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FONDO SVALUTAZIONE CREDITI

I crediti sono rappresentati in bilancio AL NETTO DEL FONDO SVALUTAZIONE CREDITI. Un credito deve essere svalutato nell'esercizio in cui si ritiene probabile che il credito abbia perso valore. Il fondo svalutazione crediti RETTIFICA I CREDITI ISCRITTI NELL'ATTIVO.

Nella stima del fondo svalutazione crediti si comprendono le previsioni di perdita: sia per situazioni di rischio di credito già manifestatesi o ritenute probabili; sia quelle per altre inesigibilità già manifestatesi oppure non ancora manifestatesi ma ritenute probabili.

Le perdite per inesigibilità devono gravare sugli esercizi in cui si possono ragionevolmente prevedere in ossequio al principio della competenza, della prudenza e della determinazione del valore di realizzo dei crediti.

Il mancato recupero di alcuni crediti, totale o parziale, certo o presunto, può essere già noto al momento della redazione del bilancio (debitori falliti, di contestazioni, ecc.).

di debitori irreperibili, ecc…), ovvero le situazioni di inesigibilità, pur essendo intrinseche nei saldi, potranno manifestarsi invece in esercizi successivi a quello della iscrizione dei crediti in bilancio.

Lo scopo del fondo svalutazione crediti è dunque quello di fronteggiare le previste perdite sui crediti in bilancio.

Le stime devono basarsi su:

  • presupposti ragionevoli,
  • tutte le informazioni disponibili al momento della valutazione,
  • sull’esperienza passata,
  • sulla corrente situazione economica generale e di settore,
  • sui fatti intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio che incidono sui valori alla data del bilancio.

Lo stanziamento del fondo svalutazione crediti deve avvenire tramite:

  1. analisi dei singoli crediti e determinazione delle perdite presunte per ciascuna situazione di inesigibilità già manifestatasi;
  2. stima delle ulteriori perdite che si presume si dovranno subire sui crediti in essere alla data di bilancio tramite:
valutazioni dell'andamento degli indici di anzianità dei crediti scaduti rispetto a quelli degli esercizi precedenti; - condizioni economiche generali, di settore e il rischio Paese. Nella stima del fondo svalutazione crediti è ammesso un processo di valutazione forfettario, in luogo di quello analitico, qualora sia possibile raggruppare i crediti anomali di importo non significativo in classi omogenee che presentino profili di rischio simili (settore economico di appartenenza dei debitori, area geografica, ecc...). Si possono poi applicare formule per la determinazione della ragionevole attesa di perdite su crediti (ad esempio, una percentuale dei crediti rappresentativa delle perdite medie storicamente rilevate). Stime forfettarie delle perdite su crediti sono applicabili ai crediti in bonis ("crediti diversi da quelli anomali"). La congruità delle rettifiche deve essere costantemente verificata e le formule devono essere variate ogniqualvolta mutino.

Le condizioni sulle quali esse si basano. L'accantonamento al fondo svalutazione dei crediti assistiti da garanzie (ad esempio pegno, ipoteca, fidejussione) tiene conto degli effetti relativi all'escussione delle garanzie. L'accantonamento al fondo svalutazione dei crediti assicurati si limita alla quota non coperta dall'assicurazione (solo se vi è la ragionevole certezza che l'impresa di assicurazione riconoscerà l'indennizzo). Il fondo svalutazione crediti accantonato alla fine dell'esercizio è utilizzato negli esercizi successivi come copertura di perdite realizzate sui crediti.

CESSIONE DEL CREDITO

La società cancella il credito dal bilancio quando:

  1. i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dal credito si estinguono (quando cioè si incassa il credito);
  2. la titolarità dei diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dal credito è trasferita e con essa sono

trasferitisostanzialmente tutti i rischi inerenti il credito.

Ai fini della valutazione del trasferimento dei rischi si tiene conto di tutte le clausole contrattuali, quali gli obblighi diriacquisto al verificarsi di certi eventi o l'esistenza di commissioni, di franchigie e di penali dovute per il mancatopagamento.

