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DEFICIT NELLA FASE di OUTPUT.

a) modalità di comunicazione egocentrica: non rispetta i turni di conversazione, non

si immedesima in ruolo e funzione altrui). Si deve far nascere in loro l’esigenza di un

linguaggio chiaro e preciso.

b) blocco: opposti a B. impulsivi, cancellano e riscrivono, paura di sbagliare, indecisi.

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c) risposte per tentativi ed errori: propongono risp. e strategie causali errori

appresi, manca la consapevolezza che la risposta X ha prodotto la soluzione del

problema successo = casuale.

d) incapacità a trasporre immagini visive:

e) mancanza o insufficienza del bisogno di precisione o esattezza: non sente il

bisogno di esprimersi o scrivere con precisione grafia/disegni incomprensibili

(l’esito sembra + errato di quanto sia realmente).

g) mancanza o insufficienza di strumenti per comunicare risposte elaborate

correttamente: incapacità di esprimere in modo adeguato le risposte elaborate

servono cap. ling. verbali, scritte, figurative adeguate).

h) comportamento impulsivo e di “passaggio all’atto”: crede che pensare sia perdita

di energia e agisce senza pensare all’effetto (es. scalcia 1 oggetto x prenderlo o

risponde senza riflettere).

STRUMENTI X LA VALUTAZIONE FUNZIONALE: il docente deve individuare le

capacità del singolo e partire da quelle x costruire lo sviluppo cognitivo: serve una

diagnosi Funzionale sulle funzioni comportam.

circolare ministeriale 250/85: serve una DF su un intervento educ. x le difficoltà e

possibilità di recupero.

Dopo DF check list = scala di valutazione di abilità, strutturate gerarchicamente

(da semplici a complesse).

CAP. 2 – Potenziamento: i principi 7

Mattia (12 anni s. Down, sta seduto massimo 10 min.) + Luca DSA (risposte

impulsive) hanno problema di lettura, attenzione, Luca iperattività arousal

iperattivato!

Si può creare n recupero indipendentemente da età, tipo e gravità di patologie:

secondo alcuni psicologi solo entro il periodo critico è possibile la modificabilità.

VS..

Teoria modificabilità cognitiva strutturale di Feurestein: vs periodo critico Minore

età può aiutare, ma l’età > non ostacola! (a volte l’intervento è + efficace in età >).

Modif. è sempre possibile (metodi 2° patologie).

Recupero e potenziamento complementari: R.: riacquisto di possesso di abilità perse,

P.: migliorare le abilità di base. legato a potenzialità: capacità che ha ma devono

emergere.

Programma di potenziamento: dà i mezzi e strategie x rendere + forte (potenziare) il

bambino.

M : tramite l’allenamento all’automatizzazione si e svincolo di

ODELLO TEORICO

risorse si arriva a capacità sempre + complesse: il potenziamento riguarda l’aspetto

emotivo (es. regolare emozioni) e cognitivo e non ha fine!

le abilità di base devono essere automatizzare x non avere “lacune” nelle +

complesse: l’evoluzione avviene in modo dinamico: 2° la RET (rational emotive

therapy) i processi psicologici sono interattivi tra loro! 8

Cognizioni emozioni e comportamenti non sono fenomeni isolati (cambiando 1

cambiano tutti). È un modello in divenire x la sua modificabilità a livello inter e

intrapsichico.

Pfanner, Masi e Marcheschi: ogni difetto di un livello ne crea altri propongono

un’analisi strutturale trilineare distinguendo (nel Sé): aspetti cognitivi, libidici e

strumentali-simbolici: 1interazione disarmonia tra questi3 crea arresti/rallentamenti

nello sviluppo. relazione docente-alunno è basilare!

: fine ultimo dell’intervento NON è il

TRADUZIONE OPERATIVA DEL MODELLO TEORICO

far riprodurre info, ma il migliorare il “punto debole” del soggetto (es. maggiore

attenzione o + cap. relazionale).

la valut. funzionale serve è indispensabile xkè a1° impatto può sembrare un problema

di abilità di lettura poi emerge un p. di attenzione! Serve un intervento basato su:

livello cognitivo (quali processi e contenuti devo potenziare? es. con

l’automatizzazione) + emotivo (devo migliorarne autostima e reazione agli

insuccessi? Es. tecnica prima penso) + comportamentale (devo aumentare il livello di

autocontrollo?).

Dopo l’intervento serve il monitoraggio x controllare l’esito.

Attori: bambino è attore protagonista attivo e consapevole, ma anche il docente-

mediatore è indispensabile! 2° il costruttivismo la maturazione e crescita avvengono

tramite il rapporto soggetto-ambiente MA se mediato da una figura esterna x aiutarlo

a categorizzare e selezionare gli stimoli esterni. mediatore = atteggiamento

modificante che conosce gli aspetti deficitari, propone passi graduali, sceglie

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obiettivi raggiungibili, osservaz. diretta, crea relazioni favorevoli tra + stimoli, induce

all’autonomia! atteggiamento attivo.

 Sviluppo cogn. possibile con la presa in carico del docente e partecipazione attiva

del soggetto.

L : il successo dello sviluppo cognitivo dipende

E CONDIZIONI A LIVELLO EMOTIVO

dalle condizioni emotive e metodologiche.

