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Importanza dell'ordine
Si riscontra una marcata resistenza al cambiamento che per alcuni può assumere le caratteristiche di un vero e proprio terrore fobico. Questo può accadere se viene allontanato dal proprio ambiente (camera, studio, giardino ecc) o se nell'ambiente in cui vive si cambia inavvertitamente la collocazione di oggetti, del mobilio o comunque l'aspetto della stanza. Lo stesso può verificarsi se si lasciano in disordine oggetti (sedie spostate, finestre aperte, giornali in disordine): la reazione spontanea della persona autistica sarà quella di riportare immediatamente le cose al loro ordine, e se impossibilitato a farlo manifestare comunque inquietudine. La persona può allora esplodere in crisi di pianto o di riso, o anche diventare autolesionista e aggressiva verso gli altri o verso gli oggetti. Altri soggetti, al contrario, mostrano un'eccessiva passività e un'ipotonia che sembra renderli impermeabili a
qualsiasi stimolo. Vari aspetti dell'autismo
La gravità e la sintomatologia dell'autismo variano molto da individuo a individuo e tendono nella maggior parte dei casi a migliorare con l'età, in particolare se il ritardo mentale è lieve o assente, se è presente il linguaggio verbale, se un trattamento valido viene intrapreso in età precoce. L'autismo può essere associato ad altri disturbi, ma è bene dire che spesso maschera l'intelligenza di una persona, e che esistono gradi di autismo differenti tra loro. Alcune persone autistiche possiedono per esempio una straordinaria capacità di calcolo matematico, sensibilità musicale o altri talenti in misura del tutto fuori dell'ordinario, come realizzare ritratti o paesaggi molto fedeli su tela senza possedere nozioni di disegno o pittura.
Possibili cause
Non è stata individuata una causa specifica per l'autismo, anche se molti e diversi sono i
fattori implicati è che l'autismo potrebbe essere causato da un'interazione complessa tra fattori genetici e ambientali. Alcuni studi hanno suggerito che l'esposizione a determinate sostanze chimiche durante la gravidanza potrebbe aumentare il rischio di autismo nel bambino. Inoltre, è stato osservato che alcune condizioni mediche, come l'obesità materna, il diabete gestazionale e le infezioni durante la gravidanza, potrebbero essere associate a un aumento del rischio di autismo. È importante sottolineare che l'autismo non è causato da fattori come la cattiva educazione o le vaccinazioni, come erroneamente sostenuto in passato. La comunità scientifica concorda sul fatto che l'autismo sia una condizione complessa e multifattoriale, che richiede ulteriori ricerche per una comprensione completa delle sue cause. In conclusione, l'autismo è una condizione neurologica complessa che coinvolge una combinazione di fattori genetici e ambientali. Gli studi sono in corso per identificare le specifiche regioni cromosomiche coinvolte e le molecole che giocano un ruolo nella trasmissione degli impulsi nervosi nel cervello. La ricerca continua a essere fondamentale per una migliore comprensione e gestione dell'autismo.sistema dei neuroni specchio. Altre ipotesi sulle cause dell'autismo non completamente confermate scientificamente. Autismo e vaccinazione trivalente Tra le possibili cause dell'autismo viene, talvolta, anche segnalato il vaccino trivalente (contro morbillo, parotite e rosolia) ma tale ipotesi ha subito una forte smentita ad opera di uno studio giapponese (Honda et al. 2005) nel quale si è evidenziato che, nonostante la sospensione completa di tale vaccinazione nel 1993, l'incidenza della patologia è continuata ad aumentare. Altre ipotesi Sono state ipotizzate moltissime altre cause che potrebbero determinare forme di autismo in un individuo. Nella maggior parte dei casi queste ipotesi non hanno ancora trovato conferma scientifica, e sono accettate solo da una piccola minoranza di studiosi. - Insulto ambientale: vale come concausa, che, gli insulti ambientali e/o farmacologici scatenino l'autismo, ilQuale presenta sintomi del tutto sovrapponibili all'avvelenamento da mercurio o da altri metalli pesanti, tossici.
Predisposizione genetica: vale come concausa il fatto che alcuni soggetti sani abbiano, forse, una forma di debole predisposizione verso una assente/debole risposta agli insulti ambientali e/o farmacologici.
Precocità di trattamenti farmacologici: è riscontrato che nei neonati, il sistema immunitario è ancora in via di formazione e quindi non efficiente e/o vulnerabile. L'introduzione di farmaci per debellare o scongiurare malattie infettive, si rivela devastante per il sistema immunitario, metabolico e neurologico.
Secondo alcuni non sono più accreditate le teorie che postulavano un'alterazione del rapporto madre-bambino come causa di innesco della patologia autistica, tantomeno una origine psicologica di essa.
L'autismo è una delle molte malattie che vengono correlate da alcuni studiosi ad un'intossicazione da mercurio.
Secondo essi, visibili miglioramenti si riscontrano in autistici sottoposti a chelazione e correzione degli errori metabolici e delle disorganizzazioni neurologiche.
