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INTEGRATIVA, RENDICONTO FINANZIARIO E RELAZIONE SULLA GESTIONE.

- STATO PATRIMONIALE (secondo il Framework for the preparation of financial statements

dello IASB):

attività: risorse controllate dall’azienda (svincola l’iscrivibilità in stato patrimoniale

o dalla proprietà giuridica es. bene posseduto in leasing finanziario o un segreto

industriale non coperto da brevetto), risultato d’operazioni svolte in passato, dalle

quali sono attesi futuri benefici economici e tali benefici si possono misurare

attendibilmente.

Comprendono:

- crediti verso soci per versamenti ancora dovuti, con separata indicazione della parte

già richiamata (società capitali: versamento immediato per i conferimenti diversi da

danaro e per il 25% di quelli in denaro. Società di persone: no regole)

-immobilizzazioni (materiali, immateriali e finanziarie): beni destinati a essere usati

durevolmente (oltre l’esercizio). Inoltre ci vanno i crediti di finanziamento derivanti da

prestiti.

- attivo circolante: rimanenze, crediti, disponibilità liquide, attività che non costituiscono

immobilizzazioni

- ratei e risconti:

I. ratei: valori numerari presunti e come tali sono assimilabili ai crediti (se attivi) o

ai debiti (se passivi)

II. risconti: costi sospesi al futuro (se attivi), ricavi sospesi (se passivi). Non hanno a

che fare con movimenti di denaro poiché la manifestazione finanziaria è già

avvenuta in passato.

passività: obbligazioni (impegno assunto ad adottare un certo comportamento,

o derivante da leggi o contratti), risultato di operazioni svolte in passato, delle quali

sono attese fuoriuscite di risorse che darebbero se mantenute, futuri benefici

economici (passività come sacrifici) e questi sacrifici possono essere attendibilmente

misurati.

patrimonio netto: differenza tra attività e passività

o

La classificazione dell’attivo e del passivo, non è basata sul CRITERIO FINANZIARIO (secondo il

quale le diverse poste sono distinte in funzione del tempo necessario a generare liquidità, per

le attività, o ad assorbirla, per le passività). La struttura dello SP descritta dal Codice Civile non

consente quindi una piena comprensione della situazione finanziaria aziendale. Pertanto il doc.

12 dell’OIC suggerisce di inserire in Nota Integrativa informazioni che permettano di effettuare

una classificazione condotta seguendo il criterio finanziario

STATO PATRIMONIALE ANALITICO:

Attivo Passivo

A. Crediti verso soci per versamenti A. Patrimonio netto:

ancora dovuti, con separata I. Capitale sociale.

indicazione della parte già richiamata II. Riserva da sovrapprezzo delle

B. Immobilizzazioni azioni.

III.

I. Riserve di rivalutazione.

Immobilizzazioni immateriali: IV.

1. Riserva legale.

costi di impianto e di V. Riserve statutarie.

ampliamento; VI.

2. Riserva per azioni proprie in

costi di ricerca, di portafoglio.

sviluppo e di pubblicità; VII. Altre riserve, distintamente

3. diritti di brevetto indicate.

industriale e diritti di 9

utilizzazione delle opere VIII. Utili (perdite) portati a nuovo.

dell'ingegno; IX. Utile (perdita) dell'esercizio.

4. concessioni, licenze, TOTALE PATRIMONIO NETTO (A)

marchi e diritti simili; B. Fondi per rischi e oneri

5. avviamento; 1. per trattamento di quiescenza

6. e obblighi simili;

immobilizzazioni in corso 2.

e acconti; per imposte, anche differite;

7. 3.

altre. altri.

TOTALE FONDI PER RISCHI E ONERI

TOTALE (I) (B)

II. Immobilizzazioni materiali: 2 Trattamento di fine rapporto di

1. terreni e fabbricati; lavoro subordinato

2. impianti e macchinari; 3 Debiti, con separata indicazione, per

3. attrezzature industriali e ciascuna voce, degli importi esigibili

commerciali; oltre l'esercizio successivo:

4. altri beni; 1. obbligazioni emesse;

5. immobilizzazioni in corso 2. obbligazioni emesse

e acconti. convertibili;

3.

TOTALE II debiti verso soci per

finanziamenti;

III. Immobilizzazioni finanziarie, con 4. debiti verso banche;

separata indicazione, per 5. debiti verso altri finanziatori;

ciascuna voce dei crediti, degli 6.

importi esigibili entro l'esercizio acconti;

successivo: 7. debiti verso fornitori;

1. Partecipazioni in: 8. debiti rappresentati da titoli di

credito;

a. imprese 9. debiti verso imprese

controllate controllate;

b. imprese collegate 10. debiti verso imprese

c. imprese collegate;

controllanti 11. debiti verso controllanti;

d. altre imprese 12. debiti tributari;

2. Crediti: 13. debiti verso istituti di

a. verso imprese previdenza e di sicurezza

controllate sociale;

b. verso imprese 14. altri debiti.

collegate TOTALE DEBITI (D)

c. verso imprese 4 Ratei e risconti, con separata

indicazione dell'aggio su prestiti

controllanti

d. verso altri ____________________________

3. Altri titoli; Totale Passivo = A + B + C + D + E

4. Azioni proprie, con

indicazione del valore

nominale complessivo.

TOTALE III

TOTALE IMMOBILIZZAZIONI (B)

C. Attivo circolante

I. Rimanenze

1. materie prime, sussidiarie

e di consumo;

2. prodotti in corso di 10

lavorazione e

semilavorati;

3. lavori in corso su

ordinazione;

4. prodotti finiti e merci;

5. acconti.

