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ARTICOLAZIONI CRANIO-VERTEBRALI

Queste articolazioni sono 5 e coinvolgono l'atlante, l'epistrofeo e l'occipitale.

Le articolazioni sono:

Atlo-occipitali: questi legamenti sono collegati all'atlante e all'occipitale. Sono 2 articolazioni di tipo condilartrosi che si legano ai condili dell'occipite (concavi) e alle faccette articolari superiori dell'atlante (convesse). Permette i movimenti di flessione, estensione e inclinazione.

Atlo-epistrofiche: sono i legamenti tra l'atlante e l'epistrofeo. Ne fanno parte 3 articolazioni. La parte inferiore delle faccette articolari dell'atlante con quelli superiori dell'epistrofeo prendono comprendono 2 articolazioni chiamate atlo-epistrofiche laterali. L'ultima invece è un ginglimo laterale (o assiale o trocoide), si attacca poco sotto le faccette articolari superiori dell'atlante passando davanti alla faccetta articolare posteriore del dente dell'epistrofeo. Permette in questo modo

digirare la testa da lato a lato mantenendo il dente dell'epistrofeo in sito e quindine previene la lussazione. Questa articolazione è chiamata atlo-odontoidea.

Il sito del legamento trasverso è tra il dente dell'epistrofeo e il midollo spinale. Quindi lesioni a questo legamento sono molto gravi.

LEGAMENTI DELLA COLONNA VERTEBRALE

I legamenti (robusta porzione di tessuto connettivo) permettono la stabilizzazione ulteriore delle articolazioni intervertebrali. Si possono dividere in 2 gruppi a seconda della disposizione:

Legamenti sul pilastro anteriore (la parte della colonna formata dai corpi vertebrali) che si divide in:

  • Legamento longitudinale anteriore
  • Legamento longitudinale posteriore
  • Legamenti dell'arco posteriore (quello formato dal forame midollare, processi vari ecc.):
    • Legamenti giallio
    • Legamenti interspinosio
    • Legamento sopraspinoso: che continuerà con il legamento nucale
    • Legamenti intertrasversario

LEGAMENTI PER SINFISI

I primi sono i...

Legamenti che stabilizzano le sinfisi intervertebrali. Il Legamento longitudinale anteriore segue tutta la colonna e aderisce saldamente al margine antero-laterali dei corpi vertebrali e dei dischi. Superiormente si collega al tubercolo anteriore dell'atlante e inferiormente termina al livello del margine superiore dell'osso sacro. Al di sopra dell'atlante ci sarà una sua "continuazione" chiamata membrana atlanto-occipitale anteriore che la legherà al margine anteriore del foro occipitale.

Il Legamento longitudinale posteriore, invece, decorre lungo la faccia posteriore dei corpi e dei dischi vertebrali. È più sottile e debole rispetto a quello anteriore e per questo non aiuta troppo nel caso di ernie. Si sviluppa dall'epistrofeo fino al sacro. Decorre tra il midollo e i corpi vertebrali e infatti posteriormente viene in rapporto con il midollo spinale. Oltre alla C2 continua con la membrana tectoria fino all'interno del grande.

forooccipitale dove si aggancerà. Si assottiglia dall'alto verso il basso. Questi due legamenti permettono di stabilizzare i dischi intervertebrali. Grande foro occipitale: è il foro che mette in comunicazione il midollo spinale con l'encefalo. (infatti si ricordi che lungo i processi trasversi delle vertebre cervicali si hanno le arterie e le vene vertebrali che partecipano all'irrorazione dell'encefalo)

LEGAMENTI PER ARTICOLAZIONI ZIGAPOFISARIE

I legamenti dell'arco posteriore saranno quelli utili per la stabilizzazione delle articolazioni Zigapofisarie.

I Legamenti gialli collegano le lamine (porzione posteriore dell'arco vertebrale) di vertebre contigue. Sono detti gialli perché di fatto sono ricchi di fibre elastiche che gli danno il colore.

Legamenti interspinosi. Collegano i processi spinosi di vertebre contigue.

Legamento sopraspinoso: decorre lungo tutta la colonna e collega gli apici dei processi spinosi. Si "ferma" alla vertebra C7

La lungo il tratto cervicale si estende a formare una membrana chiamata legamento nucale che va a inserirsi nella protuberanza occipitale esterna.

Legamenti intertrasversari: collegano i processi trasversi di vertebre contigue.

Poi in realtà ci sono altri legamenti che però vedranno la loro utilità in altre parti del corpo. In questo caso ci stiamo riferendo ai legamenti della sola colonna vertebrale.

MUSCOLATURA DEL RACHIDE (o del dorso)

MUSCOLI DEL DORSO

I muscoli del dorso sono quelli predisposti al movimento e al sostentamento della colonna vertebrale.

Questi muscoli sono molto importanti perché la maggior parte del peso è posta anteriormente al corpo e quindi è necessario avere dei muscoli potenti e numerosi.

Il dorso si ricorda è una singola regione che si sviluppa posteriormente al tronco. (perché anteriormente ci sono il torace, l'addome e i pelvi. Tutte regioni che prenderemo in esame singolarmente)

Comunque muscoli del dorso non sono

Gli unici a avere parola nel movimento della colonna vertebrale, anche quelli anteriori lavoreranno sul movimento della colonna. Infatti alcuni di essi si legano proprio alla colonna vertebrale.

La muscolatura del dorso è suddivisa in 3 strati:

  • Muscoli spino-appendicolari (strato superficiale)
  • Muscoli spino-costali (strato intermedio)
  • Muscoli spino-dorsali (strato profondi)

SPINO APPENDICOLARI

Gli spino appendicolari sono i muscoli più superficiali e sono tutti pari e simmetrici.

