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TUTELA DIRITTI UMANI:

1) Alle imprese è richiesto di promuovere e rispettare i diritti umani universalmente riconosciuti nell'ambito delle rispettive sfere di influenza

2) E di assicurarsi di non essere, seppure indirettamente, complici negli abusi dei diritti umani

TUTELA DIRITTI LAVORO:

3) Alle imprese è richiesto di sostenere la libertà di associazione dei lavoratori e riconoscere il diritto alla contrattazione collettiva

4) L'eliminazione di tutte le forme di lavoro forzato e obbligatorio

5) L'effettiva eliminazione del lavoro minorile

6) L'eliminazione di ogni forma di discriminazione in materia di impiego e professione

TUTELA AMBIENTE:

7) Alle imprese è richiesto di sostenere un approccio preventivo nei confronti delle sfide ambientali

8) Di intraprendere iniziative che promuovano una maggiore responsabilità ambientale

9) Di incoraggiare lo sviluppo e la diffusione di tecnologie che rispettino l'ambiente

LOTTA ALLA CORRUZIONE:

in ogni sua forma

Incluse l'estorsione e le tangenti

Il Global Compact non solo si pone l'obiettivo di diffondere e supportare l'implementazione dei 10 principi nella visione strategica come nella cultura organizzativa e nelle operazioni quotidiane di un numero sempre maggiore di imprese ma anche quello di catalizzare le attività operative delle aziende e organizzazioni che vi aderiscono in supporto ai più generici obiettivi delle nazioni unite inclusi gli obiettivi del Millennio (MDGs)

Nell'agosto 2005 è stata adottata una struttura di governane del global compact rivisitata nei contenuti rispetto a quella precedente. La struttura prevede 7 organismi:

  • Global Compact Leaders Summit: appuntamento triennale dei vertici delle aziende e delle organizzazioni che partecipano al GC si incontrano per confrontarsi sull'iniziativa, sui temi di cittadinanza di impresa e raccomandazioni su strategie e pianificano azioni collettive.
seguente struttura: - Network Locali: Hanno un ruolo fondamentale nel radicare i principi del GC nei differenti contesti nazionali culturali e linguistici e nel supportare le conseguenze organizzative della rapida espansione che il GC ha ogni anno. - Forum annuale dei Network locali (FLNF): È l'occasione più importante per i network locali di condivisione di esperienze, monitoraggio dei progressi, identificazione di best practice e adozione di raccomandazioni volte a rafforzare l'efficacia del GC a livello locale. - Board del UN Global Compact: È un organo consultivo multistakeholder che si incontra annualmente per delineare strategie, consigliare policy per l'iniziativa e dare raccomandazioni al Global Compact Office. È composto da 4 gruppi: business, società civile, lavoro, nazioni unite. Si riunisce una volta l'anno, ma i singoli gruppi interagiscono con il Global Compact Office continuamente. - Ufficio del GC: È l'ufficio che gestisce gli aspetti organizzativi del GC e ha la seguente struttura.

responsabilità di sostenere e diffondere i 10 principi, promuovere lo sviluppo del network e mantenere un'infrastruttura delle attività di comunicazione. Ha un ruolo chiave nello sviluppo di partnership con il sistema delle Nazioni Unite ed è responsabile della gestione del brand Global Compact.

Team: è un team responsabile della corretta integrazione dei principi sia all'interno delle Nazioni Unite sia presso tutti i partecipanti. È composto da 7 agenzie.

Gruppo dei paesi donatori: il GC office è finanziato da contributi volontari dei governi a UN Trust Fund. I donatori sono Cina, Colombia, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Repubblica di Corea, Norvegia, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito.

A cura di Stefano Silvani. Università di Tor Vergata Pag. 15

Le attività dei network locali sono:

  • Promuovere l'iniziativa
  • Coinvolgere sempre più imprese
  • Assistere le imprese partecipanti nell'applicazione dei principi

principi-- Organizzare occasioni di incontro- Facilitare il policy dialogue e la creazione di partnership

Mantenere un costante collegamento con l'ufficio del GC-CAPITOLO 2.2

L'UNESCO non è una delle 7 agenzie delle nazioni unite che compongono l'inter agency team costituito permissione dell'unescopromuovere il GC. La sua missione è di contribuire a consolidare la solidarietà intellettuale e morale del genere umano e costruire così la pace nelle menti degli uomini perché è nelle menti degli uomini che cominciano le guerre. Il tema dei diritti umani è uno di quelli indicati nella ISO 26000 e appare particolarmente esposto al rischio della deriva retorica (tutte chiacchiere). L'imperativo egoista dellasicurezza più o meno razionalmente orientato nelle sue paure non si applica solo alla delocalizzazione dell'inquinamento ma anche delle forme e dei tempi di lavoro, di tutto ciò che può abbassare il costo delle merci che

