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L’EDUCAZIONE
La simulazione dovrebbe essere usata come metodo di educazione alla rianimazione.
UTILIZZO DI PALLONE-MASCHERA- NEOPUFF
Si utilizzano quando bisogna ventilare: FC <100 bpm o grasping o apnea. Si applica una
ventilazione a pressione positiva, monitorando la saturazione in sede preduttale.
I TIPI DI PALLONE DA RIANIMAZIONE
PALLONE FLUSSO-DIPENDENTE (da anestesia - “va e vieni”)
Vantaggi:
Somministra ossigeno al 100%
Facile ottenimento di buona tenuta
“Sente” la rigidità del polmone
Può essere utilizzato per l’ossigeno a flusso libero
Richiede una tenuta ermetica
Svantaggi
Richiede una fonte di gas per gonfiarsi
Può non avere una valvola “pop-off” di sicurezza
PALLONE AUTO-INSUFFLANTE (ambu)
Vantaggi
Si riempie anche in assenza di una sorgente di gas
compresso
Ha la valvola di sicurezza
Svantaggi
Si gonfia anche senza tenuta ermetica
Richiede un reservoir per somministrare ossi-
geno al 100%. Senza reservoir si può arrivare a
un massimo di circa 40%.
Non consente la somministrazione di ossigeno
a flusso libero con una maschera
NEOPUFF ~ 9 ~
È lo strumento da favorire, perchè consente una rianimazione controllata e naturale, in
termini di pressioni, con un’applicazione di una pressione di fine espirazione. Sia con la
ventilazione con maschera sia con il TET.
Se tengo tappato il buchino è come se facessi un
ispiro, quando la stappo è come se facessi un espi-
ro. Vantaggi
Può somministrare ossigeno al 100%
Permette somministrazione di ossigeno a
flusso libero
Il picco inspiratorio è regolato meccanica-
mente
Permette una ventilazione con PEEP
Svantaggi
Richiede una tenuta ermetica
Richiede una fonte di gas per funzionare
Non sente la “rigidità del polmone”
CARATTERISTICHE GENERALI DEI PALLONI E DELLE MASCHERE DA RIANIMAZIONE NEO-
NATALE
Dimensioni del pallone (200 - 750 ml)
Somministrazione di O2 al 90%-100%
In grado di evitare pressioni eccessive
Maschera di dimensioni appropriate (preferibile anatomica e
con bordi imbottiti),. Maschera 0 per i bni prematuri e masche-
ra 1 per i bni nati a termine.
Le maschere possono essere di tipo anatomico, sono quelle da
preferire perché sono a forma triangolare con i margini imbottiti.
A volte il bno è talmente piccolo che la mascherina deborda
sull’occhio, se ha un cuscinetto non succede nulla. Esistono le ma-
scherine di tipo circolare, la cosa importante è la giusta colloca-
zione e dimensione.
PALLONE AUTO-INSUFFLANTE: CONTROLLO DELL’OSSIGENO
Senza reservoir: Somministra al paziente ossigeno solo
al 40%
Con reservoir: Somministra al paziente ossigeno
al 90%-100% ~ 10 ~
PIP:pressione di insufflazione, che de-
ve essere circa 25.
PREPARAZIONE PER LA RIANIMAZIO-
NE
Assemblare e provare l’attrezzatura.
Controllo del pallone flusso dipen-
dente: si deve collegare alla fonte dei gas, chiudo il circuito e verifico che il pallone si
riempia bene. Se il pallone non si gonfia, devo pensare che il tubo per i gas sia corret-
tamente connesso, la parete del pallone non presenti lacerazioni, la valvola di controllo
non sia troppo aperta, la mascherina sia ben aderente. Se si gonfia, eccessivamente,
potrebbe esserci un flusso esagerato oppure l’apertura della valvola è troppo chiusa.
Controllo del pallone auto-insufflante:
verificare che se faccio troppa pressione la val-
vola di pop-off si alzi, il pallone non si rigonfia vuol dire che si è rotto, quindi bisogna
procedere alla sostituzione.
Controllo del Neopuff:
se la pressione di picco e di fine espirazione non sono appro-
priate si deve controllare che il tubo per i gas sia correttamente connesso,il circuito non
presenti lacerazioni, la mascherina sia ben aderente al palmo della mano, la valvola di
regolazione della PIP sia correttamene impostata, la valvola di regolazione della PEEP
sia correttamente impostata.
CONTROLLO DURANTE LA RIANIMAZIONE
Durante la procedura di rianimazione va sempre tenuta sotto controllo la SatO e la FC. Se
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si sta ventilando bene o male lo si vede dall’espansione toracica dal murmure vescicolare
bilaterale e dal miglioramento della SatO e della FC.
2
Un neonato mentre viene rianimato deve essere auscultato lateralmente.
Se il respiro appare profondo e ampio: tempo d’inspiro troppo lungo o una PIP troppo al-
ta, quindi bisogna diminuire la pressione e il tempo d’inspiro, sennò si rischia il PNX.
Per evitare questa complicanza si può utilizzare una apparecchio che controlla i flussi
(VentCheck) che si può raccordare tra il sistema di ventilazione e la mascherina /il TET.
FREQUENZA DELLA VENTILAZIONE
Che sia Neopuff che sia pallone va e vieni o pallone auto-insufflante, noi abbiamo la ne-
cessità di garantire un a frequenza tra i 40-60 atti/minuto al bno.
Se il torace
non si espande: tenuta inadeguata della mascherina (sfiata), blocco delle vie aeree (per se-
crezioni, testa/collo non sono posizionati correttamente in lieve iperestensione), pressione
insufficiente. ~ 11 ~
CONDIZIONE AZIONE CORRETTIVA
1. Tenuta inadeguata Riapplicare la maschera
2. Blocco delle vie aeree Riposizionare la testa.
Presenza di secrezioni: aspirare.
