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CAPITOLO IV: ATMOSFERA

4.1 Uomo e clima

L’azione dell’uomo determina modificazioni climatiche di due tipi: VOLONTARIE e

INVOLONTARIE.

Le volontarie sono quelle di riscaldare gli ambienti domestici, piantare alberi che rompono l’azione

del vento e trattengono umidità nel terreno, tipi di costruzioni adatte al clima, vestiario ecc.

Le involontarie sono il surriscaldamento dell’aria specie nelle città per i gas e lo smog e la

cementificazione delle campagne, ecc.

4.2 La climatologia come disciplina geografica

Differenza tra TEMPO e CLIMA. Si intende per TEMPO una combinazione momentanea di vari

elementi metereologici su un dato luogo (masse d’aria in contrasto tra loro, temperatura, uumidità

ecc.) per sua natura fugace e in rapida evoluzione.

Per CLIMA invece è dato dall’insieme delle condizioni metereologiche tipiche di un dato luogo che

si verificano nel corso dell’anno e rappresenta lo STATO MEDIO dell’atmosfera su quel dato

luogo.

4.3 Gli elementi del clima

A livello individuale e soggettivo il tempo viene definito come “bello”, “brutto”, “cattivo”,

“piovoso”, “caldo”, “freddo”, ma in maniera scientifica si deve prendere in considerazione il

TEMPO METEOROLOGICO. Questo si compone delle seguenti caratteristiche:

TEMPERATURA, UMIDITA’,PRECIPITAZIONI, NUVOLOSITA’, VENTO, PRESSIONE

ATMOSFERICA.

TEMPERATURA: è il grado di calore dell’aria o livello di caldo e di freddo, e si misura con il

TERMOMETRO (dal greco THERMOS=caldo e METRON= misura). Il calore del sole riscalda

solo gli strati superficiali del suolo il quale cede subito il calore all’ambiente, mentre l’acqua, a

causa del rimescolamento dovuto ai moti convettivi, si riscalda anche in profondità. E’ per questo

che il mare trattiene calore e lo cede con lentezza e le zone vicine al mare hanno, durante l’inverno

temperature più tiepide rispetto all’interno. Minore risulta quindi l’ESCURSIONE TERMICA, che

è la differenza tra la temperatura massima e la minima che si registra in un dato luogo. L’escursione

può essere diurna, se calcolata nell’arco di 24 ore, oppure annua, se è calcolata sulla differenza tra

la media del mese più caldo e quella del mese più freddo.

UMIDITA’, NUBI, PRECIPITAZIONI: l’evaporazione dell’acqua da fiumi, laghi e mari porta

nell’aria una certa quantità di vapore. Il peso del vapore acqueo in grammi in un dato volume d’aria

–in metri cubi- costituisce l’UMIDITA’ ASSOLUTA. Al di spora di una certa umidità assoluta si

ha la CONDENSAZIONE del vapore, ossia il passaggio dell’acqua dallo stato gassoso a quello

liquido, e si formano le goccioline di vapore, il quale diviene visibile come nubi (alte nel cielo) o

nebbia (a contatto del suolo). Il punto in cui il vapore condensa dipende dalla temperatura: più è

bassa più condensa prima.

Il rapporto tra quantità di vapore presente in un dato volume d’aria e la massima quantità che

potrebbe esserci alla medesima temperatura è definito UMIDITA’ RELATIVA e si misura in

percentuale (ad esempio 33%). L’umidità relativa si misura con l’IGROMETRO. Le nubi possono

essere molto alte (CUMULI) oppure sottili e piatte (STRATI). Se le goccioline di vapore

condensano intorno a nuclei di condensazione (pulviscolo ) formano le goccie di PIOGGIA. Se fa

molto freddo le goccioline di vapore formano i cristalli di NEVE. Le precipitazioni si misurano con

il PLUVIOMETRO una specie di imbuto che raccoglie l’acqua e ne dà l’altezza in millimetri. Con

esso si calcola la MEDIA delle pioggie in un anno. Il REGIME pluviometrico dà la distribuzione

delle pioggie nel corso dell’anno. L’INTENSITA’ della pioggia è la quantità di pioggia nell’unità di

tempo (ad es. un’ora).

