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Psicopatologia del linguaggio in età evolutiva – Asperger Pag. 1
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Interazione sociale e schemi cognitivi

La sindrome di Asperger può portare ad avere problemi con le normali interazioni sociali tra persone di pari livello. Nell'infanzia e nell'adolescenza questo può causare seri problemi perché un bambino o un ragazzo con la sindrome di Asperger avrà difficoltà a decodificare i segnali impliciti su cui si reggono le interazioni sociali e potrà essere messo da parte dai coetanei, creando quindi una sorta di "crudeltà sociale". Un bambino o ragazzo con questa sindrome viene spesso considerato responsabile di questa crudeltà nei suoi confronti sebbene egli non riesca a capire né il perché dell'ostilità né cosa stia facendo di "sbagliato". Recenti scoperte nel campo dell'educazione speciale hanno cercato di risolvere questo problema, ottenendo solo risultati parziali. Nell'età adulta una persona con la sindrome di Asperger.può trovare difficoltà a distinguere tra il sorriso di una cameriera che sta aspettando l'ordinazione al suo tavolo e quello della donna al tavolo davanti che è interessata a lui. Potrà cavarsela chiedendo una tazzina di caffè alla cameriera e ignorare la donna al tavolo davanti. L'alienazione sociale delle persone con la sindrome di Asperger è così intensa fin dall'infanzia che molti si creano amici immaginari per compagnia. Spesso comunque l'intensa attenzione e la tendenza a cercare di capire logicamente le cose può garantire alle persone con la sindrome di Asperger un alto livello di abilità nei loro campi d'interesse, anche se al prezzo di grandi difficoltà nell'interazione sociale. Nonostante le loro difficoltà inoltre essi hanno un raro e sviluppato senso dell'umorismo, con un'abilità non comune per i doppi sensi, i giochi linguistici, la satira e altro. La loro

La facilità di linguaggio è notevole, tanto che possono essere definiti "iperlessici". Sebbene molti individui con la sindrome di Asperger non possono avere una vita considerata socialmente appagante dalla gente comune, molti infatti rimangono pressoché soli, è possibile per queste persone trovare persone comprensive (qualche volta tra persone che rientrano nel campo dell'autismo, altre volte no) e avere con loro strette relazioni.

Mentre molti affrontano enormi problemi, alcuni riescono a superare gli ostacoli e ad avere successo nella società. Molte persone che soffrono di questi disturbi sono sposate e hanno figli; i loro bambini possono essere persone comuni o soffrire di qualche disturbo di tipo autistico. Molte persone autistiche non sanno di esserlo, né i loro familiari e i loro amici ne sono a conoscenza, perché forme leggere di autismo non vengono di solito diagnosticate oppure diagnosticate solo in parte anche da.

professionisti del settore. Definizione del DSM La sindrome di Asperger è definita nel "Manuale statistico e diagnostico dei disturbi mentali" (DSM-IV) nella sezione 299.80 come:
  1. Difficoltà qualitative nel rapporto sociale, manifestandosi con almeno due tra le seguenti:
    • Difficoltà marcata nell'uso di comportamenti non-verbali multipli, come il guardarsi negli occhi, le espressioni facciali, la postura corporea e i movimenti per regolare le interazioni sociali
    • Impossibilità a sviluppare relazioni appropriate tra persone di pari livello
    • Mancanza di ricerca spontanea per condividere divertimenti, interessi, od obiettivi con altre persone (difficoltà nel mostrare, portare o indicare oggetti d'interesse alle altre persone)
    • Mancanza di reciprocità sociale ed emotiva
  2. Modelli di comportamento stereotipati e ripetitivi, manifestati da almeno uno dei seguenti:
    • Raggiungimento di un'occupazione mentale con uno o più

modelli stereotipati eristretti d'interesse, che sia anormale nell'intensità e nell'attenzione

Aderenza apparentemente inflessibile a specifici rituali o comportamenti non necessari

Movimenti corporei stereotipati e ripetitivi (come agitare mani e dita o altri movimenti)

Persistente ed eccessivo interesse per parti di oggetti

Il disturbo crea difficoltà notevoli nelle aree sociali, professionali o altre aree d'importanza notevole per la vita di tutti i giorni

Non esiste un significativo ritardo nelle abilità linguistiche

Non esiste un significativo ritardo nello sviluppo cognitivo o nelle capacità appropriate all'età di aiutarsi e di avere un comportamento adatto alle circostanze (tranne che nelle interazioni sociali) e curiosità per l'ambiente esterno nell'infanzia

Non ci sono motivi di ritenere che si tratti di una forma di schizofrenia o di un altro disordine pervasivo dello sviluppo

Una serie di

Studi hanno supportato l'idea che ci sono infatti pochi casi nei quali i pazienti possono rientrare nei criteri del DSM-IV. I pazienti tipicamente mostrano difficoltà comunicative, il che li qualifica per una diagnosi di autismo e non di sindrome di Asperger.

Relazioni con l'autismo

Gli esperti oggi sono generalmente d'accordo sul fatto che non esista una singola condizione mentale chiamata "autismo". Piuttosto, c'è una gamma di disturbi con differenti forme di autismo che occupano varie posizioni all'interno della stessa. Ma dentro certi circoli della comunità autistica/SA, questo concetto di gamma di disturbi è messa parecchio in discussione. Se differenze nello sviluppo sono una pura funzione di differenti acquisizioni di capacità, cercare di distinguere tra gradi di serietà di un disturbo può essere pericolosamente fuorviante. Una persona può essere soggetta a aspettative irrealistiche solo sulla base.

Di osservazioni superficiali fatte da altri nella comunità. Negli anni Quaranta, Leo Kanner e Hans Asperger, lavorando indipendentemente negli Stati Uniti e in Europa, identificarono essenzialmente la stessa popolazione, con un po' più di funzionalità sociale in quello di Asperger che in quello di Kanner.

Gli studiosi sono alla ricerca di una soluzione al problema di come suddividere la gamma. Non c'è un modo immediato per fare ciò. Sembra che ciascuno possa dividere la popolazione autistica nel modo che gli pare più consono. Autistici che parlano, altri che non lo fanno. Autistici con attacchi, altri senza. Autistici con molti comportamenti ripetitivi, altri con meno e così via. Alcuni stanno cercando di identificare i geni associati con questi tratti, come un modo per fare raggruppamenti logici. Alla fine uno potrà sentire parlare di autistici con o senza il gene HOXA 1, con o senza cambiamenti al cromosoma 15 eccetera.

Dettagli
Publisher
A.A. 2004-2005
5 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sara F di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicopatologia del linguaggio in età evolutiva e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof Metro Daniela.