L'eventuale differenza tra CORRISPETTIVO e VALORE DI RILEVAZIONE DEL CREDITO (valore nominale al netto delle perditeaccantonate al fondo svalutazione crediti) al momento della cessione è rilevata come PERDITA DA CESSIONE da iscriversiB14 del conto economico, salvo che il contratto non consenta di individuare componenti economiche di diversaalla vocenatura, anche finanziaria.

Quando la cessione del credito NON comporta la sua cancellazione dal bilancio perché la società non ha trasferitosostanzialmente tutti i rischi, il credito che rimane iscritto in bilancio è assoggettato alle regole generali di valutazionepreviste da questo

principio.Nel caso di anticipazione di una parte del corrispettivo pattuito da parte del cessionario, in contropartita dell'anticipazionericevuta si iscrive un debito di natura finanziaria.

COSA INDICARE IN NOTA INTEGRATIVA

  1. i criteri applicati nelle valutazioni, nelle rettifiche di valore e nella conversione dei valori non espressi all'origine in euro;
  2. le variazioni intervenute nella consistenza delle voci delle altre voci dell'attivo e del passivo;
  3. l'ammontare dei crediti e dei debiti di durata residua superiore a cinque anni;
  4. distintamente per ciascuna voce, dei debiti assistiti da garanzie reali su beni sociali.

RATEI E RISCONTI (OIC )

18- I RATEI ATTIVI rappresentano quote di proventi di competenza dell'esercizio cui si riferisce il bilancio, che avrannomanifestazione finanziaria in esercizi successivi.

- I RATEI PASSIVI rappresentano quote di costi di competenza dell'esercizio cui si riferisce il bilancio, che avrannomanifestazione finanziaria

in esercizi successivi.- I RISCONTI ATTIVI rappresentano quote di costi che hanno avuto manifestazione finanziaria nel corso dell'esercizio in chiusura o in precedenti esercizi, ma sono di competenza di uno o più esercizi successivi. Essi rappresentano la quota parte dei costi rinviata ad uno o più esercizi successivi.

- I RISCONTI PASSIVI rappresentano quote di proventi che hanno avuto manifestazione finanziaria nel corso dell'esercizio in chiusura o in precedenti esercizi ma sono di competenza di uno o più esercizi successivi. Essi rappresentano la quota parte dei proventi rinviata ad uno o più esercizi successivi.

CLASSIFICAZIONE E CONTENUTO DELLE VOCI

• i RATEI E RISCONTI ATTIVI sono rilevati nell'attivo dello stato patrimoniale alla voce "Ratei e risconti".

• i RATEI E RISCONTI PASSIVI sono rilevati nel passivo dello stato patrimoniale alla voce "Ratei e risconti".

La contropartita nel conto economico

La rilevazione di un rateo o di un risconto avviene quando sussistono le seguenti condizioni:

  • il contratto inizia in un esercizio e termina in uno successivo;
  • il corrispettivo delle prestazioni è contrattualmente dovuto in via anticipata o posticipata rispetto a prestazioni comuni a due o più esercizi consecutivi;
  • l'entità dei ratei e risconti varia con il trascorrere del tempo.

Non possono essere inclusi tra i ratei e i risconti, in quanto non

dell'iscrizione di un RATEO trova collocazione fra i proventi e i costi secondo la natura del rapporto economico. La contropartita nel conto economico dell'iscrizione di un RISCONTO trova collocazione a RETTIFICA dei correlati proventi e costi già contabilizzati. La rettifica così attuata produce la diretta riduzione dell'onere o del provento originariamente rilevato in modo che, nel conto economico, emerga la sola quota di competenza dell'esercizio.

