Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Applicando l teorie di Freedman all’ambito delle relazioni, tronick ritiene che esitono Processi relazionali di
attivazione che vengono attivati da esperienze relazionali diverse. tali RAP vengono assemblati
dinamicamente in uno Spazio esperienziale relazionale. Gli spazi ERS si localizzano nel cingolo e nelle 11
strutture limbiche. Il singolo spazio ERS è composto dall’assemblaggio dello spessore dei RAP accumulati dai
diversi contesti di attività temporale vissuti all’interno di una stessa relazione. L’insieme dei RAP crea una
gestalt dinamica all’alterno dello spazio ERS.
Influenza dinamica specifica delle relazioni su altre relazioni
La teorizzazione dei Rap e degli ERS è dinamica e specifica. Sul piano dinamico, ogni volta che il bambino fa
esperienza di relazione con un altro cambieranno sia i RAP sia gli assemblaggi di RAP della relazione stessa.
Tali cambiamenti influiscono sui cambiamenti dei RAP nelle altre relazioni e quindi su tutti i modo di essere
del bambino. Tale cambiamento non avviene in modo scisso dal passato ma come unione e modificazione
rispetto all’esperienza passata. Proprio in base a questi cambiamenti, ogni relazione è singolare nel senso di
unica ma non statica, e capace di influenzare le altre relazioni in modi unici. La possibilità di influenzare le
altre relazioni nasce dalla ricorrenza e dall’intensità delle’esperienza relazionale. Prendiamo sempre come
riferimento la relazione madre bambino poiché l’assemblaggio dei suoi RAP avrà un grande spessore e quindi
occuperà la maggior parte dello spazio ERS( in questo caso ERS come assemblaggio dei ERS delle varie
relazioni?); può essere paragonata ad un odore intenso rispetto agli altri odori, nonché presentato
ripetutamente. Non tutte le interazioni madre bambino avranno influenza sulle altre relazioni. Quando
l’assemblaggio dei RAP raggiunge una coerenza tale da generare uno stato diadico di coscienza, provoca un
cambiamento radicale, un cambiamento nella gestalt dello schema dei RAP nello spazio ERS, influenzando
così i RAP delle altre relazioni che sono comunque presenti all’interno dello spazio ERS.
La relazione non assume una forma fissa proprio grazie al ricorrere della relazione e delle sollecitazioni
ricorrenti dei RAP: ogni volta che la relazione viene rispedita cambiano anche le sue caratteristiche, e questo
perché madre e bambino co-creano sempre nuove forme di stare insieme.
Psicodinamica infantile?
Se durante l’infanzia prende forma uno spazio ERS, dobbiamo presupporre che esistano dei processi
psicodinamici infantili che si manifestano in vari modi. Tra questi processi è possibile che si creino dei
conflitti, per esempio al livello delle conoscenze relazioni implicite. È possibile che il bambino decida che con
la madre può fare una determinata azione mentre essa non può essere svolta con la zia e che questo venga
vissuto come un conflitto relativo alla paura di poter perdere una di queste due relazioni. Questo conflitto
limiterebbe l’interazione quindi la creatività della diade. Quindi, sebbene la presenza di tali processi dinamici
non è ancora stata dimostrata, si creerebbe un modello basato su processi psicodinamici e inconsci di carattere
infantile, modello che ben si differenzia dai modelli lineari delle neuroscienze dove di certo non è contemplato
l’inconscio e il conflitto.
Intrappolato nell’infanzia
Il processo co-creativo del cambiamento suggerisce che anche nella relazione tra adulto e terapeuta bisogna
soffermarsi sul cambiamento dello stare insieme. Ecco che ritorna quel “qualcosa in più” che permetterebbe il
cambiamento. Il problema è il non rimanere intrappolati nell’infanzia. È vero che il cambiamento adulto
dovrebbe essere interpretato in base ai meccanismi basilari di cambiamento infantile, ma è vero anche che il
cambiamento infantile si basa su intenzioni relazioni implicite ed affetti che sono gli strumenti primari del
bambino adeguati solo per la sua età. Quando guardiamo la cambiamento dell’adulto dobbiamo considerare
che sono presenti altri strumenti, simbolici, linguistici, rappresentazioni, ecc. che mediano una nuova forma,
più evoluta, di co-creazione della relazione e quindi del relativo cambiamento.
Perché la connessione con gli altri è così importante?
Quando ci stabilisce una connessione con un’altra persona si vive un’esperienza di crescita, senso di
continuità, sintonia e sensazione di comprender il significato dell’altro. Quando questa connessione non è
presente si perde il senso di continuità e la perdita di significato. Sentirsi scollegati è doloroso e può portare a
conseguenze molto gravi a qualsiasi età. 12
Modello degli stati diadici di coscienza DSCM
Alla base del Modello degli stati diadici di coscienza c’è l’idea che l’uomo sia un sistema psicobiologico
complesso e aperto, e che abbia bisogno di attingere all’ambiente per incrementare il suo stato di complessità
e organizzazione. Al vertice dei sistemi psicobiologici che riguardano l’uomo troviamo gli “sati di coscienza”
SOC. Essi:
- Sono il significato implicito ed esplicito adeguato per età che attribuiamo al mondo e alla relazione con
esso
- Forniscono una previsione per il futuro
- Sono collegati e dipendono da tutti i livelli psicobiologici sottostanti, come quelli relativi al
funzionamento cerebrale
- Influiscono sui sottostanti livelli in maniera circolare e causale
- Si formano allo scopo di dare senso e coerenza al mondo, ma spesso questa coerenza risulta disordinata
proprio in base al fatto che cambia continuamente.