- Cond. emotive:

A) motivazione (spinge ad agire, allontanandosi o avvinandosi a qualcosa e lottare

nonostante i fallimenti x ottenere 1esito positivo impulso a migliorare, energia

interesse (diverso dalla mot. xkè avvicina a un’attività).

positiva canalizzata) e

Covington: cognizioni motivazionali sono le interazioni x cui la cogn. dipende da

motiv. e interesse.

2° la teoria x cui l’intelligenza come entità statica: il soggetto evita condizioni

d’insuccesso (appr. difficili).

2° ’’ ‘’ entità di crescita/sviluppo: il soggetto sceglie compiti che rappresentano 1

sfida alle sue capacità. x questo serve dare fiducia e sicurezza nelle proprie abilità,

gestendo le proprie cap. (pensiero strategico).

SE il soggetto ha 1 motiv. spontanea (es. att. ludica/affetto/stima x l’educatore/eventi

occasionali distraenti) si può trasformare l’att. in occasione di apprendimento; se la

motiv. spontanea NON c’è si deve creare.

B) A : il bambino che percepisce di essere accettato

CCETTAZIONE INCONDIZIONATA

sempre, anche in situazioni negative, sviluppa una visione della realtà e di se stesso

10

positiva e fiduciosa. L’in-condizionalità NON significa non correggere ma porre

limiti ma SENZA mettere in discussione il soggetto nella sua globalità, evitare

l’etichettamento (es. sei sciocco comportamento da sciocco) e motivare le

correzioni.

Empatia: capacità di comprendere emozioni ed esigenze altrui: il rapporto basato su

empatia permette anche l’accettazione incondizionata. Goleman: empatia permette di

sviluppare 1grande capacità di adattamento e sfruttare i lati positivi delle circostanze.

(x G.: intelligenza emotiva = empatia + motiv. + autocontrollo).

- Condizioni a livello metodologico:

Rinforzo: evento piacevole che segue un comportamento che si vuole rinforzare e far

ripete orzo re trasmette accettazione, motiva lo studente e indica che l’impegno è

stato apprezzato. + efficace se immediato, serve1rinforzo costante x ogni comport.

desiderato ripetuto, poi intermittente fino all’estinzione.

Rinforzi di tipo: sociale (sorrisi, elogi verbali), dinamici (permesso x un’attività dopo

il compito svolto) e simbolici (oggetti che acquisiscono proprietà rinforzanti xkè

associati a rinforzi primari).

Estinzione: il comportamento, essendo rinforzato con l’attenzione, viene anche

eliminato se ignorato. Si dà attenzione a chi si comporta 2° le regole non ha +

ragione d’esistere.

Punizione: evento percepito come sgradevole da chi lo riceve, che segue sempre e in

modo costante ed immediato. 11

Shaping: modellaggio si modella il comport. gradualmente finché non si avvicina

al comp. desiderato! = approssimazione graduale all’apprendimento: si deve

individuare il comp. da richiedere, vedere le similitudini del comp. del soggetto e

dividere in percorso in tappe. 

Fading: (fade = attenuare o venir meno) si danno tutti gli aiuti possibili al

soggetto (verbali, manuali, imitativi..) fino all’obiettivo, poi vengono diminuiti

gradualmente fino all’automatizzazione totale.

Gerarchia delle discipline: unisce i concetti di shaping e task analysis: il compito va

scomposto in sotto-obiettivi, e le abilità individuate vanno disposte in 1 ordine

gerarchico: metodo trasversale x ogni materia.

Sistematicità: una volta individuato un obiettivo da perseguire a livello emotivo,

cogn e comportamentale, va perseguito in modo sistematico. tabelle di

allenamento importanti x monitorare la situazione.

Automatizzazione: quando il b. automatizza un apprendimento, può svolgere

compiti + complessi e + rapidamente xkè non deve spendere energie e concentrazione

su quel processo! livelli sempre + alti!

Transfer di generalizzazione: è uno dei processi cogn. che permette di connettere +

apprendimenti (recenti e già acquisiti), influenzandosi tra loro. il b. in difficoltà

NON sa creare legami; la cap. di transfer dipende da2fattori: livello di familiarità con

l’apprendimento iniziale + numero di esempi forniti durante l’apprendimento. 

Il transfer avviene quando il b. interiorizza bene i livelli di base. Allenamento

automatizzazione transfer. 12

Astrazione: Piaget: + stadi di evoluzione del pensiero + Bruner: 3 modalità di

conoscenza (da operazione concreata alla logico-formale) x entrambi: cap.

astrattiva fa parte del b. e va stimolato l’aspetto concreto esperienziale x arrivare ad

operazioni logico-formali. 

Autonomia: ottenuta col fading (– aiuti) + progr. di potenziamento problemi

affrontati in autonomia.

Contenuti: cosa potenziare? (proc. cogn: memoria, apprendimento, ragionamento,

espressione) + i contenuti (lettura, scrittura, ecc). pot.= deve avvenire a l.

cognitivo – emotivo – comportamentale.

Il programma è rivolto a ogni bambino in difficoltà, in un contesto scolastico (la

diversità del gruppo alimenta pensieri divergenti e l’interazione) ma centrata sul

singolo x migliorarne le abilità, coinvolge tre livelli (scuola, famiglia, educatori) in

particolare: educatori, pedagogisti, psicologi.

Il programma deve essere presentato in modo gioioso, con giorni alternati o

consecutivi: le regole devono essere interiorizzate e automatizzate nel repertorio

comportamentale. formazione dell’abitudine (F.) con la

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
19 pagine
5 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher KrazyGin di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dello sviluppo e delle relazioni familiari e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof Fabio Rosa Angela.