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FONDAMENTI PER LA TEORIA DELL'ATTACCAMENTO

1. La psicoanalisi britannica:

La Società Psicoanalitica Britannica nacque nel 1913, a Londra, grazie al contributo di Ernst Jones. Nel 1908 aveva incontrato Freud, ma la guerra aveva impedito ogni rapporto tra l'Inghilterra e Freud, per questo, molti esponenti della società londinese avevano seguito Jones. Nel 1909 lo studioso radunò chi la pensava come lui e fondò la Società Psicoanalitica Britannica; nel 1925 la società contava 54 membri tra cui David Eder, Joan Riviere, Douglas Bryan, James Glower e, più tardi, Sylvia Payne, Melanie Klein, Donald Winnicott, Ronald Fairbairn e John Bowlby, oltre a un numero di persone che non erano medici ma che avevano la loro importanza per la diffusione della psicoanalisi. Nel 1920 fu fondato "The International Journal of Psycho-Analysis", nel 1924 si costituì l'Istituto di Psicoanalisi e si aprì la Biblioteca.

Internazionale di Psicoanalisi. Quindi possiamo dire che fu proprio in questi anni che si strutturò tale società. Il pensiero di quel tempo era molto legato alla tradizione empiristica dei filosofi inglesi come Locke, Berkley, Hume e Mill; l'empirismo considera la conoscenza come derivante dalle percezioni e dall'esperienza, per questo, quando arrivarono le idee di Freud sembrarono piuttosto estranee rispetto alla tradizione inglese. Nonostante ciò, la psicoanalisi ebbe molta fortuna tra gli inglesi che, utilizzando il loro proverbiale pragmatismo, diedero un tocco di rigore metodologico a questa scienza.

Una parte fondamentale per lo sviluppo psicoanalitico inglese fu assunta da due donne: Melanie Klein e Anna Freud. Melanie Klein (1882-1960) nacque a Vienna, si sposò precocemente con Stephen Klein con il quale ebbe 3 figli e non si laureò mai in medicina. Nel 1910 si trasferì a Budapest dove conobbe Ferenczi che la incoraggiò a dedicarsi alla terapia infantile.

Nel 1922 divorzio e si trasferì a Berlino, dove lavorava Karl Abraham ed inizio con lui la psicoanalisi. Nel 1925 lascio Berlino e si trasferì a Londra su invito di Jones. Nel 1924, a Salisburgo, Jones rimase così colpito dalla Klein, durante un suo intervento sulla tecnica dell'analisi infantile in età precoce, che la invitò presso la sua società a Londra. Nel 1925, la Klein tenne almeno sei conferenze e, dopo aver lasciato Berlino, la studiosa decise di stabilirsi in Inghilterra, dove, dal 1927, entrò a far parte della Società Psicoanalitica Britannica. Il suo modo di affrontare la psicoanalisi, pur discendendo da Freud, irruppe in modo innovativo aprendo un mondo sull'universo della fantasia dei bambini. La sua visione del gioco e l'importanza che essa dava al gioco simbolico la rese fondamentale per molte scoperte, fu la prima infatti a scoprire che il gioco era il ponte per scoprire l'inconscio del bambino.

Mentre Freud aveva descritto l'economia dell'inconscio come dinamica pulsionale, Klein organizza la vita psichica intorno al rapporto con l'oggetto, privilegiando le relazioni rispetto al mondo intrapsichico. La maggiore divergenza fra M.K. e A. Freud era sulla relazione di transfert: A.F. riteneva che nell'infanzia non è possibile sviluppare una relazione di transfert. Con il transfert e l'attenzione sul mondo interno del b., a Klein interessavano gli impulsi distruttivi e carichi di odio e di istinto di morte come carica di angoscia. Il merito di K. fu duplice: da una parte, riuscì a far emergere l'inconscio infantile, il luogo dove vivevano i genitori idealizzati, dall'altra, chiarì che l'angoscia è presente nell'io infantile e che il bambino attua sistematicamente dei meccanismi di difesa. I conflitti nevrotici, secondo lei, si situavano nei primi mesi di vita del bambino. Introdusse il termine di posizione.

schizoparanoide e posizione depressiva. Nella posizione schizoparanoide (da 0 a 4-5 mesi), il seno viene interpretato come riassuntivo di tutte le esperienze gratificanti: alimentazione, calore, sensazioni tattili, sazietà, benessere e diventa contemporaneamente sia buono che cattivo, per cui si identifica con il seno buono e il seno cattivo percependo sé stesso come Sé buono e Sé cattivo. Nella posizione depressiva (da 5 a 12 mesi), il bambino percepisce il seno come distinto da Sé e il seno buono e cattivo non viene più scisso in due oggetti separati, come accadeva nella posizione schizoparanoide, ma viene sperimentato come oggetto totale, nel quale sono integrati sia gli elementi gratificanti che quelli frustranti. Il bambino si scopre dipendente dalla madre per la soddisfazione dei propri bisogni, ma allo stesso tempo sperimenta l'impotenza perché non può trattenerla sempre con sé, perciò scarica gli impulsi aggressivi su.

unoggetto sostitutivo. Intanto, nel 1926, Anna Freud (1895-1982), pubblicava un testo sull'analisi infantile, "Il trattamento psicoanalitico nei bambini"; le sue idee rispetto alla fantasia precoce dei bambini e al transfert infantile erano molto diverse da quelle della Klein; è però possibile trovare un'idea comune di base che è quella dell'importanza data alla psicoanalisi infantile. Entrambe si concentrarono infatti alle primissime fasi di sviluppo infantile. Permisero al rapporto madre-bambino di divenire fondamentale per la nascita, la crescita e lo sviluppo della seconda infanzia di un bambino. Tuttavia i metodi di indagine usati da queste due studiose all'interno delle loro rispettive scuole furono molto diversi: la scuola di Klein privilegiò l'approccio clinico centrato sul transfert, nel quale, l'indagine ha origine dal sintomo e, svolgendosi all'indietro, ricostruisce per inferenza le alterazioni che

hanno condizionato lo sviluppo, per poi capire quello che accade nel presente.

