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DISTURBI DI PERSONALITÀ

La psicopatologia nell'ottica psicoanalitica

Le forme di disagio psicologico e di comportamento patologico sono soluzioni dinamiche che il soggetto si dà inconsciamente per evitare l'insorgere dell'ansia. Nascono da un conflitto spesso legato ad esperienze traumatiche nei primi anni di vita. Alla base dei disturbi psichici c'è l'angoscia.

Nella patologia nevrotica le ansie sono prevalentemente legate alla colpa (ansia morale, paura di perdere l'amore e la stima). Nella patologia psicotica (e borderline) le angosce sono più intense, di disintegrazione, di annientamento, di perdita di sé, le difese più arcaiche, i traumi più precoci. Disturbi d'ansia.

Per Freud (che prima distingueva tra nevrosi d'angoscia e nevrosi attuale) l'ansia è un segnale della presenza di un pericolo nell'inconscio per cui l'Io

mette in atto dei MDD per impedire a pensieri inaccettabili di divenire coscienti. Tra i disturbi d'ansia...

Disturbo da attacchi di panico (allarmanti sintomi fisiologici apparentemente privi di contenuti psicologici);

Fobie (agorafobia, fobia specifica, fobia sociale). Vedi esempio.

Disturbo ossessivo-compulsivo (rituali, pensieri ossessivi, lentezza ossessiva, segnali misti). Spesso aggravato da depressione (base biologica?).

Disturbo post-traumatico da stress (tra diniego dell'evento e ripetizione compulsiva attraverso flashback o incubi, misto di rabbia, senso di colpa e paura).

Disturbo d'ansia generalizzato.

Disturbi dissociativi

Alterazioni delle funzioni normalmente integrate della memoria, dell'identità e della coscienza (Putman, 1991).

Circa il 50% delle vittime di un trauma prova un certo distacco dall'evento traumatico, mentre altre hanno un'amnesia parziale o totale per l'evento.

E' stata dimostrata in

Diversi studi hanno esaminato la relazione tra dissociazione e trauma infantile. Tra i disturbi associati alla dissociazione si trovano il disturbo dissociativo dell'identità (disturbo da personalità multipla), il disturbo da depersonalizzazione, il disturbo dissociativo non altrimenti specificato (NAS), l'amnesia dissociativa e la fuga dissociativa. L'ipnosi può essere considerata come una forma di dissociazione controllata in un ambiente protetto. Viene anche chiamata "ipnosi da autostrada". La dissociazione consente all'individuo di mantenere l'illusione di un controllo psicologico, mentre perde il controllo sul proprio corpo (cosa frequente nei testimoni di esecuzioni, reduci di guerra, persone coinvolte in incendi, terremoti, ecc.). Inoltre, la dissociazione può essere attivata da un trauma o dalla rimozione di desideri particolarmente conflittuali. Con la dissociazione, la scissione è verticale, dando origine a coscienze parallele (mentre nella rimozione la scissione è orizzontale). Nella schizofrenia, i fattori genetici giocano un ruolo importante, così come i danni perinatali, le infezioni virali durante la gestazione, gli incidenti evolutivi e i traumi.

infantili come possibili con-cause. Malattia che colpisce persone con una determinata configurazione psicologica. Manifestazioni cliniche proteiformi:
  • Sintomi positivi (deliri, allucinazioni, catatonia, agitazione).
  • Sintomi negativi (affettività coartata, anedonia, apatia, povertà del pensiero).
  • Relazioni personali disturbate (ritiro, espressione inadeguata di aggressività e sessualità, mancanza di consapevolezza dei bisogni altrui...)
Caratteristiche pre-morbose come fattori di rischio: storia familiare di schizofrenia, complicazioni perinatali, virus influenzale in gravidanza, separazione dei genitori nel primo anno di vita, crescita all'interno di una istituzione. Per il trattamento: la libertà dai sintomi positivi è una conditio sine qua non per i trattamenti psicosociali. Insieme alla farmacoterapia, l'educazione alle abilità psicosociali (psychosocial skills training) è l'intervento di.scelta. Disturbi affettivi Malattie fortemente influenzate da fattori genetici e biologici. Importanza dimostrata di eventi stressanti come: - Morte di una persona cara - Violenze - Gravi problemi coniugali (divorzi, separazioni) - Esperienze precoci di abuso o abbandono - ... Particolarmente utile l'associazione tra farmacoterapia e psicoterapia (esplorazione psicodinamica del significato dei fattori stressanti). Sintomi Disturbo depressivo maggiore (asse I) Personalità depressiva Depressione caratterologica nel contesto dei DDP (asse II) Umore dominato da infelicità, abbattimento, svalutazione, colpevolizzazione, autocritica, pessimismo, tendenza a rimuginare e a preoccuparsi. Rischio di suicidio (vendetta o ricongiungimento?) Disturbi di personalità Cluster A (paranoide, schizoide, schizotipico) Cluster B (borderline, narcisista, antisociale, isterico e istrionico) Cluster C (dipendente, evitante, ossessivo-compulsivo). Parafilie e...

disfunzioni sessuali

Concetto di NEOSESSUALITA’ (McDOUGALL, 1995).

