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L r T XF YF XM ΔR YM

A=1 0,55 1,818182 9,6288741 0,5487431 0,0276839 0,2747904 0,0069266

A=138,60 76,230 252 76,06 3,84 38,09 0,96 252,96

L x y X Y

0,55 0,5487431 0,0276839 76,06 3,84

0,49 0,48929430 0,0195880 67,82 2,71

0,44 0,43958790 0,0141878 60,93 1,97

Moltiplicati

per

0,38 0,3798020 0,0091419 52,64 1,27

0,33 0,3299022 0,0059882 45,72 0,83

0,27 0,26996410 0,0032802 37,42 0,45

0,22 0,21998710 0,0017746 30,49 0,25

0,16 0,1599974 0,0006827 22,18 0,095

0,11 0,1199994 0,0002880 16,63 0,04

0,05 0,0500000 0,0000208 6,93 0,003

VERIFICA SODDISFATTA.

S ≥0,7*Vp = 57,78 > 56

Rettilineo tra 2 Curve

Rmin > Lr per Lr <300

Lrett1 Rmin Lrett2

227,25 252 123,95

Infine è possibile calcolare la tangente lunga e la tangente corta della clotoide mediante le

seguenti espressioni: m

= − = 53.40

m

= = 22.95

7

CALCOLO CLOTOIDE N°2

Raccordo clotodico realizzato nella curva tra I pichetti 14 e 23

PARAMETRI CURVA CIRCOLARE

1. V= 65 Km/h

2. R= 145 m

3. Bi= 3,5 m

4. qi= 0,025

5. qf=0,07

1°CRITERIO: 2

(65)

= 0.021 ∙ = 88,73

2°CRITERIO:

∙, ∙∙,(,−,)

∆ = = . = = ,

.

3°CRITERIO: 8

145

= = 48,33 Amax = R = 145 m

3

Per quanto considerato, mediante i tre criteri di verifica, si è ottenuto:

3° 1° 2° 3°

≥ ≥ max ( ; ; )

145,00 ≥ ≥ 88,73

= 90

R 145

r = = = 1,61

Entro nelle tavole della Clotoide Unitaria con da tab 1.612903

A 90

prog

E si ricavano i valori ; Xf, Yf, Xm, ΔR.

R 145

A = = = 89.90

prog r 1,612903 ∗ °

>

Suddividendo L=0,62 in dieci parti Δx, sono stati individuati i punti x , x … x .

1 2 n ∗

Individuati attraverso le tabelle i valori x e y , sono stati moltiplicati per ed interpolati sulla

i i

mappa per ottenere la curva a raggio variabile ricercata.

L r T XF YF XM ΔR YM

A=1 0,62 1,612903 12,2358321 0,6177136 0,0396166 0,3096187 0,0099172

A=89,90 55,74 145 55,53 3,56 27,83 0,89 145,89

L x y X Y

0,62 0,61771360 0,0396166 55,53 3,56

0,56 0,55862470 0,0292180 50,22 2,63

0,50 0,49921930 0,0208101 44,88 1,87

0,43 0,429633 0,013243 38,62 1,19

0,37 0,369827 0,008439 33,25 0,76

Moltiplicati

per

0,31 0,309929 0,004964 27,86 0,45

0,25 0,249976 0,002604 22,47 0,23

0,19 0,189994 0,001143 17,08 0,10

0,12 0,119999 0,000288 10,79 0,03

0,062 0,060000 0,000036 5,39 0,003

VERIFICA SODDISFATTA.

S ≥0,7*Vp = 184,51 > 45,5 9

Rettilineo tra 2 Curve

Rmin > Lr per Lr <300

Lr2 Rmin Lr3

123,95 145 92,34

Infine è possibile calcolare la tangente lunga e la tangente corta della clotoide mediante le

seguenti espressioni:

= − = 39.10

= = 16.80

10

Distanze di visibilità

Lungo il tracciato stradale la distanza di visuale libera deve essere confrontata, in fase di

progettazione, con le seguenti distanze:

a) distanza di visibilità per l’arresto, che è pari allo spazio minimo necessario perché un

conducente possa arrestare il veicolo in condizioni di sicurezza davanti ad un ostacolo

imprevisto.

b) distanza di visibilità per il sorpasso, che è pari alla lunghezza del tratto di strada occorrente

per compiere una manovra di completo sorpasso in sicurezza, quando non si possa escludere

l’arrivo di un veicolo in senso opposto.

c) distanza di visibilità per la manovra di cambiamento di corsia, che è pari alla lunghezza del

tratto di strada occorrente per il passaggio da una corsia a quella ad essa adiacente nella

manovra di deviazione in corrispondenza di punti singolari (intersezioni, uscite, ecc.).

