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EPIGRAFI SEPOLCRALI
Le epigrafi sepolcrali sono dediche, ma con la differenza che riguardano uomini defunti. Formano, per
questo motivo un gruppo a parte e contrassegnato da caratteristiche peculiari. Esse costituiscono il
gruppo di ritrovamenti più numeroso. Conosciamo due tipi di epigrafi sepolcrali:
Pubbliche: risalgono all’iniziativa dello Stato o di un organismo che facesse parte di esso.
• Riguardano uomini benemeriti, in modo particolare i caduti in guerra. A volte, soprattutto in
quest’ultimo caso, esse si trovavano direttamente nei luoghi di combattimento, dove i morti
erano deposti in sepolcri collettivi e fungevano da veri e propri epitafi. Altre volte, potevano
essere poste nelle città a ricordo di essi. Con il passare del tempo, lo Stato cominciò ad
intervenire nella sepoltura di persone che non erano proprio eccezionali; tuttavia, l’intervento
era una formalità e la sepoltura veniva comunque affrontata con tutte le sue spese dalla
famiglia del defunto.
Private: sono molto numerose e offrono un materiale di studio molto più vasto.
•
È necessario ripercorrere brevemente gli usi in materia di sepolture fra i Greci. Essi conobbero due tipi
di sepolture:
1. INUMAZIONE: Consiste nell’affidare i defunti alla terra o deponendoli in essa o componendoli in
casse di legno, argilla o pietra. Ben presto si cominciò a distinguere il sepolcro con un segnacolo
che ne indicasse la presenza. Questo in un primo tempo fu anonimo, poi con l’affermarsi dell’uso
della scrittura, si volle esprimere sulla tomba il nome del defunto. In seguito, si cominciò a
riprodurre sulla tomba l’immagine del defunto.
2. CREMAZIONE: prescriveva di bruciare i cadaveri e di raccogliere in appositi recipienti gli avanzi
dei rispettivi roghi.
In età arcaica il nome del defunto era inciso su rocce appena levigate o su pietre sbozzate
sommariamente. Di questo abbiamo delle attestazioni, provenienti dall’isola di Tera. Con il passare del
tempo, a seconda delle località, la pietra piantata sul tumulo dette luogo alla colonna o alla stele. La
stele diventa il monumento sepolcrale più diffuso in tutto il mondo greco. Sin dall’antichità, essa
cominciò ad essere abbellita da decorazioni a rilievo, che divennero sempre più ricche. Ad un certo
punto la stele cominciò ad assumere la forma di un piccolo edificio, in cui:
In un primo tempo, compariva solo la figura del defunto;
• Poi si sviluppò una scena d’ambiente, animata da altre figure che facevano da contorno
• a quella del defunto.
Nella grande quantità di epigrafi che ci sono pervenute, stabiliamo una serie di distinzioni:
1. EPIGRAFI CHE RICORDANO IL SOLO DEFUNTO: Il nome di lui si presenta in nominativo o a
volte in genitivo o dativo;
2. EPIGRAFI CHE ACCANTO AL DEFUNTO MENZIONANO COLUI CUI RISALE L’INIZIATIVA
DELLA SEPOLTURA E DEL MONUMENTO FUNERARIO: La formula presenta: nome in dativo;
nome in nominativo di colui che prende l’iniziativa; verbo che può esprimere vari concetti, tra
cui dedicare, fare, erigere. I tre elementi si presentano anche in diverso ordine.
Le epigrafi possono essere arricchite da diversi elementi, fra cui:
1. Patronimico, demotico o etnico del defunto.
2. Professione del defunto;
3. Particolari vicende della sua vita;
4. Causa e luogo della morte;
5. Età del defunto;
6. Data della sua morte;
7. Ricordo del monumento sepolcrale;
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8. Parole di dolore, ricordo, lode, saluto,..
9. Elevazione del defunto alla dignità di EROE;
10. Parole di salute, augurio, ammonimento scambiate fra il passante e il defunto;
11. Allusione agli dei inferi ai quali il defunto è sottoposto;
12. Minacce e precauzioni contro i violatori del sepolcro.
ESEMPIO: è L’epigramma per gli Spartani caduti alle Termopili. La stele è posta per iniziativa degli
Spartani e il testo è tramandato solo attraverso le fonti letterarie. Alle Termopili, il re spartano Leonida
e i suoi compagni si erano eroicamente immolati per difendere la libertà della Grecia contro i persiani.
I corpi dei caduti erano stati composti in un sepolcro comune. Un leone di marmo viene dedicato a
Leonida e erano state rizzate anche alcune stele commemorative. Una di esse, riguarda i soli caduti di
Sparta e portava l’epigrafe famosa che presenteremo tra poco. In un distico elegiaco, i morti affidano al
passante il messaggio destinato alla patria lontana. Essi hanno obbedito alla legge di Sparta che
imponeva di vincere o morire nel campo di battaglia.
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EPIGRAFI DI ARTISTI
Con il termine artisti, si intende tutti coloro che nell’antica Grecia svolsero la loro attività al servizio
dell’arte. Gli oggetti sui quali gli artisti lasciarono le proprie epigrafi appartengono ai rami dell’arte:
Architettura: presentano epigrafi di vario genere.
• Scultura: le opere di scultura presentano epigrafi che possono consistere in iscrizioni
• esplicative, in firme o in aggiunte varie. Importanti sono anche