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Da questi “cinque pilastri” derivano una serie di raccomandazioni e linee guida mutevoli e
informali: regole inerenti il comportamento da tenere (evitare un linguaggio volgare, rispettare in
modo particolare i nuovi utenti), il contenuto delle voci (spiegare i termini specialistici,
verificare i fatti), lo stile (evitare voci eccessivamente lunghe, inserire solo collegamenti
ipertestuali appropriati al contesto), la categorizzazione delle voci (l'uso dei template tematici).
Il sistema normativo di Wikipedia rispecchia il più generale sistema normativo in uso nella
comunicazione mediata dal computer (netiquette).
Di particolare interesse sociologico appare il principio che ispira i processi decisionali in
Wikipedia. La struttura normativa svolge soprattutto funzioni di socializzazione secondaria: offre
modelli positivi di comportamento in un ambiente di interazione nuovo e talvolta ambiguo,
particolarmente orientati a fungere da guida per i neoutenti. Le regole non hanno carattere
repressivo, manca l'esplicitazione delle sanzioni destinate a chi le infrange. Anche le decisioni
formali, nel momento in cui si rendono necessarie, non vengono prese seguendo codici o
regolamenti procedurali, ma adottando il “metodo del consenso”. Si tratta di un processo
decisionale basato estesamente sul confronto e sulla discussione, teso a trovare soluzioni di
mediazione accettabili da tutte le parti in causa. Il metodo del consenso non significa
necessariamente “mettere tutti d'accordo” quanto piuttosto ricondurre le situazioni di conflitto
all'interno dei limiti di compatibilità del sistema. Benchè l'Associazione Wikimedia Italia si
dichiari esplicitamente “apartitica” ma anche “apolitica”, Wikipedia presenta numerose
caratteristiche culturali e organizzative che la avvicinano all'esperienza dei movimenti, a partire
appunto dal “metodo del consenso” diffuso dal movimento zapatista e adottato con lievi
differenze dalle diverse organizzazioni no global
Il consenso è, nelle parole di Wikipedia, “una condizione auspicabile” ma non una regola tassativa.
Il raggiungimento del consenso non deve mai mettere in discussione le finalità del progetto né i
suoi pilastri fondamentali e in particolare il punto di vista neutrale.
C'è una differenza strutturale tra Wikipedia e il movimento per un'altra globalizzazione:
quest'ultimo, come in generale tutti i “nuovi movimenti sociali” sorti a partire dalla seconda metà
del secolo scorso, si costituisce come un “sistema di azione” coagulato attorno alle pratiche, ai
processi, ai mezzi e ai metodi, più ancora che attorno agli obiettivi o agli scopi ultimi dichiarati.
Per i movimenti, il “come” è almeno tanto importante quanto il “cosa”. Wikipedia, al contrario,
rimane un progetto in cui lo scopo (la gestione dell'enciclopedia online) conserva il potere di
porre in subordine tutto il resto.
Nonostante il metodo del consenso dovrebbe scongiurare i rischi di risolvere le dispute affidandosi
al plebiscito continuo (un rischio particolarmente insidioso in un ambiente di interazione
elettronico), il ricorso a procedure formalizzate di voto sia invece di fatto molto frequente, per
esempio per decidere la cancellazione di una pagina o l'elezione di un nuovo amministratore.
Nonostante una delle caratteristiche fondative di Wikipedia sia il fatto di essere aperta a chiunque,
non tutti gli utenti sono uguali. Sul gradino più basso della gerarchia troviamo gli utenti anonimi,
coloro che non hanno provveduto a registrarsi presso il sistema con un proprio username e una
password. Degli interventi di modifica effettuati dagli utenti anonimi viene tenuta traccia
attraverso l'indirizzo IP di collegamento, per motivi legali. Gli utenti anonimi non hanno
un'identità stabile nel tempo e non è possibile ricostruire la storia dei loro contributi al progetto.
Gli utenti registrati, al contrario, possiedono una pagina personale che mostra pubblicamente la
cronologia dei loro interventi, la modifica o la creazione di pagine, la partecipazione alle
discussioni e in generale tutta la vita pubblica all'interno della comunità. Ogni utente registrato
costruisce la propria reputazione sulla base di questi dati, godendo spesso di una considerazione
direttamente proporzionale al numero di edit (modifiche alle voci).
Gerarchicamente sopra i semplici utenti registrati troviamo gli amministratori, eletti attraverso un
meccanismo piuttosto complesso che prevede: a) la verifica dell'eleggibilità del candidato
(almeno due mesi di attività su Wikipedia, almeno 500 edit e deve dimostrare capacità di
confronto con gli altri e spirito di servizio verso il progetto); b) la definizione dell'elettorato
attivo (riservato ai soli utenti registrati con almeno 300 edit, di cui il primo risalente ad almeno
30 giorni prima dell'inizio della votazione); c) una maggioranza qualificata dei 4/5; d) un quorum
di favorevoli pari ai 2/3 della media dei partecipanti delle ultime 4 votazioni valide.
