Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 265
Ragioneria generale e applicata II - Appunti Pag. 1 Ragioneria generale e applicata II - Appunti Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 265.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Ragioneria generale e applicata II - Appunti Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 265.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Ragioneria generale e applicata II - Appunti Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 265.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Ragioneria generale e applicata II - Appunti Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 265.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Ragioneria generale e applicata II - Appunti Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 265.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Ragioneria generale e applicata II - Appunti Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 265.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Ragioneria generale e applicata II - Appunti Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 265.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Ragioneria generale e applicata II - Appunti Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 265.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Ragioneria generale e applicata II - Appunti Pag. 41
1 su 265
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

VALORE DA AMMORTIZZARE/VITA UTILE DEL BENE

Per l'ammortamento delle immobilizzazioni materiali si procede al procedimento indiretto che consiste nell'accantonamento della quota di ammortamento annua in un fondo nominato fondo di ammortamento che rettifica in modo indiretto il valore dell'imm.ne.

Ad esempio:

  • Costo del bene €10000,00
  • Quota di ammortamento annua €2000,00
  • Valore dell'imm.ne alla fine del primo esercizio €10000,00
  • Fondo ammortamento alla fine del primo esercizio €2000,00
  • Valore dell'imm.ne alla fine del secondo esercizio €10000,00
  • Fondo ammortamento alla fine del primo esercizio €4000,00
  • Valore dell'imm.ne alla fine del terzo esercizio €10000,00
  • Fondo ammortamento alla fine del terzo esercizio €6000,00

31/12/2012 Quota amm.to impianti e macchinari (Conto economico) 2000,00

Calcolta quota di amm.to annua relativa ad impianti e macchinari

Fondo amm.to impianti e macchina (Stato patrimoniale) 2000,00

b) ammortamento

della quale si prevede che l'immobilizzazione immateriale sarà utilizzata. Il Codice civile stabilisce inoltre che le immobilizzazioni immateriali devono essere iscritte nel bilancio al costo di acquisto o di produzione, comprensivo di tutti i costi direttamente attribuibili all'immobilizzazione. Successivamente, il valore delle immobilizzazioni immateriali deve essere ridotto nel caso in cui si verifichi una perdita di valore. La perdita di valore delle immobilizzazioni immateriali può essere causata da diversi fattori, come ad esempio l'obsolescenza tecnologica, i cambiamenti normativi o di mercato, o la mancanza di domanda per il prodotto o servizio legato all'immobilizzazione. Per ridurre il valore delle immobilizzazioni immateriali, è necessario effettuare una valutazione periodica delle stesse e determinare l'importo della perdita di valore. Questo importo deve essere registrato come una spesa nel conto economico dell'azienda. In conclusione, la perdita di valore delle immobilizzazioni immateriali è un aspetto importante da considerare nella gestione finanziaria dell'azienda, in quanto può influire sulla redditività e sulla capacità dell'azienda di generare valore nel lungo termine.l'utilizzazione di questo attivo. Il principio contabile n.24 che si occupa delle immobilizzazioni immateriali chiarisce, precisa che possono risultare utili soprattutto nel calcolo delle quote di ammortamento dei beni immateriali per i quali si applica il criterio generale stabilito dal Codice civile. Il principio contabile n.24 per quanto riguarda i diritti di brevetto precisa che essi devono essere ammortizzati tenendo conto della loro residua possibilità di utilizzazione. Infatti il calcolo dell'ammortamento deve avvenire in quote costanti tenendo conto della loro durata legale. Però questo principio non si applica nell'ipotesi di brevetti che possono subire una rapida obsolescenza, ma deve essere applicata la residua possibilità di utilizzazione e sarà minore rispetto alla durata legale e potranno essere adottate inoltre quote di ammortamento decrescenti. Per i diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno l'ammortamento viene

calcolato a quote costanti tenendo conto della loro durata legale e devono essere preferibilmente ammortizzate in un periodo breve.

Per le concessioni e le licenze l'ammortamento deve essere effettuato tenendo conto della loro durata.