RI rilevazione iniziale

vengono rispettate le condizioni sopraindicate, i proventi egli oneri la cui competenza è maturata per intero nell'esercizio cui si riferisce il bilancio o in quelli successivi. Ad esempio, non sono ratei o risconti: le fatture da emettere e ricevere, interessi attivi interamente maturati ma non ancora accreditati su conti correnti, gli anticipi ricevuti o pagati nel corso dell'anno a fronte di canoni di locazione totalmente dell'esercizio successivo. VALUTAZIONE DETERMINAZIONE DELLA QUOTA DI COMPETENZA: L'importo dei ratei e dei risconti è determinato mediante la ripartizione del ricavo o del costo, al fine di attribuire all'esercizio in corso solo la quota parte di competenza. Qualora le prestazioni contrattuali rese o ricevute abbiano un contenuto economico costante nel tempo, la ripartizione del provento o del costo (cioè l'attribuzione all'esercizio in corso della quota parte di competenza) è effettuata in proporzione al

tempo (Es. canoni dei contratti di locazione e premi dei contratti assicurativi.

CRITERIO DEL TEMPO FISICO

Qualora, invece, le prestazioni contrattuali rese o ricevute non abbiano un contenuto economico costante nel tempo, la ripartizione del provento o del costo è effettuata in rapporto alle condizioni di svolgimento della gestione CRITERIO(Es. locazione di immobile utilizzato solo per una parte dell'anno, albergo stagionale).

DEL TEMPO ECONOMICO

SVALUTAZIONE (NON IMPORTANTE in quanto la svalutazione dei ratei e dei risconti è molto rara)

Recuperabilità del valore:

Per i RATEI ATTIVI, la cui natura è assimilabile a quella dei crediti, occorre aggiornare la valutazione secondo il valore presumibile di realizzazione. Se il valore presumibile di realizzazione < al valore contabile del rateo attivo, la società rileva una svalutazione nel conto economico.

Per i RATEI PASSIVI, in quanto assimilabili ai debiti, per la parte maturata, NON vi è una

vera e propria valutazione a fine esercizio, rimanendo esposti in bilancio (come regola generale) al valore nominale. Per i RISCONTI ATTIVI è necessaria la valutazione del futuro beneficio economico correlato a questi costi differiti. Se tale beneficio è inferiore (in tutto od in parte) alla quota riscontata, occorre procedere ad opportune rettifiche di valore. I RISCONTI PASSIVI rappresentano proventi differiti ad uno o più esercizi successivi e, come tali, normalmente, non pongono problemi di valutazione. La svalutazione dei RATEI E RISCONTI ATTIVI di natura NON FINANZIARIA è classificata alla voce B10 - d) "svalutazione dei crediti compresi nell'attivo circolante e delle disponibilità liquide". La svalutazione dei RATEI E RISCONTI ATTIVI di natura FINANZIARIA è classificata nelle voci delle classi C "Proventi e oneri finanziari" e D "Rettifiche finanziarie" di valore di attività finanziarie. IL CASO PARTICOLARE DELiziale è un importo che viene pagato dal locatario all'inizio del contratto di leasing finanziario. Questo importo rappresenta una sorta di anticipo sulle rate di leasing che il locatario dovrà pagare nel corso del contratto. Il maxicanone iniziale può essere calcolato in diversi modi, a seconda delle condizioni contrattuali. In alcuni casi, può corrispondere a una percentuale del valore dell'oggetto oggetto del leasing. In altri casi, può essere un importo fisso stabilito dalle parti. L'importo del maxicanone iniziale può variare notevolmente a seconda del tipo di bene oggetto del leasing e delle condizioni contrattuali. In generale, però, il maxicanone iniziale è solitamente più elevato rispetto alle rate mensili di leasing. Il maxicanone iniziale ha lo scopo di coprire i costi iniziali sostenuti dal locatore per l'acquisto del bene oggetto del leasing. Inoltre, rappresenta una garanzia per il locatore, in quanto riduce il rischio di insolvenza da parte del locatario. È importante sottolineare che il maxicanone iniziale non è rimborsabile. Una volta pagato, il locatario non potrà richiedere il rimborso di tale importo. In conclusione, il maxicanone iniziale è un pagamento anticipato effettuato dal locatario all'inizio del contratto di leasing finanziario. Questo importo copre i costi iniziali del locatore e rappresenta una garanzia per quest'ultimo.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
52 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher jedistefy di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Revisione aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Ermocida Giuseppe.