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Il paradigma del condizionamento
Qui nascerà il comportamentismo. Il padre del comportamentismo è Watson e le ricerche fisiologiche più importanti furono quelle di Pavlov e James, che si opponevano a Wundt. L'obiettivo di Watson era quello di costruire un metodo in grado di approcciarsi alle forme di comportamento degli esseri viventi esclusivamente attraverso ciò che era osservabile all'esterno.
Le caratteristiche del comportamentismo sono:
- MOLECOLARSIMO: considerare l'intero comportamento a partire dalle sue più piccole unità.
- PERIFERALISMO: valutare il comportamento sulla base delle reazioni ghiandolari nel sistema muscolare, oppure in base alle reazioni motorie dei muscoli volontari.
- AMBIENTALISMO: l'ambiente è indipendente dall'individuo e le possibilità di adattamento si traducono nella possibilità di creare ambienti favorevoli allo svolgimento della determinata
ESPERIMENTO DI WATSON SU SUO FIGLIO.
I processi di apprendimento possono essere quindi modificati in base ad adeguati stimoli dell’ambiente in maniera autonoma dall’indole personale.
Su un altro piano ci sono gli esperimenti di Pavlov, da qui il paradigma del CONDIZIONAMENTO CLASSICO.
Dal condizionamento classico afferiscono delle leggi:
- Rinforzo: accoppiamento tra SC e SI
- Estinzione: ripetizione dello stimolo condizionato senza risposta
- Generalizzazione: saper reagire in situazioni nuove quando queste somigliano ad altre familiari
- Discriminazione: opposto della generalizzazione
CONDIZIONAMENTO OPERANTE
Thorndike formulò la legge dell’effetto secondo la quale le risposte comportamentali che vengono rinforzate da qualcosa di cui l’animale ha bisogno, hanno più probabilità di verificarsi di nuovo.
Skinner modificò questo concetto chiamandolo appunto condizionamento operante. Lui ha poi formulato dei parametri delrinforzo: - Quantità: più è forte l'entità del rinforzo, in meno tempo si verificherà - Tempo: i rinforzi raggiungono la loro massima efficacia se vengono proposti in tempi ristretti rispetto al comportamento - Natura del rinforzo GESTALT è una corrente opposta sia a Wundt che al comportamentismo. Secondo gli psicologi della Gestalt (Wertheimer, Koffa e Kohler) gli insiemi percettivi e le rappresentazioni del pensiero si presentano all'individuo sotto forma di unità coerenti, c'è quindi una visione olistica. I primi studi di Wertheimer riguardavano il movimento stroboscopico e il fenomeno fi. Gli studi gestaltici partono dal presupposto che le unità percettive di rappresentazione si organizzano coerentemente al soggetto ogni volta gli elementi che compongono il sistema si organizzano secondo una serie di caratteristiche che sono state individuate nelle leggi dell'organizzazione della forma: - LEGGE DELLA VICINANZA, minore è
la distanza nello spazio e nel tempo tra i vari elementi e maggiore sarà la tendenza a percepirli come un'unica entità LEGGE DELLA SIMILARITÀ, in un insieme composto di tanti elementi si tenderà a considerare in modo unitario gli elementi più simili tra loro LEGGE DEL DESTINO COMUNE, si percepisce come unità indistinta l'insieme di quegli elementi che si muovono nello stesso tempo e nella stessa direzione LEGGE DELLA DIREZIONE, se due elementi procedono nella stessa direzione, verranno percepiti come appartenenti alla stessa unità LEGGE DELLA FORMA CHIUSA, si tende a percepire come appartenenti a un'unità coerente gli oggetti disposti secondo figure chiuse, regolari o simmetriche
APPLICAZIONI E AMBITI DI INDAGINI DELLA PROSPETTIVA COMPORTAMENTALE
I paradigmi dei condizionamenti danno vita, all'inizio degli anni '50, a quella che sarà la Terapia Comportamentale.
Si parte dal presupposto
che possono essere utilizzate per l'esposizione: l'esposizione in vivo, che coinvolge l'esposizione diretta alla situazione temuta nella realtà, e l'esposizione immaginativa, che coinvolge l'immaginazione della situazione temuta. Tecnica del modeling: si utilizzava un modello di comportamento desiderato per insegnare al soggetto come comportarsi in determinate situazioni. Il soggetto osservava il modello e cercava di imitarne il comportamento. Tecnica del rinforzo: si utilizzavano rinforzi positivi o negativi per aumentare o diminuire la frequenza di un comportamento. Il rinforzo positivo consiste nel premiare il comportamento desiderato, mentre il rinforzo negativo consiste nel rimuovere una situazione avversa come conseguenza del comportamento desiderato. Tecnica del condizionamento operante: si utilizzava il principio del rinforzo per aumentare la frequenza di un comportamento desiderato. Il soggetto veniva rinforzato ogni volta che eseguiva il comportamento desiderato. Queste sono solo alcune delle tecniche utilizzate nella terapia comportamentale. L'obiettivo principale di questa terapia è quello di modificare i comportamenti disfunzionali attraverso l'apprendimento di nuovi modelli comportamentali più adattivi.mondiale che si concentra sullo studio dei processi mentali, come la percezione, l'attenzione, la memoria e il pensiero. I cognitivisti sostengono che il comportamento umano sia influenzato dai processi interni della mente, come le credenze, le aspettative e le interpretazioni. Il Cognitivismo utilizza il metodo sperimentale per studiare i processi mentali. Gli esperimenti vengono condotti in laboratorio, utilizzando tecniche come l'osservazione, i test e le interviste. I dati raccolti vengono analizzati per comprendere come funzionano i processi mentali e come influenzano il comportamento. Una delle teorie principali del Cognitivismo è la teoria dell'elaborazione dell'informazione. Secondo questa teoria, il cervello umano elabora le informazioni in modo simile a un computer. Le informazioni vengono acquisite, elaborate e memorizzate attraverso processi come l'attenzione, la percezione e la memoria. Il Cognitivismo ha avuto un impatto significativo sulla psicologia e su altre discipline, come l'educazione e la terapia cognitivo-comportamentale. Ha contribuito a sviluppare nuove tecniche di insegnamento e di intervento terapeutico, basate sulla comprensione dei processi mentali. In conclusione, il Cognitivismo si concentra sullo studio dei processi mentali e utilizza il metodo sperimentale per comprendere come influenzano il comportamento umano. Ha avuto un impatto significativo sulla psicologia e su altre discipline, contribuendo allo sviluppo di nuove tecniche e approcci.Mondiale. Chi ne faceva parte accettavano la possibilità di studiare gli aspetti cognitivi (ciò che è prodotto dal funzionamento del cervello, che non è subito evidenziabile nel comportamento manifesto) e non solo il comportamento manifesto.