Distanze di visibilità per l’arresto

La si valuta con la seguente espressione che garantisce lo spazio minimo necessario affinchè il

conducente possa arrestare il veicolo in condizioni di sicurezza di fronte ad un ostacolo imprevisto :

= +

dove:

D = distanza d’arresto [m]

a

V = velocità del veicolo pari alla velocità di progetto [Km/h]

0 = tempo complessivo di reazione (percezione, riflessione, reazione e attuazione) [s]

= spazio percorso durante la fase di frenatura

= , − , [s]

= =

( ± ) ( ± )

dove:

i = pendenza longitudinale

i media tra le due pendenze longitudinali

= ( + )/

= coefficiente equivalente, si adottano i valori che si trovano nella seguente tabella che si

diversifica a seconda che si utilizzi per le autostrade o per gli altri tipi di strade. 11

Se viene calcolata in Km/h la Distanza d’arresto l’espressione diventerà:

= , − , +

( ± )

Distanze di visibilità per il Sorpasso.

In presenza di veicoli marcianti in senso opposto la distanza di visibilità

completa per il sorpasso si valuta con la seguente espressione:

= ,

con V (km/h)

Garantisce lo spazio minimo necessario affinchè un veicolo che viaggia a velocità V possa

sorpassarne uno più lento impegnando la corsia dell’opposto senso di marcia.

Distanze di visibilità per il Cambio Corsia.

Si valuta lo spazio necessari con la seguente espressione la Visuale libera da assicurare all’utente

per poter passare da una corsia a quella SUBITO ADIACENTE

= ,

con V (km/h) velocità di progetto. 12

Andamento altimetrico del tracciato stradale

Il profilo longitudinale dell’asse stradale è costituito da una successione di segmenti di retta, detti

livellette, aventi differenti inclinazione e raccordati tra di loro con raccordi concavi o convessi.

Tra due livellette consecutive, per garantire la sicurezza, il confort e la regolarità di marcia, è

necessario inserire dei raccordi curvilinei; il D.M. prevede che tali raccordi siano eseguiti con archi

di parabola quadratica ad asse verticale, il cui sviluppo in pianta viene calcolato con l’espressione:

= dove, Rv è il raggio del cerchi osculatore nel vertice della parabola e ∆i è la variazione

di pendenza in percento delle livellette da raccordare. Rispetto al riferimento cartesiano indicato

nella figura sottostante, l’arco di parabola da inserire tra le due livellette ha la seguente equazione:

dove,

= + +

i a > 0 concavo ; a < 0 convesso

=

a ⋅

100 2 L

i .

= 1

b 100

C=0

Il valore minimo del raggio Rv, che definisce la lunghezza del raccordo, deve essere determinato in

modo da garantire:

a) che nessuna parte del veicolo (eccetto le ruote) abbia contatti con la superficie stradale; ciò

comporta:

Rv ≥ Rv min = 20 m nei dossi

Rv ≥ Rv min = 40 m nelle sacche 13

non superi il valore a e pertanto

b) che per il confort dell’utente l’ accelerazione verticale a v lim

si ha : 2

V

= ≤ dove,

p

a a

lim

v R

v

V è la velocità di progetto della curva [m/s], desunta puntualmente dal diagramma delle

p

velocità,

R è il raggio raccordo verticale [m],

v

a = 0,6 m/s 2

lim .

c) che venga garantita la visuale libera, intesa come la lunghezza del tratto di strada che il

conducente riesce a vedere davanti a sé, senza considerare l’influenza del traffico, delle

condizioni atmosferiche e di illuminazione della strada.

La normativa fornisce grafici in cui sono riportate direttamente le distanze di visibilità per l’arresto,

in funzione di una pendenza longitudinale costante, sia per le autostrade che per le altre strade. In

caso di variabilità di tale pendenza (raccordi verticali), si può assumere per essa il valore medio.

Nel caso di raccordi concavi, in condizioni di luce diurna, non sussiste nessun genere di

problema per quanto riguarda le distanze di visibilità per l’arresto e per il sorpasso. In condizioni

notturne invece il discorso è diverso in quanto si rende necessario garantire che i fari riescano ad

14

illuminare fino ad una distanza pari a quella di arresto. Per i raccordi concavi, come per quelli

convessi, si distinguono due casi:

=

1. D<L (+)

∗ ( )]

= [ − + ∗

2. D>L ∆ ∆

Dove

Da= distanza d’arresto

varizione di pendenza longitudina

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
32 pagine
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SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/04 Strade, ferrovie ed aeroporti

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher fra5675 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Costruzione di strade ferroviarie e aeroporti e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università della Calabria o del prof Vaiana Rosolino.