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CORRELAZIONE TRA SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E SISTEMA AMMINISTRATIVO CONTABILE - DOC. 400 - IL RISCHIO DI REVISIONE(13.11.2006 – Savino)
Riprendendo alcune definizioni date durante la scorsa lezione:
- Processo: rappresenta una sequenza di attività afferente un dato ciclo aziendale: ciclo attivo, passivo, tesoreria, controllo di gestione;
- Procedura: rappresenta un modo per regolamentare e disciplinare il processo mediante l'individuazione dei ruoli e delle responsabilità, indicare chi fa che cosa.
- Sistema informativo: fa parte del sistema di controllo interno. Si fa riferimento al software all'aspetto processuale che consente l'elaborazione dei diversi dati sia al flusso informativo come documenti che consentono la circolazione delle informazioni sia all'interno dell'azienda (il budget) che all'esterno (il bilancio che ha un duplice valenza sia interna che esterna).
Nell'ambito del sistema di controllo interno, il sistema
amministrativo contabile è un sistema più legato al bilancio che raccoglie le informazioni, le elabora, le classifica, le aggrega. Il sistema amministrativo contabile recepisce tutte le informazioni, tutti i dati elementari di registrazione, si registrano i singoli costi o ricavi; deve, poi, aggregare e elaborare correttamente le informazioni. Il revisore in tale ambito deve controllare: - l'integrità del software; - l'accesso al sistema protetto da password; - l'allineamento ai corretti principi contabili di riferimento (ad esempio nel caso di una distinta base di un prodotto finito, che elenca tutti gli elementi necessari per la produzione di un dato prodotto, non devono essere inseriti i costi di logistica, di distribuzione. Oppure, ancora, nel caso di valutazione del magazzino, che va fatta al minore tra il valore di mercato ed il costo storico di produzione -semilavorati- o di acquisto -materie prime-, ci sono diverse modalità di valutazione che si).Rifanno sempre al criterio del costo - LIFO, FIFO, Costo medio ponderato - : il sistema amministrativo contabile deve essere in grado di scaricare le fasce esatte per la determinazione, ad esempio, del LIFO altrimenti si avranno dei dati errati). Ecco quindi che il sistema amministrativo contabile è una parte del sistema di controllo interno ed esiste una correlazione indiretta tra il rischio di revisione ed il rischio legato al sistema di controllo interno: più affidabile è il sistema di controllo interno più confidente è il revisore perché può fare affidamento sul sistema della società.
Tipologie di rischio:
- Rischio di revisione: viene attribuito sulla base di una molteplicità di considerazioni (se si tratta di una società quotata o meno, attività della società, clientela, contenziosi, operazioni straordinarie, problematiche fiscali).
Prima di iniziare l'attività il revisore deve definire il rischio.
Il complessivo dell'incarico che può essere:
- basso (low) nel caso di sistema di controllo interno affidabile, di società non quotata, con pochissimi soci;
- medio (medium);
- alto (greater than normal) nel caso di società quotate in quanto di guarda alla tutela della molteplicità degli azionisti;
- massimo (much greater than normal) in tal caso è attivata una serie di procedure di qualità molte severe (tutta la documentazione relativa alla revisione deve essere rivista anche dal secondo partner oltre al socio che firma la relazione di revisione).
Il revisore per attribuire il livello di rischio del cliente deve considerare il rischio globale della società:
- business di riferimento (manifatturiero alimentare);
- complessità del settore in cui l'azienda opera;
- operazioni straordinarie che hanno caratterizzato l'esercizio (fusione con acquisizione di società non soggetta a revisione ovvero con sistema amministrativi contabili).
completamente diversi);
reputazione (ad esempio se l’amministratore delegato ha avuto problemi giudiziari);
complessità dell’attività dell’azienda (ad esempio una società che produce viti per aeromobili per conto di pochi clienti ed uno di questi fallisca. E’ chiaro che l’impatto sul bilancio sarà considerevole);
capire la società, vedere se ha dei contenziosi, se si tratta di una società che ha problematiche di impatto ambientale (il rischio è la difficoltà rivalutare la passività potenziale, l’onere che grava sulla società in caso di soccombenza del contenzioso in quanto il bilancio va redatto secondo il criterio di competenza e quindi tutti gli oneri devono essere accantonati valutando le informazioni in un’ottica di prudenza).
