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Caratteristiche dei psicopatici

1. Impulsività Gli psicopatici sono molto impulsivi, di conseguenza non riflettono tanto sui pro e contro di una certa azione o delle possibili conseguenze. Gli atti impulsivi, nello psicopatico, derivano spesso da uno scopo principale e cioè quello di ottenere soddisfazione, piacere o sollievo immediati, senza considerare i bisogni degli altri. Inoltre, spesso vivono alla giornata e cambiano spesso i loro programmi, non pensando al futuro. 2. Deficit del controllo comportamentale Gli psicopatici sono molto reattivi a ciò che percepiscono come insulti o affronti e la minima provocazione è sufficiente a farli scattare: di conseguenza, sono teste calde, facilmente irritabili, e tendono a reagire alla frustrazione, al fallimento, alla disciplina e alla critica con atti improvvisi di violenza, minacce e insulti, non preoccupandosi del dolore e dell'umiliazione inferti alle vittime. La loro violenza è fredda, spietata e strumentale (proprio per il fatto che
  1. MANCANZA DI EMPATIA
  2. La mancanza di empatia è una delle caratteristiche principali dei psicopatici. Non riescono a provare emozioni come l'amore, la compassione o la tristezza. Non sono in grado di comprendere o preoccuparsi dei sentimenti degli altri.

  3. UTILIZZO DELLA VIOLENZA
  4. Gli psicopatici possono utilizzare la violenza come mezzo per ottenere ciò che vogliono. Possono essere violenti per soddisfare un bisogno semplice o per ottenere qualcosa che desiderano. Questa violenza, tuttavia, tende a durare poco e presto tornano a comportarsi come se nulla fosse accaduto, mostrando indifferenza e senso di potere.

  5. BISOGNO DI ECCITAZIONE
  6. Gli psicopatici hanno un bisogno continuo ed eccessivo di eccitazione. Desiderano vivere "al limite", dove c'è azione che implica infrangere le regole e che li faccia provare un brivido. Di conseguenza, sono incapaci di tollerare la monotonia e la routine, si annoiano facilmente e difficilmente si vedono impegnati in attività che richiedono un'intensa concentrazione per periodi prolungati.

  7. MANCANZA DI RESPONSABILITÀ
  8. Gli psicopatici sono irresponsabili e inaffidabili. Gli obblighi e gli impegni non significano nulla per loro.

Di conseguenza, il loro impegno sul lavoro è discontinuo, con frequenti assenze, cattivo uso delle risorse dell'azienda e violazione delle regole.

5. PROBLEMATICHE COMPORTAMENTALI PRECOCE

Molti psicopatici iniziano a mostrare problemi comportamentali già in età precoce: dicono continuamente bugie, imbrogliano, rubano, appiccano incendi, si assentano ingiustificatamente e commettono atti vandalici a scuola, usano droghe, agiscono con violenza e fanno i bulli con i pari, fuggono da casa e hanno interessi sessuali prematuri.

6. COMPORTAMENTI ANTISOCIALI IN ETÀ ADULTA

Gli psicopatici hanno un comportamento egoista e antisociale: essi si costruiscono e seguono le proprie regole, sia da bambini sia da adulti e considerano le regole e le aspettative della società scomode e irragionevoli, come impedimenti all'espressione delle loro inclinazioni e dei loro desideri.

Molti comportamenti antisociali attuati dagli psicopatici portano a condanne penali: di solito

non hanno una particolare inclinazione verso un tipo di crimine ma tendono a sperimentarli tutti.

3. COSCIENZA MORALE E PSICOPATIA

La socializzazione, oltre a favorire la creazione di un sistema di convinzioni e atteggiamenti personali che determinano il modo in cui interagiamo con il mondo che ci circonda, contribuisce anche alla formazione della coscienza morale, cioè quella voce interiore che ci frena nei confronti delle tentazioni e ci fa sentire in colpa quando non lo facciamo.

La voce interiore, insieme alle norme e alle regole sociali interiorizzate, regola il comportamento anche in assenza di controlli esterni (leggi, giudizio espresso dagli altri, ecc.).

Tutto ciò significa che le esperienze sociali che normalmente costruiscono una coscienza morale non hanno mai fatto presa negli psicopatici.

Tuttavia, gli psicopatici non hanno la voce interiore che li guida: conoscono le regole ma seguono solo quelle che scelgono di seguire, senza curarsi delle ripercussioni sugli altri; essi

CRIMINE E PSICOPATIA

Gli individui psicopatici hanno una scarsa capacità di resistere alle tentazioni e le loro trasgressioni non suscitano alcun senso di colpa.

Alcune ipotesi sul perché la coscienza dello psicopatico sia debole sostengono che:

  • hanno una scarsa attitudine a sperimentare le reazioni emotive di ansia e paura (che sono caratteristiche della coscienza morale), per cui la minaccia di punizione non riesce a scoraggiarli;
  • il loro discorso interiore manca di spinta emotiva e motivazionale, per cui sono portati a recitare in quanto la voce interiore non regola il loro comportamento;
  • hanno scarsa capacità di rappresentarsi mentalmente le conseguenze del proprio comportamento.

Naturalmente, gli psicopatici non sono completamente insensibili alle leggi e regole della società: sono soltanto più disinibiti di noi nell'individuare e scegliere le regole a cui aderire, per cui non hanno ansia e preoccupazione sulle possibili scelte o azioni che andranno a fare.

