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CAPITOLO SESTO – LE ORGANIZZAZIONI NON GOVERNATIVE
1. Definizioni, principi, classificazioni, struttura Le variabili indipendenti della democrazia int.le
sono riconducibili a tre ordini di fattori: l interdipendenza planetaria e i relativi processi di
globalizzazione, la cui estensione costringe la tradizionale governance statale ad aprirsi a orizzonti
più ampi; il nuovo diritto int.le che assume a proprio fondamento il paradigma dei dir.um il
principio della sovranità originaria della persona e dei popoli; l'esistenza di soggetti collettivi non
statali a vocazione transnazionale, che operano al di sopra dei confini degli Stati sia per scopi di
profitto che di promozione umana: si parla di global civil society che indica il superamento dei
tradizionali attributi dello Stato (nazionalità, sovranità e confinarietà). Per società civile Papisca
intende "soggetto collettivo che è prioritario rispetto allo Stato e al sistema degli Stati perchè
ciascuno dei suoi membri individuali è titolare di diritti innati riconosciuti anche dalle norme del
dir int. I dir.um fanno lo status politico della società civile in quanto tale, cioè il suo porsi quale
soggetto sociale originario. Pertanto i dir.um sono la chiave per capire l'identità profonda della
società civile e i termini del suo rapporto con le istituzioni derivate, compreso lo Stato e il sistema
di Stati.". Le UN utilizzano il termine Organizzazione Non Governativa per indicare gli attori
collettivi, ovvero le espressioni associative, della parte popolare del sistema int.le, che perseguono
fini di promozione umana. Le ONG e i movimenti solidaristici transnazionali, affrontando il
problema del nuovo ordine mondiale, rivendicano il rafforzamento e la democratizzazione delle
UN. Non si può quantificare quanto potere risieda nelle ONG ma – basandosi sulla prassi – si
consegue che possiedono un livello di influenza politica non indifferente. Il lavoro delle ONG si
basa fondamentalmente sull'ispirazione a valori universali, costanza nell'azione, capacità di
coordinamento, riferimento al diritto int.le dei dir.um, possesso di competenze tecniche nei settori
della cooperazione allo sviluppo, della giustizia penale, monitoraggio dei dir.um e osservazione
elettorale. Secondo una risoluzione del Consiglio economico e sociale delle UN, si considera come
ONG "un'organizzazione che non è stata costituita da un'entità pubblica o da un accordo
intergovernativo, anche se essa accetta membri designati dalle autorità pubblica ma a condizione
che la presenza di tali membri non nuocia alla sua libertà di espressione. Nella stessa risoluzione
l'ECOSOC presenta alcune caratteristiche necessarie per fa sì che le ONG ottengano un ruolo
consultivo presso il loro Consiglio, tra le altre troviamo l'esercizio delle proprie attività nei settori di
competenza dell'ECOSOC, sostenere fini e obbiettivi delle UN e avere uno statuto democratico.
Quindi si può dire che una ONG è una struttura organizzata indipendente di società civile, a ,
carattere transnazionale, creata sulla base di un accordo tra soggetti diversi dagli Stati e dalle loro
agenzie intergovernative, per il conseguimento di obiettivi di promozione umana. E' non-profit ma
dev'essere in grado di autofinanziarsi; è democraticamente strutturata ed è attiva all'interno
dell'ONU. E' un soggetto politico di utilità int.le e si legittima nel Codice Universale dei Dir.Um,
per sua natura costitutiva e attore di mutamento democratico.
Nel 1998 le UN hanno emesso una dichiarazione che contiene i principi guida per l'azione
costituente della società civile e globale. Questo atto giuridico riconosce che tutti hanno il diritto,
individualmente e in associazione, di promuovere la protezione dei dir.um e delle libertà
fondamentali, e disciplina dunque tutti gli aspetti che regolano la partecipazione a un'ONG e le sue
funzioni. In particolare l'art 18 riprende l'art 28 della DUDU secondo il quale individui, gruppi,
istituzioni e ONG hanno un importante ruolo nella promozione e salvaguardia dei diritti dell'uomo e
nel creare un ordine int.le nel quale i diritti enunciati dalla Dichiarazione vengano effettivamente
messi in pratica. Secondo l'Annuario delle organizzazioni int.li esistono circa 50.000 ONG e sono
tutt'oggi in continuo aumento in ogni regione del mondo.
A seconda del loro raggio di operatività, le ONG si possono dividere in:
locali, nazionali (Movimondo, Arci, Beati i Costruttori di Pace)
– regionali (Latin American Association for Hum.Rights, European Association of Teachers)
– continentali (Panafrican Women's Organization)
– intercontinentali (Afro-Asian People's Solidarity Organization)
– mondiali (Amnesty Int., Caritas Internationalis, World Organization of Scout Movement)
–
A seconda dei loro fini, le ONG si distinguono in generali e specializzate: le prime hanno come fine
quello della comunicazione e cooperazione culturale, mentre le seconde si prefiggono il
perseguimento di scopi ben definiti.