Oltre al rischio globale esiste il rischio intrinseco che è legato al singolo conto ed alla classe dell’operazione (ad esempio il rischio
relativo ad un conto di bilancio che non è pervasivo). Esempi di rischio intrinseco:
Il rischio relativo ad un conto di bilancio quale lo stanziamento dei costi per fatture da ricevere può essere quello di sottostima del costo, ovvero di sottostima delle fatture da ricevere (understatement); nel caso di fatture da emettere il rischio intrinseco può essere, di contro, la sopravvalutazione delle fatture da emettere per coprire potenziali perdite, la variazione in diminuzione della tariffa da applicare per la fatturazione (come può accadere, nel caso del mercato dell'energia, che l'autority stabilisca una multa alla società di distribuzione attraverso la riduzione della tariffa con effetto retroattivo), l'anzianità delle fatture da emettere riferite qualora si riferiscono ad anni precedenti e magari a clienti morosi che difficilmente pagheranno e quindi il rischio intrinseco è rappresentato dalla potenzialità di
svalutazione del conto fatture da emettere. Nel caso del conto fondo garanzia prodotti (fondo rischi ed oneri di società che vendono prodotti coperti da garanzia) il rischio intrinseco è rappresentato dalla sottostima del numero di prodotti sui quali dovrà operare la garanzia allo scopo di evitare una maggiore valorizzazione che non è deducibile fiscalmente e, quindi, in caso di un maggiore accantonamento si è costretti ad operare una variazione in aumento in sede di dichiarazione dei redditi su cui pagare le imposte. Per l'avviamento (immobilizzazioni immateriali in genere) il rischio intrinseco riguarda una sopravvalutazione del valore iscritto in bilancio, l'inesistenza degli elementi che ne giustificano l'iscrizione in bilancio (nel senso che non vi sono benefici derivanti dall'avviamento, non c'è una valutazione tracciabile). Il rischio intrinseco in tal caso è di impairment ovvero di svalutazione della voce. Ad esempio unaatteso che può essere valutato con una committenza e quindi non si può esprimere un giudizio sulla capitalizzazione del costo. Così allo stesso modo i costi di pubblicità se riguardano l'attività ordinaria vanno imputati direttamente a conto economico se, invece, sono riferiti al lancio di un nuovo prodotto possono essere capitalizzati: i costi di pubblicità di un'auto già sul mercato non possono essere capitalizzati in quanto rappresentano costi ordinari e vanno imputati a conto economico. Se una società è in perdita e capitalizza i costi (e magari per importi significativi) rappresenta un segnale d'allarme per il revisore in quanto è difficile considerare in una tale situazione il beneficio futuro atteso della capitalizzazione e ciò potrebbe comportare l'impossibilità di esprimere un giudizio di revisione. Altra tipologia di rischio è il rischio di individuazione che è
quello connaturato all'attività di revisione in quanto non si riesce ad individuare il rischio.
Esempio di rischio di individuazione:
In caso di transazioni significative molto polverizzate come può accadere per una banca: consideriamo le spese dell'estratto conto e quindi numerose transazioni di piccoli importi il rischio per il revisore è che le procedure di validità non evidenziano un'inesattezza significativa, individuata singolarmente o aggregata alle altre. In tal caso il singolo cliente non se ne accorge ed il revisore con la sua procedura di validità di controllo non riesce ad individuare questa anomalia sia a livello singolo che aggregato.
Si tratta del rischio per definizione del revisore: comunque, gli aspetti materiali aiutano a capire l'esistenza di anomalie (ad esempio la contabilità del personale viene fornita mensilmente in contabilità generale in maniera aggregata e cumulata: in tal caso può succedere.
che in contabilità generale per errore venga preso il dato cumulato e non quello mensile con la conseguenza che la voce stipendi subisca un incremento eccezionale senza che ci siano state nuove assunzioni). Infine, c'è il rischio di controllo (documento 400) riguardante l'inesattezza che potrebbe verificarsi in un conto o in una classe di operazioni e che potrebbe essere significativa individualmente considerata o sommata ad altre inesattezze che non venga intercettata o tempestivamente individuata e corretta dai sistemi contabili e amministrativi di controllo dell'azienda. È legato al concetto di impossibilità di intercettare inesattezze da parte del sistema amministrativo contabile. Esempio: se il magazzino viene valorizzato secondo il metodo LIFO, un rischio di controllo potrebbe accadere quando la contabilità di magazzino ha scaricato erroneamente una fascia (invece dalla fascia del 2006 ha scaricato quella del 2002) ed il sistema.amministrativo contabile dell'azienda non rileva l'errore legato al sistema informativo del magazzino. Nelle tipologie di rischio il revisore deve valutare il sistema di controllo interno (senza dare alcun giudizio) solo per definire il suo rischio di r.