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PROBLEMI E RISORSE FAMILIARI, IL PUNTO DI VISTA DELLA COMUNITÀ
1) I processi ecologici delle condizioni di disabilità
La necessità di considerare l’intera famiglia ha finalmente messo in luce l’importanza dei processi edei sistemi che interagiscono nelle condizioni di difficoltà familiare. Per un’adeguata comprensione delle fatiche che intervengono all’interno di un sistema occorre considerare tutti gli ambiti e le interazioni che si verificano nell’ecologia di tale sistema. Questo modo di procedere consente di situare la disabilità in una prospettiva che valuta difficoltà e risorse e gli interventi che è possibile progettare. La visione del mondo da parte della famiglia definisce il suo modo di interagire all’interno e all’esterno del nucleo.
Processo di adjustment-crisi-adattamento-coping Æ percorsi che i nuclei seguono per tentare di raggiungere diversi equilibri possibili. La stabilità
conquistata è, in certi casi, superiore allaprecedente, in altri, invece, non corrisponde ad una condizione positiva. Tutti i modelli di comunità fanno riferimento al principio di base dei paradigmi ecologici: un cambiamento in una parte del sistema interferisce nelle altri parti creando nuovi bisogni per un adattamento del sistema stesso:- Identificare le relazioni che possono offrire risorse potenziali
- Prestare attenzione al fatto che più generazioni possono fare esperienza di uno stesso avvenimento
- Mediare i rapporti con il contesto sociale nell'arco del lungo periodo.
- La persona e la ricerca di significato.
La funzione nel processo di buon adattamento. Patterson (1988) è il significato differenziato in 2 livelli: il significato situazionale (= riferito alla definizione soggettiva della famiglia rispetto ai propri problemi; funzione strumentale) e il significato globale (= sistema di credenze; funzione culturale).
Tre livelli importanti da esaminare quando le famiglie devono riadattarsi dopo una situazione stressante:
- I significati situazionali: corrispondono al modo in cui i membri della famiglia parlano tra loro delle condizioni stressanti ed iniziano a costruire significati rispetto a situazioni problematiche o di fatica.
- Identità familiare: fa riferimento a come le famiglie vedono se stesse, attraverso la loro struttura e il loro funzionamento; tende a mantenersi stabile nel tempo; le regole che guidano i membri includono:
- la definizione dei vincoli esterni ed interni
- l'assegnazione dei ruoli per l'esecuzione dei compiti familiari
- le regole e le norme per
Un comportamento di interazione.
Il punto di vista della famiglia sul mondo: è l'orientamento che i membri hanno rispetto alla realtà esterna: come la interpretano, quali sono le loro credenze e quali sono gli obiettivi della famiglia. Per molti nuclei familiari può essere difficile descrivere la propria visione condivisa del mondo.
Reiss (1981): gli individui utilizzano differenti strategie di soluzione dei problemi a seconda se li risolvono da soli o con l'intera famiglia.
I processi di cambiamento familiare e l'interpretazione della condizione di disabilità.
Seligman (1997): esamina la staticità/dinamicità dello stile culturale e il suo ruolo nello stabilire lo stile ideologico e i valori della famiglia (connessi ai comportamenti di attivazione e influenzati da criteri culturali), i modelli di interazione (definiscono i compiti e le responsabilità di ogni membro) e le priorità funzionali.
Sono regole di vita influenzate da macrofattori, quali status economico, appartenenza etnica razziale o religiosa).ƒ Il percorso verso la comprensione del problema. Taylor (1983) Æ le persone che fanno esperienza di un evento fortemente negativo si adattano distorcendo in modo selettivo i punti di vista negativi su di sé e si costruiscono illusioni. Le persone sviluppano regole condivise usando il linguaggio e riducono e mantengono la stabilità dei rapporti all’interno e all’esterno della famiglia.ƒ Il senso di controllo sulla situazione: primo livello di cambiamento. Il problema disabilità pone i genitori di fronte ad una situazione inattesa. Spesso la diagnosi è resa esplicita ai genitori in modo inatteso. La maggior parte di loro manifesta forme di incredulità, sfiducia nell’operatore e/o negazione dell’evento. In molti casi la diagnosi o la definizione del problema di un tecnico o di un educatore viene rifiutata,
Anche se le figure che evidenziano le difficoltà del bambino sono diverse e si succedono nel tempo, questa strategia di evitamento ha come conseguenza un grave ritardo nella diagnosi e, quindi, nell'attuazione di strategie utili ad affrontare efficacemente i problemi.
