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COSTI RICAVI
materie prime ** 50 vendite 200 lavoro 50
Servizi *** 50 impianto*: esaminiamo gli impianti. Valgono 100, ma è possibile che dopo averlo usato un anno intero, valga ancora 100? Sicuramente no, varrà meno di 100. Inoltre, come fare per sapere quanto vale e come possiamo rimediare? Noi sappiamo fin dall'inizio che la contabilità non ci dice nulla sulla produzione per cui per la contabilità l'impianto ha ancora valore di 100. L'impianto va iscritto nelle attività per la parte restante e nei costi per la parte consumata. Per il momento lo mettiamo tra le attività.
Materie prime**: anche le materie prime si saranno consumate; verosimilmente saranno quasi tutte consumate. Nelle attività iscriviamo le rimanenze, nei costi le materie consumate. Questa volta è più verosimile che la parte consumata sia maggiore di quello che ci resta nel futuro, per cui per il momento le mettiamo nei costi.
Servizi***: per quanto
Riguarda i servizi, non è detto che li sfruttiamo tutti; ad esempio se paghiamo il 01/07 l'assicurazione auto annuale, alla fine dell'anno dovremo tenere conto del periodo di utilizzo e del periodo in cui lo dobbiamo ancora utilizzare. Non possiamo dire nulla sull'economicità dell'azienda se non risolviamo prima queste questioni.
10/03: esaminiamo questi 3 problemi uno per volta: prima di iniziare è bene rendere presente 2 cose:
- le scritture di assestamento: queste scritture si eseguono alla fine dell'anno prima di stilare il bilancio per correggere quegli errori che la contabilità commette per il fatto che non considera la produzione. Queste scritture non rispettano le regole della contabilità in quanto sono eseguite dall'uomo per correggere gli errori della contabilità, ma mantengono comunque la logica funzionale dello SP e CE;
- di seguito verranno presentate delle tecniche per correggere gli errori della
Purtroppo, bisogna sostituirlo non per logorio fisico, ma proprio per obsolescenza quindi bisogna fare molta attenzione ai macchinari acquistati. Il valore nel CE, cioè il consumo, si chiama ammortamento e per rilevarlo ci sono 2 tecniche:
- Indiretta: si usa per i fatt. prod. spec. materiali; nello SP vanno indicati due valori: nelle attività ci va il costo storico. Se ci fermassimo qua non sarebbe corretto perché nello SP va indicato il valore residuo, quindi per risolvere questo problema si iscrive un "contrappeso" nelle passività chiamato fondo ammortamento macchinario; infine nel CE ci va il consumo, cioè la quota di ammortamento. (N.B.: il f.do amm.to non è una passività, ma una rettifica di attività! Infatti va a correggere il conto macchinari che è nelle attività). In questo modo nello SP otteniamo il valore residuo (80 dato da 100-20), cioè la parte che ci sarà utile in futuro e nel CE il consumo.
mette tutti nella stessa scatola; come si fa alla fine dell'anno a capire quali e quanti bulloni appartengono a quella o a quell'altra partita acquistata? Perciò il legislatore consiglia di utilizzare uno tra questi metodi: LIFO, FIFO, costo medio ponderato.
Ultimamente sono stati introdotti nuovi metodi i quali, tramite l'inserimento di un mini chip in ogni pezzo e posti sotto un fascio ottico che riconosce tali chip, permettono di sapere immediatamente numero e tipo dei pezzi contenuti nella scatola. Questo metodo è utile per sapere la storia dei pezzi o per individuare in un secondo tutti i pezzi difettosi di una partita (in quanto hanno stesso chip).
Questo metodo sarà usato in futuro quando i chip inizieranno a costare 0,10 o 0,01 cent.
In ogni caso supponiamo che le rimanenze siano per un valore di 5: nel CE iscriviamo le materie consumate cioè 45, nello SP le rimanenze per 5. Per quanto riguarda le rimanenze utilizziamo la tecnica indiretta e
Non solo perché sono materiali, ma anche perché ci torna utile in fase di revisione: con la tecnica indiretta rimane nel CE il costo storico delle materie e quindi quando vado a fare la somma delle fatture di acquisto questa deve risultare pari al costo storico. Quindi introduciamo un contrappeso nei ricavi. Esempio:
Tecnica indiretta: prezzo di acquisto/costo storico: 50 Consumo: 45
STATO PATRIMONIALE al 31/12/08
ATTIVITÀ PASSIVITÀ
magazzino materie 5
CONTO ECONOMICO del 2008
COSTI RICAVI
acq. Materie 50 materie in R.F. 5
In questo modo sappiamo tramite il conto "acq. Materie" che il costo storico è 50, e tramite il contrappeso "materie in rimanenza finale" possiamo trovare il consumo facendo 50 - 5 = 45.