Parafilie=perversioni (entità lieve, moderata, media)

Situazioni in cui vengono utilizzati oggetti non umani

In cui vengono inflitti a sé o al partner dolore o umiliazione

Coinvolgendo bambini o adulti non consenzienti

... Esibizionismo e voyerismo

Sadismo e masochismo

Feticismo

Pedofilia

Travestitismo

Notoriamente difficili da trattare

Disturbi da uso di sostanze

Sintomi autodistruttivi

Abuso di sostanze chimiche che possono portare a dipendenza, a problemi fisici che mettono in pericolo la vita e una moltitudine di problemi psicologici.

Alcolismo

L’alcolismo è un disturbo eterogeneo con un’eziologia multifattoriale

L’alcol adempie la funzione di sostituire strutture psicologiche assenti e di restaurare un qualche senso di rispetto di sé e di armonia interna

I pazienti alcolisti hanno problemi relativi all’autostima, alla

modulazione degli affetti e alla capacità di prendersi cura di se stessi

Scarsa tolleranza all'ansia e uso della scissione

Il 25% di tutti i suicidi avviene tra alcolisti

Effetti additivi di depressione e alcolismo

Psicoterapia e/o supporto dei gruppi di auto-mutuo aiuto (AA, CAT, Al-Anon)

Farmaci sostitutivi (ricovero)

Tossicodipendenza

La depressione è il più forte fattore predittivo

Coesistenza di disturbo di personalità

L'abuso è difensivo e adattivo piuttosto che regressivo

Incapacità del tossicodipendente di regolare gli affetti, controllare gli impulsi, tollerare e regolare le vicende personali

Specifiche sostanze vengono scelte per precisi effetti psicologici e farmacologici, a seconda dei bisogni di ciascun tossicodipendente (la cocaina attenua depressione, ipomania e stress, i narcotici riducono i sentimenti di rabbia)

L'eroina ha aspetti sia regressivi che difensivi

Comune a molti tossicodipendenti la componente ALESSITIMICA Progetto di cura integrato auspicabile: Sostituto per la dipendenza Uso di farmaci per eventuali d. psichiatrici Astinenza forzata per la maturazione psicologica Promozione di crescita e cambiamento strutturale con la psicoterapia Disturbi alimentari Anoressia Bulimia Binge eating disorder (disturbo da alimentazione compulsiva). Anoressia nervosa Disturbo praticamente sconosciuto nelle nazioni in cui la magrezza non viene considerata una virtù Gli individui affetti da questo disturbo sono di razza caucasica, istruiti, di sesso femminile, economicamente avvantaggiati e radicati nella cultura occidentale Raddoppiata dagli anni '60 Sintomi Ricerca fanatica della magrezza correlata a un'opprimente paura di ingrassare. Tentativo di "cura di sé" per sviluppare attraverso la disciplina del corpo un senso di individualità e di efficacia interpersonale.Le anoressiche trasformano la loro ansia e i loro problemi psicologici attraverso la manipolazione della quantità e della dimensione del cibo assunto. Relazione disturbata tra infante e madre (Bruch) (individuo non concepito come separato ma come "braccio destro" della madre). La famiglia nel disturbo alimentare Generale assenza di confini personali. Ciascun membro della famiglia è ipercoinvolto nella vita di tutti gli altri: nessuno esperisce un senso di identità separata al di là della matrice familiare. Il sistema difensivo si concretizza nel "vietato entrare" dell'anoressica. I genitori diventano ossessivi e "desideranti" dalla preoccupazione che la paziente mangi. Obiettivi terapeutici Non debbono essere focalizzati necessariamente sull'aumento di peso. Ideale la combinazione di psicoterapia familiare e psicoterapia individuale (misure educative per il controllo del peso ponderale). Eventuale ricoveroospedaliero (perdita di più del 30% del peso). Bulimia nervosaPeso relativamente normale, presenza di abbuffate e utilizzo di purganti.Notevoli difficoltà rispetto alla separazione dalla famiglia (mancanza di oggetto transizionale), l'oggetto transizionale diviene il corpo. Per il trattamento...Fondamentale la personalizzazione del piano terapeutico. Tendenza all'evitamento di una psicoterapia individuale intensiva. Utile la stesura di un diario quotidiano per sottolineare l'associazione tra stati emotivi e certe modalità di alimentarsi e per costruire un'alleanza terapeutica. Molto utile anche il gruppo.Autòs (Se stesso)Il termine "autismo" è stato usato per la prima volta dallo psichiatra Eugen Bleuler nel 1911 per indicare uno dei sintomi comuni della schizofrenia nell'adulto. "Gli schizofrenici gravi non hanno più alcun rapporto col mondo esterno; vivono in un mondo asé; se ne stanno con i loro desideri, che ritengono appagati, o con la sofferenza della propria persecuzione; limitano al massimo i contatti con il mondo. Chiamiamo autismo il distacco dalla realtà e la predominanza della vita interiore" (Bleuler, 1911). ... "Allora dobbiamo assumere che questi bambini siano"
Dettagli
Publisher
A.A. 2007-2008
18 pagine
1 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/07 Psicologia dinamica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Exxodus di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicopatologia dello sviluppo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Biolcati Roberta.