PRESSIONE ATMOSFERICA E VENTI. Sebbene non si avverta, l’aria pesa; questa forza

esercitata sulla superficie terrestre si chiama PRESSIONE ATMOSFERICA e viene misurata con il

BAROMETRO ( dal greco BAROS=peso e METRON=misura). Quando in un determinato

territorio il peso dell’aria raggiunge un valore maggiore di quello medio (in genere a livello del

mare 760 mm) si è in presenza di ALTA PRESSIONE; quando invece è inferiore si parla di

BASSA PRESSIONE. La pressione è influenzata dalla temperatura e dalla umidità in quanto l’aria

calda e umida è più leggera. La distribuzione della pressione atmosferica sulla superficie terrestre

può essere evidenziata sulle carte geografiche dalle ISOBARE, linee che uniscono i punti con

uguale pressione. La differenza di pressione tra una regione e l’altra determina lo spostamento di

masse d’aria dai punti di maggior pressione a quelli con bassa pressione determinando il VENTO.

Le aree ad alta pressione sono dette ANTICICLONICHE, quella a bassa CICLONICHE. Tanto

maggiore è la differenza di pressione tanto più forte è il vento. La direzione del vento si misura con

l’ANEMOSCOPIO (banderuola metallica), mentre la velocità con l’ANEMOMETRO. Se la

velocità è di oltre 30 metri al secondo si ha l’URAGANO.

Il concetto di CLIMA, a differenza di quello di TEMPO che è la situazione del momento, ci dà

l’abituale comportamento del tempo in una data località durante le varie stagioni.

4.4 I fattori del clima

La distribuzione dei climi sulla superficie terrestre dipende dai seguenti fattori:

la LATITUDINE: da questa dipende infatti la quantità annua di radiazione solare (i raggi del sole

sono molto radenti nelle zone polari, perpendicolari o quasi nella zona tra i tropici) e quindi la

temperatura ne è influenzata.

L’ALTITUDINE rispetto al livello del mare (la temperatura diminuisce man mano che si sale di

circa 1 grado ogni 180 metri di dislivello).

La DISTRIBUZIONE delle TERRE e dei MARI influisce su temperatura e umidità, infatti la

presenza del mare riduce l’escursione termica e aumenta l’umidità. Anche i LAGHI svolgono la

stessa funzione anche se più limitata.

Anche le CORRENTI MARINE influenzano il clima, infatti molte città scandinave del nord Europa

pur trovandosi a 60 gradi di latitudine nord beneficiano della CORRENTE DEL GOLFO atlantica.

L’ESPOSIZIONE influenza la temperatura a seconda se una località è esposta a nord o a sud.

L’Italia essendo allungata presenta temperature medie diverse a nord (ad es. Genova) rispetto al sud

(ad es. Plaermo). La presenza dell’arco alpino inoltre protegge la pianura Padana dai venti freddi

del nord. Essendo una penisola protesa in un mare tiepido (Mar Mediterraneo) l’Italia ha un clima

temperato lungo le coste. Il clima si dice MARITTIMO se l’escursione annua non supera i 15 °C,

CONTINENTALE se la differenza supera i 20 °C.

4.5 Tipi di clima

Il clima in base alla TEMPERATURA dell’aria e alla PIOVOSITA’ si distingue in:

A. Clima TROPICALE UMIDO

B. Clima ARIDO

C. Clima TEMPERATO

D. Clima BOREALE

E. Clima NIVALE

Il tipo di clima influenza molto la vegetazione.

