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SISTENZA (EX –ESISTENZA); ESSER-CI (DA-SEIN = QUI ESSERE); SEIN-ZU-TODE
(ESSERE-PER-LA-MORTE).
L’esistenzialismo in se è una filosofia che nasce dopo la prima guerra mondiale
che aveva messo a contatto diretto l’uomo con la morte. Nel secondo
dopoguerra diventa un vero e proprio clima culturale, ma ogni filosofo aveva un
proprio pensiero, per questo si è arrivati a parlare anche di FILOSOFIE
ESISTENZIALISTICHE. Tutte hanno in comune l’esistenza dell’uomo e gli
interrogativi che si pongono : perché esiste l’essere e non il niente = cos’è
l’uomo ? chi è l’uomo? Che senso ha la vita?
DIFFERENZA TRA LACAN E FREUD
Dalla fine degli anni '60 all'inizio dei "70 il lavoro di Lacan è stato quello di una
paziente e faticosa rilettura di Freud, a cui però aggiunse nuove idee.
"L'inconscio è strutturato come un linguaggio” è l'aforisma di Lacan più
significativo della fase iniziale del suo pensiero. Nonostante auspichi un ritorno
a Freud, già in questa frase si vede una prima differenzazione tra i due. Lacan
tende radicalizzare quelle idee di Freud che erano solo delle anticipazioni.
La psicoanalisi lacaniana risemantizza l'Inconscio, ovvero la scoperta
fondamentale di Freud:
Da Freud viene definito come un polo pulsionale della nostra personalità
e come una FORZA IMPERSONALE e caotica che costituisce il serbatoio
dell'energia psichica (libido, pulsioni e sintomi). È quindi un'idea
dell'inconscio come qualcosa di analizzabile, pur essendo nascosta.
Per Lacan invece, più che un deficit di razionalità, l'inconscio è un'altra
forma di razionalità. Viene visto da Lacan come un libro contenente una
ragione non avvicinabile all'uomo, dato che egli non possiede gli
strumenti adatti per decodificare il messaggio trascritto.
Lacan, attraverso differenti metafore, nella prima parte del suo operato spiega
il rapporto con l'immaginario e come si forma il nostro lo/Moi. Ciò che lo porta
l’”Introduzione al
ad entrare nella questione clinica del caso dello specchio è
Narcisismo” (1914) di Freud, nel quale enuncia che il Soggetto si istituisce
attraverso l'incontro di 2 oggetti: il Corpo della madre che dà origine
all'AMORE ANACLITICO verso l'oggetto esterno; L'immagine del proprio
corpo che dà origine all AMORE NARCISISTICO in cui c'è un ripiego della libido
su se stessi.
Lacan, nel 1936, teorizza la TEORIA DELLO SPECCHIO ovvero una
rielaborazione originale della clinica freudiana sul NARCISISMO.
Se per Freud la genesi del Narcisismo risiedeva nel rapporto del soggetto con la
propria immagine, Lacan afferma che proprio quest'immagine ideale di se
stessi svolge una FUNZIONE MORFOGENA. Perciò l'lo si forma nel registro
del'immaginario attraverso lo stadio dello specchio, che è quindi un'entità della
psiche avente una natura identificatoria. L'incontro con l'immagine ideale del
nostro corpo, quando ancora non siamo consapevoli del suo perimetro e
conformazione, permette che si costituisca il PRIMO ABBOZZO DELLA
SOGGETTIVITA. "Tre
Successivamente Lacan, in senso critico e in maniera integrativa, parte dai
saggi sulla sessualità" (1905) di Freud per spiegare la dialettica tra
IMMAGINARIO e SIMBOLICO, che clinicamente avviene nella FASE
DELL’EDIPO. Per Freud I'Edipo ha 2 formulazioni possibili:
COMPLESSO PSICOPATOLOGICO = II complesso, ripreso dalla
mitologia greca, è l'idea principale secondo cui nell'età infantile la
soggettività si costruisce attraverso una doppia pulsionalità : una erotica
nei confronti della madre e una di ostilità nei confronti del padre
percepito come rivale.
STRUTTURA NORMATIVA = è una formulazione poco battuta da Freud
Normativa
e rielaborata da Lacan. significa che crea struttura, quindi
l'Edipo è qualcosa di strutturante. L'Edipo è il modo in cui il soggetto
sottomette il desiderio ad una legge. In questa accezione la funzione
paterna serve al bambino per liberarlo dalla relazione con la madre,
facendolo accedere al mondo della cultura.
Freud considera l'Edipo uno STADIO DI BLOCCO PATOLOGICO del
complessivo percorso di sviluppo del bambino. Se lo stadio viene superato si ha
una personalità sessuale non patologica
Lacan invece si rifiuta di utilizzare il termine COMPLESSO in quanto non si ha a
che fare con una cornice patologica, ma con qualcosa di normativo e
"Se non c'è Edipo non c'è soggetto
indispensabile, perché “.
Lacan inoltre aggiunge ai 3 protagonisti dell'Edipo freudiano (bambino-made-
padre) un 4° significante, a cui dà il nome di FALLO (Ph) . Il bambino non
vuole avere la madre o uccidere il padre, ma vuole essere il fallo della Madre,
ovvero ciò che manca ad essa per completarla L'interdizione paterna, cioè la
maternage legge della
sua intrusione nel rapporto duale, scinde il con la
castrazione simbolica. Il bambino passa dall'identificarsi con il Ph della
madre al desiderare di avere un Ph, cioè di potersi pensare come un portatore
di desiderio. Smette perciò di pensarsi esclusivamente nel rapporto fusionale
con la madre e accede, attraverso il Nome-del-Padre (Ndp), al Grande Altro
del linguaggio.
