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Architettura Tecnica II
Clima engineering e controllo solare nella progettazione
Chiara Alesci (matricola 1750147)
La corretta progettazione di un edificio, qualunque sia la sua destinazione d'uso, non prescinde mai dalluogo in cui prende forma. Un edificio si può definire soddisfacente nel momento in cui comunica e si inserisce bene nel contesto in cui si sviluppa. L'ambiente circostante, sia a livello architettonico che a livello ambientale, condiziona molto le scelte progettuali, a cui è bene attenersi per non incorrere in gravi errori; bisogna attenzionare alcuni fattori, quali le temperature del luogo, i venti e la loro forza d'azione, il tipo di irraggiamento che colpisce la zona termica tanto quanto l'aspetto architettonico. Un esatto studio di questi fattori rende più mirata ed efficacie la progettazione dell'edificio.
Il clima engineering è un sistema che cerca di sfruttare al meglio il contributo ambientale per
raggiungere ottimi livelli di comfort minimizzando l'uso delle risorse energetiche tradizionali; la sua applicazione è rintracciabile già al tempo degli Antichi Romani e ne sono testimonianza le Terme di Traiano. Secondo tale sistema, in un edificio è necessario: - sviluppare strategie per la climatizzazione su fenomeni naturali, riducendo la richiesta di climatizzazione artificiale; - utilizzare materiali avanzati che riducano la necessità di energia richiesta; - attuare valutazioni attraverso simulazioni dinamiche; - scegliere un involucro ottimizzante; - controllare l'apporto solare sulle facciate; - attenzionare la ventilazione e la qualità dell'aria. All'involucro spetta il compito di controllare il benessere interno dell'edificio e di mantenere le temperature in un certo range confortevole, mediante il corretto grado di isolamento, il quale dovrebbe avere la capacità di ridurre le perdite di calore e garantirebuone condizioni igieniche per la conservazione dell'edificio. Per uno sviluppo corretto dell'involucro è necessario tenere conto di come, attraverso esso, avvengono scambi tra interno ed esterno, per conduzione, convezione e irraggiamento a raggi lunghi e controllarli. Anche l'illuminazione naturale può impattare positivamente, se sfruttata bene, sul bilancio energetico: il fabbisogno energetico elettrico diminuisce abbondantemente quando si hanno molte superfici vetrate e, quindi, molta illuminazione naturale. L'obiettivo generale è correntemente quello di accrescere la percentuale di ore giornaliere in cui non sia necessario l'utilizzo di luce artificiale; però, un inserimento errato e/o esagerato delle aperture può causare effetti collaterali indesiderati che vanno tenuti sotto controllo ed evitati. Inoltre, per mantenere una buona qualità dell'aria è importante anche calcolare la ventilazione e ilSuo impatto all'interno degli ambienti; l'obiettivo è quello di ridurre il più possibile l'uso di soluzioni artificiali che, oltretutto, hanno un impatto importante anche a livello architettonico dovuto alle dimensioni degli impianti.
Argomento fulcro del corso del webinar organizzato dalla Fondazione Italiana per la Bioarchitettura in collaborazione con l'Università LUMSA di Roma, trattato dalla relatrice Monika Schultz, ingegnere e membro della società Transsolar.
Applicato in modo esemplare nell'edificio della Fabbrica della Ricola di cui si è parlato durante il webinar.
Applicato in modo esemplare nell'edificio Daylight Simulation Actelion Basel di cui si è parlato durante il webinar.