La scuola dell'io, che indicava l'insieme di persone che seguirono Anna Freud, si affidava alle osservazioni del comportamento infantile rilevate nelle normali condizioni di vita del bambino. Il neonato viene osservato nel suo contesto, cioè nel suo rapporto con la madre e quello che viene analizzato è proprio la complessa funzione degli scambi madre-figlio. Il metodo dell'osservazione diretta è decisivo per la rivelazione dei dati. Le variabili ambientali, la ripetizione delle osservazioni, il confronto tra gruppi diversi, le registrazioni dei comportamenti osservati diventano la base per il metodo della Freud.

Qualunque fosse il metodo adottato, la Klein e la Freud hanno consentito agli studiosi della successiva generazione di riformulare un modello dell'apparato psichico. La Klein sosteneva che l'analisi fosse fondamentale per curare i bambini mentre la Freud la

Usava solo in casi gravi; per l'analisi doveva sostenere e approfondire i rapporti tra adulto e bambino, ma non poteva essere paragonata a quella adulta perché mancano tutti gli elementi del patto tra adulto e terapista: la comprensione della malattia, la voglia di guarire, la decisione di curarsi. Il bambino invece non sente di avere o di creare problemi, per questo per lui è ottimale usare i sogni e i disegni nelle sessioni di cura.

La Klein invece lavorava sul gioco spontaneo in laboratorio di analisi e considerava le azioni del bambino come le rappresentazioni dell'inconscio. La Freud invece riteneva che per curare il bambino si dovesse partire dalla famiglia, bisognava intervenire su tutto il nucleo familiare permetterlo al corrente e far si che non fossero estranei al disturbo del figlio.

Nel 1930 c'era un'opposizione netta tra Londra (Klein) e Vienna (Freud) tanto da organizzare una conferenza per far conoscere a tutti queste idee ben distinte.

In seguito, con l'avvento del nazismo, Freud e tutti gli psicologi tedeschi furono costretti a rifugiarsi a Londra, con l'aiuto dello stesso Jones e della Klein. La Freud, da quel momento, decise di restare a Londra fondando le Hampstead Nurseries, avviando insieme a Dorothy Burlingham un intenso lavoro di recupero a favore degli orfani di guerra.

Durante questo periodo, la divisione tra questi 2 pensieri si fece sempre più forte tanto che si crearono corsi doppi nelle università per kleiniani e freudiani; ma in questa contesa nacque un gruppo di mezzo formato da persone esterne ai due movimenti e che prese il nome di The Indipendent Group. All'interno dell'Indipendent Group, ogni studioso poteva essere libero di sviluppare le proprie inclinazioni, tale divisione si è mantenuta fino ai nostri giorni, includendo lo stesso Bowlby che si situò all'interno di questo nuovo gruppo nel momento della sua più alta fioritura (anni 40-50).

Tutti gli analisti dell'Indipendent Group, erano impegnati nel loro lavoro, che però non era segnato da alcuna teoria in particolare, essi ebbero un atteggiamento comune che consisteva nel valutare o rispettare le idee indipendentemente dalla loro provenienza. Inoltre, tutti questi analisti si posero come base comune la relazione con l'oggetto, ritenendola come lo scopo di sopravvivenza di un soggetto. Gli indipendenti si contrapposero all'idea freudiana che sosteneva che l'organismo fosse guidato solo dall'istinto e dal bisogno di scaricare l'energia psichica, si pensava invece che il bambino cercasse la relazione con l'oggetto fino a riconoscere in esso la madre. Resta il fatto che molte teorie di questo gruppo sono una via di mezzo tra quelle della Kleine e quella della Freud. Bowlby non accettò mai di sentirsi relegato a teorie che secondo lui, non esaurivano tutto quello che c'era da dire, per questo ricercò sempre una via tutta

sull'attaccamento di Lorenz. Questa idea lo portò a sviluppare la sua teoria dell'attaccamento, che sosteneva che il legame tra madre e bambino fosse innato e fondamentale per lo sviluppo psicologico del bambino. Bowlby utilizzò la psicoanalisi come quadro di riferimento teorico per la sua teoria dell'attaccamento. La psicoanalisi, sviluppata da Sigmund Freud, si concentra sull'influenza dell'inconscio e dei processi psichici sulla personalità e sul comportamento umano. Bowlby integrò i concetti psicoanalitici, come l'importanza delle prime esperienze di attaccamento nella formazione della personalità, con le sue osservazioni sull'attaccamento negli animali. La teoria dell'attaccamento di Bowlby ha avuto un impatto significativo sulla psicologia dello sviluppo e sulla pratica clinica. Ha evidenziato l'importanza di un attaccamento sicuro e stabile per la salute mentale e il benessere emotivo dei bambini. La sua teoria ha anche influenzato l'approccio alla cura dei bambini nelle strutture di assistenza all'infanzia, sottolineando l'importanza di fornire un ambiente sicuro e affettivamente ricco per favorire lo sviluppo dell'attaccamento.i meccanismi di attaccamento e così via. La sua teoria dell'attaccamento ha avuto un impatto significativo nello studio dello sviluppo infantile e delle relazioni interpersonali.
Dettagli
A.A. 2011-2012
22 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-EDF/01 Metodi e didattiche delle attività motorie

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher cristina.luiza di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Motricità e relazioni interpersonali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Boffo Vanna.