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“PSICOTERAPIA 1° MODULO APPUNTI”
28/04/15
Visione di un film.
Quando incontriamo una persona dobbiamo elaborare una “teoria della mente” per capire la sua
sofferenza. La più accreditata della teoria della mente è quella che è basata sul nostro sistema
nervoso centrale che elabora tutto. Noi abbiamo due sistemi:
1) sistema di accelerazione: entrano in gioco l’adrenalina e la noradrenalina che sono i sistemi
di attivazione che, appunto, mi attivano mettendo in gioco i comportamenti di attacco e
fuga;
2) sistema di frenata: il sistema vagale ventrale è quello che mi permette di frenarmi, di
congelarmi quando non posso né attaccare né fuggire. Il sistema vagale dorsale mi permette
sociale.
Le infiammazioni non sono solo mentali ma, anche, psicosomatiche. Negli anni ’50 un medico si
accorse che, nelle operazioni chirurgiche, i pazienti venivano sedati dall’utilizzo della
“clorpromazina” e si chiese: “perché se questo farmaco seda i pazienti chirurgici non può
funzionare anche con i pz psichiatrici?”. Così nacque questo filone di ricerca è nacque l’utilizzo,
sempre negli anni ’50, dell’utilizzo degli antipsicotici in psichiatria. Quindi anche l’introduzione dei
farmaci tranquillanti e quelli ad azione psicotropa.
Il sistema nervoso permette di agire nell’ambiente e sull’ambiente garantendo sulla sopravvivenza.
“Un cervello non serve a pensare ma serve ad agire”.
Corteccia associativa: associa le vie nervose che hanno esperienze passate.
La corteccia cerebrale viene definita come il 3° cervello che è molto sviluppata nell’uomo, la
corteccia associativa. Nei primi 2-3 anni di vita dell’uomo la sua esperienza costituirà qualcosa di
fondamentale nella sua vita. Il nostro 3° cervello è quello che ci permette il linguaggio esplicativo. I
nostri automatistmi ed i nostri concetti culturali saranno catturati da un linguaggio logico. L’uomo
ha molti modi di combattere questa inibizione all’azione come, ad esempio, l’aggressività. Quando
non si può essere aggressivi verso gli altri si può, con il suicidio, essere ancora aggressivi contro sé
stessi.
Ogni individuo ha “un inconscio sociale” che è, assolutamente, il più pericoloso di tutti. La
personalità di ogni essere umano si basa su un sistema di giudizi. Le teorie di questo film
riguardano la scienza (le teorie scientifiche) fino a quel momento. Quando l’individuo ha
un’inibizione comportamentale, questa si basa sul loro attaccamento primario e sul sistema sociale e
relazionale che quel determinato soggetto ha instaurato nel corso della sua vita, questo causa
un’infiammazione. Quando l’aggressività è autodiretta (non deve essere per forza aggressività
fisica) causa un disagio che causa un’infiammazione e che causa, anche, le malattie mentali. A
sostegno di queste affermazioni abbiamo le teorie della medicina psicosomatica. Quando curiamo
una persona dobbiamo metterla nella capacità di autonomia. Gli psicopatici non mentalizzano, non
riescono a capire le emozioni degli altri ma, comunque, hanno delle infiammazioni psicosomatiche.
Il congelamento psicosomatico ha una conseguenza sul corpo. I pedofili non hanno la capacità di
mentalizzare, non provano rimorso per le loro vittime, non provano niente, infatti hanno un
congelamento psicosomatico. Molto spesso, nella storia degli psicopatici, troviamo un trauma non
elaborato.
Nel trattamento psicologico, è più facile aiutare la vittima rispetto ad aiutare l’offender.
“Quando ascoltiamo una persona, è importante anche ascoltare le sue risposte infiammatorie”.
Quando una persona ha una sensazione di impotenza, ha un abbassamento del suo sistema
immunitario.
29/04/15