acquistiamo abbassando la speranza e la qualità di vita dei più lontani. È difficile far interiorizzare e attuare il concetto di azione benefica per tutte le società. Senza la minaccia di sanzioni effettive vi sono scarsi incentivi per indurre le società a garantire che le loro operazioni siano conformi alle linee. La società civile cresce quando i percorsi educativi si fanno più robusti e accessibili in termini di sostanziale uguaglianza quando le asimmetrie informative non costituiscono la premessa di uno sfruttamento perfino senza dissenso quando le alternative possono essere non solo conosciute ma anche confrontate in modo aperto, nella consapevolezza che un'impresa è sempre un organismo sociale che condiziona la vita di chi L'Unesco ha portato e porta il suo contributo in particolare contribuisce alla sua efficienza e al suo sviluppo. Sul tema dello sviluppo sostenibile. Si sottolinea come la nozione di sostenibilità vengaagganciata alla tripla bottom line dell'attenzione per l'ambiente, dell'equità sociale e della prosperità economica, senza ovviamente dimenticare le questioni rispetto alle quali la responsabilità commissiva delle imprese è più immediata: la salute e la sicurezza. Per avere un cambiamento davvero profondo e diffuso bisognava puntare su una nuova generazione di ingegneri, uomini d'affari e manager formati sui temi dell'ambiente e dello sviluppo sostenibile. In un tempo di drastici cambiamenti sono coloro che continuano ad apprendere che ereditano il futuro. Chi ha finito di apprendere si trova di solito attrezzato a vivere in un mondo che non esiste più. Quindi l'Unesco punta moltissimo sulla formazione delle nuove generazioni per far interiorizzare a fondo i temi dell'ambiente e dello sviluppo sostenibile per la società tutta. Un passaggio fondamentale per il consolidamento di questa strategia fu il World Summit del 2002 nel qualeviene lanciato il Decennio delle Nazioni Unite per l'educazione allo sviluppo sostenibile con l'obiettivo di promuovere questo obiettivo e le modalità più efficaci per la sua realizzazione come asse portante di interventi integrati di formazione, training e capacity building (ad esempio il programma TVET - Technical and Vocational Education and Training). Il mondo del lavoro, coloro che creano opportunità di impiego, gli stessi dipendenti e lavoratori e gli educatori e formatori che forniscono le capacità richieste hanno un ruolo centrale per la realizzazione dello sviluppo sostenibile. L'educazione all'imprenditorialità è uno dei capitoli in cui si articola lo specifico contributo di UNESCO-UNEVOC. Creare un mindset, una cultura imprenditoriale significa implementare la capacità di innovazione, di problem solving, di cittadinanza attiva e aumentare la fiducia degli individui in se stessi e nella loro possibilità di avere successo.

Ciò che scelgono di fare. Nell'articolo 14 della dichiarazione universale sulla bioetica e i diritti dell'uomo adottata per acclamazione dalla conferenza generale dell'unesco il 19 ottobre 2005 vede la centralità dell'azione dei governi riconosciuta e ribadita ma al tempo stesso la salute è assunta come il luogo cruciale di una responsabilità che proprio per la particolare natura del bene da proteggere non può che diventare sociale, dal punto di vista degli attori coinvolti non meno che dei fattori che la determinano. L'articolo si compone di 2 commi, il secondo dei quali esplica una lista di priorità e aree di intervento:

  1. La promozione della salute e dello sviluppo sociale dei loro popoli è un obiettivo fondamentale dei governi condiviso da tutti i settori della società.
  2. Considerando che il godimento del più alto livello raggiungibile di salute è uno dei diritti fondamentali di ogni essere umano.
senza distinzione di razza, religione, opinione politica o condizione economica e sociale, il progresso scientifico e tecnologico deve favorire: - l'accesso all'assistenza sanitaria di qualità e ai farmaci essenziali, soprattutto per la salute delle donne e dei bambini perché la salute è essenziale per la vita stessa e deve essere considerata un bene sociale e umano - l'accesso a un'alimentazione e a un approvvigionamento d'acqua adeguati - il miglioramento delle condizioni di vita e dell'ambiente - l'eliminazione della marginalizzazione e dell'esclusione delle persone sulla base di qualsivoglia motivazione. Il Comitato Internazionale di Bioetica dell'UNESCO vede 36 esperti indipendenti provenienti da 36 paesi diversi. Ha finalizzato nel 2009 a Città del Messico un rapporto sulla responsabilità sociale e la salute che offre un contributo di approfondimento e riflessione sull'articolo 14.della dichiarazione del 2005. La salute è quindi un bene sociale. I diritti fondamentali sono soprattutto il diritto alla vita, alla salute e all'alimento. Si chiamano fondamentali perché in caso di conflitto con altri principi e diritti importanti quelli fondamentali hanno la precedenza. Esiste una sorta di circolarità virtuosa tra la promozione della salute e quella dello sviluppo sociale. La buona salute, quando diventa un bene diffuso, contribuisce ad incrementare il capitale sociale perché riduce l'asimmetria rispetto alla quale la protesta degli esclusi è immediata e più forte. È più difficile convivere serenamente quando si sa che in caso di bisogno qualcuno potrà curare i suoi figli e altri dovranno morire. Far sentire alle persone che la salute di tutti è protetta in modo ragionevole e equo rafforza quei vincoli che secondo la classica definizione di capitale sociale proposta da Coleman facilitano il raggiungimento di.obiettivi che non potrebbero essere raggiunti in loro assenza o che sarebbe evidente che anche per un'impresa il comportamento
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Publisher
A.A. 2012-2013
24 pagine
8 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher jstew di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di CSR e rendicontazione sociale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma Tor Vergata o del prof Fiorani Gloria.