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PSICOPATOLOGIA DEL LINGUAGGIO IN ETA' EVOLUTIVA

Lezione 13 novembre 2007

Per iniziare: TESTI

  • Pennisi, Perconti: Le scienze cognitive del linguaggio (23 €, 300 pg)
  • Pennisi et alii: Trattato di psicologia del linguaggio (23 €, 360 pg)
  • Bruch Hilde: La gabbia d'oro. L'enigma dell'anoressia mentale.

Distinguiamo, a seconda delle cause che le provocano, diverse patologie:

- Patologie genetiche (mutazioni Fox P2 - disturbo con problemi di articolazioni e di uso della grammatica)

- Patologie sensoriali (sordità, cieco-sordità)

- Patologie cerebrali (afasie, dislessie)

- Patologie psichiche (autismo, schizofrenia)

- Patologie psicosociali (balbuzie)

PATOLOGIE GENETICHE:

Mutazioni del Fox P2, gene che sottostà all'articolazione motoria fine (che ha dunque a che fare con la bocca e con la faccia). Permette la differenziazione delle cellule nell'embriogenesi. Questo gene rende automatica l'articolazione linguistica. Ma non è solo

Questione di geni… Gli enfants souvages la dicono lunga: gli enfants souvages sono infatti quei bambini abbandonati nei boschi o nelle foreste, che vivono e crescono a stretto contatto con gli animali e che non hanno a che fare con altri uomini. Ebbene, anche se questi bambini a livello di geni sono come tutti gli altri, si spostano gattonando anche quando crescono, non usano il linguaggio e se non lo apprendono entro i 4 anni non saranno più in grado di produrlo. È quindi evidente che, geni a parte, è necessario che il bambino si sviluppi in una comunità che gli insegni a camminare sulle gambe e a parlare.

PATOLOGIE CEREBRALI:

  • Secondo il modello classico, di cui vedremo più avanti le critiche:
  • AFASIA DI BROCA
    • Difficoltà articolatorie
    • Assenza di difficoltà articolatorie
    • Eloquio lento
    • Eloquio fluente
    • Appiattimento prosodico
    • Prosodia intatta
    • Riduzione del lessico
    • Lessico intatto
    • Buona comprensione e
    • Scarsa comprensione
  • AFASIA DI WERNICKE

Econsapevolezza del proprio deficit

Econsapevolezza del proprio deficit. Sempre secondo il modello classico:

  • Area di Broca: addetta alla produzione linguistica
  • Area di Wernicke: addetta alla comprensione linguistica
  • Fascicolo arcuato: collegamento tra le due aree. Trasmissione di informazioni (ricordiamo dunque l'afasia di conduzione che si ha in seguito alla lesione del fascicolo, in cui si riscontra difficoltà articolatoria e di comprensione; e poi l'afasia globale, che consiste nella quasi totale assenza di linguaggio).

CRITICHE (secondo i sintomi) AL MODELLO CLASSICO DELL'AFASIA DI BROCA

  1. Mancato uso di parole funzione (funtori)
  2. Ordine delle parole: difficoltà di comprensione e di distinzione tra verbi transitivi ed intransitivi
  3. Uso di verbi facili: difficoltà a comprenderli
  4. Movimenti trasformazionali (*significa: modificare una frase nella sua struttura ma non nel significato profondo), difficoltà a produrli ed a comprenderli.
dimostrano che l'afasia di Broca non riguarda solo la produzione del linguaggio, ma anche la comprensione dello stesso. CRITICHE (secondo i sintomi) AL MODELLO CLASSICO DELL'AFASIA DI WERNICKE
  1. Deficit di produzione (quindi non solo di comprensione)
  2. Inversione delle frasi (è un deficit di produzione, non di comprensione)
  3. Creazione di neologismi (deriverebbe dalla incapacità di produrre determinate parole, per cui risulta necessario inventarne di nuove)
  4. Prosodia intatta (come si può mantenere intatta la prosodia se non si comprende ciò che si dice e che si ascolta?)

