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TFUE.
Quarta Lezione
Riassumendo
Si sono esaminate le disposizioni del trattato che fissano gli obiettivi generali dell'unione stabilendo
anche come l'unione si relaziona al proprio esterno a fronte di questi obiettivi, come si è visto, l'Unione
può agire solamente in forza di competenze espressamente attribuitele, ed anche in materia di relazione
esterna ls competenza è necessaria per qualsiasi iniziativa.
Va ricordato anche come persista una differenza tra politica estera e relazioni esterne riportandosi alla
differenza che esisteva quando vi era la distinzione tra i cosiddetti pilastri. Alla diversità di origine dei
maccanismi di PESC rispetto agli altri meccanismi corrisponde una diversità che e anche conseguenza
della diversità di composizione degli organi.
Il Consiglio Europeo
La materia della politica estera è sempre stata di competenza del consiglio europeo, massima
rappresentanza delle posizioni degli stati ed organo intergovernativo per eccellenza.
L'Art 15 del Trattato dice che strutturalmente il consiglio europeo è pensato come organo politico cui
competono le decisioni strategiche. Il Trattato, per evitare dubbi, oltre ad affermazioni di tipo positivo
fa affermazioni di tipo negativo rispondendo a una preoccupazione degli stati in relazione
all'eventualità di una possibile evoluzione interpretativa delle norme. Per questo il comma 1 si conclude
precisando che il Consiglio Europeo non esercita funzioni legislative escludendo così che si possa
pensare che il Consigli abbia implicitamente possibilità di adottare atti con funzione legislativa già
previsti nell'ambito della comunità europea. Gli atti del Consiglio non possono aver queste
caratteristiche, ma gli atti aventi forza di legge sono una tipicità del metodo comunitario, e questo
indica la volontà di sottrarre il consiglio al metodo comunitario ed attribuirgli carattere
intergovernativo.
Il quarto comma dice che il consiglio si pronuncia per consenso, una procedura tipica negli organismi
internazionali a forte componente intergovernativa, in cui volendo preservare la sovranità dei singoli
membri senza bloccare l'azione si cerca di vitare per consensus, ossia con un meccanismo ben preciso
di formulazione delle decisioni tale per cui le decisioni vengono adottate senza un voto formale, ma
semplicemente constatando da parte della presidenza dell'organo l'assenza di obiezioni formali da parte
di membri a che la decisione oggetto della discussione venga adottato senza un voto. Si tratta, quindi,
una procedura che consente di adottar una decisione senza che sia stata votata. Un meccanismo
tipicamente intergovernativo che serve per evitare la spaccatura tra gli stati che si potrebbe verificare se
si dovesse passare ad una procedura di voto e gli stati dovessero quindi prendere una formale posizione
sul merito della decisione. Il consenso, infatti, riguarda l’adozione del provvedimento senza voto e non
il metodo. Gli stati spesso non sono talmente contrari da impedire l'adozione di un provvedimento non
vincolante, ancorché non voterebbero mai il merito. Una procedura, questa, che dissimula i conflitti tra
gli stati assumendo una decisione senza una vera volontà politica. Nel sistema della comunità non si
può decidere per consensus, il trattato prevede che si voti. L'esistenza della procedura per cinsensus
mostra come il consiglio sis pensato come organo intergovernativo e non come organo comunitario.
La progressiva evoluzione del sistema ha, però, introdotto slcuni correttivi alla visione del consiglio
cime organo puramente intergovernativo. Il correttivo più significativo è stato il mutamento del ruolo di
presidente. Fino al Trattato di Lisbona la presidenza veniva assunta semestralmente da tutti i acesi
dell'Unione Europea in base alla rotazione prevista per il Consiglio dei Ministri. Una rotazione che ne
sottolineava il carattere intergovernativo con un importante impatto sull’azione essendo evidente che la
presidenza assunta dal Lussemburgo ha un peso specifico diverso dalla presidenza assunta dalla
Germania, cosa che sottolineava però la volontà degli stati di evitare che il consiglio assumesse una sua
identità troppo forte. Cosa che indeboliva molto soprattutto la proiezione esterna del consiglio, tante
che una modifica introdotta prima dalla costituzione europea (naufragata) e poi da Lisbona.
L'introduzione del presidente permanente: un individuo che non può aver alcun incarico governativo in
uno stato membro e che assume la presidenza per due anni e mezzo rinnovabili per due anni e mezzo.
Presidente è, quindi, una persona fisica, un individuo, e non è normale che un organismo
intergovernativo sia presieduto da un individuo (ad esempio il segretario generale dell'ONU non è
presidente del Consiglio di Sicurezza la cui presidenza è in mano a uno stato a rotazione).
Non solo, ma all'attività del Consiglio Europeo, in base all'art. 15.2 partecipa anche il Presidente della
Commissione Europea. Dallo studio del diritto UE ci si ricorda che la Commissione. Per eccellenza
l'organo indipendente composto da individui portatore degli interessi esclusivi dell'unione, essa è per
definizione l'organo che più di tutti fa l'interesse dell'unione e si pone come centro d'azione e
determinazione concorrente (ancorché non conflittuale) rispetto agli stati. Prevedere che nel Consiglio
sia presente, ancorché senza diritto di voto, il presidente di commissione introduce un elemento
sicuramente non intergovernativo. Il presidente della Commissione è in grado di portare nel dibattuto
politico del Consiglio anche l'interesse esclusivo dell'Unione e questo cambia le meccaniche del
dibattito.
