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MAL D’AMERICA (CONFERENZA CON LA
SCRITTRICE): Presenti due prospettive: Italia e America.
Prospettiva femminile: La donna che non ha tentato il viaggio, solo
gli uomini si spostavano per accumulare soldi e ritornare. A volte
non tornavano, molto presente era infatti il fenomeno delle vedove
bianche e delle madri (es. Ninfarosa- L’altro Figlio). Fenomeno
dell’emigrazione: 1861-1929 con la grande crisi, gli USA chiudono
le frontiere inventando restrizioni (dovevano essere alfabetizzati,
una restrizione molto serrata in quanto la maggior parte degli
italiani era analfabeta.) Gli uomini erano come uccelli di passaggio
“COLONDRINAS”. L’Italia aveva una pessima reputazione. Dal
900 inizia l’emancipazione, le mete più ambite erano gli stati uniti
(sogno americano), viaggiavano in condizioni molto precarie, nella
stiva. La statua della liberta è una donna che accoglie gli
immigrati. Viene citata quest’opera: Album di famiglia: Figlio a
cui è morta la madre siciliana, fa un viaggio in America, dove gli
apparirà la madre come un fantasma, era stata abbandonata dal
padre dopo essere emigrato. Il figlio va li per capire i motivi
dell’abbandono scoprendo che aveva avuto un’altra relazione ed
era stato ucciso perché i parenti della donna scoprono che in Sicilia
aveva famiglia.
L’emancipazione della donna è stata la scrittura. Nel libro si parla
di 3 autrici: MARIA MESSINA (1887), PIETRAVALLE (1887),
PAOLA DRIGO (1876). Messina ha parlato dell’emigrazione, non
si è mai sposata, collabora con Verga e come lui parla dei vinti. La
sua è la fuga di “Penelope”, di chi resta a casa, i suoi personaggi
fantasticano sull’emigrazione. Inserisce il tema dell’incesto: spose
senza anello e senza sposo: donne non sposate che spesso
subiscono violenze. Entra nelle case dove le finestre sono chiuse,
la Sicilia era all’antica, sono quindi temi rivoluzionari. Le donne
non avevano status sociale se non erano legate all’uomo (se non
erano figlie o mogli). Paola Drigo racconta di Maria Zeff: giovane
ragazza friulana che vive con la famiglia benestante. Il padre è
emigrato e morto in America. All’inizio la storia sembra quella di 3
donne che lavorano, poi inserisce il tema dell’Incesto: il fratello
del padre abusa della cognata (madre della protagonista) che
muore per una malattia contratta. Alla fine del romanzo c’è
l’emancipazione che rende la ragazza carnefice e vittima (verrà
violentata ma per evitare che succeda lo stesso alla sorella
decapiterà lo zio).
ALCUNE NOZIONI DAL PUNTO DI VISTA STORICO:
Fra 1876 e 1915 lasciano l’Italia moltissime persone. 30/12/1888
Legge sull’Emigrazione. In particolare le mete erano l’America,
Brasile, Argentina. Le condizioni di viaggio erano
pessime,variavano in base alla classe di appartenenza.
1956-1975 boom economico. Dopo la Seconda Guerra Mondiale in
Italia ci furono una serie di cambi sociali, economici e culturali.
Già nella prima metà degl'anni '50, si ebbe una fase di crescita
economica; si svilupparono specialmente le industrie, con il
conseguente passaggio da un’economia basata sull’agricoltura, a
un profitto basato sulle industrie meccaniche, elettromeccaniche e
siderurgiche. Le fabbriche divennero anche progetti statali, con
conseguente sviluppo dell'industria chimica, siderurgica e il settore
cantieristico. Tutto ciò è stato reso possibile da una grande quantità
di manodopera a basso costo, spesso fornita da lavoratori
meridionali, che in questo periodo iniziavano a emigrare in
moltissimi, verso le regioni industrializzate. Date le spese poco
rilevanti sulla manodopera fu possibile mantenere bassi anche i
prezzi dei prodotti italiani. Il benessere cominciava a diffondersi, si
parlò di miracolo. Nacquero anche le automobili di piccola
cilindrata, gli elettrodomestici e il turismo di massa. Questo
benessere però non toccava gli operai meno qualificati, che
rappresentavano la stragrande maggioranza della popolazione; i
salari erano troppo bassi, le condizioni di lavoro erano molti
pesanti e gli ambienti dove lavoravano erano spesso malsani.
Inoltre a causa del crollo dell’agricoltura gli alimentari necessari
venivano importati dall’estero. L'emigrazioni di molti meridionali
verso il Nord spopolò alcune zone del Sud che rimaneva
sottosviluppato, avendo come unica risorsa l’agricoltura. A partire
dalla metà degl'anni '60, l'economia italiana si avviò verso la
recessione. Le grandi industrie, divennero ben presto
multinazionali appoggiate a aziende estere. I problemi principali
furono quelli delle classe operaie più umili: la disoccupazione
rimase alta e diminuirono le occasioni per trovare lavoro.
L’emigrazione rimaneva l'unica soluzione per i lavoratori del Sud,
anche se il Nord ed il triangolo industriale non era in grado di
ospitare tutti. Per Pasolini l’epoca del boom e del conseguente
consumismo è un “Genocidio della cultura e della diversità, il
progresso è un falso progresso”. Definisce il Consumismo l’età
della pietà.
