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Estratto del documento

(cis platino) - molecola scoperta nel 1964da Barnett-Rosenberg, ha proprietàantitumorali. L'esperimento consiste nelapplicando una forma di una correnteelettrica inducendo elettronsi a Platino,si poteva inibire la duplicazione cellulare.Arrivò a capire più che non era il campoelettrico a inibire la divisone cellularema la formazione del cis platino nelsistema

LE PROPRIETÀ DELLA MATERIA

Proprietà Fisiche:

  • possono servirea distingueresostanze differenti.

Proprietà Chimiche: comportano variazione di certezza delle sostanze,queste sono le reazioni che possono subvenire quelcomposto

  • una sostanza può essere ELEMENTO e tutti gli atomi costituitisono uguale o COMPOSTO se insieme molecole contengono uno o piùatomi diverso.

Le porzione di materia che in generale viene esaminato è detto SISTEMA e le specie chimiche che lo compongono. Si dicevero COMPONENTICHIMICI e hanno proprietà indipendenti dalla loro origine. (come lecomposizione parametrale [peso], le FASI invece sono le portionio di volume, che nell'interno che vedente)*Un sistema OMOGENEA ha un'unica fase un sistemaETEROGENEO ha due fasi o più.

Esempio:H2O pura → sistema omogeno come componente

H2O + NaCl -> sistema omogeneo in due componenti

H2O + zolfo -> sistema eterogeneo ad un componente

sabbia -> sistema eterogeneo a più componenti

STATI DI AGGREGAZIONE

SOLIDO — FUSIONE —> LIQUIDO — EVAPORAZIONE —> AERIFORME

AERIFORME — CONDENSAZIONE —> LIQUIDO — SOLIDIFICAZIONE —> SOLIDO

SOLIDO — SUBLIMAZIONE (iodio e ghiaccio secco) —> AERIFORME

Soluzione = solvente + soluto -> sistema omogeneo a più componenti

NB: ogni sistema con miscela di fasi è sempre eterogeneo.

vapore che satura l’aria —> fase gassosa omogenea

fumo —> fase solida eterogenea

H2O umidità —> fase liquida omogenea

Separare le componenti non va il vapore

i solidi dai liquidi si separano filtrando o decantando

le fasi liquide si separano influenzando le proprietà fisiche (= centrifuga, temporane)

  • le fasi solide si può separare influendo le proprietà magnetiche, insolubili le cariche elettriche precipitando, non cariche condensando.
  • colore — la cromatica separare influendo le diverse durate utilizzando le pennellate
  • il liquido ev dovrò aumentando

Esistono circa 600 nuclei stabili; in alcuni di casi in cui esiste un solo isotopo In altre in cui gli isotopi sono mescolati a formare un dato elemento.

E.S.

37Cl

CE = 35Cl = 75,77% + 24,23%

le masse atomiche normalmente misure in u.a.m., pari a 1/12 della massa del C12

1 uma = 1,39252 × 10-23 = 1,66053 × 10-24 g

cioè un valore medio vicino alle masse atomo di H.

tre più piccoli e non un caso!

E.S.

3115P = 51,91 × 10-24 g

PA(P) = 30,97 u

vicino a 31, cioè il numero di massa

E.S.

w = 1,053 × 10-22 g

m = 1,078 × 10-22 g

% 63Cu = 69,08%

% 65Cu = 30,31%

PA(Cu) = % 63Cu

valore prossimo a (inf.) perché è più abbondante

Milikan: la carica dell'elettrone

Milikan utilizzò un dispositivo di misura di una camera contenente un olio del gas per osservare microscopiche particelle sospese e concluse tramite lo stesso e oggi X. Vi è una superficie forata, attraverso cui le goccioline passano alla camera inferiore.

mg = qE

l'equazione gli consentì di determinare q

regolando l'intensità del campo elettrico

valori pari a 1.60 x 10-19 C, o

suoi multipli interi, una unità elementare:

L'esperienza di Rutherford (1911)

Rutherford pone un sorgente di raggi che attraversano una lamina d’oro sottile, circondata da uno schermo ricoperto di solfuro di zinco. Osservò che in molti casi le particelle continuavano imperturbate, in altri casi venivano deviate ma le zone più sorprendenti è che alcune volte i raggi tornavano indietro.

Questo è paradossale profondamente e in contrasto con il modello di Thomson perché solo alcuni con le particelle venivano respinte,

quando rivelò la assenza unità dell'elettrone

Rutherford formulò (ciò va nuovoletta planicolinare)

Refrasse materia e concentrò in un nucleo d'oro e con gli elettroni orbitarono intorno in equilibrio dinamico, dato che le forze di Coulomb si bilanciano delle forze centrifughe

il volume è vuoto, ecco perchè nella maggioranza dei casi le particelle andavano diritto, considerando una dimensione di 1 (10-10m),

il nucleo è dell'ordine del 10-14 A, cioè piccolissimo.

E(1) = -13,6 eV

E(2) = -3,4 eV

E(2) = -1,51 eV

E(3) = -0,85 eV

E minimo valore possibile = -13,6 eV

ΔE = hν = hc/λ

1/λ = (ΔE/hc) [(me4)/(8ε02h3c)] [1/n12 - 1/n22]

1/λ = ΔE/hc = 1/n12 - 1/n22 RH

che dei dati comprenati con l'osservazione sperimentale di Rydberg-Balmer.

L'esperimento di Gerlach (1920)

Fu compiuto per verificare l'esistenza o negligere la necessità di introdurre lo spin. Introducendo un fascio di vapore d'argento in un campo magnetico assoluquo con l'osservazione fu osservato un dimito di traccia che solo in due sensi, che Stern E Gerlach dimostrarono dipendente dal verso di rotazione degli elettroni messi rispetto alli linee di fora nel campo magnetico.

ΨE = ΨE

22m

Em: = ℏ2

En: = –

Rn,l,m(r, φ, φ) = Rn,l(r) Al,m(θ, φ)

Queste funzioni Ψ2 chiamate ORBITALI e sono variabili

stelle una probabilità dentro del 80%, di trovare elettrone.

sono coorzioni utilizzate da numeri tenici di numeri emici.

n —> determina l’e

elettroni a distanza più grandi

l —> determina la forma dell’orbitale poi determina il “peso”

di τermine Al,m(θ, φ)

m —> determina l’orientazione di Ψ

s —> non defrusa nelle m Ψ due lo rino dell’elettrone, ovvero

lo spin due il verso di roneorino.

Scrivere ogni volta Ψn,m è cloroso per cui n deve adoboro

une rotorette diverse.

Per descrivere elettroni negli atomi polielettronici, va scritto l'equazione di Schrödinger e risolta tenendo conto del fatto che anche l'elettrone interagisce con l'altro e l'equazione non è più risolvibile con metodi esatti. Approssimativamente però le funzioni G 'accettabili' sono, per atomi polielettronici, quelle dell'atomo di idrogeno.

Per un atomo polielettronico, l'energia del p è leggermente maggiore dell'S.

Tale schema vale solo per H.

Per riempire gli orbitali, spesso si fa uso delle regole dell'Aufbau.

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I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Alessiobiretti di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Chimica generale e inorganica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Fornarini Simonetta.