TOTALE I

II. Crediti, con separata indicazione

per ciascuna voce, degli importi

esigibili entro l'esercizio

successivo:

1. verso clienti;

2. verso imprese controllate;

3. verso imprese collegate;

4. verso controllanti;

4 bis. crediti tributari;

4 ter. imposte anticipate;

5. verso altri.

TOTALE II

III. Attività finanziarie che non

costituiscono immobilizzazioni

1. partecipazioni in imprese

controllate;

2. partecipazioni in imprese

collegate;

3. partecipazioni in imprese

controllanti;

4. altre partecipazioni;

5. azioni proprie, con

indicazioni del valore

nominale complessivo;

6. altri titoli.

TOTALE III

IV. Disponibilità liquide:

1. depositi bancari e postali;

2. assegni;

3. denaro e valori in cassa;

TOTALE IV

TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE (C)

D. Ratei e risconti, con separata

indicazione del disaggio su prestiti

____________________________

Totale Attivo = A + B + C + D

- CONTO ECONOMICO: i componenti sono i ricavi ed i costi dalla cui differenza scaturisce il

reddito d’esercizio. I ricavi/ costi vengono definiti dallo IASB come incremento/decremento dei

benefici economici sottoforma di afflusso/deflusso o rivalutazione/svalutazione di attività o di

decremento/incremento di passività, tale da comportare un incremento/decremento del PN. 11

L’OIC12, a differenza di quanto fatto dal codice civile, raccomanderebbe di suddividere il

conto economico in base non alla natura, ma in base alla destinazione correlata alla funzione

aziendale, mettendo quindi in risalto le differenti gestioni:

a) l’area caratteristica: riguarda l’attività istituzionalmente e tipicamente svolta dall’azienda.

Ad esempio, un’azienda mercantile si occupa dell’acquisto e della vendita di merci; un’azienda

industriale si occupa dell’acquisto di materie prime e della loro trasformazione in prodotti finiti

destinati alla vendita;

b) l’area extra-caratteristica: riguarda attività non tipicamente rientranti nella gestione

caratteristica, ma ad essa strumentale (ad esempio immobili non destinati all’attività

produttiva tipica, ma concessi in locazione a terzi, e dai quali derivi pertanto un ricavo che si

aggiunge ai ricavi connessi all’attività caratteristica);

c) l’area finanziaria: comprende oneri finanziari (ad esempio interessi passivi) e proventi

finanziari (ad esempio interessi attivi) connessi all’attività di finanziamento dell’azienda e

all’impiego delle sue eccedenze di liquidità;

d) l’area straordinaria: comprende oneri e proventi straordinari, connessi cioè ad eventi non

tipicamente legati all’attività produttiva e non prevedibili, quali minusvalenze, plusvalenze,

insussistenze e sopravvenienze;

e) l’area tributaria: comprende le imposte.

f*) l’area accessoria: rappresentata convenzionalmente da proventi, oneri, plusvalenze e

minusvalenze da cessione, anche di origine patrimoniale, tutti relativi ad operazioni che fanno

parte della gestione ordinaria ma che non rientrano nella gestione caratteristica, in quella

finanziaria ed in quella straordinaria. Si riferisce in sostanza a operazioni residuali rispetto alle

predette tre gestioni.

Art. 2425 bis: Struttura del conto economico a due livelli:

A) VALORE DELLA PRODUZIONE (ricavi appartenenti a gestione caratteristica o

extracaratteristica + rimanenze di magazzino di prodotti finiti + prodotti e commesse

in corso di lavorazione e capitalizzazioni, cioè incrementi di

immobilizzazioni per processi produttivi interni-> valori

eterogenei*)

a5)altri ricavi e proventi: - ricavi derivanti dalla gestione accessoria

- plusvalenze da alienazione di beni strumentali impiegati nella normale

attività produttiva (beni caratteristici)

- plusvalenze di “ripristino” derivanti dalla eliminazione dei motivi che

avevano determinato precedenti svalutazioni di imm. materiali e immat. e crediti

circolanti - sopravvenienze attive: sono nuove attività che si aggiungono alle

precedenti o nuovi ricavi che sorgono in riferimento a operazioni di estranee alla

normale attività dell’impresa e che si manifestano in modo imprevisto. (es.

rimborsi assic. corrisposti all’azienda in caso di furti di beni o resi o premi relativi

ad operazioni svolte in esercizi precedenti, eventuali surplus di

cassa, ottenimento di contributi a fondo perduto)

- insussistenze di passivo o insussistenze attive: diminuzioni di passività

o annullamento di costi (es. cancellazione di debiti o venir meno di rischi

per cui era 12

stato creato apposito fondo)

- ricavi e proventi diversi di natura non finanziaria

B) COSTI DELLA PRODUZIONE (costi appartenenti alla gestione caratteristica o

extracaratteristica, classificati però per natura, non per destinazione, tramite

identificazione della funzione aziendale di riferimento, come consiglia l’OIC 12)

b14) oneri diversi di gestione: - costi derivanti da gestioni accessorie

- minusvalenze da alienazione beni strumentali

- imposte indirette, tasse e contributi (imposte di registro,

catastali e ipotecarie, bollo, tasse dovute a enti locali come trasporto rifiuti,

pubblicità) - sopravvenienze passive: aumenti straordinari di passività (es.

multe per mancato rispetto del codice della strada, risarcimenti a terzi di

danni provocati dalla propria attività.

- insussistenze di attivo o

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
52 pagine
1 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher kika210588 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Ragioneria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Macerata o del prof Zigiotti Edoardo.