Secondo Lacan I'Edipo è pensato anche come un modo per intravedere
complessivamente la dialettica tra i 3 registri, che può essere rappresentata
nello Schema R: R non e ancora il reale ma è una REALTA' che arriva
attraverso il NdP. Il Bambino si rende conto che il rapporto invischiante deve
finire, perché c'è qualcosa di ulteriore al di fuori di esso.
Nachtraglichkeit Apres Coup=
Lacan recupera il concetto freudiano di (
retroattività): La vita psichica di ognuno di noi, dice Lacan, è destinata ad un
moto di eterno ritorno. Ogni cosa che incrociamo sul nostro cammino non la
incontriamo, ma la incontriamo nuovamente. Questo tipo di retroversione
Lacan la utilizza per spiegare la struttura psichica del TEMPO. Esso procede
per Retroattività perché non basta ricordare. Se per Freud il TEMPO è “ romanzo
familiare”, per Lacan invece il tempo è psichico e lega il nostro avvenimento di
nascita é crescita a quello che noi siamo adesso; è un TEMPO DI
ELABORAZIONE, che va all'indietro e cerca delle motivazioni per il presente o il
futuro quindi non cronologico.
Infine vediamo la differenza tra TRANSFERT lacaniano e freudiano:
Secondo Lacan il transfert è un fenomeno essenziale, legato al desiderio come
fenomeno nodale dell'essere umano e, nel caso specifico dell'analisi, del
desiderio dello psicanalista. Lacan raccoglie il lascito freudiano sul transfert, e
pone a fondamento di esso due funzioni inedite:
il Soggetto Supposto Sapere (SSS) ovvero un soggetto, al centro della
relazionalità, che custodisce qualcosa sul mio desiderio;
il desiderio dell'analista.
Per Lacan quindi il Transfert è necessario, perché se non avviene non vi è
guarigione (guarigione analitica).
Il Transfert, nella visione ufficiale della psicoanalisi pre-lacaniana invece, era
visto come una sorta di OSTACOLO al funzionamento dell'analisi. L'idea
freudiana di transfert è quella di motore e impedimento, perché da una parte il
transfert è la condizione affinché si possa dare un'analisi e dall'altra è un
ostacolo al suo stesso sviluppo. Freud indica inoltre che il transfert non è
un'opzione, ma una condizione necessaria affinché si possa realizzare
un'analisi.
IL TEMPO PER FREUD = il rapportarsi dell’uomo con il tempo ha una
successione cronologica solo nei processi coscienti; in quelli inconsci appaiono
mescolati.
LA PSICHE PER FREUD = in un primo momento Freud immagina la psiche
suddivisa in 3 istanze (CONSCIO+PRECONSCIO+INCONSCIO). Questa è la 1°
TOPICA freudiana, sostituita da una 2° TOPIC DELLA GRADUALITA’, formata da
ES (polo dell’irrazionalità) + SUPER IO (coscienza) + IO (parte razionale). Con
Lacan tutto ciò cambierà in quanto lui parlerà soprattutto di INCONSCIO ed IO.
Il SUPER-IO non verrà eliminato ma sostituito da altre innovazioni come il
GRANDE ALTRO. REGISTRI incollocabilità del
Lacan si distacca dalla sue teorie iniziali con l’idea di
soggetto , intesa come movimento perenne dell'esperienza psichica intorno ad
un percorso che trascende qualsiasi consequenzialità logica. La mente non
viene più considerata un concetto spaziale ma ESPERIENZA. L'originalità del
suo pensiero è rintracciabile nella ripartizione di 3 inedite categorie, i cosiddetti
REGISTRI . Questi ultimi non sono istanze psichiche come in Freud, ma possono
essere definiti come modi generali di organizzazione dell'intera vita psichica
dell'individuo.
a = L'IMMAGINARIO è il registro che si occupa del nostro rapporto con
l'immagine. Può essere pensato come la dimensione avente a che fare
con la formazione dell'immagine di sé e con tutto ciò che deriva da essa
(narcisismo, aggressività, identificazioni). Nell'
immaginario infatti abbiamo la nostra prima identificazione che ci porta
ad avere un rapporto con gli altri. Possiamo dire quindi che questo
l'altro,
registro è immagine dell’individuale ovvero il simile, la madre, lo
specchio o qualsiasi altra cosa. Comprende tutto ciò che riguarda il
lo cosciente l’inter-relazionalità
nostro e (rapporto a 2); singolarizza la
vita del soggetto dandole un senso. Viene simboleggiato da a e dal
numero 2 perché io ho bisogno di un altro per acquisire l’immagine del
mio corpo.
A = Nel registro del SIMBOLICO il protagonista principale è il GRANDE
ALTRO. Questa dimensione rende unico il soggetto,
attraverso l’accesso al linguaggio, formando il JE. È considerato il registro
della PAROLA e della LEGGE intesa come castrazione, cioè come limite
dell'agire umano. II numero che simboleggia questo registro è il 3, in
quanto è qualcosa che trascende il nostro rapporto con il corpo (1) e con
l’altro (2); attraverso il 3 l soggetto diviene barrato in quanto si forma
l’inconscio incontrando il Grande Altro. Non ha a che fare con me o con il
mio simile quindi è l’alternati rapporto narcisistico. Il segno linguistico
che lo contraddistingue è A.
(a) = Il terzo ed ultimo registro è quello del REALE il quale riguarda il