Per gli

psicopatici il crimine è la conseguenza non tanto di condizioni sociali avverse (come per i criminali) ma di una struttura del carattere che agisce senza alcun riferimento alle leggi e regole della società. A differenza dei criminali, gli psicopatici non sono fedeli a gruppi, regole o principi ma seguono soltanto il principio di salvare la propria pelle. La loro prontezza a trarre vantaggio da ogni situazione che si presenti, insieme alla loro mancanza di coscienza morale, crea una potente formula per il crimine. Gli psicopatici sono molto resistenti al cambiamento, in quanto molti tratti della personalità e dei modelli comportamentali restano stabili per tutta la vita: molti di coloro le cui attività criminali diminuiscono con l'età rimangono egocentrici, superficiali, manipolativi e insensibili ma hanno imparato a soddisfare i loro bisogni in modi meno antisociali rispetto al passato. VIOLENZA Gli psicopatici hanno una maggiore probabilità diessere violenti e aggressivi rispetto agli individui, riescono a emergere rispetto alla popolazione criminale in quanto commettono il doppio degli atti violenti e aggressivi. La violenza e le minacce sono strumenti da usare quando sono arrabbiati, irritati da qualcuno o frustrati e si dannano poco pensiero del dolore e dell'umiliazione inflerti alle vittime. La loro violenza è fredda, strumentale, utilizzata per soddisfare un semplice bisogno, come il sesso, o per ottenere qualcosa che vogliono e le sue reazioni al comportamento violento sono indifferenza, senso di potere, piacere, presuntuosa soddisfazione, più che rimpianto per il danno inflitto. La loro violenza non presenta la normale coloritura emotiva ed è probabile che venga scatenata da eventi ordinari di vita quotidiana: i loro crimini violenti differiscono significativamente da quelli degli altri criminali in quanto si manifesta non durante una lite o un periodo di intenso turbamento emotivo, ma frequentemente.Durante il compimento di un crimine o sotto l'effetto dell'alcol o è motivata da una vendetta o punizione. In generale la violenza psicopatica è fredda, spietata e ha maggiori probabilità di essere diretta, immediata e professionale, piuttosto che l'espressione di un disagio profondo o di comprensibili eventi scatenanti. VIOLENZA SESSUALE: lo stupro è l'esempio dell'uso insensibile, egoistico e strumentale che gli psicopatici fanno della violenza; le loro azioni sono l'esito di una potente miscela: l'espressione disinibita di pulsioni e fantasie sessuali, il desiderio di potere e controllo, la percezione della vittima come un oggetto di piacere o soddisfazione. Il tasso di recidività degli Psicopatici è circa il doppio rispetto a quello degli altri criminali: il tasso di recidività rispetto ai crimini violenti è circa il triplo rispetto a quello degli altri criminali. Psicopatici dal collettobianco: sono caratterizzati da una pulsione insopprimibile ad accumulare ricchezza, dall'usare le persone (compresi amici e familiari) per arrivare a tal fine, e dall'abbandono di ogni emozione e forma di attaccamento umano che non sia l'amore per se stesso; oltre a ciò, hanno facilità di parola, fascino, sicurezza, si trovano a proprio agio nelle situazioni sociali, sono freddi quando si trovano sotto pressione e sono totalmente privi di regole. Inoltre, sono molto abili a concedere la fiducia soprattutto ai membri più vulnerabili della società e, una volta ottenuta, la tradiscono con una sorprendente insensibilità: data questa loro personalità, si può dire che sono abili impostori e spesso si spacciano per professionisti che non sono, mettendo a rischio anche la salute delle persone senza preoccuparsene minimamente. Tuttavia, molti psicopatici non vanno mai in prigione e sembrano andare bene nella loro professione, standoattenti a non infrangere la legge, a non essere scoperti e condannati: alcuni studiosi li definiscono "psicopatici di successo" o meglio "psicopatici non criminali".

LINGUAGGIO E PSICOPATI

Gli psicopatici hanno un modo di comunicare teatrale, eccessivo e grandioso.

Il loro uso frequente di affermazioni contraddittorie e logicamente incoerenti di solito sfugge all'attenzione: essi, di solito, hanno difficoltà a controllare il discorso e si abbandonano ad una raffica di parole e pensieri confusi e scarsamente connessi.

Dati sperimentali indicano che i processi linguistici bilaterali sono caratteristici, oltre che della dislessia e della balbuzie, anche della psicopatia: ciò fa supporre che la tendenza degli psicopatici a fare affermazioni contraddittorie sia connessa ad un'efficienza di ciascun emisfero; tuttavia, a differenza dei dislessici e dei balbuzienti che non mentono e non si contraddicono, gli psicopatici sembrano conoscere il significato.

Letterale delle parole ma non ne comprendono il valore emotivo: il loro è un linguaggio bidimensionale, privo di profondità emotiva; a causa di questa povertà emotiva non colgono intuitivamente l'impatto di ciò che dicono, per cui dicono e fanno solo cose per impressionare o sbigottire i loro interlocutori tramite un linguaggio affascinante e gentile, ma carico di menzogne.

Inoltre, nella comunicazione usano una gestualità maggiore rispetto agli altri, soprattutto quando parlano di cose ritenute emotive (come i propri sentimenti verso i familiari o altre persone amate).

Oltre a ciò, sembra che le comunicazioni degli psicopatici siano a volte leggermente stravaganti e presentino una tendenza generale ad andare fuori tema; essi cambiano spesso argomento, deviano su linee di pensiero irrilevanti e non collegano in modo diretto frasi e periodi: è il modo in cui legano parole e frasi e non ciò che dicono a suggerire l'anormalità.

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
8 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher marilu1312 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicopatologia dello sviluppo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Caretti Vincenzo.