La stessa presenza del Presidente del Consiglio Europeo, un individuo, cambia la dinamica. Al
Presidente del Consiglio Europeo è attribuito u. Ruolo non decisionale, ms. un ruolo che
potenzialmente garantisce che 'attività del Consiglio Europeo non sia l'attività di una riunione periodica
di capi di stato che si vedono per discutere (come il G8). L'esistenza del presidente con i suoi poteri
spinge per far funzionare il consiglio europeo come un organo di un organizzazione internazionale che
prescinde dal fatto che non si è in presenza di un organo non permanente d'altronde il consiglio europeo
è nato come erede di conferenze intergovernative di capi distato e di governo dopo Maastricht).
La struttura attuale del Consiglio fa capire come si sia in uno stato di passaggio, che potrebbe
proseguire o arrestarsi, da una collaborazione e intergovernativa a una collaborazione più strutturata e
intensa.
Va sottolineato che il Presidente assicura al suo livello ed in tale veste la rappresentanza esterna
dell'Unione per le materie relative alla politica estera e di sicurezza comune, quindi la proiezione
esterna dell'Unione Europea in materia di PESC. Incarnata da un organo individuale. È ben vero che la
storia del diritto internazionale ci dice che si dà l'ipotesi di statiche affidano a uno stesso soggetto
l'incarico di ripresentarli (i cosiddetti mandati congiunti), ma qua non si sta parlando di un mandatario,
bensì di un organo.
Tutta la politica PESC ha come istituzione centrale il Consiglio Europeo, il coinvolgimento delle altre
istituzioni comunitarie. Molto inferiore rispetti al ruolo che esse hanno nei meccanismi che un tempo si
sarebbero dette di primo pilastro. Nella PESC domina il ruolo del Consiglio Europeo anche se questo è
progressivamente più presente: il trend della PESC è andato nella direzione di ampliare la presenza nei
processi PESC delle alte istituzioni comunitarie. Progressiva modifica dei meccanismi PESC per
coinvolgere lw altre istituzioni che, avendo coinvolto istituzioni non rappresentanti di stati ma
composte da individui, cambia il quadro. L'esempio più significativo di questa progressiva lenta
modifica sta nel fatto che fino a Lisbona era detto chiaramente che sulle questioni PESC non vi era
giurisdizione della Corte di Giustizia, dopo nel caso di decisioni PESC che influiscono sui diritti degli
individui questa giurisdizione. Riconosciuta (tipicamente il caso delle sanzioni che possono colpire un
individuo).
Quando, esaminando le varie procedure, vedremo le differenze procedurale, bisognerà ricordarsi che il
ruolo maggiore o minore che possono avere le diverse istituzioni cambiano la struttura. Un processo
che veda il coinvolgimento del parlamento europeo, ad esempio, è un processo non legato
esclusivamente alla volontà degli stati, ma anche alla volontà dei cittadini. Se, per contro, si vede un
processi in cui il parlamento non viene consultato, si. I. Presenza di un meccanismo maggiormente
intergovernativo.
L’Alto rappresentante dell'Unione per gli Affari Esteri e la politica di sicurezza
Vi. Poi un soggetti che. L'evoluzione di quel soggetti che, prima del trattato di Lisbona, era conosciuto
familiarmente come Mister PESC e che per lunghi anni ë stato il signor Solana. Oggi si parla di alto
rappresentate per gli affari esteri e la sicurezza comune, cosa importante perche politica estera per 'UE,
come visto è un concetto ristretto rispetto allo stesso concetto riferito agli stati: politica estera in Europa
vuol dire PESC, ed il fatto che si psfli di alto rappresentante degli affari esteri indica che questo organo
non. Più legato alla sola PESC.
L'Art.18 dice che il Consiglio Europeo, che normalmente decide per consensus e tendenzialmente
decide all'unanimità, elegge l'Alto Rappresentante deliberando a maggioranza qualificata come in
genere avviene nell'ex primo pilastro), cisa che fa perdere u. Po le caratteristiche di organismo
intergovernativo. Non solo, ma occorre, in base allo stesso articolo, anche l'accordo dell'organo
comunitario della Commissione, cosa che rende l'Alto Rappresentante un vero e proprio mandatario
dell'Unione. Ed anche la revoca segue queste regole, sicché, senza l'accordo del Presidente della
Commissione, non può essere revocato.
L'alto rappresentante guida la politica estera e di sicurezza comune dell'unione realizzandola sulla base
delle decisioni del consiglio europeo e del consiglio dell'unione europea contribuendo a formare quella
politica con le proprie proposte. L'alto rappresentante è pensato come la commissione, un organo
individuale con funzioni di proposta e funzioni esecutive ancorché permangano delle differenze
operando egli come mandatario. Le differenze non tolgono pero il fatto che l'alto rappresentante,
organo individuale, può svolgere una funzione di guida non limitandosi al ruoli di mero esecutore ma
potendo contribuire all'elaborazione di politiche, contribuire facendosi portatore dell'interesse<