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Q
fatturato della singola impresa e al numeratore il fatturato 33
totale di tutte le imprese che operano in quel determinato
mercato. Qi
- Se la esprimo in volumi, metterò al numeratore il numero di
Q
prodotti che ho venduto e al denominatore le quantità totali
vendute di quel prodotto dalle altre imprese.
Cosa significa ora avere la quota di mercato in valore superiore a la
quota di mercato in volume?
Vuol dire semplicemente che i prezzi di tale impresa sono più alti
dei prezzi dei concorrenti, ad esempio il prezzo di 1 Q Ferrari e pari
a 500.000 e $ mentre il prezzo di un’auto Fiat e pari a 15.000 $
Inoltre la QM può essere calcolata:
A livello retail (al dettaglio)
A livello consumer (consumatore)
Calcolarla a livello retail significa calcolarla a livello di
intermediario commerciale:
sell in = acquisti che gli intermediari commerciali fanno
dall’impresa (si riferisce alle vendite tra impresa-intermediario)
sell out = vendite di un dato prodotto che realizzano gli
intermediari commerciali (si riferisce alle vendite tra intermediario –
cliente finale)
Quindi:
sell out = stock (magazzino) del punto vendita (intermediario) che
avevo al tempo
t0 + acquisti (sell in) realizzati nel periodo considerato – stock del
punto vendita al tempo t1
Le vendite di un dato prodotto a livello retail sono date dagli
acquisti che l’intermediario ha effettuato la differenza tra il
magazzino che aveva all’inizio del mese e il magazzino che ha alla
fine del mese.
Esempio: 20 +(10-15) =15 vendite 34
Acquisti effettuati nel periodo Differenza tra stock (1
novembre) al considerato tempo t0
e stock a tempo t1 (30 novembre)
Se nel lungo periodo sell in e sell out si equivalgono, nel breve
periodo possono essere differenti a seconda:
- Delle politiche di acquisto degli intermediari
- Delle scorte che fanno in quel periodo
- Delle vendite che riescono a realizzare
L’indice che esprime la relazione tra questi 3 elementi e l’indice
di provvista il quale mi dice quando tempo ci impiegano
gl’intermediari ad esaurire lo stock. In pratica mi fa capire se i
negozianti sono pieni oppure no di materiale.
Indice di provvista = giacenza in magazzino /sell out mensile
La QM a livello retail può essere espressa come il prodotto di 2
indici: Qi ACSi
QMi retail= QMi= ×
ACSi Q
Quota nei clienti trattanti
Copertura Ponderata
Qi= quantità venduta dall’impresa agli intermediari (negozi)
ACSi= quantità delle vendite effettuate dai negozi nei quali il mio
prodotto e presente.
ACSi = acquisti (o vendite) clientela servita dall’impresa
Q= quantità totali vendute nel mercato dei dentifrici
Il rapporto Qi/Acsi è la quota nei clienti trattanti, la quale mi
dice la quota di mercato nei negozi in cui sono presente. Se tale
rapporto, ovvero tale quota di mercato nei negozi in cui sono 35
presente, e elevata significa che il Marketing ha funzionato bene in
quanto vuol dire che nei negozi in cui sono presente, i consumatori
mi richiedono, altrimenti tali negozi non comprerebbero affatto il
mio prodotto. Vuol dire che sono molto richiesto dai consumatori, in
quei negozi dove ci sono.
Il rapporto ACSi/Q è la copertura ponderata, la quale mi dice
l’importanza dei negozi in cui io sono presente. Se ad esempio,
sono presente nel 50% formato da grandi supermercati, ovvero dai
principali punti vendita, e non sono presente nel rimanente 50%
formato da piccoli negozi marginali vuol dire che anche se sono
presente solo nel 50% quel 50% e quello che conta di più.
La quota nei clienti trattanti è un indice condizionato soprattutto
dalle politiche di Marketing. Tale quota è un sell in ma che fa
riferimento al sell out perché se i negozi comprano grandi quantità
del mio prodotto significa che la venderanno.
Mentre il secondo indice la copertura ponderata è gestito
soprattutto dalla funzione vendite, la quale non solo deve garantire
di essere presente in un numero adeguato di negozi, ma anche di
essere presente nei negozi più importanti.
ACSi
L’indice di copertura ponderata inoltre può essere
Q
scomposto in 3 indicatori
Q= quantità totali vendite realizzate in una nazione
ACSi
1. ¿
Indice il peso medio dei clienti: mi dice le quantità medie di
vendita che realizza ogni negozio in cui io sono presente.
ni = numero dei negozi in cui io sono presente.
Questo primo indicatore mi dice se sono presente nei negozi più
importanti oppure no. E un indicatore che già avevo dalla copertura
ponderata ma questo è più dettagliato.
¿
2. N
Indica la copertura numerica: mi dice in quale percentuale di
negozi io sono presente. 36
N= numero totale negozi che trattano una determinata categoria di
prodotti (ad es. dentifrici)
N
3. Q
Indica la dispersione nel settore: mi dice mediamente quanti
punti vendita occorrono per vendere 100.000 $ di prodotto.
L’inverso invece Q/N mi dice mediamente la quantità venduta dei
negozi che trattano una determinata categoria di prodotto
(dentifrici).
Il confronto tra i due:
- Quantità media di vendite che realizza ogni negozio dove sono
presente e quantità venduta dai negozi totali che trattano
dentifrici. =
- La mia quantità di vendite nei negozi in cui sono presente
rispetto alle quantità totali di vendite nel mercato dei
dentifrici.