Il gruppo è composto da:

  • Trapezio
  • Elevatore della scapola
  • Romboidei
  • Grande dorsale

I trapezi si inseriscono sui processi spinosi della 12T e i legamenti nucali fino all'occipitale (protuberanza occipitale esterna). Inoltre si inseriscono sulla spina della scapola, sul terzo laterale della clavicola e sull'acromion.

In contrazione bilaterale estende la testa, il collo e il tratto toracico. La contrazione unilaterale porta a una inclinazione omolaterale (dallo stesso lato) di testa.

collo e tronco O rotazione di testa e collo dal lato opposto.

Il grande dorsale origina dai processi spinosi della cresta sacrale mediana fino alle ultime 6 vertebre toraciche, prende anche il terzo mediale della cresta iliaca e si inserisce nel labbro posteriore del collo bicipitale dell'omero.

Contrazione bilaterale solleva il tronco

Contrazione unilaterale inclina omolateralmente

L'elevatore parte dall'angolo supero-mediale della scapola fino a arrivare ai processi trasversi delle prime 4 vertebre cervicali

In contrazione bilaterale estende il collo

In contrazione unilaterale posta a un Inclinazione O rotazione omo-laterale della testa

I romboidei partono dai processi spinosi di alcune vertebre fino al bordo mediale della scapola, per questo non hanno grosso peso sulla struttura generale ma più sulla scapola stessa.

MUSCOLI SPINO COSTALI

Compongono il tratto intermedio dei muscoli del dorso e collegano le coste alla colonna vertebrale.

Si dividono in Dentato posteriore

superiore

Dentato posteriore inferiore

Questi li ritratteremo nella sezione che spiega la meccanica respiratoria ma possiamo dire che in contrazione unilaterale permettono un inclinazione omolaterale

MUSCOLI SPINO-DORSALI(o docce vertebrali)

Muscoli posturali per eccellenza e i più profondi, vengono chiamati anche docce vertebrali.

Ci sono differenti "versioni" della loro disposizione complessiva. Attenetevi a questa(quella della prof.)

Vi consiglio comunque di guardarvi la spiegazione che ha fatto perché non sono sicuro di quanto segua i sui stessi testi.

Per intanto bisogna dire che questi muscoli sono intrinseci quindi originano e terminano sulle vertebre del rachide.

Si dividono anche queste in diversi gruppi in base alla profondità:

Strato superficiale: composto dai muscoli dell' Erettore della spina che viene chiamato anche muscolo sacrospinale. Di questo fanno parte anche i muscoli spleni(presenti a livello del collo)

Strato profondo dei muscoli

spino-dorsali intrinseci, viene chiamato anche muscolo traverso-spinale. Di questi fanno parte anche i muscoli interspinosi e intertrasversari.

MUSCOLI DELL'ERETTORE DELLA SPINA: l'Erettore della spina è fondamentalmente il più potente estensore della colonna vertebrale. È importante per mantenere la postura eretta e questo lo fa diventare il muscolo antigravitario per eccellenza.

Origina dal sacro e da una piccola porzione dell'ileo dividendosi in 3 colonne muscolari pari e simmetriche. Questi muscoli sono (dal laterale al mediale):

  • Muscolo ileo-costale
  • Muscolo lunghissimo
  • Muscolo spinale

La contrazione bilaterale di questi muscoli provoca l'estensione della colonna vertebrale e della testa (grazie al lunghissimo). La contrazione unilaterale invece provoca l'inclinazione della colonna vertebrale e della testa omolaterale.

Parlando di muscoli superficiali al livello del collo (e SOLO del collo) ci sono gli spleni del collo e della testa. Il legame nucale serve apposta come base di

Attacco di tutti i numerosi muscoli che collegano la testa al collo. (dato che è una membrana piuttosto grande aumenta lo spazio di presa)

Sono muscoli che danno sostegno e muovono la testa

Si dividono in:

  • Splenio della testa: Arriva fino al cranio, parte occipitale, appena dietro l'orecchio, partendo dai processi spinosi delle vertebre dalla C3 alla T3.
  • Splenio del collo: Partono dai processi spinosi della T3-T6 e arrivano ai processi trasversi delle prime 3 vertebre.

Sono un po' più superficiali ma sono comunque muscoli dello strato superficiale dei muscoli profondi (infatti rivestono i muscoli sacro-spinali che stanno appena sotto)

In contrazione bilaterale estendono il collo e la testa

In contrazione monolaterale producono una rotazione omolaterale

STRATO PROFONDO MUSCOLO TRASVERSO SPINALE

Questi muscoli, a differenza di quelli di prima, mostrano un andamento laminare (non a colonne). Quindi si presenta come lamine, inoltre non si sviluppano verticalmente ma obliquamente

portandosi dai processi trasversi ai processi spinosi delle vertebre sovrastanti. Si dividono in: - Superficiali: di cui fa parte il semispinale del collo, della testa e del dorso. - Intermedio: che comprende solo il multifido. - Profondo: che prende in considerazione i muscoli rotatori brevi e lunghi (comunque brevi perché passano dai processi trasversali a quelli spinosi della stessa vertebra o di quella successiva). In contrazione bilaterale estendono e stabilizzano la colonna vertebrale. In contrazione unilaterale inclinano omo-lateralmente o ruotano contro-lateralmente la colonna vertebrale e la testa. In questo gruppo si comprendono anche i muscoli interspinosi e intertrasversari che sono.
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
15 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-EDF/01 Metodi e didattiche delle attività motorie

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Fabio_P di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di anatomia applicata all'attività motoria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Ferrara o del prof Milani Daniela.