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CAPITOLO 9: L’EQUILIBRIO NEI MERCATI CONCORRENZIALI

La teoria finora ci permette solo di comprendere come risponde la singola impresa o il singolo consumatore ai

prezzi di mercato, non come si determina il prezzo di equilibrio sul mercato. La teoria della famiglia e

dell’impresa rivela che l’andamento delle curve di domanda e di offerta dipende dai gusti individuali e dalle

tecnologie utilizzate per la produzione. Inoltre, una volta determinato il prezzo di mercato, lo si può utilizzare

per trovare le quantità di equilibrio offerte e domandate dalle singole imprese e dalle singole famiglie. Questo

modello della

modello completo dell’equilibrio, sia a livello di mercato sia a livello individuale, è noto come

concorrenza perfetta .

9.1 Il modello della concorrenza perfetta

9.1.1 Le ipotesi fondamentali

Il modello della concorrenza perfetta si basa su quattro ipotesi fondamentali, che valgono indipendentemente

dal fatto che si consideri il mercato di un prodotto o di un fattore:

I venditori non fanno il prezzo

1) – In un mercato perfettamente concorrenziale ciascun venditore si

comporta come se potesse offrire qualunque quantità del suo prodotto senza, con questo, influire sul prezzo di

mercato. Perciò, da un lato, ciascun venditore è consapevole che la sua scelta della quantità da offrire non ha

praticamente nessun effetto sul prezzo di mercato (variazione del volume di produzione ininfluente), dall’altro,

ciascun venditore sa che le sue decisioni non influiscono sul comportamento degli altri venditori.

I venditori non adottano comportamenti strategici

2) – Significa che il venditore non cerca di prevedere

eventuali reazioni da parte dei concorrenti, quando decide come comportarsi.

Non esistono ostacoli all’ingresso di nuovi venditori nel mercato

3) – Quando un nuovo venditore può

entrare in un mercato senza dover sostenere costi particolari, si dice che quel mercato è caratterizzato da

libertà d’entrata (costi particolari = spese d’ingresso a cui devono far fronte coloro che desiderano entrare nel

mercato come venditori); naturalmente tutti i venditori dovranno sostenere costi di produzione; libertà d’entrata

significa che l’ingresso nel mercato non è soggetto a restrizioni. All’estremo opposto, si parla di entrata

bloccata (o barriere all’entrata) quando per le nuove imprese è impossibile entrare nel mercato a un costo

ragionevole; l’ingresso può essere impedito da barriere di carattere legale o tecnologico. Il modello della

concorrenza perfetta si basa sull’ipotesi che non esistano barriere all’entrata.

Gli acquirenti non fanno il prezzo

4) – In un mercato perfettamente concorrenziale, ciascun acquirente

(impresa o famiglia che sia) sa di poter comprare la quantità che desidera al prezzo corrente, senza che la sua

scelta influisca su tale prezzo.

9.1.2 La struttura di mercato concorrenziale

Un mercato è perfettamente concorrenziale se presente le precedenti 4 caratteristiche, riconoscibili dalle

condizioni in cui operano acquirenti e venditori. Complessivamente queste condizioni sono dette struttura di

mercato.

Le dimensioni e il numero dei compratori

A) – Da questo aspetto della struttura di mercato dipende la

possibilità o meno, da parte degli acquirenti, di influire sui prezzo. Quando in un mercato ci soni pochi

compratori e ciascuno di essi acquista quantità enormi, è probabile che questi compratori riescano a influire sul

prezzo di mercato variando la quantità del bene acquistata. Viceversa, quando i compratori sono numerosi, è

l’ipotesi che i

probabile che siano tutti di dimensioni così ridotte da non poter influire sul prezzo. Quindi

compratori non facciano il prezzo è la più verosimile, quando il loro numero è elevato .

Le dimensioni e il numero dei venditori

B) – Dalle dimensioni e dal numero dei venditori presenti nel

mercato dipende che i venditori facciano o meno il prezzo e che adottino oppure no comportamenti strategici.

Quando i venditori sono tanti e le dimensioni di ognuno di essi sono ridotte rispetto a quelle del mercato, la

decisione di ogni singolo venditore riguardo alla quantità da offrire influisce ben poco sull’offerta totale di

mercato. Un determinata variazione % della quantità prodotta da una singola impresa, anche se consistente,

corrisponde a una variazione % molto piccola dell’offerta di mercato e quindi provoca una variazione % minima

del prezzo: ciò vuol dire che l’elasticità della domanda a cui si trova di fronte la singola impresa è molto elevata.

Inoltre, quanto più piccola è la quota di mercato di un’impresa, tanto maggiore sarà l’elasticità della domanda

ceteris paribus. Quanto più è elastica la domanda a cui si trova di fronte l’impresa tanto

dell’impresa al prezzo,

più questa non sarà in grado di fare il prezzo, perché potrà variare il suo volume di produzione senza generare

effetti percettibili sul prezzo. Dal numero e dalle dimensioni dei venditori dipende anche se essi assumono

comportamenti strategici o no: se in un certo mercato operano pochi venditori, è probabile che ciascuno di essi

tenga sotto controllo gli altri; al contrario, quando i venditori sono numerosi e nessuno di essi può influire

se in un

significativamente sul prezzo, è probabile che ciascuno decida senza tenere conto degli altri. Quindi,

mercato operano molti venditori, vi sono maggiori probabilità che questi non facciano il prezzo e non adottino

comportamenti strategici.