Questa scrittura, come già detto, va contro le regole della contabilità che vogliono tra i costi le cose consumate (noi invece abbiamo messo le materie acquistate, ma tramite il contrappeso nei ricavi ci risaliamo lo stesso).
Ovviamente non dobbiamo stupirci: il conto "materie in R.F." non è un ricavo, ma dobbiamo metterlo tra i ricavi per poter risalire al consumo delle materie. Non facciamoci ingannare dal nome dei conti o altro: stiamo invece attenti al motivo per cui abbiamo messo quel valore in quel posto. Ora guardiamo cosa succede all'inizio dell'anno nuovo, cioè all'01/01/09: si esegue la riapertura dei conti (attenzione: si riaprono solo quelli dello SP perché sono gli unici conti che rimangono, il CE economico infatti all'inizio del nuovo anno si azzera), questa operazione si chiama "riapertura dei conti economici sospesi". Il conto "magazzino materie" nello SP potrebbe crearci dei problemi visto che la contabilità non tiene conto della produzione; cioè alla fine dell'anno, al 31/12/09 ci troveremmo due conti che ci indicano le rimanenze delle materie: "magazzino materie" che si riferisce al 2008 e“magazzinomaterie” del 2009 che indica le materie in rimanenza nel 2009. Per risolvere questo problema icontabili hanno operato in questo modo: hanno pensato che molto probabilmente le materie inrimanenza nel 2008 saranno sicuramente utilizzate durante il 2009 e quindi le inseriscono tra iconsumi nel CE. All'01/01/09 quindi fanno questa scrittura: chiudono il conto “magazzinomaterie” del 2008 e aprono il conto “esistenze iniziali” che è un costo del 2009; supponendo poi chedurante il 2009 vengano acquistate materie per 80 (e consumate per 75) il bilancio risulterà così:prezzo di acquisto/costo storico: 80 Consumo: 75esistenze iniziali 2009: 5 (derivanti dal 2008)
STATO PATRIMONIALE al 31/12/09
ATTIVITA' PASSIVITA'
magazzino materie 10
CONTO ECONOMICO del 2009
COSTI RICAVI
acq. Materie 80 materie in R.F. 10
E.I. Materie 5
la situazione è la seguente: nel 2009 abbiamo rimanenze per 5, acquistiamo per 80 e
consumiamoper 70. Tramite la scrittura all'01/01/09 togliamo dallo SP "magazzino materie" per 5 e lo iscriviamo tra i costi in "E.I. Materie". Nel CE abbiamo quindi costi per 85 e per far figurare il consumo di 70 dobbiamo quindi inserire 85 - 75 = 10 tra i ricavi. Nello SP invece iscriviamo semplicemente il conto "magazzino materie" del 2009 cioè 10 (N.B.: il conto "magazzino materie" di 5 del 2008 non c'è più! L'abbiamo chiuso e come contropartita abbiamo inserito il costo di 5 tra i costi! Quindi nello SP compare, giustamente, solo la rimanenza del 2009).
Questa operazione delle E.I. di materie va fatta ogni anno a partire dal secondo.
12/03: guardiamo ora i servizi generali: ipotizziamo che i servizi generali per 50 si riferiscano ad un'assicurazione auto di 10 mesi. Il premio assicurativo di 50 l'abbiamo pagato subito in data 01/05/08 e quindi scade dopo 10 mesi in data 01/03/09.
Noi, nel 2008,
Abbiamo usufruito del servizio per 8 mesi, da maggio a dicembre compreso. In data 31/12/08 abbiamo quindi consumato 8 mesi sui 10 disponibili. I 2 mesi restanti li consumiamo nel 2009. Avendo pagato 50 per 10 mesi, dobbiamo sottrarre a questo valore i due mesi ancora da consumare.
Noi al mese paghiamo 50/10 = 5. Nel 2008 abbiamo quindi consumato 5x8 = 40. Da consumare 8 restano 2 mesi quindi un valore di 10.
Tra i costi noi, durante il 2008, abbiamo iscritto il costo dell'assicurazione per 50. Ora, tramite la tecnica diretta, correggiamo quel 50 e mettiamo 40 (questo si fa correggendo il mastrino dell'assicurazione: nel mastrino è presente 50 in dare perché ciò costato 50; per ottenere il consumo di 40 mettiamo 10 in avere e quindi facendo il saldo del mastrino otteniamo: dare - avere = 50 - 10 = 40); nello SP apriamo il conto "avanzo assicurazione" per 10 tra le attività.
Tecnica