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Vantaggi della riabilitazione con REHACOM
Questo ultimo tipo di riabilitazione porta dei vantaggi considerevoli. Infatti:
- Può dare la possibilità di analizzare materiale visivo, verbale o di esplorare lo spazio ed assolvere compiti simili a quelli che si ripropongono nella realtà giornaliera (ecologico).
- Inoltre ha la capacità di presentare e registrare informazioni e risposte anche nell'ordine di millisecondi.
- Dà la possibilità di controllare i risultati e di avere un immediato feedback sulla qualità dell'esecuzione e delle risposte.
- Flessibilità e adattabilità dei vari programmi alla gravità della sintomatologia.
- Opportunità di apprendere le procedure d'uso anche con pazienti con gravi disturbi mnesici.
- Impostazione di livelli diversificati di difficoltà e possibilità di comparazione statistica dei risultati.
- Possibilità di utilizzare i programmi al proprio domicilio.
- Misurabilità.
una malattia, ma anche apparentemente senza una causa scatenante (es. Sindrome di Landau-Kleffner, casi di vulnerabilità genetica che può o meno esprimersi in uno o più domini). Soprattutto nei bambini e nei giovani è importante anche considerare l'ambiente e le interazioni tra genotipo e fenotipo. I geni non operano in modo isolato e non hanno un rapporto diretto con il comportamento. Ad esempio, nella Sindrome di Down, non si vedranno casi uguali, ma dipende da che ambiente crescono, gli stimoli che hanno eccetera. Molteplici livelli di interazione tra eventi genetici all'interno dell'organismo (fin dall'embriogenesi...) e interazione con l'ambiente esterno (successivi stadi di crescita). Nei bambini è normale il verificarsi di un'ampia variabilità. Ad esempio, nel linguaggio tutti hanno un loro ritmo ecc. inoltre, in caso di lesione focale a livello cerebrale, spesso vi è un notevole
recupero indipendentemente da luogo e ampiezza della lesione. Aspetto molto importante -> cervello dei bambini è gode di maggiore plasticità. Spesso quanto più è vasta la lesione, tanto più il cervello mostra enormi capacità di riorganizzazione -> La relazione tra sintomi e lesioni nei bambini è quantitativamente e qualitativamente diversa da quella osservata negli adulti. Però si possono avere anche dei limiti e restrizioni alla capacità di riorganizzazione compensatoria. Infatti si possono verificare: mancato sviluppo di nuove strutture; mancata ricollocazione di funzioni; no compenso lesioni o malattie nella prima infanzia; no risposta ad un processo evolutivo anormale; no effetti compensatori di lesioni postnatali; Effetti limitati o assenti nelle sindromi genetiche. Per un trattamento riabilitativo, per una valutazione neuropsicologica e per un’osservazione è importante osservare che in età evolutiva
c'è molta disomogeneità tra i disturbi e le qualità intellettive. Infatti esistono molti tipi di disturbi, tutti diversi, che vanno a colpire capacità diverse. Quindi per impostare il piano bisogna tenere conto di tutto questo, di tutti gli aspetti qualitativi del bambino. Quindi il terapista deve valutare e osservare: - Capacità comunicativa - Qualità dell'interazione con l'esaminatore/l'ambiente - Difficoltà di separazione delle figure genitoriali - Collaborazione/affaticabilità/mantenimento attenzione - Autonomia e livello di autostima - Uso spontaneo abilità - Capacità di richiesta di aiuto agli adulti - Flessibilità schemi di azione - Capacità mnesiche e linguistiche - Potenzialità ambiente familiare e sociale Quindi, una diagnosi funzionale nasce da una valutazione dinamica e longitudinale rilevando in modo trasversale: - Attenzione e Memoria (processi di controllo,difficoltà di elaborazione e di categorizzazione) - Ruolo di eventuali problemi emotivi nei processi di apprendimento e riabilitativi - Strategie di compenso Vedere caso clinico e riabilitazione con epilessia. Good clinical practices La figura del neuropsicologo sta acquisendo importanza con il passare degli anni. Questo ha alcune responsabilità professionali: - Privilegiare la priorità dell'interesse del paziente - Acquisire e mantenere un'adeguata competenza professionale - Adottare elevati standard etici Per il secondo punto di questo elenco è importante rifarsi e rimandare al quinto articolo del codice deontologico che recita: "Lo psicologo è tenuto a mantenere un livello adeguato di preparazione professionale e ad aggiornarsi nella propria disciplina specificatamente nel settore in cui opera" -> continuare ad aggiornarsi. Le competenze sulle quali un neuropsicologo deve aggiornarsi sono essenzialmente: - Conoscenze nel campoDei disordini cognitivi ed emotivo-motivazionali associati a lesioni/disfunzioni del sistema nervoso
Diagnostica comportamentale (test psicometrici), riabilitazione cognitiva, applicazioni forensi
Interpretazione degli esiti della valutazione testistica alla luce delle tecniche di neurofisiologia e neuroimaging
Utilizzo di metodologie in linea con le evidenze scientifiche
Fornire affermazioni curriculari documentabili e tracciabili
Pian piano, negli anni, si sta distinguendo sempre di più la figura del neuropsicologo e i comportamenti a cui deve attenersi. In Italia non esiste ancora una tutela legale, è in via di definizione. Questa disciplina deve attenersi all'etica della riabilitazione. Questa ha dei principi (i principi di bioetica) presi come riferimento e come regole dopo la Seconda Guerra Mondiale, durante il processo di Norimberga. Questo perché si decise di condannare molti scienziati tedeschi e molti medici di Auschwitz, dopo
avercombinato macelli. I principi della bioetica sono:- Principio di autonomia: diritto di autodeterminarsi, diritto a recuperare l'autonomia (cognitiva, motoria...)
- Principio di beneficienza: diritto ad azioni che promuovano il benessere dell'individuo
- Principio di non maleficienza: diritto a non essere oggetto di interventi potenzialmente dannosi
- Principio di giustizia: diritto a una equa distribuzione delle risorse (non si possono trattare diversamente i pazienti con situazioni di partenza simili).
Selezionare i pazienti che più si adattano ad essi invece che i più bisognosi. Pazienti con prognosi peggiore (minore indipendenza alla fine del trattamento) possono essere discriminati a favore di pazienti con prognosi di autonomia maggiore, sebbene per loro la riabilitazione possa avere un effetto dirompente sulla qualità della vita.
Durata -> dipende da pazienti a pazienti.
Obiettivi -> dipendono da tanti fattori, vedere slide 10.
Altro punto importante da considerare per una riabilitazione è il consenso informato -> infatti capita che i pazienti non abbiano le capacità di capire ciò che il terapista fa o dice. Importante il ruolo della famiglia.
Tra i compiti eticamente rilevanti del riabilitatore vi è la comunicazione prognostica e la quantificazione del danno irreversibile. La comunicazione non può prescindere dalla preparazione del soggetto alla consapevolezza del danno e dalla valorizzazione delle abilità residue.
Deve essere sincera e vera. Non tralasciare considerazioni utili.
Le Good Clinical Practices sono:
- Stilare e seguire un protocollo sperimentale
- Regole