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CASTRAZIONE: IL MEDICO-IDRAULICO VIA ILPENE MA PER DARGLIENE UNO PIU' GRANDE. (RICORDA CHE LA MADRE GLIAVEVA DETTO CHE AVREBBE CHIAMATO IL DOTTORE CHE GLI AVREBBEPORTATO VIA IL PIPINO).
Dopo la madre ringrazia Freud: era passata la fobia dei cavalli e anche quella della vasca.
I resoconti del padre si concludono che dei chiarimenti:
- dopo avergli rivelato che le donne non hanno il pipino non si era avuta una vera remissione deisintomi della fobia in quanto era stato costretto ad uscire in quanto angosciato
- Lo sciroppo di lamponi è dato ad Hans perché stitico e confonde sparare con defecare
- la sua camera: è andato in camera sua quando aveva 4 anni
- c'è ancora un residuo di sintomi come il fare domande sugli oggetti (tram, macchine)
- Hans non capisce cosa c'entra il padre con il fare i bambini e dice "io sono anche tuo?" perché per lui ancora li fa la mamma.
DISCUSSIONE DI FREUD SUL CASO
Freud analizza le sue
osservazioni sul caso da tre punti di vista: 1. Queste osservazioni sono in grado di dare ragione a quanto scritto nei Tre saggi sullasessualità del 1905? Secondo Freud, concorda con i tre Saggi che sono fatti a seguito di osservazioni su adulti. Ma per Freud vanno fatte due osservazioni: la prima riguarda il fatto che Hans era predisposto alla nevrosi, un piccolo degenerato, per cui le conclusioni nei suoi riguardi non possono essere applicate ai bambini normali; la seconda riguarda il fatto che le osservazioni di Freud sono state fatte sui racconti del padre. Alcuni possono pensare che si tratta di suggestioni perché i bambini sono facilmente suggestionabili e per questo le affermazioni dei bambini non sono attendibili. I bambini, per Freud, sono più sinceri degli adulti e se le loro affermazioni non sono attendibili è perché predomina l'immaginazione mentre negli adulti il pregiudizio. Per quanto riguarda Hans, produceva tutto con grande naturalezza e.solo dopo la fobia era divergente tra quello che pensava e quello che diceva ma questo si riscontra anche negli adulti. E' vero che i genitori hanno stimolato ad Hans alcuni pensieri ma questo accade in tutte le analisi anche con gli adulti. Comunque Hans dimostra una certa indipendenza che lo libera dall'accusa di suggestione. Una fase di oscurità nell'analisi si è avuta perché Freud non aveva chiarito al padre che il problema della nascita era collegato con la funzione escretoria e questo è importante perché Hans cominciò senza condizionamento alcuno a parlare di cacca. Anche il complesso di castrazione non può essere imputabile alle sollecitazioni paterne, esso era stato stimolato diverso tempo prima. La prima caratteristica di Hans era il suo interesse per il pipino da cui partì lo spirito di ricerca: distinguere oggetti animati e inanimati e ricavò che tutti gli esseri animati dovevano controllare,anche la madre aveva sofferto di disturbi nervosi, e forse era stata in cura da Freud.11averlo. Sarebbe stato traumatico pensare che alcuni potevano non averlo, come se qualcuno glielo potesse strappare dal suo corpo. La minaccia della madre davanti ad una normale pratica masturbatoria gli deve aver evocato questo timore.
Il piacere di toccare il pipino è collegato alla scopofilia, ovvero il piacere sessuale di guardare e così comincia a guardare il pipino degli altri. Infatti all’inizio della fase di rimozione Hans in un sogno esprime il desidero che una sua amichetta lo aiutasse a fare pipì. Ma la sua scopofilia non era soddisfatta perché i genitori non gli facevano vedere il loro pipino e il suo metro furono gli animali: più grandi erano più il pipino era grande ed allora pensa che la madre deve avere un pipino grosso come quello di un cavallo e che crescendo anche lui avrebbe avuto un pipino grande.
Il primario piacere proveniente dallaregione genitale si lega al piacere connesso agli orifizi per la minzione e per l'evacuazione degli sfinteri. Nella sua fantasticheria immaginava di avere dei bambini e di portarli al gabinetto, di farli fare pipì e cacca e di pulirli perché erano azioni per lui fonte di piacere, zone erogene che poteva in una fase più precoce aver autostimolato trattenendo i suoi bisogni e poi provando piacere nell'evacuazione e poi successivamente erano procurate anche dal fatto che era la madre ad accudirlo. A questo piacere si collega lo scalciare delle gambe. Comunque Hans era diventato presto un bambino pulito e mai aveva giocato con gli escrementi. Pipino e il piacere dell'evacuazione, due componenti essenziali della sua attività sessuale, furono rimosse: si vergognava di fare pipì davanti agli altri e provava disgusto per la cacca e la pipì. Con la fantasia di portare i suoi bambini al gabinetto supera questa.rimozione.
