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Il fondo svalutazione e le rimanenze

Il fondo svalutazione era stato sottostimato dall'azienda cliente per 20 milioni di euro. L'errore dell'azienda era stato quello di svalutare quei 40 milioni su base generica che invece sarebbero dovuti essere svalutati (al 100%) su base specifica. Dunque il fondo svalutazione totale è di 47,9 milioni di euro e non di 27,9.

Il magazzino e le rimanenze si riferiscono a beni fungibili e sono riferite a valori economici comuni a due o più esercizi. Essi sono beni materiali destinati alla vendita o che entreranno nel processo produttivo. Le rimanenze propriamente dette sono costituite da:

  • materie prime, sussidiarie e di consumo
  • prodotti in corso di lavorazione e semilavorati
  • prodotti finiti e merci

Le rimanenze sono costituite da beni di cui l'impresa è proprietaria e che sono fisicamente esistenti nei magazzini, in viaggio o situati presso terzi. Sono comprese tra le rimanenze anche le merci o materie acquistate e non ancora ricevute (beni in transito).

viaggio);– merci o materie ricevute, la cui fattura non è ancora stata ricevuta (fatture da ricevere). Non sono invece comprese tra le rimanenze:– prodotti venduti, non ancora consegnati (passaggio proprietà);– prodotti consegnati, non ancora fatturati (fatture da emettere).

CONTABILIZZAZIONE E CRITERI DI VALUTAZIONE

Problematiche inerenti:– quantità da valorizzare;– determinazione di quali costi incorporare nelle rimanenze;– determinazione delle modalità di determinazione dei costi nelle rimanenze.

Secondo l’art. 2426 del codice civile:

Punto 9) le rimanenze sono iscritte (cioè valutate) al costo di acquisto (se acquistati a titolo oneroso) o di produzione (se prodotti internamente) oppure al valore di mercato (valore recuperabile), se inferiore al costo.

Punto 12) sono iscritte al valore costante se:– le rimanenze sono costantemente rinnovate; (è usato raramente)– non suscettibili di variazioni

I costi sono determinati dalla contabilità analitica o da calcoli o valutazioni extra-contabili.

Per i beni fungibili si utilizzano i seguenti metodi:

  • Media ponderata
  • FIFO
  • LIFO (attenzione, gli IFRS non ne consentono l'utilizzo)

Per i beni non fungibili è obbligatorio utilizzare il metodo dell'identificazione specifica del costo.

È possibile utilizzare i "costi standard" se vengono frequentemente verificati e corretti per adeguarli ai costi reali.

COSTO MEDIO PONDERATO:

Il costo medio ponderato può essere determinato in due modi:

  1. PER MOVIMENTO: il costo viene ricalcolato dopo ogni singolo acquisto e gli scarichi vengono valorizzati con il costo medio ponderato calcolato dopo l'ultimo acquisto effettuato.
  2. PER PERIODO: il costo viene determinato solo alla fine del periodo di riferimento (mese, trimestre, di solito).
l'anno). Costo Medio Ponderato - per movimento Costo Medio Ponderato - per periodo (Il prezzo unitario finale è circa 0,27 quindi vuol dire che si è acquistato ad un prezzo un po' più alto rispetto all'anno prima) FIFO: - riflette il flusso fisico effettivo delle voci di magazzino; - valuta il magazzino ai costi più recenti simula che i prodotti entrati in magazzino per primi siano i primi ad uscire. LIFO: (attenzione! gli IFRS non ne consentono l'utilizzo) - valuta il magazzino ai costi più vecchi simula che i prodotti entrati in magazzino per ultimi siano i primi ad uscire; - nel caso di prezzi crescenti, origina un valore di magazzino inferiore ai costi correnti (da indicare in nota integrativa se rilevante); - sono previste due varianti: 1) LIFO continuo 2) LIFO a scatti IL COSTO DI PRODUZIONE La contabilità industriale consente la determinazione del costo industriale, individuando gli oneri checoncorrono all'ottenimento del prodotto in congiunzione tecnica con altri e attribuendoli pro-quota ai prodotti ottenuti (finiti o semilav.) VALUTAZIONE AL VALORE DI MERCATO Per il principio della prudenza e della competenza vi è l'obbligo di adottare il valore desumibile dall'andamento del mercato, nel caso questo sia inferiore al costo.
  • VALORE NETTO DI REALIZZO:
    • Si applica a merci, prodotti finiti, semilavorati e prodotti in corso di lavorazione;
    • è il prezzo di vendita al netto dei costi di completamento (imballaggio e confezionamento) e dei costi diretti di vendita (spese dirette di distribuzione, trasporto, commissioni sulle vendite, costi relativi alla garanzia del prodotto e i costi di riparazione per i beni d'occasione).
  • COSTO DI SOSTITUZIONE:
    • Si applica alle materie prime, sussidiarie e ai semilavorati acquistati all'esterno;
    • è il costo con il quale una voce di magazzino può essere riacquistata o

prodotta.

SVALUTAZIONE PER ADEGUAMENTO AL VALORE DI REALIZZO:

La svalutazione si fa per motivi di obsolescenza, deterioramento dei beni o in caso di prezzi di vendita inferiori ai costi.

Non si deve effettuare un accantonamento a fondo svalutazione da esporre nel passivo, ma si adeguano le rimanenze al valore di realizzo. La svalutazione non è una rettifica "straordinaria" (contropartita economica direttamente in voce A2 o B11).