Per quanto concerne i marchi il principio contabile n.24 stabilisce che l'ammortamento sia calcolato nell'arco di tempo nel quale è effettuata la produzione o la commercializzazione del prodotto a cui il marchio si riferisce e in ciascun caso in un periodo non superiore ai venti anni.

Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali devono essere effettuati con il procedimento diretto che consiste nel calcolo della quota di ammortamento annuale che sarà portata in diretta diminuzione del costo pluriennale.

Ad esempio:

Costo del bene €10000,00

Quota di ammortamento annua €2000,00

Valore dell'imm.ne alla fine del primo esercizio €10000,00 - 2000,00 = €8000,00

Valore dell'imm.ne alla fine del secondo esercizio

€8000,00 - 2000,00 = 6000,00

Valore dell'imm.ne alla fine del terzo esercizio €6000,00 - 2000,00 = 4000,00

31/12/2012 Quota amm.to diritti di brevetto (Conto economico) 2000,00

Calcolta quota di amm.to annua dei diritti di brevetto

Diritti di brevetto (Stato patrimoniale) 2000,00

5) I fondi rischi fanno parte del fatto di gestione avente una manifestazione economica che si verificherà in futuri esercizi, ma sivuole che esso sia iscritto nell'esercizio attuale tramite una manifestazione finanziaria presunta.

I fondi rischi sono utilizzati per indicare dei fondi del passivo formati in previsione di perdite o di costi futuri che potrebberoverificarsi in seguito a dei rischi determinati che gravano sulla gestione.

Però si possono accantonare al fondo rischi anche dei rischi che l'azienda è sicura si manifesteranno in futuro.

In pratica si parla di fondi rischi riferendosi a diversi generi di fondi del passivo aventi natura differente.

Infatti una prima

classe di fondi che rientra nei fondi rischi sono quelli costituiti con il fine di coprire delle perdite o dei costi la cui manifestazione finanziaria avverrà nel futuro. Questi fondi sono suddivisi in i due differenti gruppi: a) i fondi il cui fine è quello di fare fronte a probabili costi che dovranno essere sopportati in futuro, ma si rivolgono ad avvenimenti di gestione attuali e che dovranno essere ritenuti di competenza dell'esercizio corrente. Di questa categoria fanno parte: 1) Il fondo per contenzioso civile viene formato ogni volta che l'azienda si trova coinvolta in un procedimento civile che potrebbe comportare l'obbligo da parte sua di risarcire un danno non coperto da assicurazione. Infatti in questo caso l'azienda per coprire questi possibili danni accantona una quota nel fondo contenzioso civile; 2) fondi per rischi di garanzia e collaudo sono nella contabilità delle imprese che producono o vendono impianti, macchinari. Queste aziende

frequentemente garantiscono all'acquirente vari interventi, l'assistenza durante il lavoro, compresi nel prezzostabilito.I costi che l'azienda fornitrice dovrà sostenere per queste operazioni devono considerarsi di competenza dell'esercizio nel quale è stata eseguita la vendita, i relativi ricavi. Per questo motivo si forma un fondo per rischi di garanzia e collaudo dandoall'esercizio una parte negativa di reddito nominata quota accantonamento fondo rischi garanzia e collaudo;

3) Fondomanutenzione e riparazione è formato in previsione di spese di manutenzione e riparazione concernenti impianti, macchinari chesi prevede di dovere sostenere in futuro se si vogliono suddividere questi costi fra più esercizi.

b) i fondi il cui fine è quello di fare fronte a delle probabili perdite future, sono costituiti nell'imprevisto in cui qualcheoperazione di gestione abbiano un peculiare rischio da cui potrebbero scaturire delle perdite

future per l'azienda. Di questa categoria fanno parte:

  1. fondo perdite su crediti viene formato per tenere conto del generico rischio di insolvenza dei debitori dell'azienda;
  2. fondo perdite su titoli viene costituito per per tenere conto del generico rischio di oscillazione del cambio dei titoli ed ecc.
  3. fondo perdite su merci. Questi fondi sono creati mettendo in anticipo l'importo presunto di queste perdite in maniera da diminuire il reddito attribuibile al periodo in quanto si crede che pure si trattino di perdite che si potrebbero verificare nel futuro si riferiscono ad operazioni incorso alla fine dell'esercizio.