Shock psicologici di forte impatto ricevuti in infanzia, nei primi otto/dieci mesi di vita, talmente forti da far chiudere la personalità dell'individuo in una specie di campana di vetro, come se cercasse di essere invisibile e quindi non attaccabile da un eventuale ritorno dell'episodio o di un episodio simile. La persona coinvolta deve essere un parente stretto, qualcuno che l'individuo autistico ha continuato a vedere nel suo ambiente, in questo modo, questo "qualcuno", ha causato di tenere ben vivo il ricordo dell'episodio traumatizzante nella sua mente. Col tempo la paura ha preso il sopravvento, si è trasformata in terrore e/o terrore nascosto, di tutto e di tutti. Anche interventi chirurgici, anestesie, cure mediche di una certa serietà possono essere equiparate a shock.
Il genitore che lo assiste diventa, inconsapevolmente, colui che in seguito farà rimanere vivo il ricordo!Trattamenti: vitamine, minerali, fermenti lattici, tranquillità, pochi cambiamenti e fatti per gradi, piccole vittorie, musica, altri bambini.
Trattamenti
Data l'alta variabilità individuale, non esiste un intervento specifico valido per tutti allo stesso modo. Inoltre raramente è possibile ottenere la remissione totale dei sintomi. Per questo sono molti e diversi i trattamenti rivolti all'autismo. Gli unici però supportati da studi scientifici sulla loro validità sono gli interventi di tipo comportamentale e quelli di tipo farmacologico.
L'impiego dei farmaci (non esenti però da alta pericolosità e controindicazioni serie e severe) è volto alla riduzione o all'estinzione di alcuni comportamenti problematici o di disturbi associati come l'epilessia ed i deficit di attenzione, col fine di evitare
- ulteriori aggravamenti o per migliorarela qualità della vita.
- Nota storica sui rapporti fra autismo e psicoanalisi
- Fra i primi ad individuare la sindrome autistica, che prima veniva confusa nell'ambito del ritardomentale o comunque delle demenze precoci e precocissime o addirittura dell'amenza, furono deglipsicoanalisti.
- Prima di Leo Kanner, Melanie Klein descrive negli anni trenta del XX secolo un casoche lei chiama di psicosi infantile e che oggi verrebbe diagnosticato come autistico (tralasciamo ilcaso del Ragazzo selvaggio dell'Aveyron, descritto da un pedagogista francese nell'800 e oggetto diun film di Truffaut).
- Dopo di lei e dopo Kanner, che dette il nome alla sindrome negli anniquaranta, psicoanalisti come Margaret Mahler e altri (fra cui Bruno Bettelheim) in America, inoltreFrances Tustin, Donald Meltzer e altri in Inghilterra si occuparono di questi bambini negli anni'60-'80. (Vedi anche stati mentali).
- Con il loro stimolo un crescente
psicogene e ambientali che avevano dominato il campo in precedenza. All'accusa e all'ostracismo contribuì anche la questione Bettelheim, che fu oggetto negli USA di una campagna denigratoria feroce, con accuse di violenza e pedofilia che non sembrano essere state provate ma che tuttora influenzano l'opinione dominante in quel paese in questo campo.
In realtà la questione psicoanalisi e autismo sembra diventato quasi un tabù o un sacrilegio. Una quantità di ricerche, almeno da John Bowlby in poi, ha mostrato come l'ambiente familiare influenzi grandemente lo sviluppo e le caratteristiche dei figli, malati e non, e come le dinamiche familiari e le relazioni genitori figli possano essere soggette a distorsioni e fonte di malesseri e gravi disagi (cfr terapia familiare). Nel caso dell'autismo viene oggi vissuta in modo estremamente conflittuale l'osservazione del funzionamento delle dinamiche familiari, con l'effetto talvolta di
Impedireinterventi potenzialmente utili, se non indispensabili. La diagnosi di autismo sembra alloraeliminare d'ufficio ogni coinvolgimento dei genitori, a differenza di quanto accade nel rimanentecampo dei disturbi mentali e dell'handicap.[citazione [citazionenecessaria] necessaria]In effetti in tutti i paesi, sia in USA che in Gran Bretagna che in Italia ecc.gli psicoanalisti sono tuttora coinvolti nell'intervento nelle situazioni di autismo: non tanto e nonsolo per intervento diretto col bambino, ma anche nell'aiuto alla famiglia a diminuire possibiliaspetti disfunzionanti, nel lavoro in collaborazione con educatori, riabilitatori, insegnanti peraccompagnare bambino e famiglia nello sviluppo possibile, in una situazione che resta tuttora pococonosciuta in tanti aspetti.Criteri diagnostici del disturbo autistico"Disturbo autistico" è il termine tecnico con cui ci si riferisce all'autismo nel DSM IV ("Diagnosticand Statistical Manual ofMental Disorders- Fourth Edition, manuale diagnostico dei disturbi psichiatrici dell'American Psychiatric Association). Il disturbo fa parte di una categoria più