È necessario che rimanga l'evidenza del costo originario e della svalutazione effettuata (per poter effettuare il ripristino di valore). Può essere agevole utilizzare un fondo rettificativo del valore delle rimanenze.

LA REVISIONE DEL CICLO MAGAZZINO

OBIETTIVI DI REVISIONE

  • ESISTENZA: Le rimanenze esistono e derivano da operazioni effettivamente avvenute e correttamente rilevate e, conseguentemente, le entrate/uscite contabilizzate nel periodo sono a fronte di merce effettivamente ricevuta/spedita.
  • VALUTAZIONE: Le
giacenze. Le giacenze vengono valutate in conformità dei principi contabili statuiti, tenendo conto dei fattori che possono influire sul loro valore, come ad esempio il rischio di obsolescenza, il rischio di oscillazione dei prezzi, l'eventualità di rettifiche dovute a sconti, resi, abbuoni, eccetera. Le seguenti sono le caratteristiche del ciclo magazzino: - Completezza: tutte le merci spedite e ricevute sono fatturate e contabilizzate. - Competenza: le rimanenze esposte in bilancio sono originate da operazioni rilevate, per competenza, entro la data di riferimento del bilancio. Gli acquisti e le vendite sono contabilizzati nel periodo di competenza. - Corretta esposizione e classificazione. - Uniformità dei principi di valutazione. Il ciclo magazzino è collegato ad altri cicli all'interno dell'azienda.

Parte di un'azienda. L'osservazione delle procedure di controllo interno con riferimento alla movimentazione, custodia fisica e inventariazione dei beni da parte del revisore viene normalmente articolata in 6 sottosistemi di procedure di controllo:

  1. RICEVIMENTO DEI BENI:

    1. Identificazione della natura dei beni in entrata
    2. Controlli/collaudi
    3. Riscontri con gli ordini
  2. DISPOSIZIONE NELL'AREA DI GIACENZA:

    1. Adeguata dislocazione logistica
    2. Adeguata protezione fisica
    3. Agevole individuazione ubicazione
    4. Individuazione lento rigiro
    5. Identificazione responsabili di area
  3. PRELIEVI INTERNI / VERSAMENTI DA PRODUZIONE:

    1. Corretta identificazione del prelievo/versamento, del soggetto che lo ha effettuato, delle destinazioni (utilizzo di moduli pre-numerati)
    2. Adeguate autorizzazioni (delle quali copia va inviata all'ufficio contabilità di magazzino)
    3. Rilevazione degli scarti e degli sfridi
  4. SPEDIZIONE:

    1. Riscontro della merce da spedire con la documentazione
che autorizza all'uscita (ordine di vendita, lista di prelievo) b) Corretta emissione dei documenti per la spedizione c) Tempestivo inoltro della merce al destinatario d) Segnalazione dell'uscita agli uffici che si occupano della fatturazione, della registrazione delle merci presso terzi e della tenuta della contabilità di magazzino 5) RILEVAZIONE CONTABILE DELLE MOVIMENTAZIONI (contabilità di magazzino): a) Tempestività delle registrazioni b) Controllo del livello delle giacenze (punto di riordino) c) Individuazione del lento rigiro d) Informazioni per la determinazione dei costi di produzione e del valore delle rimanenze e) Analisi e spiegazione delle differenze tra il dato fisico e il dato contabile 6) INVENTARIO FISICO: a) Istruzioni inventariali scritte per una opportuna programmazione degli inventari (settori di rilevazione, modalità di esecuzione, soggetti responsabili) b) Razionale predisposizione delle giacenze per facilitarne i conteggi c) Chiaro
  • Individuazione delle giacenze a lento rigiro, obsolete, difettose
  • Adeguate procedure istruzioni inventariali di conteggio, riepilogazione e controllo delle quantità risultanti d'inventario, mediante l'adozione di una idonea modulistica (cartellini inventariali pre-numerati o simili)
  • Supporto: cartellini inventariali pre-numerati con procedure di delimitazione accurate oppure utilizzo di tabulati "blank"
  • Chi: squadra di conta "mista" ovvero indipendente; meglio se si può ricorrere ad una duplice squadra di conta
  • Come: verifiche da svolgere:
    1. osservare alcune operazioni di compilazione dei cartellini;
    2. adeguato monitoraggio sulla completezza delle rilevazioni ovvero verificare che a tutte le confezioni sia stato apposto un cartellino;
    3. verificare a campione che i cartellini apposti sulle confezioni rilevino correttamente le quantità esistenti ovvero "non fare la conta delle scatole!";
delimitazione delle rilevazioni inventariali ovvero verificare che tutti i cartellini "abilitati" siano stati o utilizzatio annullati o restituiti in bianco;
  1. verificare l'esistenza e la completezza dei cartellini;
  2. verificare l'esistenza e la completezza delle registrazioni effettuate sul riepilogo inventariale.

i) Controllo sulle movimentazioni che intervengono nel corso dell'inventario

j) Identificazione delle merci di terzi, presso terzi e in viaggio

k) Corrette procedure di cut-off

L'inventario fisico viene effettuato periodicamente,

  1. a) in un'unica soluzione (inventario completo),
  2. b) con inventari parziali su base ciclica (tutte le componenti di magazzino sono inventariate almeno una volta l'anno),
  3. c) con altri metodi (es. Campionamento).

La contabilità di magazzino essendo molto vasta e a

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
63 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher jedistefy di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Revisione aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Sollevanti Roberto.