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Appare rilevante, all'interno delle operazioni, la distinzione tra produzione convergente e produzione divergente:

la prima è tipica del pensiero coerente e orientato ad un'unica risposta, la seconda caratterizza il pensiero

flessibile, capace di soluzioni originali e creative.

La produttività creativa può essere scomposta, secondo Guilford, in una serie di fattori fondamentali: fluidità,

flessibilità, elaborazione, originalità e sensibilità ai problemi (o valutazione).

FLUIDITA': consiste nella capacità di produrre molte idee a partire dallo stimolo dato;

• FLESSIBILITA': consiste nella capacità di cambiare impostazione passando da uno schema mentale

• all'altro;

ELABORAZIONE: consiste nella capacità di arricchire con dettagli e particolari coerenti l'idea prodotta;

• ORIGINALITA': consiste nella capacità di produrre risposte nuove e creative;

• SENSIBILITA' AI PROBLEMI (o VALUTAZIONE): consiste nella capacità di selezionare le idee che sembrano

• funzionali ai fini da raggiungere.

Sulla base di tali ipotesi, Guilford ha realizzato una batteria di test, nota come Divergent Thinking Test, costituita

da una serie di prove grafiche e verbali e funzionali a rilevare i fattori della creatività. In particolare, venivano

analizzate le seguenti abilità:

FLUIDITA' VERBALE: capacità di produrre il maggior numero possibile di parole;

• FLUIDITA' IDEATIVA: capacità di realizzare il maggior numero possibile di idee circa un determinato

• oggetto/fenomeno;

FLUIDITA' ASSOCIATIVA: capacità di realizzare il maggior numero di sinonimi di una parola data e di

• completare una metafora;

FLUIDITA' ESPRESSIVA: capacità di comporre un certo numero di frasi a partire da lettere iniziali date;

• FLESSIBILITA' SPONTANEA: valutata mediante le risposte date alla prova "Usi non consueti";

• ORIGINALITA': valutata chiedendo ai soggetti di suggerire titoli originali per una storia molto breve;

• SENSIBILITA' AI PROBLEMI: valutata chiedendo ai soggetti di fare domande interessanti e originali circa

• uno specifico oggetto di uso comune.

Un altro autore che si è distinto nell'ambito dell'approccio fattorialista è Torrance, secondo il quale la creatività

coinvolge importanti bisogni umani ed è fondamentale per l'equilibrio psico-fisico delle persone. Quando, infatti,

gli individui si trovano in una condizione caratterizzata da disarmonia, essi iniziano a eliminare le soluzioni ovvie

ma inadeguate e a cercare ipotesi e soluzioni nuove.

Il test che l'autore ha realizzato per valutare la creatività, noto come Torrance Test of Creativity Thinking, si basa

sui medesimi fattori individuati da Guilford e consta di due batterie: una verbale che contiene sette attività, e una

figurale che ne contiene tre.

Relativamente alla batteria verbale, le attività da svolgere sono le seguenti:

attività 1: si presenta una figura rispetto alla quale il soggetto deve porre delle domande per ricavare su

• di essa il maggior numero possibile di informazioni;

attività 2: si chiede al soggetto di elencare le possibili cause che hanno portato alla situazione illustrata

• nella figura dell'attività 1;

attività 3: si chiede al soggetto di elencare le possibili conseguenze della situazione illustrata

• nell'immagine dell'attività 1;

attività 4: si fa vedere un disegno in cui è riprodotto lo schizzo di un elefante e si chiede al soggetto di

• proporre delle idee per migliorare il giocattolo in modo da renderlo più divertente;

attività 5: si chiede al soggetto di indicare possibili usi diversi di un oggetto comune;

• attività 6: si chiede al soggetto di pensare al maggior numero possibile di domande insolite circa un

• determinato oggetto;

attività 7: si chiede al soggetto di supporre che una situazione improbabile abbia luogo e di provare a

• pensare alle potenziali conseguenze di questa situazione.

La batteria figurale consta, invece, delle seguenti prove:

• attività 1: si chiede al soggetto di realizzare un disegno a partire da una figura curva o tondeggiante e di

• dargli un nome;

attività 2: si chiede al soggetto di completare delle figure aggiungendo altri segni e di dare loro un nome;

• attività 3: si chiede al soggetto di realizzare un disegno a partire da coppie di brevi linee e di dargli un

• nome.

