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Disputa del Sacramento 1508-1509
Affresco, 500 x 770 cm
Senso di profondità dell'affresco
Stacco cronologico con il giudizio universale ('37-'41)
Il restauro ha favorito una lettura scelta da Raffaello; questo a dimostrazione del fatto che:
- le opere vanno lette nella sua natura originale;
- l'approccio scientifico ne favorisce una migliore lettura.
Ci sono infatti elementi che sfuggivano a causa dell'annerimento come la plastificazione delle figure e la profondità del cielo.
Nella scelta della resa del cielo c'è una tendenza verso il Naturalismo, ereditando così l'approccio pre-scientifico (prospettiva aerea) di Leonardo Da Vinci (v. "la Vergine delle rocce").
L'edificio dell'affresco è armonico, complesso. Da notare l'impianto monumentale di derivazione classica del basamento e in lontananza (a dx) un edificio in costruzione.
Centralità dell'altare, unica struttura del tutto.
compiuta;centro visivo dell'impiantoarchitettonico in asse con le Tre Persone della Trinità. Nodo vinciano nel paliotto dell'altare;nodo che è rinvio ad una rappresentazione misterica(v. Il nodo di Gordio, impossibile da sciogliere e che solo Alessandro con la sua spada riuscì a spezzare). Resa naturalistica senza esaltazione;nella realtà terrena tutto è razionalizzato. La parte inferiore ha un maggiore dinamismo, anche se contenuto. Differenza Michelangelo - Raffaello Mich. Energia interna, maestro dei contrasti, della dialettica; Raff. Maestro della conciliazione, dell'armonia. Sono due facce della stessa cultura, della stessa visione del mondo e dello stesso ambiente artistico. Raffaello giunge nella Roma di Giulio II in un momento ideale e tra i due c'è subito sintonia; da Giulio riceve l'incarico della decorazione delle stanze papali nel Palazzo Vaticano. Raffaello mantenne la posizione di pittore papale anche- Scuola di Atene
- Parnaso
- Le virtù teologali o cardinali e la Legge.
Nella Disputa del Sacramento, da noi presa in esame, sono da notare:
- le forme compositive tardo-medievali della parte del Cielo
- l'Aureola
- il Disco solare su cui si muovono la Vergine e il Battista.
Uso della luce che rimanda al Beato Angelico
Raffinatezza cromatica - Colore come veicolo della luce - Luminosità interna dei Colori stessi - Le figure promanano luce.
(Evoluzione sull'uso della luce: Beato Angelico Leonardo Raffaello).
R. mantiene questo effetto cromatico e di luminosità.
Il colore ha una valenza simbolica. La sua luminosità è "solare".
Disputa del Sacramento - Dettaglio dei Dottori della Chiesa.
Vi sono raffigurati (tra gli altri): S. Tommaso D'Aquino, S.Bonaventura, S.Sisto,GregorioMagno e presunto ritratto di Beato Angelico in un frate domenicano.(Attraverso le effigi di personaggi a loro contemporanei,Raffaello e Giulio II hanno volutodare contemporaneità all’immagine.Ricchezza degli abiti.Meticolosità della rappresentazione.Senso della Profondità.paliotto¹ Rivestimento mobile che serve a coprire il fronte, eventualmente i lati e talora il retrodell'altare; per estensione, la decorazione fissa del fronte. (La parte del rivestimento d'altare postasul davanti viene definita "devant d'autel" in francese e "altar frontal" o "frontal" in inglese; se sitratta di una struttura interamente in tessuto o materiale morbido (cuoio, carta, ecc.) viene definita"antependium" in inglese e francese. Se si tratta della decorazione fissa sul fronte dell'altare vienedetta "face de l'autel" in francese e non si considera un paliotto).IL nodo diGordio² "(…)Alessandro,dopo che ridusse in suo potere Gordio, città in Frigia, che prendeva il nome dal re Gordio, entrò nel tempio di Giove dove era custodito il carro, su cui era giunto Gordio, padre di re Mida. Era notevole il giogo legato con molti nodi, che i capi dell'intreccio nascondevano. Riguardo al giogo di Gordio, l'oracolo così aveva vaticinato: "L'uomo che avrà sciolto l'intricatissimo legame, regnerà in tutta l'Asia". Perciò si insinuò nell'animo di Alessandro un vivo desiderio di sciogliere i nodi e di adempiere il responso dell'oracolo prima della fine del giorno. Attorno al re vi erano sia la folla dei Frigi, in sospeso per l'attesa, sia la folla dei Macedoni, inquieta per l'incerta fiducia nel re, perché la serie di nodi era troppo serrata e i legami sotto la massa di nodi non potevano essere toccati con mano né visti con lo sguardo. Alessandro,
dopo essersi sforzato con i nodi a lungo e invano, disse infine: "L'oracolo ha vaticinato riguardo allo scioglimento dei nodi, non riguardo al modo dello scioglimento! E tagliò tutti i nodi con un colpo di spada. Così Alessandro o eluse o compì la profezia dell'oracolo".