c) fondi il cui fine è quello di rettificare qualche valore dell'attivo. Di questa categoria fanno parte:

  1. fondi svalutazione crediti sono fondi che riducono il valore dei crediti;
  2. fondi svalutazione merci sono fondi che riducono il valore delle merci;
  3. fondi svalutazione titoli sono fondi che riducono il valore dei titoli.

I fondi

Rischi e oneri sono trattati dall'OIC 19 che, al fine di coordinare le disposizioni del principio contabile nazionale, chiarisce che la rilevazione degli accantonamenti a detti fondi deve avvenire secondo la natura dell'operazione sottostante. Gli accantonamenti devono essere iscritti in via prioritaria nelle voci dell'aggregato B Costi della produzione del conto economico diverse dalla voce B 12 - accantonamenti per rischi e dalla voce B 13 altri accantonamenti.

I fondi per rischi ed oneri rappresentano passività di natura determinata, certe o probabili, con data di sopravvenienza o di ammontare indeterminati. L'accantonamento a tali fondi trova giustificazione nel principio della prudenza, in relazione al quale si deve tener conto di tutti i rischi prevedibili e delle eventuali perdite (anche se note dopo la chiusura dell'esercizio), derivanti da operazioni sorte nell'esercizio.

che potranno avere manifestazione nei periodi amministrativi futuri. L'articolo 2424 del codice civile prevede che nel passivo dello Stato patrimoniale siano indicati alla voce B) Fondi per rischi e oneri:
  1. per trattamento di quiescenza e obblighi simili, che rappresentano accantonamenti per trattamenti previdenziali integrativi diversi dal TFRL. Tale voce accoglie i fondi di indennità per cessazione di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa; i fondi di indennità per cessazione di rapporti di agenzia, rappresentanza, ecc; i fondi di indennità suppletiva di clientela; i fondi per premi di fedeltà riconosciuti ai dipendenti;
  2. per imposte, anche differite, accoglie il fondo per imposte, che fronteggia il rischio di esborsi dovuti a decisioni sfavorevoli delle commissioni tributarie e in cui sono iscritte le passività per imposte probabili, aventi ammontare o data di sopravvenienza indeterminati; le imposte differite che, pur essendo di
competenza dell'esercizio saranno esigibili in esercizi futuri.
  1. Altri dove trovano iscrizione i fondi per rischi e oneri diversi dai precedenti e che derivano da specifici accantonamenti istituiti per fronteggiare perdite potenziali e spese future di incerta determinazione.
    • Fondi rischi:
      • 31/12/2012 Accantonamenti per rischi (Conto economico) 10000,00
      • Accantonato quota al fondo rischi
    • Fondi rischi ed oneri (Stato patrimoniale) 10000,00
  2. 31/12/2012 Quota accantonamento f.do perdite su crediti (Conto economico)
    • Adeguato il fondo perdite su crediti 1000,00
    • Fondo perdite su crediti (Stato patrimoniale)
  3. Come si costituisce il valore da accantonare al fondo.

    Il Codice civile stabilisce che i crediti vanno iscritti in bilancio in base al valore presumibile di realizzazione, ma non è messo come esso debba essere calcolato.

    Il principio contabile n.15 che si occupa dei crediti, precisa che nel stabilire l'entità del fondo da iscrivere nel passivo bisogna tenere in

    Considerazione: delle perdite per inesigibilità; di presumibili resi e rettifiche di fatturazione, di presumibili sconti ed abbuoni; di ogni altra causa di minore realizzo. Per quanto concerne le perdite per inesigibilità es
Dettagli
A.A. 2012-2013
265 pagine
3 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher erica.depasquale di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Ragioneria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Niccolò Cusano di Roma o del prof Scienze economiche Prof.