La loro architettura strutturale si basa sul principio della democrazia e quindi della partecipazione
da parte di tutti gli associati nei processi decisionali. La struttura organizzativa tipo delle ONG è
formata da:
un'Assemblea Generale con poteri deliberativi, costituita dai rappresentanti di tutte le unità
– associate con eguale diritto di voto;
un Consiglio o Comitato direttivo o esecutivo, formato da un n° più ristretto dei membri
– dell'Assemblea, eletti a scadenze prefissate, che hanno funzioni esecutive rispetto alle
delibere dell'Assemblea;
un Presidente e/o un Segretario Generale, rappresentante dell'ONG che dirige l'apparato
– operativo.
Lo Statuto della ONG è depositato nell'ordinamento del Paese ove risiede permanentemente il
Segreatariato. Qualora l'ONG disponga di status consultivo presso una OIG, sarà rappresentata da
consultants, assimilabili alla figura di agenti diplomatici nello Stato.
Le funzioni delle ONG possono essere interne o esterne: interne se si realizzano con le rispettive
unità associate o esterne se si realizzano nei rapporti con gli altri attori del sistema int.le.
2. Gli attributi di posizione, risorse di potere delle ONG Si assume che quanto più alto è il n°
degli associati, tanto più elevata sarà la rappresentatività delle ONG e quanto più estesa la
distribuzione geografica, tanto più alto sarà il potenziale di influenza. Un'altra importante
caratteristica è costituita dal tipo di struttura dell'ONG, che può essere unitaria, federativa o
confederativa. Le ONG con struttura confederale avranno una risorsa di potere meno consistente
degli altri tipi di ONG. La maggior parte delle ONG sono di tipo confederale, ma Amnesty Int. ha
una struttura unitaria ed è transnazionale in senso proprio. Un'altra risorsa importante è il grado di
identificazione politica degli associati con gli organi decisionali e lo spirito morale degli associati
stessi. Altre caratteristiche importanti sono la qualità e la diffusione delle pubblicazioni e anche
l'articolazione decentrata degli organi decisionali che aumentano il grado di efficienza grazie alla
capillarità organizzativa dell'ONG. Ovviamente anche i finanziamenti influiscno sull'efficacia
dell'operato: la maggior parte degli investimenti sono privati e provengono in primo luogo dalle
quote annuali degli associati, anche se alcune ricevono sussidi pubblici.
Un altro importante attributo di posizione è la qualità della leadership, la cui valutazione fa
riferimento – oltre che al carisma e alla moralità – anche alla competenza e alla capacità negoziale.
Un altro ancora è il n° di accessi istituzionali alle OIG, da intendersi anche come reale strumento di
partecipazione ai processi decisionali delle istituzioni int.li. La tendenza delle ONG è quella di
estendere il raggio della loro operatività agli obbiettivi che rilevano per il sistema della politica
int.le, portando quindi le ONG a interagire con governi, diplomazie, agenzie intergovernative, ma
anche con le strutture multinazionali.
3. Lo status consultivo nel sistema delle UN C'è la possibilità per le ONG, in base agli
ordinamenti di talune OIG, di adottare lo status di organo consultivo, evidenziando la loro
importanza per il funzionamento delle OIG. Quindi lo status consultivo è sostanzialmente un
ricnoscimento di soggettività int.le funzionale, di importante rilievo politico. L'attribuzione dello
status consultivo comporta l'iscrizione delle ONG all'anagrafe della OIG, ottenendo quindi accesso
alla documentazione e alle riunioni dell'organizzazione, oltre che ricevere finanziamenti. In seno a
questo ruolo le ONG agiscono direttamente all'interno del sistema int.le, interagendo anche con gli
altri attori (Stati, OIG o altre ONG). La previsione dello status consultivo delle ONG risale al 1945,
in base all'art 71 della Carta delle UN, l'ECOSOC può prendere accordi per consultare le ONG
interessate alle questioni che rientrano nella sua competenza. Le relazioni tra ONU e ONG sono
disciplinate da una risoluzione del 1996, che ne modifica una del '68. Secondo questo atto
dell'ECOSOC, viene meno la distinzione tra ONG int.li e naz.li e permette a queste ultime di
ottenere direttamente lo status consultivo. Viene specificato che l'ECOSOC deve ammettere quali
ONG a status consultivo organizzazioni di tutte le regioni al fine di garantire la rappresentatività.
L'ECOSOC pone garanzie a favore del principio di trasparenza, infatti quando ad un'ONG viene
ritirato il suo ruolo consultivo, il Comitato ha obbligo di motivazione e l'ONG può esporre le sue
motivazioni al Comitato. Lo stesso principio vale per il sistema delle UN. Lo status consultivo può
essere di tipo generale o speciale. Un limite della risoluzione dell'ECOSOC si riscontra nel fatto che
sia stata confermata la natura intergovernativa del Comitato dell'ECOSOC, incaricato della materia
delle ONG, nonostante le pressioni di queste ultime per trasformarlo in una struttura autenticamente
sovranazionale e indipendente dagli Stati membri. Un altro grosso neo della risoluzione è quello
contenuto nel paragrafo 57, che prevede come giusta causa di ritiro dello status consultivo il
verificarsi di atti ingiustificati o comportamenti politicamente ispirati diretti contro gli Stati membri.
Ad ogni modo questa risoluzione contribuisce alla riforma democratica delle UN in quanto rafforza
l'autonomia delle ONG e il principio di democrazia int.le e pone una premessa al pieno esercizio
della partecipazione politica popolare nel sistema UN.
Le rela