Il grado di sostituibilità tra i prodotto dei diversi venditori

C) – Due prodotti vengono definiti beni

omogenei se i consumatori li considerano identici (cioè se il SMS tra di essi è costantemente 1). Se ai compratori

i prodotti di tutti i venditori appaiono identici, essi acquisteranno dal venditore che applica il prezzo minore. Al

contrario, quando i prodotti di diversi venditori presenti nel mercato non sono omogenei, è possibile che un

Il modello della concorrenza perfetta

venditore riesca ad alzare il prezzo senza perdere tutti i suoi clienti.

prevede che i venditori non facciano il prezzo; quindi, affinché la struttura di mercato sia compatibile con tale

modello, è necessario che i prodotti offerti dai diversi venditori siano omogenei .

livello d’informazione dei compratori sui prezzi e sulle diverse possibilità a disposizione

D) Il –

L’aspetto precedente presuppone che i compratori siano a conoscenza di tutte le possibilità che hanno a

disposizione nel mercato. Viceversa, la domanda del singolo venditore sarà molto meno sensibile al prezzo se gli

Una delle ipotesi fondamentali su cui si basa il modello della concorrenza

acquirenti non sono ben informati.

perfetta è che i venditori non facciano il prezzo; affinché questa ipotesi abbia senso, è necessario che gli

acquirenti siano a conoscenza di tutte le possibilità disponibili sul mercato .

Facilità d’entrata nel mercato

E) – Affinché sia soddisfatta la fondamentale condizione della liberà d’entrata,

i nuovi venditori che vorrebbero accedere al mercato non devono trovarsi di fronte a ostacoli di alcun tipo. Le

perché un

barriere che ostacolano l’ingresso in un mercato possono essere di natura legale o tecnologica;

mercato sia perfettamente concorrenziale non dev’esserci nessuna barriere all’entrata .

Come si riconosce una struttura di mercato concorrenziale – Il modello della concorrenza perfetta può essere usato

per descrivere il funzionamento del mercato dei pomodori. I pomodori sono venduti alle imprese di distribuzione

alimentare/produttrici di conserve; gli acquirenti sono numerosi e nessuno di essi è di dimensioni abbastanza grandi da

influire sul prezzo: quindi questi non fanno il prezzo. Anche i venditori sono numerosi (frazionamento delle imprese agricole),

i pomodori provenienti da diversi agricoltori sono sostituibili tra loro e i compratori sono ben informati. Date queste

caratteristiche strutturali, è molto probabile che i venditori non facciano il prezzo e non adottino comportamenti strategici.

Infine, le leggi consentono di coltivare pomodori; c’è disponibilità di terreni adatti a questa coltura; le conoscenze necessarie

per le coltivazione dei pomodori sono abbastanza diffuse e facilmente acquisibili. Quindi non esistono barriere né legali né

tecnologiche che blocchino l’accesso a questo mercato. Dunque l’industria dei pomodori è caratterizzata da una struttura di

mercato perfettamente concorrenziale. Tuttavia, poiché nel breve periodo è impossibile che nuove imprese entrino nel

mercato, perché non riuscirebbero a procurarsi i fattori fissi per la produzione, per trovare le curve di mercato basta

sommare le curve di offerta e di domanda delle singole imprese già presenti nel mercato; invece, nel lungo periodo, poiché

è possibile che nuove imprese entrino nel mercato e alcune di quelle già presenti ne escano, il numero delle imprese

presenti in un’industria non è acquisito, ma dipende dall’equilibrio che viene a crearsi.

9.1.3 L’equilibrio concorrenziale nel breve periodo

Per individuare la situazione di equilibrio di breve periodo in un mercato concorrenziale, si deve innanzitutto

ricavare la curva di offerta di mercato dalle curve di offerta delle singole imprese.

L’offerta di mercato – Per costruire la curva di offerta di mercato, si ipotizzi che nel mercato operino solo due

B R

imprese; si hanno quindi le due curve di offerta individuali S e S . Per trovare la curva di offerta di mercato si

devono sommare orizzontalmente le curve di offerta delle singole imprese. Dato un certo prezzo, si determina la

quantità offerta da ciascuna impresa a quel prezzo e poi si fa la somma. In corrispondenza di qualsiasi prezzo si

sommano in orizzontale le quantità offerte dalle singole imprese per determinare la quantità offerta

complessivamente nel mercato. Ripetendo più volte questa operazione si ottiene l’intera curva di offerta di

mercato, denominata S . Nei mercati perfettamente concorrenziali i venditori sono numerosi. Quando in

SR

un’industria operano più di due imprese, bisogna semplicemente sommare più quantità offerte dai singoli per

trovare l’offerta totale di mercato in corrispondenza di ciascun prezzo. Nel breve periodo possono far parte

dell’industria solo le imprese che possiedono una quantità di fattori fissi sufficiente a produrre; poiché il numero

delle imprese operanti nel

mercato è fisso nel breve periodo, è facile sommare le curve di offerta individuali.

La domanda di mercato – L&r

Dettagli
A.A. 2018-2019
144 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mattiaccigiacomo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Microeconomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Perugia o del prof Bollino Carlo Andrea.