Neurologicamente: se il danno riguarda solo la corteccia, risulta più facile la riabilitazione. Quando vengono però colpiti i gangli della base, che si trovano nella zona midollare, più interna del cervello, è più difficile attuare una efficace riabilitazione ed è più difficile che questa sortisca evidenti effetti di miglioramento.

gangli della base presiedono all'articolazione oro-facciale (bocca-faccia), comandata dal gene Fox P2, ma inizialmente erano deputati solo allamasticazione. Ma se sono dunque i gangli a presiedere all'articolazione oro-facciale, che mansione ha l'area di Broca, che abbiamo detto fino ad ora fosse addetta alla produzione del linguaggio? Sembra, da studi recenti, che l'area di Broca sia la responsabile del MANTENIMENTO DELLA TRACCIA: Paolo ama Maria; Maria ama Paolo: ci accorgiamo che il significato della frase è lo stesso, sebbene la struttura della stessa sia modificata, quindi diversa. Ebbene, la "traccia" (conservata nell'area di Broca) è ciò che ci permette di conservare il significato profondo delle parole.

Lezione 14 novembre 2007

Nascita del concetto di MALATTIA MENTALE: (importante per capire come venivano inizialmente denominati e valutati i fenomeni mentali)

  1. Medioevo: la follia viene vista come "vizio morale"
  2. ...
  1. 1600: i "folli" vengono internati forzatamente e collettivamente (messi nelle carceri insieme a ladri, assassini, truffatori)
  2. 1700: sorge l'istituzione manicomiale
  3. Fine 1700: (con l'Illuminismo) nasce la psichiatria, e la follia inizia ad essere valutata come "malattia" (ma non vi è ancora distinzione tra malattia organica e malattia mentale)
  4. 1900 (col Positivismo): si iniziano a cercare le cause della malattia mentale. Kraepelin (1856-1926) stilò una prima griglia sulla classificazione delle malattie mentali:
    • Disturbi mentali dovuti a cause biochimiche (delirio dovuto all'alcool, febbre)
    • Disturbi mentali da decadimento organico (demenza senile, alterazioni legate all'età)
    • Dementia praecox: demenza precoce: SCHIZOFRENIA
    • Sindromi maniaco-depressive
    • Paranoia - "follia" per antonomasia
    • Stati psicopatici: fobie e ossessioni
Ma mettiamo bene in chiaro quali sono le principali differenze tra

malattia organica e malattia mentale:

MALATTIE MENTALI MALATTIE ORGANICHE

Lunga durata Esordio improvviso e breve durata

Difficile ricerca delle cause Nella maggior parte dei casi, comprensibili sono le cause

Sintomi diversi da persona a persona Sintomi simili, che possono presentarsi in diverse combinazioni ma non cambiare, generalmente.

LA SCHIZOFRENIA

Caratteristiche della dementia praecox (Kraepelin):

  • Allucinazione: riguarda l'alterazione della percezione. Si percepisce qualcosa che non c'è, si parla per questo di percezione "privata" e non pubblica. Si possono avere allucinazioni visive, uditive, olfattive, tattili: le più tipiche della schizofrenia sono quelle uditive: lo schizofrenico sente nella sua testa commenti in 2° o 3° persona o dialoghi tra più voci. I farmaci psicolettici tendono ad attutire i sintomi più gravi.
  • Delirio: falsa credenza sostenuta con fermezza incrollabile. È impossibile convincere uno

Schizofrenico che stia delirando, ma prima di affermare che lo stia facendo, è necessario analizzare il contesto culturale e sociale da cui proviene: potrebbe sembrarci un delirio il discorso di un kamikaze, che invece è assolutamente cosciente e consapevole di ciò che vuole fare.

Turbe del pensiero: chiamata più in generale "turbe linguistica", dato che possono essere confuse le parole, ma non necessariamente il pensiero.

Turbe del comportamento: comportamenti anomali, come ad esempio l'isolamento.

Dettagli
Publisher
A.A. 2004-2005
7 pagine
1 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sara F di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicopatologia del linguaggio in età evolutiva e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof Metro Daniela.