Il Clima TROPICALE riguarda la zona situata tra i due tropici e si caratterizza per temperatura

elevata (non scende mai sotto 18 °C) –manca quindi un vero inverno. Nella fascia più vicina

all’equatore si parla di clima EQUATORIALE con temperature elevate (25-30 °C) e piovosità

abbondante (oltre i 2000 mm annui) come Colombia, Congo, Rio delle Amazzoni, Golfo di Guinea

ecc.

Il clima tropicale con INVERNO SECCO o DELLA SAVANA presenta una minore quantità di

pioggie e varia il REGIME pluviometrico con pioggie raccolte in una stagione (STAGIONE

PIOVOSA) seguite da una secca. In India e Indovina vi è il clima MONSONICO: i MONSONI

sono venti periodici, che nella zona dell’Oceano Indiano soffiano da nord-est in inverno (monsone

di terra) e da sud- ovest in estate (monsone di mare). Il monsone di mare è portatore di pioggie

abbondanti.

Il Clima ARIDO è caratterizzato dalla scarsità di pioggie, in genere inferiori ai 250 mm annui, più

che dalla temperatura. Il clima DESERTICO fa parte del clima arido, con solo brevi temporali.

Tipico è l’esempio del CAIRO con appena 25 mm di media di precipitazioni all’anno. Il clima

desertico presenta una escursione termica notevole annua (tra mese più caldo e il più freddo) o

giornaliera (tra il giorno e la notte). L’escursione giornaliera è tipica dei deserti caldi come quello

Libico (misurati anche 58 °C). Clima arido si può avere anche a medie latitudini se, ad esempio per

la presenza di montagne, si bloccano i venti umidi provenienti dal mare (deserto del Gobi in

Mongolia, o la Patagonia in Argentina). Qui l’inverno è freddo.

La notevole variazione di temperatura nel corso dell’anno contraddistingue i climi TEMPERATI.

Fra i climi temperati si annoverano:

Il clima mediterraneo o subtropicale con estate asciutta.

Il clima sinico (cinese) o subtropicale umido

Il clima temperato fresco o oceanico.

Il clima mediterraneo oltre che intorno al Mar Mediterraneo si ritrova in California, nel Cile

centrale, nell’Africa Meridionale e in Australia meridionale. Mitezza degli inverni e pioggie nei

mesi freddi ( circa 1000 mm all’anno) sono tipici del clima mediterraneo.

Il clima cinese subtropicale umido ha una maggiore quantità di pioggie.

Quello Oceanico (Europa occidentale, America occidentale, Nuova Zelanda) ha inverni piuttosto

miti e piuoggie ben distribuite durante tutto l’anno.

Il Clima BOREALE o CONTINENTALE interessa l’Europa Orientale, la Russia Asiatica, la Cina

del Nord, il Canada. L’aspetto fondamentale è l’inverno lungo e gelato, mentre l’estate –ricca di

precipitazioni- è abbastanza calda con un’escursione termica annua molto forte. Il clima boreale

freddo ed estate calda determina foreste decidue con piante che perdono le foglie in inverno. Il

clima boreale freddo ad inverno lungo ha foreste di conifere.

Il Clima NIVALE o POLARE è contraddistinto da FREDDO INTENSISSIMO e durante il periodo

estivo il sole non tramonta per lunghi periodi ma ciononostante non riesce a scaldare la superficie

terrestre a causa della forte obliquità dei raggi, e inoltre la sua energia viene riflessa dalla corte di

neve e dal ghiaccio. Le precipitazioni nelle aree polari sono scarse e di solito nevose. In questo

clima POLARE si dinstinguono due sottotipi: clima di TUNDRA e clima del GELO PERENNE.

I climi di ALTA MONTAGNA sono in qualche modo simili a quelli polari ma si hanno maggiori

escursioni termiche giornaliere.

CAPITOLO V: IDROSFERA

5.1 Caratteristiche del mare

Il 72% circa della superficie te

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
8 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-GGR/01 Geografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Lucrezia009 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Perugia o del prof De Vecchis Gino.