Reazione trasfusionale da incompatibilità
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INDICE
1. Premessa...........................................................................................................................................3
2. Obiettivo...........................................................................................................................................4
3. Ambiti di applicazione .....................................................................................................................4
4. Azioni...............................................................................................................................................5
5. Nuove tecnologie per ridurre il rischio di errore trasfusionale ........................................................7
6. Implementazione della Raccomandazione nelle strutture sanitarie .................................................7
8. Aggiornamento della Raccomandazione ........................................................................................8
9. Bibliografia ......................................................................................................................................9
2
1. Premessa
Dai sistemi di emovigilanza attivi in alcuni paesi emerge che le reazioni avverse dovute ad errori
trasfusionali rappresentano circa il 70% di tutti gli eventi avversi e, tra queste, circa il 20% sono
reazioni trasfusionali da incompatibilità AB0 (2).
L’assenza o la mancata applicazione di procedure specifiche rappresenta un importante fattore di
rischio che può determinare il verificarsi dell’evento durante una delle diverse fasi del processo
trasfusionale (fig.1), dal prelievo del campione per la determinazione del gruppo sanguigno del
ricevente fino alla trasfusione degli emocomponenti.
Figura 1:
Prelievo del
campione per la
determinazione del
gruppo sanguigno Richiesta
emocomponenti
che accompagna
il campione Accettazione,
registrazione,
erogazione, Trasfusione presso
presso Struttura reparti, sala
Trasfusionale operatoria, terapia
intensiva
Peraltro, tale processo appare potenzialmente esposto a tutti i fattori che determinano un incremento
del rischio di occorrenza di eventi avversi (es. scarso supporto informatico, situazioni di emergenza,
carenza di specifica formazione, mancanza del consenso informato, mancanza di una procedura per
la corretta identificazione del paziente da trasfondere) (3).
La reazione da incompatibilità AB0 può determinare un ampio spettro di esiti clinici che variano
dalla asintomaticità (12,8%), alla sintomatologia lieve (59,6%), al pericolo di vita immediato
(21,3%), fino al decesso (6,4%) (4).
Il Sistema di emovigilanza in Italia
In Italia, secondo la normativa vigente, è attivato il Sistema di emovigilanza avente la finalità di
raccogliere ed elaborare le informazioni riguardanti gli eventi avversi trasfusionali.. 3
2. Obiettivo
Ridurre le reazioni trasfusionali da incompatibilità AB0.
3. Ambiti di applicazione
A CHI Tutti gli operatori sanitari coinvolti nelle varie fasi del processo trasfusionale
DOVE In tutte le strutture sanitarie
PER CHI Tutti i pazienti che necessitano di trasfusione 4
4. Azioni
Una dettagliata valutazione di tutte le tappe del processo trasfusionale dovrebbe portare
all’identificazione del problema specifico, alla messa in atto di misure correttive e, quindi, ad un
miglioramento del sistema e ad una più elevata sicurezza trasfusionale.
Di seguito vengono indicate le azioni che le strutture sanitarie devono mettere in atto per prevenire
gli errori trasfusionali.
4.1 Prelievo di campioni di sangue per la determinazione del gruppo
sanguigno
Per evitare che il campione venga prelevato alla persona sbagliata o che si verifichi un’errata
identificazione del campione:
• deve essere predisposta ed applicata una specifica procedura aziendale per la corretta
identificazione del paziente;
• l’operatore che effettua il prelievo deve riportare in modo chiaro e completo sulle provette
contenenti i campioni di sangue: reparto d’appartenenza, cognome e nome del paziente,
data di nascita del paziente, data del prelievo;
• l’operatore che effettua il prelievo deve apporre la propria firma sulla provetta,
preferibilmente al letto del paziente.
4.2 Richiesta di emocomponenti
Per evitare errori, il modulo della richiesta, che accompagna il campione di sangue del paziente e
sulla quale deve essere apposta la firma da parte del medico richiedente, deve riportare in modo
chiaro e leggibile almeno le seguenti informazioni:
• reparto, cognome, nome e data di nascita del paziente;
• emocomponente/i richiesto/i ed eventuali trattamenti;
• diagnosi e motivazione della richiesta;
• data della richiesta. 5
I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher valeria0186 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Attività di Laboratorio e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Firenze - Unifi o del prof Pietrini Luca.
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