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Estratto del documento

a. Legamenti Gialli, colore

conferito dall’elastina, si

trovano tra una lamina e

l’altra, come cervicale,

toracica e lombare;

b. Legamenti Interspinosi;

c. Legamento Sovraspinoso

o nucale;

d. Legamenti

Intertrasversari

I legamenti della colonna vertebrale sono:

• Legamento longitudinale anteriore;

• Legamento longitudinale posteriore. Posteriore

Legamenti a distanza

I legamenti a distanza uniscono varie parti del pilastro posteriore e sono:

a. Legamenti gialli;

b. Legamenti interspinosi;

c. Legamento sopraspinoso;

d. Legamenti intertrasversari.

Le articolazioni fra i processi articolari vincolano i movimenti intervetrebrali

direzione/tipo.

Dischi intervertebrali I dischi intervertebrali concorrono

all'altezza della colonna vertebrale

e alla formazione delle curve

rachidee. Insieme alle curve

hanno una fondamentale capacità

ammortizzante, infatti funzionano

da cuscinetto ad acqua.

Inoltre, aumentano di spessore

dall'alto al basso.

Il disco invertebrale si trova fra 2

vertebre sovrapposte nella parte

anteriore ed è composto da:

• Nucleo Polposo, centrale,

struttura gelatinosa (80%

acqua, resto di

mucopolisaccaridi);

• Anulus Fibrosus, periferico,

parete del disco, struttura a

maglie fibro-clastiche.

Nel tratto toracico i dischi sono più spesso indietro, mentre nei tratti cervicale e lombare

sono più spessi in avanti.

Le curve fisiologiche sono definite soprattutto dalla forma dei dischi e nonna da quella dei

corpi vertebrali.

Le superfici superiore e inferiore del disco sono quasi completamente ricoperte da sottili

piastre terminali vertebrali, composte da cartilagine ialina e fibrosa. Tali strutture sono

connesse all’anello fibroso del disco intervertebrale e debolmente attaccate alle vertebre

adiacenti.

Gli ancoraggi vertebrali sono sufficienti a contribuire alla stabilizzazione della posizione

del disco intervertebrale, mentre un sostegno aggiuntivo è fornito dai legamenti

intervertebrali.

I movimenti della colonna vertebrale comprimono il nucleo polposo e lo spostano in

direzione opposta. Questo spostamento consente alle vertebre di scivolare mantenendo

sempre l’allineamento della colonna. I dischi contribuiscono in maniera significativa a

determinare l’altezza dell’individuo e rappresentano infatti circa un quarto della lunghezza

della colonna vertebrale al di sopra del sacro. Con l’aumentare dell’età, il contenuto in

acqua del nucleo polposo diminuisce e quindi il disco perde progressivamente la sua

funzione di ammortizzatore e il rischio di un danno vertebrale aumenta. La disidratazione

dei dischi provoca inoltre l’accorciamento della colonna vertebrale che è alla base della

caratteristica diminuzione di statura nelle persone anziane.

Lo spessore del disco varia nei diversi segmenti del rachide:

• Tratto cervicale: circa 3 mm;

• Tratto dorsale: circa 5 mm;

• Tratto lombare: circa 9 mm.

Nel rachide possono avvenire tre tipi di movimento:

• Flessione/estensione;

• Flessione laterale (inclinazione);

• Rotazione fra i piani.

Estensione: chiusura indietro dell'anello fibroso e spostamento anteriore del nucleo

polposo.

Flessione: chiusura in avanti dell'anello fibroso e spostamento posteriore del nucleo

polposo.

Inclinazione laterale: il nucleo polposo migra nel senso opposto alla direzione del

movimento.

Durante la postura eretta le forze di carico vengono distribuite equamente nella parte

anteriore (50%) e nella parte posteriore (50%).

Quando la postura é in flessione invece le forze di carico gravano per il 70% nella parte

anteriore del corpo e per il 30% nella parte posteriore.

L’uomo al mattino risulta essere più alto, cioè é dovuto al fatto che durante la notte il

nucleo polposo subisce un processo di reimbibizione ed aumenta di volume (effetto

idrofilia). Mentre, si accorcia con l’invecchiamento perché con l'età diminuisce l’elasticità

vertebrale per la riduzione dello stato di idrofilia del nucleo: riduzione anche dello stato di

precompressione.

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
6 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Giorgia2703._ di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Roma "Foro Italico" o del prof Taurone Samanta.