La carica di amministratore dura un anno e viene sottoposta a riconferma a fine mandato. Su
Wikipedia in lingua italiana sono presenti 86 amministratori. Il ruolo di amministratore, benché
venga presentato come un ruolo di servizio sul quale gravano più doveri che diritti, prevede
alcuni poteri esclusivi: in particolare quello di “proteggere” temporaneamente determinate
pagine dalle modifiche e di bloccare o sbloccare l'attività di determinati utenti o indirizzi IP. La
gerarchia prevede ulteriori ruoli di livello ancora più elevato (burocrati, steward, check user),
ricoperti da un numero molto ristretto di individui.
Spesso dipinta come un progetto “anarchico” i cui risultati emergono “miracolosamente” come
frutto della cooperazione più spontanea, Wikipedia si rivela un'organizzazione articolata e
affascinante in bilico tra l'impegno a preservare lo spirito comunitario e informale del progetto e
la necessità di istituzionalizzare pratiche e ruoli capaci di difenderlo dalla disgregazione.
Attendibilità e autorevolezza
Le caratteristiche di apertura e libertà di Wikipedia ne fanno un prodotto difficilmente gestibile con
gli strumenti giuridici, politici e culturali tipici della società industriale. Se sul versante giuridico
si è adottata la licenza GNU/FDL, sul versante politico si pone la questione della responsabilità
dei contenuti: il software wiki garantisce sempre la possibilità di tracciare ogni modifica
apportata all'enciclopedia, registrandone il contenuto, il giorno e l'ora di esecuzione nonché
l'identificativo dell'autore. Nel caso di modifiche apportate da utenti registrati viene conservato
l'username, che può essere associato all'identità anagrafica in caso di necessità. Nel caso di
modifiche apportate da utenti anonimi viene conservato l'indirizzo IP del computer da cui è stata
eseguita la modifica. Con l'indirizzo IP, il giorno e l'ora del collegamento, gli organi competenti
possono rivolgersi al provider che alloca quel range di indirizzi allo scopo di ottenere gli estremi
anagrafici dell'utenza associata. Da un punto di vista strettamente tecnico, dunque, è
teoricamente sempre possibile risalire all'autore di ogni singola parola scritta su Wikipedia, che
viene invitato ad assumersi la piena responsabilità di ciò che scrive così come indicato
chiaramente al momento della modifica di una voce.
All'atto pratico, la responsabilità dei contenuti delle pagine presenti sul world wide web è questione
tuttora controversa.
I problemi collegati all'accuratezza e all'affidabilità delle voci, così come alla possibilità di
informazioni errate deliberatamente inserite da utenti anonimi, sono emersi in modo evidente in
occasione di alcuni episodi eclatanti. Nell'autunno 2005 la versione in lingua inglese di
Wikipedia è stata oggetto di una notevole illuminazione mediatica in conseguenza della scoperta
della falsificazione della biografia di John Seigenthaler, giornalista molto noto negli Stati Uniti.
L'episodio ha suscitato accese discussioni circa la capacità della comunità di Wikipedia di tenere
sotto controllo l'evoluzione dell'enciclopedia al crescere esponenziale della notorietà del progetto
e del numero di utenti occasionali che, in buona o in cattiva fede, contribuiscono a modificarlo.
Con un intervento unilaterale e sottratto alla discussione collettiva, Jimbo Wales, fondatore di
Wikipedia, presidente del consiglio direttivo di Wikimedia Foundation, nonché all'epoca ad della
società che forniva gratuitamente i servizi di connettività a Wikipedia, decise di adottare la nuova
policy in base alla quale su Wikipedia in lingua inglese veniva impedita agli utenti anonimi la
creazione di nuove voci. Richiese inoltre l'implementazione nel software wiki di nuove
funzionalità di controllo riservate ad alcune decine di amministratori esperti nominati
direttamente da lui. Il modo in cui sono stati introdotti sembra indebolire la reale importanza
della comunità sul piano decisionale e della gestione complessiva del progetto. Al momento di
assumere rapidamente decisioni cruciali, insomma, Wikipedia si è rivelata tutt'altro che
orizzontale o democratica, smentendo con questo le immagini entusiaste e ingenue con cui viene
rappresentata dalle letture esterne più comuni.
La capacità dell'enciclopedia di individuare e correggere gli inevitabili errori che la gestione aperta
comporta è stata oggetto di numerose ricerche. La più autorevole tra queste rimane lo studio
condotto alla fine del 2005 da parte di Nature, volto a comparare precisione e accuratezza di
Wikipedia e Enciclopedia Britannica. I risultati della comparazione riabilitavano Wikipedia, le
cui voci presentavano un'accuratezza molto simile a quella delle analoghe voci presenti nella
prestigiosa Enciclopedia Britannica, tra le migliori opere enciclopediche al mondo.
Wikipedia non si colloca all'altezza di un lavoro accademico, ma può competere con altre
enciclopedie generaliste di natura commerciale. I problemi non nascono dall'accuratezza fattuale
delle informazioni, che rimane buona, quanto dai limiti di una scrittura a più mani tesa a
rispettare ossessivamente il famigerato “punto di vista neutrale”. Lo stile diventa meno fluido,
l'argomentare risulta frammentato e manca la chiarezza di una voce scritta da un unico esperto
dotato di totale padronanza di quella specifica materia. A una enciclopedia si chiede in genere di
rappresentare adeguatamente il sapere non solo evitando errori fattuali, ma anche dedicando a
ogni singola voce una quota di risorse proporzionale a quella che si ritiene esse