Il cognitivismo sosteneva la possibilità di studiare in modo oggettivo e scientifico non solo lo stimolo ricevuto, ma anche il fatto che questo stimolo venisse riconosciuto e poi descritto e classificato tramite un'operazione mentale.
Metafora dei cognitivisti: "La mente umana al pari dell'elaboratore elettronico".
In contrapposizione con questa visione c'è il Funzionalismo, che prende il suo fondamento da Darwin (1890-1915). I funzionalisti pensavano che il compito della psicologia fosse quello di capire il funzionamento della mente e non descrivere i contenuti mentali. Loro oggetto d'indagine era la funzione dei processi mentali perché deputati ai processi di adattamento all'ambiente.
piuttosto che alla mutevole struttura mentale.
LE BASI BIOLOGICHE DELLA PERSONALITA' ORIGINI
Le origini di questa prospettiva risalgono al V secolo a.C in Grecia, possiamo vederle nell'opera di Ippocrate. Sono state riprese successivamente da Galilei.
Secondo Ippocrate deve essere superata la concezione magica della natura umana e quindi si pone l'attenzione all'essere umano nella sua globalità.
In quel periodo si pensava che tutti gli eventi della natura si spiegassero sulla base di 4 elementi fondamentali. Ippocrate teorizza una corrispondenza tra questi e i 4 umori umani:
- ARIA - SANGUE
- TERRA - BILE NERA
- FUOCO - BILE GIALLA
- ACQUA - FLEGMA
Inoltre Ippocrate diceva che ci fosse una corrispondenza tra umore e caratteristiche somatiche.
Il temperamento divenne punto di partenza per gli studi a base biologica ed è definito come il substrato biologico e neurofisiologico alla base del comportamento.
Tra '700 e '800 si inizierà ad usare
il metodo scientifico. La seconda metà dell'800 è segnata da "L'evoluzione della specie" di Darwin. Nello stesso tempo Mendel inizia una tradizione scientifica che sarà la base degli attuali studi sulla genetica. Il terzo evento che mostra l'importanza delle basi biologiche nel comportamento è l'incidente di Phineas Gage nel 1948. Lui costruiva ferrovie e un giorno a lavoro ebbe un incidente. Lui era una persona all'altezza del suo lavoro, atletico e preciso. Solo che un giorno, per distrazione, fa un errore. La conseguenza fu che una barra metallica penetrò nella sua guancia sinistra, forando la base della scatola cranica, attraversando la parte frontale del cervello e uscendo alla sommità della testa. Dopo l'impatto lui era muto, ma sveglio. Gage guarì dopo due mesi. La sua personalità però subì una svolta. Il suo carattere, i suoi sogni, i suoi gusti cambiarono. Questo incidente.fu un punto di svolta nell'ambito neuroscientifico. Si può facilmente intuire che c'è assolutamente una relazione mente-corpo, il contrario diceva Cartesio (dualismo). Tra la fine dell'800 e l'inizio del '900 si fanno strada tre ambiti di ricerca basate sulla componente biologiche: Il primo comprende le teorie costituzionali secondo le quali alla forma del corpo corrisponderebbe una "forma dello spirito". In questo ambito i contenuti di più rilievo sono quelli di Kretschmer e Sheldon. Loro studiarono la relazione tra struttura somatica e temperamento. L'ipotesi considera una corrispondenza tra costituzione somatica, temperamento e predisposizione a patologie psichiatriche. Riguarda l'influenza degli ormoni per definire le differenze. Pende è il fondatore della scienza endocrinologica moderna e delinea una "piramide biotipologica" alla cui base c'è l'influenza.Dell'attività ghiandolare sul temperamento umorale. Si concentra sull'approfondimento delle basi biologiche del temperamento in relazione all'attività del sistema nervoso. Uno dei precursori è Pavlov, infatti le sue indagini portano a distinguere due processi (eccitazione e inibizione). Le differenze individuali sono determinate da tre modulazioni di questi due processi: forza dei processi di eccitazione/inibizione, equilibrio e mobilità (capacità di alternare i due processi).
RAPPORTO MENTE-CORPO: Turkeimer distingue tra biologismo forte (c'è solo la dimensione biologica alla base dei fenomeni e dei meccanismi psicologici) e biologismo debole (considera il legame tra mente e corpo non completamente determinato da variabili biologiche. Il corpo non è in grado di rendere conto del tutto dei fenomeni mentali).