indagine nel loro contesto naturale. Gli obiettivi del ricercatore sono 4: - Conoscere il contesto osservativo facendo un sopralluogo - Sviluppare relazioni con le persone osservando ed affidare loro la FUNZIONE DI GUIDA - Pedinare la guida - Identificare sottogruppi e personaggi centrali nella vita dei gruppi INTERVISTA: Deve essere molto flessibile e non standardizzata. Ci sono tre tipi di interviste: 1. Strutturata: quella in cui il ricercatore pone a tutti gli intervistati le stesse domande 2. Semistrutturata: si valuta l'ordine degli argomenti e il modo di formulare la domanda 3. Non strutturata: è quella in cui non ci sono né domande con forma e

contenuto prestabilito e sivaria da soggetto a soggetto. L'intervistatore pone solo il tema che vuole indagare.

L'USO DEI DOCUMENTI: Analizzare una certa realtà sociale a partire dal materiale che la società stessa ha prodotto. Ha due vantaggi: non risente dell'interazione con il ricercatore e permette di studiare anche il passato.

Troviamo documenti personali (carattere privato e usati a scopo personale), documenti istituzionali (carattere pubblico, prodotti dalle istituzioni).

MODULO 3 La trama della società

Gli elementi che costituiscono la trama della società sono: azione sociale, relazione sociale e interazione sociale.

L'AZIONE SOCIALE si riflette su un solo attore sociale. Agire significa, secondo Weber, anche tralasciare o subire.

L'agire può essere intenzionato (motivato da chi agisce) e orientato (si agisce tenendo conto del comportamento degli altri).

L'azione comprende quattro idealtipi (costruzione concettuale,

strumento di pensiero usato per comprendere, nel caso dell'agire, di azione:
  1. azione razionale rispetto allo scopo (si valutano razionalmente i mezzi da mettere in campo e si tiene conto delle conseguenze)
  2. azione razionale rispetto al valore (chi vuole affermare un credo indipendentemente dalle conseguenze)
  3. azione determinata affettivamente (chi manifesta emozioni, sono azioni che esprimono un sentire)
  4. azione tradizionale (ripetendo abitudini acquisite senza chiedersi il perché).
La RELAZIONE SOCIALE è ciò che intercorre, che si stabilisce tra due o tre individui che orientano reciprocamente le loro azioni. La relazione può essere, dal punto di vista della durata: stabili e profonde o temporanee e superficiali. Dal punto di vista della qualità possono essere: cooperative o conflittuali. L' INTERAZIONE SOCIALE è il processo di azione-reazione che intercorre tra due o più individui che sono in relazione tra loro. È unasequenza di relazioni sociali tra due o più persone. Lo studio delle interazioni sociali è molto complesso e diversi scienziati sociali si sono occupati di studiarle, elaborando 4 teorie:
  1. TEORIA DELLO SCAMBIO (Homans, 1973)
  2. Sostiene che le interazioni sociali possono essere viste come un insieme di scambi che si fondano sulla valutazione, tra costi e benefici. Gli individui, quindi, agiscono in base a come il loro comportamento è stato ricompensato nel corso della loro esperienza.

  3. TEORIA DELL'INTERAZIONISMO SIMBOLICO (Mead e Blumer)
  4. Gli attori sociali non solo reagiscono alle azioni degli altri ma anche alle loro INTENZIONI, quindi bisogna interpretare le azioni e le intenzioni in base alla propria esperienza. Si attribuiscono dei simboli (qualcosa che sta per qualcos'altro) che, secondo Mead, possono essere: gesti non significativi (risposta automatica tra stimolo e risposta) e gesti significativi (nasci dall'interpretazione delle intenzioni).

dell'altro).

ETNOMETODOLOGIA (Garfinkel)

È lo studio degli etnometodi (modi con i quali gli individui collocati all'interno di contesti culturali di volta in volta differenti, danno senso alla propria esperienza). L'etnometodologia è lo studio della conoscenza di senso comune che regola le nostre interazioni e della quale siamo raramente consapevoli. Questa, quindi, evidenzia come attraverso la vita quotidiana costruiamo e ricostruiamo l'ambiente sociale.