Comunque in Hans questo primario piacere proveniente dalla regione genitale non portò aperversioni future, non divenne omosessuale. Negli isterici e nei pervertiti la regione genitale è meno stimolata di altre zone e meno stimolata dei normali. Ma, tra i normali che invece vivono con preponderanza il piacere verso i propri genitali, esiste una aberrazione sessuale rappresentata da coloro che diventeranno omosessuali. Questi hanno una particolare predilezione per l’organo genitale maschile e una volta adolescenti rimangono delusi dal fatto che le donne non l’hanno e si fissano ad un punto tra la fase autoerotica e la fase dell’amore oggettuale. Quindi l’omosessualità va definita nella scelta dell’oggetto e non in una carica è comune a tutti come in Hans che dimostra nell’infanzia affetto sia per i maschi istintiva che per le femmine (Fritzl è per lui la bambina cui voleva più bene). Ma Hans era
unomosessuale come tutti i bambini e anche in quanto conosceva solo il suo organo genitale.Ma Hans non divenne un omosessuale e si dimostrava mascolinità verso le bambine, una volta tenero e un’altra passionale e sapeva anche spostare il suo amore per la madre verso le altre bambine voleva “andare a letto con loro”. Quando non era con loro il suo amore si riversava tutto sulla madre e qui inizia la nevrosi desiderando fortemente di andare a letto con la madre. L’atteggiamento di Hans verso il padre e la madre conferma quanto esposto nei Tre Saggi e nell’interpretazione dei sogni: era un piccolo Edipo che voleva eliminare il padre per unirsi con la madre. Il desiderio di eliminare il padre era sorto quando erano in vacanza estiva e il padre si assentava e solo quando non c’era poteva godere dell’intimità con la madre. Questo desiderio di andare a letto con la madre si era fissato in questo momento. Poi la paura di essere morso da un cane.Di un uomo si compone di opposti. Senza opposti non vi sarebbe rimozione enevrosi e negli adulti i contrasti affettivi non sono mai coscienti lo sono solo nella passione. Uno non prevale sull'altro. Nei bambini invece coesistono.
Un altro momento importante fu la nascita di Hanna quando Hans aveva tre anni e mezzo: si inasprì verso i genitori e cominciarono problemi su cui riflettere:
a. sempre quando nasce un fratello aumenta il desiderio sessuale sollecitato dai ricordi delle prime esperienze piacevoli
Il comportamento di Hans concorda con quanto Freud ha scritto nell'Interpretazione dei sogni: non gli piaceva questa sorella e la sua ostilità che era rimossa si manifestava con vasca da bagno. Con l'analisi si liberò questo desiderio di eliminare la sorella come voleva eliminare il padre in quanto i due ostacolavano il rapporto con la madre.
L'affetto per la sorella venne più tardi (vedi...
i progetti con la sorella quando madre sarebbe stata grande e in grado di parlare). La nascita della sorella lo portò anche a fare la sua ultima trionfale fantasia: sposarsi con la madre ed avere da lei tanti figli che poteva accudire come voleva. Contributi di queste osservazioni alla patologia, la fobia. Un giorno mentre era in strada Hans fu colto da angoscia, non sapeva perché, ma dimostrò subito il vantaggio secondario che ne ricava: stare con la madre a casa e ricevere le sue "moine". A scatenare questa paura poteva essere stata la separazione che Hans aveva vissuto dalla madre quando era nata la sorella. Ma il suo desiderio di stare con la madre era tanto forte che era stato rimosso e si era trasformato in angoscia e quando un desiderio è rimosso non trova più soddisfazione anche se si è in presenza dell'oggetto di questo desiderio. Infatti l'angoscia non passava anche quando usciva solo con la madre. La sua libido,repressa e rimossa, si era fissata su un cavallo bianco che poteva morderlo. Questi disturbi furono fobie e Hans soffriva di agorafobia, paura di spazi aperti che però non è totalizzante in quanto permette di uscire se accompagnati da una persona di grado. In Hans la paura di uscire si legò ai cavalli. Freud ha capito la condizione fobica di Hans quando dice che teme che un cavallo possa entrare nella sua camera. Le fobie non hanno ancora trovato una sistemazione classificatoria entro le nevrosi e Freud propone di chiamare isteria di angoscia quella di Hans. Queste fobie somigliano all'isteria ma non in un punto che si presta a diagnosi differenziale: nell'isteria d'angoscia la libido libera non subisce conversione, non prende il canale somatico, ma rimane come angoscia. Nel caso di Hans l'isteria di angoscia si mescola con i sintomi della conversione. Le isterie di angoscia compaiono presto nella vita, sono nevrosi dell'infanzia e di esse.Si sa poco, non è chiaro se sono costituzionali o esperienziali. Per Freud non è costitu