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IMENTICANZA DI NOMI PROPRI DI FRASI DI
PAROLE STRANIERE
Non si tratta di semplice dimenticanza, ma anche di falso ricordo. Chi cerca di
richiamare alla mente un nome che gli sfugge ritrova nella propria coscienza altri
nomi, sostitutivi, di cui egli riconosce subito la falsità, ma che tuttavia continuano
ad imbrogliarsi. È come se il processo che deve portare al nome abbia subito uno
spostamento. Freud ritiene che tra il nome sostitutivo e quello ricercato ci sia un
nesso ben determinato. Le condizioni necessarie perché si verifichi la
dimenticanza di un nome con falsa reminescenza sono le seguenti:
Una certa disposizione a dimenticare questo nome;
• Un processo di repressione verificatosi poco prima;
• La possibilità di stabilire un’associazione esteriore tra questo nome e l’elemento
• represso prima.
I vocaboli di uso corrente nella lingua madre non possono essere dimenticati. Per
quanto riguarda i vocaboli di una lingua straniera, le cose stanno diversamente. In
questo caso, la tendenza a dimenticarli esiste, per tutte le parti del discorso, e un
primo grado di disturbo funzionale si manifesta come irregolarità nella nostra
padronanza di una lingua straniera, a seconda delle nostre condizioni generali e
del nostro grado di stanchezza.
La parola dimenticata si riallaccia a idee che mi toccano da vicino e mi fanno
penare. Il pensiero è sempre attraversato da una corrente di rapporti personali.
La dimenticanza dei nomi è contagiosa, consiste nella perturbazione dell’idea
causata da una contraddizione interna proveniente dal rimorso. Una parola
dimenticata o deformata, infatti, non è altro che una parola sempre associata ad
una idea inconscia, la cui azione si evidenzia tramite la dimenticanza. Tra il nome
dimenticato e la persona si è stabilito un rapporto inatteso determinato da una
associazione superficiale, chiamato rapporto secondario.
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R ’
ICORDI D INFANZIA E RICORDI DI COPERTURA
Il punto di partenza di Freud era l’osservazione che, stranamente, i primi ricordi
d’infanzia di una persona in genere si riferiscono a cose secondarie ed
insignificanti, mentre i soggetti adulti non conservano alcuna traccia delle prime
intense emozioni di quel periodo.
I ricordi di infanzia indifferenti derivano da un processo di spostamento, essi
costituiscono la riproduzione sostitutiva di altre impressioni, effettivamente
importanti, la cui esistenza è dimostrata dall’analisi ma la cui riproduzione diretta
ricordi di copertura
è ostacolata da una resistenza. Essi sono chiamati e si dividono
in tre casi:
Il ricordo di copertura appartiene ai primissimi anni dell’infanzia mentre le idee
• rivissute in esso, sostituite nella memoria e rimaste quasi inconsce, si ricollegano
spostamento
ad un periodo posteriore della vita del soggetto. Si parla di uno
regressivo/retrospettivo.
Più frequente è il caso inverso, in cui un’impressione indifferente di un periodo
• posteriore si fissa nella memoria come ricordo di copertura, solo perché
collegato ad un evento anteriore la cui riproduzione diretta è ostacolata da
copertura regredienti/spostati in
determinate resistenze. Questi sono ricordi di
avanti.
Il nesso tra ricordo di copertura e l’impressione coperta non è solo
• ricordo di copertura
contenutistico ma anche di contiguità nel tempo. Il è
contemporaneo/contiguo. L APSUS LINGUAE
I lapsus derivano da un’idea rimossa, è una confessione involontaria. Il suono
iniziale di una parola costituisce o no un suo elemento essenziale di
riconoscimento, non è esatto affermare che in caso di dimenticanza sia proprio
questo a tornare per primo alla mente. Se ci osserviamo mentre cerchiamo di
ricordare un nome dimenticato, spesso siamo convinti che questo nome cominci
con una certa lettera. Ma nel 50% dei casi ciò si rivela inesatto. Anzi in genere il
suono iniziale che per primo ci viene in mente non è quello esatto.
Perche avviene? Può essere causato dall’azione, anticipata o retroattiva, di un’altra
parte del discorso o di un’altra idea contenuta nella frase o nel contesto di ciò che
si vuole dire. Il disturbo può essere dovuto ad influenze esterne alla parola, alla
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frase, al contenuto del discorso, può essere provocato da elementi estranei
all’argomento di cui si voleva parlare e la loro azione si manifesta alla coscienza
proprio attraverso il disturbo.
Esistono poi altri tipi di lapsus. Ad esempio il lapsus di scrittura e il lapsus di
lettura (leggere una cosa per un'altra). La lettura non concentra tutta l’attenzione,
spesso infatti il lettore segue altre idee mentre legge. Il lettore spesso non sa
riportare ciò che ha appena letto perché ha agito automaticamente. Ciò non
accade se legge qualcosa per qualcos’altro, perché la nostra attenzione è
perturbata dall’attenzione per l’idea estranea.
D IMENTICANZA DI IMPRESSIONI O DI PROPOSITI
La dimenticanza è un fenomeno spontaneo, al cui svolgimento possiamo attribuire
una certa durata. Nel dimenticare si verifica una selezione tra le diverse esperienze
che si presentano, cosi come tra i particolari di ciascuna singola impressione e di
ciascuna esperienza vissuta. Conosciamo alcune delle condizioni necessarie
perché si conservi nella memoria e possa essere rievocato quello che senza tali
condizioni sarebbe dimenticato. Ma in innumerevoli occasioni della vita di tutti i
giorni, possiamo constatare a qual punto le nostre conoscenze siano incompiute e
insoddisfacenti; è evidente che sfuggono alla nostra conoscenza molti dei fattori
che regolano la scelta dei fatti da ricordare.
Spinto dal desiderio di portare un contributo alla coscienza delle condizioni della
dimenticanza, Freud prese l’abitudine di analizzare casi osservati su se stesso e su
altri soggetti. I casi vennero distinti tra dimenticanza di impressioni e di fatti
vissuti (di cose cioè che uno sa o sapeva) e dimenticanza di propositi (cioè di cose
che ha tralasciato di fare). Constatò che in tutti i casi la dimenticanza era dovuta
ad una sensazione spiacevole.
impressioni
Nelle dimenticanze delle si presentano falsi ricordi che se considerati
dal soggetto vengono chiamati inganni della memoria (inizio del delirio mentale).
La tendenza a dimenticare ciò che è penoso o riprovevole è generale, anche se la
facoltà di dimenticare è più o meno sviluppata secondo gli individui. Anche nelle
persone normali, cioè soggetti non nevrotici, si può constatare una resistenza che
si oppone a ricordi ed impressioni sgradevoli e alla rappresentazione di idee
penose. Ma questo fatto non è del tutto senza significato se si esamina la
psicologia di una persona nevrotica. Si è allora costretti a riconoscere in questa
tendenza un istinto di difesa contro le rappresentazioni di sensazioni sgradevoli,
istinto che può essere paragonato al riflesso della fuga negli stimoli dolorosi (uno
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