IL MODELLO DRAMMATURGICO (Goffman)

Descrive la vita sociale come se fosse una rappresentazione teatrale. Gli individui (compagnia teatrale) cercheranno sempre di fare una buona impressione agli altri (pubblico). Secondo Goffman la vita sociale si divide in: RIBALTA (il luogo dove ci si comporta seguendo delle formalità, quindi tutte quelle situazioni in cui gli individui agiscono interpretando ruoli formalizzati) e RETROSCENA (qui gli individui preparano ciò che dovrà avvenire,

è una sorta di "dietro le quinte", qui ci si può rilassare con comportamenti che non avremo mai nella ribalta). Scambiare retroscena e ribalta potrebbe risultare un grave problema. Un GRUPPO SOCIALE è un insieme di individui che interagiscono tra loro con continuità secondo determinati modelli e sviluppano sentimenti di appartenenza. L'interazione deve fondarsi sulla cooperazione anche se all'interno possono verificarsi dei conflitti. Ci sono delle caratteristiche generali dei gruppi:
  1. Interazione strutturata da modelli e schemi tipici
  2. Senso di appartenenza, espresso con segni di lealtà
  3. Identità di gruppo, le persone vengono riconosciute appartenenti a quel gruppo da tutti
Modalità d'interazione in base alle proprietà relative alle dimensioni:
  • Avremo un'interazione diretta (faccia a faccia) se il numero dei membri è limitato
  • Man mano che il numero dei membri aumenta accanto
all'interno della società un determinato status, che può essere influenzato da vari fattori come il lavoro, l'istruzione, il reddito, ecc. RUOLO: È il comportamento che ci si aspetta da una persona in base al suo status. Ogni status ha dei ruoli associati ad esso, che possono essere definiti come le responsabilità e i compiti che una persona deve svolgere in base alla sua posizione sociale. I ruoli possono essere di diversi tipi, come ad esempio il ruolo di genitore, di lavoratore, di studente, ecc. Ogni individuo può avere più ruoli contemporaneamente, ad esempio una persona può essere sia un genitore che un lavoratore. È importante sottolineare che i ruoli possono variare da cultura a cultura e da società a società. Ciò significa che ciò che ci si aspetta da una persona in un determinato ruolo può essere diverso da ciò che ci si aspetta in un'altra cultura o società. In conclusione, lo status e il ruolo sono concetti fondamentali per comprendere la struttura sociale e le dinamiche dei gruppi umani.

più di unaposizione (moglie, amico, madre ecc…). Tra i numerosi status, di solito, quello del lavoro definiràl’individuo. Gli status possono essere ascritti (assegnati in base alla nascita, come l’appartenenza etnica, ilgenere ecc…) o acquisiti (conseguiti attraverso delle prestazioni).

RUOLO: E’ l’insieme dei comportamenti che ci si aspetta da una persona che occupa una certa posizione. Ogni status comprende diversi ruoli e l’insieme dei ruoli associati ad un determinato status è definitocomplesso di ruoli. (es. una persona che ha lo status di docente avrà il ruolo di insegnante nei confronti deglialunni).

I ruoli vengono appresi nel corso dei processi di socializzazione e, per questo, variano da cultura a cultura. Iruoli possono essere:

  • FORMALI : costituiscono la struttura sociale e sono regolati da norme codificate (genitore,coniuge…)
  • INFORMALI : quelli che possono emergere nei processi di interazione
che non sono regolati da norme sociali codificate (chi ama le feste, il pagliaccio ecc...).
  • SPECIFICI: è un ruolo formale e comprende comportamenti limitati e precisati (segretaria).
  • DIFFUSO: è un ruolo formale che comprende un insieme di comportamenti ampio e meno definito (genitore).
In base al tipo di relazione che viene a crearsi nel gruppo possiamo distinguere:
  • gruppi primari sono di piccole dimensioni e prevalgono i ruoli diffusi (es. famiglia).
  • gruppi secondari sono più grandi e prevalgono ruoli specifici, le relazioni sono più spersonalizzate.
Se consideriamo la presenza o meno di regole fissate per il funzionamento del gruppo spesso, distinguiamo:
  • gruppi formali, sono basati su uno statuto esplicitato in vista degli scopi che il gruppo deve raggiungere.
  • gruppi informali, nascono spontaneamente senza che siano state fissate delle regole.
I gruppi svolgono diverse funzioni:
  • funzione strumentale, svolta dai gruppi che si costituiscono

    per svolgere compiti e lavori c

Dettagli
A.A. 2020-2021
8 pagine
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SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mariachiaraa99 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Niccolò Cusano di Roma o del prof Carrarini Simonetta.