- Vengono creati da un sistema di regolazione diadico che opera per creare significano nell’individuo e nel
suo interlocutore
La regolazione dei significati della diade porta alla formazione degli “stati diadici di coscienza” DSC da cui
nascono nuovi significati co-creati che poi vengono inglobati dallo stato di coscienza dei singoli individui
coinvolti. La coerenza e il significato che ogni individuo attribuisce al mondo va così ad accrescersi proprio
grazie al contribuito del significato e DSC co-creato con l’altro. Questo è il meccanismo che sta alla base del
Modello di espansione diadica della coscienza DECM.
Quindi, essere in connessione significa avere una regolazione diadica tale da formare i DSC che permettono di
aumentare coerenza e complessità. Essere disconnesso, soprattutto se in modo cronico, porta ala
dissipazione/perdita di coerenza e complessità fino all’entropia(morte).
Che cos’è uno stato di coscienza SOC?
Qui parleremo di stati di coscienza come stati psicobiologici, ossia un’organizzazione complessa e particolare
di corpo, mente, cervello, comportamento ed esperienza. Questi elementi producono il significato implicito ed
esplicito che noi attribuiamo al mondo, significato da cui scaturiscono le intenzioni e le azioni. Lo stato di
coscienza non è sinonimo di consapevolezza: quest’ultima una volta raggiunta rimane uguale a se stessa,
mentre lo stato i coscienza è in continua evoluzione; inoltre, la maggior parte delle azioni quotidiane sono
intenzionali eppure sono inconsapevoli.
Gli stati di coscienza organizzano azioni interne ed esterne verso un determinato scopo. Esse sono guidate
dalla “certezza impellente”. Freedman spiega come il nostro corpo e il nostro cervello sono impegnato
nell’azione di proiettarci corporeamente nel mondo. La certezza impellente è questo tipo di impegno, il nostro
esserci nel mondo con il nostro specifico modo di essere nel mondo. Questa certezza è per lo più
inconsapevole, così come non siamo consapevoli dell’aria che respiriamo ma che comunque è sempre
presente anche se con diverse densità. La certezza impellente diventa cosciente quando viene messa in dubbio,
quando viene violata; la certezza dell’interezza degli oggetti viene violata quando il mago taglia a metà una
donna. Allo stesso modo, si osserva la certezza impellente dell’adolescente che crede che per creare la pace
mondiale basta andare tutti d’accordo, ossia rispecchia il suo particolare modo, adeguato all’età, di percepire e
dare significato al mondo.
SOC adeguati all’età
I SOC possono solo essere adeguati per età proprio perché rispecchiano quel particolare modo di dare
significato al mono che è collegato al livello di sviluppo del soggetto. La memoria/conoscenza muscolare di
un giocatore di baseball mentre afferra una palla non è la stessa di un bambino di 1 anno che afferra una
pallina; eppure il significato attribuito a quella palla e a quel movimento è coerente con il contesto in cui essi
stanno agendo. Se il SOC è adeguato all’età, anche il DSC che si istaura tra bambino piccolo e adulto sarà 13
adeguato all’età di bambino e adulto e sarà quindi diverso dal DSC creato dallo stesso bambino e dalla stessa
madre ma qualche anno dopo. Quindi, soc e connessioni non sono fissi ma cambino dinamicamente in base
allo sviluppo.
Il bambino piccolo possiede degli insiemi psicobiologici di affetti, azioni ed esperienza. Il significano nasce
da ciò che corpo e cervello fanno, quindi in base all’esperienza soggetti nel momento e del momento, sebbene
la durata di questa dimensione temporale poi si allunghi con lo sviluppo. Il neonato può avere un SOC del tipo
“ ci sono cose da guardare” ma non può creare uno stato relativo all’idea di esplorare per un certo tempo un
oggetto perché non può ancora coordinare le proprie azioni finalizzate.
Secondo Piaget, i bambini più grandi creano significato in base a ciò che il bambino può fare con l’oggetto,
come afferrare, sbattere, ecc. Questo significa che il significato che quell’oggetto assumerà dipenderà dal
grado di elaborazione delle informazioni dell’’oggetto, dal modo in cui se ne fa esperienza. Un oggetto
minaccioso può fare paura in base ad un’esperienza passata di dolore oppure può essere divertente perché
stimola la curiosità verso un oggetto nuovo. Ritornando ad una dimensione relazione, i bambino hanno SOC
specifici e diversi per ogni persone. Se il bambino sorride in risposta all’adulto che sorride possiamo dire che
si sia creato un SOC del tipo” è una persona conosciuta e simpatica”, ma questa può essere una persona
eccitante, oppure, da cui trarre conforto, con cui fare un certo gioco, ecc. Quindi una stessa azione
appartenente ad un SOC può avere diversi significati in base a chi si ha d fronte.
I SOC hanno poi una certezza impellente, come nel caso del bambino che non prova a cercare l’oggetto
nascosto perché è assolutamen