Ventilare con la bocca del neonato lieve-
mente aperta.
3. Pressione insufficiente Aumentare la pressione fino ad ottenere un
adeguato movimento del torace.
Considerare l’intubazione.
4. Attrezzatura malfunzionante Controllare o sostituire il pallone
Sono segni di miglioramento: aumento della FC, miglioramento
della SaO2, respiro spontaneo.
VENTILAZIONE PROLUNGATA CON PALLONE E MASCHERA
Si può posizionare anche prima di 5 min. di ventilazione.
Posizionare un tubo orogastrico per risolvere la distensione ga-
strica.
La distensione gastrica può sollevare il diaframma, impedendo la
completa espansione polmonare
Possibili rigurgito ed aspirazione del contenuto gastrico
Il sondino orogastrico si inserisce dalla bocca e non dal naso, per-
ché può dare crisi di apnea per stimolazione del nervo vago. Dopo il suo corretto posizio-
namento si deve lasciare aperto in aria e va fissato con un cerotto.
IL NEONATO NON MIGLIORA
Controllare ossigeno, pallone, tenuta e pressione
Il movimento del torace è adeguato?
Si somministra ossigeno al 100%?
Quindi:
Considerare l’intubazione
Controllare i rumori respiratori - PNX?
LE COMPRESSIONI TORACICHE
Io devo iniziare a compiere le compressioni toraciche quando la FC è <60 bpm, malgrado
30 secondi di efficace ventilazione a pressione positiva
Le compressioni toraciche servono ad aumentare temporaneamente la portata circolatoria
e devono essere accompagnate dalla ventilazione.
Il massaggio cardiaco richiede delle conoscenze: si deve comprimere il cuore in direzione
della colonna vertebrale, per aumentare la pressione intratoracica e quindi il sangue circo-
la fino agli organi vitali.
Durante la rianimazione è meglio essere in due persone e c’è sempre un team leader: colui
che coordina le manovre di rianimazione. I due rianimatori devono compiere dei movi-
menti sincroni.
Le 2 tecniche: dei pollici e delle due dita
(Preferibile)
Tecnica dei pollici
Meno stancante ~ 12 ~
Migliore controllo della profondità della compressione
Tecnica delle due dita
Più produttiva se si è da soli
Migliore per le mani piccole
Accesso libero alla vena ombelicale
Il posizionamento delle dita: Applicare la compressione sul terzo
inferiore dello sterno, evitare il processo xifoideo
TECNICA DEI POLLICI
I pollici comprimono lo sterno e le atre dita sostengono il dorso
per la stabilizzazione della colonna vertebrale e per la stabilizzazio-
ne del collo/testa.
La pressione deve rimanere sullo sterno.
TECNICA DELLE DUE DITA
L’apice dei polpastrelli del medio e dell’indice o dell’anulare
di una mano comprimono lo sterno, l’altra mano sostiene il
dorso
QUANTO DEVO COMPRIMERE?
Si deve comprimere lo sterno di un terzo del diametro ante-
ro-posteriore del torace la durata della compressione deve essere più breve della du-
rata della fase del rilascio. Le dita non devono mai staccarsi
dal torace, altrimenti il punto di repere.
LE COMPLICANZE
Lacerazioni al fegato, rotture costali.
LA COORDINAZIONE CON LA VENTILAZIONE
Nei 2 sec., quanto dura un ciclo rianimatorio, devo cercare di garantire una FR di 40-60 at-
ti/min. e una FC di 150 bpm.
Cosi facendo si garantiscono 30 atti/min. e 90 compressioni, 120 atti in totale.
~ 13 ~
Se la FC rimane <60 bmp si deve intubare, se rimane tra i
60 e i 100 si riprende solo a ventilare e si tolgono le com-
pressioni toraciche.
Se la FC rimane < 60 nonostante adeguate ventilazione e
compressioni toraciche, somministrare adrenalina.
05/04/2013
L’ipossia neonatale determina la pervietà del dotto arte-
rioso e contemporaneamente determina una vasocostri-
zione polmonare.
Quando nasce il bno dobbiamo stare attenti a non fare
un’ipossia esagerata perché favorisce la permanenza del
dotto arterioso e determina una deviazione di flusso a li-
vello del dotto arterioso con conseguenza la persistenza
della circolazione fetale.
LA TEMPISTICA DELLA RIANIMAZIONE
Le nuove linee guida hanno detto: fai il primo Golden Minute (un minuto per la valutazio-
ne del bno) e poi si valuta da caso a caso.
La procedura di ventilazione e compressioni toraciche deve essere fatta per almeno un mi-
nuto, perché sennò non si riesce a capire se c’è una ripresa della frequenza cardiaca.
Durante l’intubazione e dopo si inizia a ventilare e si continuano la compressioni toraciche.
Prima di somministrate l’adrenalina, il neonato deve essere intubato, perché è in una situa-
zione grave.
L’INTUBAZIONE TRACHEALE
Le indicazioni sono:
Liquido amniotico tinto di meconio in neonato non reattivo
Ventilazione a pressione positiva prolungata
Ventilazione con pallone e maschera inefficace
Necessità di compressioni toraciche
Necessità di somministrazione di adrenalina
Indicazioni particolari: prematurità, somministrazione di surfactante, ernia diaframmati-
ca.
Il materiale per l’intubazione: Lampadine per il laringoscopio
Pallone o neopuff Pinza per intubazione (Magill e Baio-
Fonte di ossigeno riscaldato e umidifi- netta)
cato,con miscelatore per erogare mi- Tu