Ora analizziamo la QM a livello di consumer. Esso può essere
scomposta in 3 indici: Qi Qci
¿ ¿
QMi consumer = Qci Qc
¿
QMi= × ×
¿
Nc Nc
1.
ni = numero di clienti che acquistano la marca “colgate”
Nc = numero di clienti che acquistano il dentifricio in generale
Questo rapporto è il tasso di penetrazione mi dice mediamente
quanti clienti acquistano la mia marca rispetto al totale dei clienti
che acquistano il dentifricio. Mi dice quanti mi acquistano rispetto al
totale.
2.
Qi = quantità acquistata del mio prodotto 37
ni = numero di acquirenti della mia marca, del mio prodotto
Questo rapporto mi dice mediamente quanto ogni cliente ha
acquistato della mia marca
Qci = quantità di detersivi acquistata dai clienti che acquistano
anche il mio prodotto (ad es. dixan). Infatti in ogni casa ci sono
svariati detersivi per svariate funzioni.
ni = numero di clienti che acquista la mia marca “dixan “
Questo rapporto mi dice quanti detersivi comprano.
Il rapporto tra quanto ogni cliente ha acquistato della mia marca e
quanti detersivi in totale ha acquistato mi da il tasso di fedeltà, il
quale mi dice mediamente quanto i clienti acquistano il mio
detersivo rispetto agli altri acquisti di altri detersivi che fanno.
3.
Qci = mi dice mediamente quanti de tersivi coprano.
¿
Qcc = vendite totali di detersivi
Nc = numero di clienti che acquistano detersivi.
Questo rapporto Qcc/Nc mi dice la vendita media per ogni
acquirente di detersivi.
Il rapporto fra: quanti detersivi comprano e la vendita media per
ogni cliente di detersivi mi da il tasso di intensità, il quale mi dice
se i clienti che consumano la mia marca sono alti o basi rispetto alla
media totale dei consumatori di detersivi.
4) L’analisi Swot
Una quarta analisi dell’ambiente competitivo riguarda la Swot. Essa
cerca di capire nello specifico i punti di forza, i punti di debolezza
(analisi interna), le minaci le opportunità (analisi esterna).
La metodologia per la ricerca di Marketing
La ricerca di Marketing si dividono fondamentalmente in ricerche
qualitative e ricerche quantitative. Ci sono poi anche le
ricerche a tavolino. 38
1. Le ricerche di tipo qualitativo vengono fatte su piccoli
campioni di soggetti per trarre informazioni che possono
riguardare ad esempio, i possibili utilizzi di un prodotto nuovo.
Infatti un’impresa impegnata nell’analisi di un nuovo mercato
di riferimento, può utilizzare la ricerca di tipo qualitativo per
capire le motivazioni che possono spingere i nuovi
consumatori ad acquistare i suoi prodotti rispetto a quelli della
concorrenza. Esempio: supponiamo che una determinata
impresa vuole lanciare sul mercato un nuovo prodotto che a
lei sembra molto utile ed interessante. Arrivata a questo punto
si chiede: a cosa può servire tale nuovo prodotto? Secondo
l’analisi qualitativa, l’impresa dovrà dare questo nuovo
prodotto ad un piccolo campione di soggetti per scoprire
quanti possibili utilizzi di quel prodotto nuovo esistono (infatti
lo stesso oggetto può essere utilizzato diversamente in base
alle esigenze di ogni singolo soggetto). L’analisi qualitativa
pone le basi per l’analisi quantitativa in quanto, in
quest’ultima, al soggetto verrà richiesto di selezionare, tra
tutti i possibili utilizzi di quel nuovo prodotto, quello che per lui
è più idoneo (ovvero come lo utilizzerà scegliendo tra le varie
ipotesi di utilizzo emerse dall’analisi qualitativa)
Le principali metodologie della ricerca qualitativa sono: l’intervista
in profondità, il focus group (gruppo di discussione) e
l’osservazione.
L’intervista in profondità presuppone un rapporto diretto tra
ricercatori e intervistato dove quest’ ultimo è messo nella
condizione di potersi esprimere liberamente. Si ricorre a
questa metodologia quando, con riferimento ad un nuovo
prodotto, si ricerca da parte dell’intervistato un punto di vista
individuale.
Il focus group (o gruppo di discussione) è una tecnica con cui
un gruppo di persone è invitato a parlare, discutere e
confrontarsi nei confronti di un determinato tema. I
partecipanti del gruppo sono liberi di comunicare con gli altri
membri, sotto la supervisione del ricercatore. Il focus Group è
uno strumento molto importante per avere delle opinioni in
merito al lancio di nuovi prodotti. Infatti esso permette alle
aziende di esaminare un nuovo prodotto, prima che esso sia 39
messo a disposizione del pubblico. Questo può fornire delle
informazioni molto importanti sull’accettazione del nuovo
prodotto da parte del suo mercato potenziale. Lo scambio di
informazioni e di idee tra più persone (che devono essere al
massimo 12) permette di produrre informazioni maggiori e
più articolate rispetto a quelle generate dal rapporto diretto tra
intervistato e ricercatore nell’intervista in profondità.
L’osservazione consente di acquisire informazioni osservando
i comportamenti dell’ acquirente mentre preleva i prodotti, gli
esamina e poi gli acqui