Disabilità e identità della famiglia: secondo livello di cambiamento. La presenza di una situazione di disabilità grave richiede che siano sviluppate nuove routine per gestire i problemi della malattia e che siano stabilite nuove regole e nuovi ruoli. In alcuni nuclei ci può essere la tendenza ad indirizzare una parte sproporzionata delle proprie risorse verso i bisogni della malattia riducendo le energie che normalmente sarebbero indirizzate alla vita quotidiana. Altri nuclei invece si concentrano sui possibili processi di salute - in questo caso la disabilità può essere un problema grave ma non invade tutte le sfere dei rapporti e dell'organizzazione.
familiare.ƒ Disabilità e visione del mondo della famiglia: terzo livello di cambiamento.
Gli eventi disastrosi frantumano le aspettative, gli obiettivi e la visione del mondo; ciò produce incertezza e ambiguità. Il processo di ristrutturazione della famiglia si associa ai cambiamenti delle loro credenze sul nucleo familiare e sul mondo esterno. La cultura della comunità è estremamente efficace nell’influenzare e nell’organizzare il modo in cui le famiglie pensano di essere in grado di gestire il problema. L’esperienza della disabilità cambia le priorità e i significati rispetto all’organizzazione della propria vita.
3) Stress.ƒ Introduzione al percorso stress-adjustment-crisi-adattamento-coping.
Nella letteratura attuale lo stress non è considerato come una condizione assoluta che può colpire le persone, ma come un accadimento che diventa problematico solo qualora sottoponga un individuo, per un
certo periodo di tempo, ad un dispendio di energie superiore al livello da lui considerato accettabile. Fondamentale è il momento della valutazione, processo mentale durante il quale un individuo dà ad un evento un significato soggettivo e personale. È il percepire l'evento come stressante che lo rende tale. Si può parlare di eventi nodali (durata limitata nel tempo e comportano veri e propri stravolgimenti), eventi quotidiani (disturbano la normale routine), frequenti situazioni di difficoltà e disagio. Situazioni di crisi e processi di adattamento. Il termine crisi deriva dal greco e significa decidere; descrive il momento nodale di una situazione che può concludersi in maniera positiva o estremamente dannosa per la persona. Il termine esprime un momento confuso a seguito del quale la situazione può evolversi secondo percorsi diversi. La crisi può aggravare e ridurre le risorse dell'individuo e danneggiare anche.Quelle dellasua famiglia. Il superamento della crisi implica la capacità del soggetto di attivarsi e gestire lacondizione di stress senza essere travolto.Patterson (1994) Æ vede in questo processo un andamento di tipo circolare e distingue tra fasi diadjustment (= periodo stabile durante il quale le famiglie resistono acambiamenti notevoli e tentano di rispondere alle richieste indotte dallasituazione con le risorse e le capacità esistenti) e fasi di adattamento (= lefamiglie tentano di mantenere o ripristinare l’omeostasi acquisendo nuoverisorse, ridurre le richieste a cui devono far fronte, cambiare i significati circa lapropria situazione).ƒ Coping.Il processo di adattamento e quello di coping sono distinti solo dal punto di vista concettuale; lefamiglie tentano di risolvere i loro problemi provando a migliorare (adattandosi) e a individuarerisorse e risposte utili per affrontare con successo la situazione (coping).Lazarus e Folkman (1984) Æ
frontare, gestire o ridurre lo stress, le sfide o le situazioni difficili. Il coping può includere strategie di adattamento, come la ricerca di supporto sociale, la ristrutturazione cognitiva, l'uso di tecniche di rilassamento o di gestione dello stress, l'adozione di comportamenti salutari o la ricerca di soluzioni pratiche ai problemi. Il coping può essere considerato come un processo dinamico che varia in base alla situazione e alle risorse personali disponibili.