vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
PSICOTERAPIA – CAP 27 PG 467- 495
Introduzione: il termine psicoterapia indica un numero molto ampio di tecniche terapeutiche, traloro differenti, accomunate dal fatto di impiegare con finalità curative metodiche e strumenti di tipo psicologico. Altri elementi comuni:
- aspettativa di aiuto del pz nei confronti della terapia
- l'offerta di aiuto
- i processi di identificazione del pz con il terapeuta
- il sentimento di sicurezza o di protezione
La relazione terapeutica si basa su un incontro umano che si apre inevitabilmente alle dimensioni dell'intersoggettività, nella quale due individui, da due posizioni diverse, tentano di portare avanti un progetto comune di conoscenza/terapia.
Setting: area, definita in termini spaziotemporali, delimitante i confini della relazione psicoterapica e stabilita da regole che determinano ruoli e funzioni tra lo psicoterapeuta e il pz per tutta la durata del trattamento. Zona protetta e senza intrusioni nella quale il pz
Può sentirsi al sicuro. L'ambiente fisico dovrà essere costante, accogliente nell'arredamento; la disposizione spaziale è importantissima così come la distanza tra terapeuta e pz. I limiti temporali scandiscono il processo terapeutico e gli donano quelle caratteristiche di tempo oggettivo in alternativa alle caratteristiche di atemporalità dell'inconscio. Ciò che rende unica la relazione terapeutica è l'assetto mentale che il psicoterapeuta assume: "ascoltare il pz senza memoria né desiderio". Le componenti che definiscono il comportamento dello psicoterapeuta sono la neutralità (accettazione non giudicante), distanza (tentativo di comprendere i comportamenti del pz e interpretarli), astinenza (astensione da gratificazioni inappropriate). Transfert: processo mentale mediante il quale il pz mette in atto e ripete nel qui e ora con il terapeuta ciò che è accaduto nel là ad.
allora soprattutto con i genitori. Gli elementi significativi del transfert sono: riedizione o ripetizione di un antico sentimento del passato, inadeguatezza di tale sentimento nella situazione presente e l'intensità nel rapporto terapeutico. Jung definisce il transfert come "comune inconscio" e a differenza di Freud ritiene che il contenuto del transfert non debba esser necessariamente di natura sessuale. Si è gradualmente accolto il ruolo del t. come movimento che consente l'elaborazione dei vissuti patologici e come movimento che, nella ripetizione del passato, ha anche in sé il desiderio di trasformarlo. L'installarsi dell'alleanza di lavoro è un fattore predittivo positivo. Controtransfert: sentimenti e reazioni emotive, consce e inconsce, che si generano nel terapeuta in risonanza al transfert del pz. Secondo Yung il terapeuta è in grado di guarire il paz. solo facendosi carico della sua malattia. Il potenzialeIl trattamento terapeutico del controtransfert è basato sulla comprensione ed elaborazione da parte del terapeuta che cercherà di fornire risposte adeguate: è uno strumento indispensabile. In alcune tradizioni psicanalitiche il controtransfert è considerato un fenomeno omnicomprensivo di ciò che avviene nell'interazione. Lo scopo è quello di rimuovere le barriere che sono il risultato di conflitti, angosce e difese irrisolte.
Psicoterapia supportivo-espressiva: si intende per psicoterapia espressiva (interpretativa) quella psicoanalitica che assume tutti i principi teorico-clinici della psicoanalisi. Per praticarla bisogna sottoporsi al training psicoanalitico, per comprendere dal vivo la realtà dell'inconscio e imparare a gestirla.
Per psicoterapia di sostegno o supportiva si intende quella diretta a reprimere i conflitti inconsci.