E’ FINITA L’ETA’ DELLA PIETA’- PIERANGELI:
E’ iniziata quindi l’età dell’ Edonismo, caratterizzata da una falsa
tolleranza, della misericordia. Pasolini parlerà dei contadini. La
prima parte della sua vita è caratterizzata dall’amore per queste
masse popolari che si ribellano per dei valori socialisti, sono gli
unici non contaminati dal potere. Un argomento di cui parla la
prima parte del libro è il Massacro del Circeo.
ALCUNE NOZIONI SUL MASSACRO DEL CIRCEO: Il
massacro del Circeo avvenne il primo ottobre del 1975. Dopo 36
ore di torture morali, fisiche e sessuali, tre ragazzi: Angelo Izzo,
Gianni Guido e Andrea Ghira, uccidono Rosaria Lopez (17 anni)
che insieme a Donatella Colasanti (superstite, poi morta per un
cancro) li avevano seguiti per passare delle ore insieme. I tre
giovani pensando di aver ucciso entrambe le avvolgono in sacchi
di plastica caricandole su una macchina, poi parcheggiata
tranquillamente. Ma Donatella, ancora viva, comincia a gemere,
attirando l’attenzione, salvata da un vigile. Gianni e Angelo
saranno arrestati, Andrea Ghira non sarà più ritrovato.
GIFUNI INTERPRETA PASOLINI : Pasolini era
dichiaratamente contrario alla Tv e ai mass media in quanto
distruggevano la comunicazione. Calvino gli rimprovera di aver
nostalgia di un’Italietta, di un’Italia che non c’è più, di un paese di
Gendarmi. Pasolini dice di non rimpiangerla minimamente,
rimpiange le persone. La parola Speranza l’ha cancellata dal suo
vocabolario. I beni superflui rendono superflua la vita. Parlando
del Consumismo afferma che con il Genocidio tra il 1961 e il 1975
si è distrutta culturalmente una popolazione, non troverebbe più
giovani come quelli di “Accattone”. E’ cambiata la natura della
gente (in particolare dei contadini) dovuto alla mutazione della
classe dominante, un nuovo fascismo, ovvero la società dei
consumi. I giovani non capirebbero più le battute di Accattone, in
un periodo di falso progressismo e falsa tolleranza. Il fascismo non
è stato in grado di scalfire le anime, il consumismo si. Pasolini ha
passato tutta la sua vita a rispondere di accuse. Parlava di “corpi”
nudi: simbolo della libertà, individui liberi che possono
partecipare, presenza umana e ribelle al consumismo. Per tutta la
vita ha prefigurato il momento della sua morte: “Sono come un
gatto bruciato vivo”.. La morte non è poter più comunicare ma non
poter esser più compreso. Lui fu pestato a sangue e poi investito
con la sua macchina. Deluso dall’atmosfera in cui viveva scrive
“La meglio gioventù”. La morte di Pasolini è avvenuta il 2
novembre 1975. Nanni Moretti rende omaggio a Pasolini con
“Caro Diario”, un film durante il quale compie un viaggio che si
conclude a Ostia, all’idroscalo, nei pressi del luogo in cui fu ucciso
Pier Paolo Pasolini e ne fu eretto un monumento alla memoria.
Salò o le 120 giornate di Sodoma: Salò o le 120 giornate di
Sodoma (1975) è l'ultimo film scritto e diretto da Pier Paolo
Pasolini, e parzialmente ispirato al romanzo del marchese Donatien
Alphonse François De Sade, Le centoventi giornate di Sodoma,
l’idea di base è molto simile.
Il film Pasoliniano è suddiviso in quattro parti, i cui titoli nascono
dalla geografia dantesca dell'Inferno, in particolare quella del
cerchio dei violenti: Antinferno, Girone delle Manie, Girone della
Merda e Girone del Sangue.
Nella Repubblica di Salò, durante gli ultimi bagliori del regime
fascista,molti giovani vengono deportati per ordine di quattro
rappresentanti del potere, definiti "Signori": il Duca, il
Monsignore, l'Eccellenza ed il Presidente. I quattro impersonano i
vizi della carica di potere che ciascuno rappresenta. Sedici prescelti
fra i giovani prigionieri sono confinati in una grande dimora,
isolata da qualsiasi centro abitato e obbligati ad ascoltare storie di
passioni sessuali estreme, affinché i Signori possano trarne piacere
ed essere ispirati ai peggiori atti di depravazione e violenza nei
loro confronti,i ragazzi perdono completamente dignità. Con la
terminazione del terzo girone di passioni, i Signori giungono alla
quintessenza del piacere, ossia all'assassinio, e uccidono la
maggior parte dei giovani. E’ un film che tratta quindi la
mercificazione del corpo umano, il potere mercifica i corpi, i sadici
sono i potenti, quattro nazifascisti, persone molto potente. Privo di
dati anagrafici reali. Solo chi ama i giovani si rende conto delle
tragedie, ad esempio Pasolini. Il sesso era una ribellione dei doveri
che il potere imponeva, era una metafora. E’ un film macabro e
povero. Pasolini prossimo nostro è la fine di Salò, l’unico film che
ha una bibliografia alla fine.
PASOLINI RAGAZZI DI VITA: Pubblicato nel 1955. Romanzo
picaresco: Unisce la comicità e la tragicità . La storia si svolge
nella Roma del secondo dopoguerra, tra le varie borgate. I
protagonisti sono degli adolescenti appartenenti al sottoproletariato
romano che le combinano di tutti i colori,arrangiandosi come
possono, cercando di accaparrarsi ogni genere di oggetto che possa
essere rivenduto. La storia si svolge nell'immediato dopoguerra, in
un momento di povertà. I ragazzi sono quindi abbandonati a se
stessi, sbandati, le famiglie non li seguono spesso hanno padri
ubriaconi e vio