Di notevole importanza, nell'ambito dell'approccio fattorialista, è il contributo di Williams.

Il test della creatività e del pensiero divergente da lui ideato, consta di due strumenti (Test del pensiero

divergente, protocollo A e B; Test della personalità creativa) e dalla Scala Williams, un protocollo di valutazione

per insegnanti e genitori.

TEST DEL PENSIERO DIVERGENTE: consente la misurazione di abilità sia verbali sia di tipo visuo-percettivo. I

fattori che possono essere valutati mediante la somministrazione di questo test sono: fluidità, flessibilità,

originalità, elaborazione e produzione di titoli. Lo strumento consiste di 12 cornici che contengono semplici

elementi grafici che fungono da stimolo per la produzione di disegni.

TEST DELLA PERSONALITA' CREATIVA: è costituito da una lista di 50 items a scelta multipla mediante i quali si

può misurare quanto il soggetto si ritiene curioso, immaginativo, attratto dalla complessità e propenso ad

accettare il rischio.

SCALA WILLIAMS: è una scheda per insegnanti e genitori che consente loro di esprimere una valutazione circa gli

otto fattori ricavati dal test per il pensiero divergente (4) e dal test per la personalità creativa (4).

Il dibattito scientifico italiano. Uno dei massimi esponenti del dibattito scientifico italiano circa il tema della

creatività è Calvi, il quale ha realizzato un test noto come test "Espressioni".

Lo strumento, utilizzabile con soggetti dai 12 ai 14 anni, consta di quattro subtest valutati in relazione a sei

variabili:

SUBTEST I (grafico): si chiede al soggetto di disegnare il maggior numero possibile di figure composte da

• tre linee. Mediante questo subtest viene valutata la quantità pulita (variabile 1), ottenuta sottraendo al

numero totale di figure prodotte quelle copiate dagli esempi, ripetute o con più o meno di tre linee;

SUBTEST II (verbale): si chiede al soggetto di scrivere il maggior numero possibile di frasi composte da

• tre parole che iniziano per "s". Viene valutata la quantità pulita (variabile 2), ottenuta sottraendo al

numero totale di parole prodotte quelle copiate dagli esempi, ripetute o che iniziano con una lettera

diversa;

SUBTEST III (grafico): si chiede al soggetto di realizzare dei segni grafici che simbolizzino determinati

• fenomeni atmosferici. Vengono valutate tre variabili: la quantità grezza (variabile 3a), ovvero il numero

totale delle figure prodotte; la quantità unità ideative (variabile 3b), ovvero il numero delle idee

qualitativamente diverse ed espresse mediante le figure prodotte; unità ideative di tipo non descrittivo

(variabile 3c), ovvero il totale dei prodotti grafici di tipo simbolico;

SUBTEST IV (verbale): si chiede al soggetto di indicare quanti più titoli possibile. Viene valuata la

• quantità pulita (variabile 4), ottenuta sottraendo dal totale dei titoli prodotti quelli non pertinenti o

quelli prodotti utilizzando le parole del brano.

Un altro test per la valutazione della creatività tipicamente italiano è quello di Antonietti e Cerioli, noto come

Test di Creatività Infantile. Mediante questo strumento, infatti, gli autori intendevano verificare il livello di

creatività espresso dai bambini. Esso è costituito da due forme (A e B) che contengono, entrambe, sei prove.

ESEMPI: si chiede al soggetto di nominare il maggior numero di cose che abbiano determinate proprietà

• (ad es., le cose verdi, di legno, rotonde);

DISEGNI: si chiede al soggetto di indicare il maggior numero di significati attribuibili al medesimo stimolo

• grafico;

USI: si chiede al soggetto di indicare utilizzi non comuni di tre oggetti dati;

• CONSEGUENZE: si chiede al soggetto di elencare le possibili conseguenze di due storie bizzarre e

• fantastiche;

STORIE: si chiede al bambino di inventare due racconti partendo da un'illustrazione grafica;

• PROBLEMI: si chiede al soggetto di indicare delle possibili soluzioni a due semplici problemi proposti.

In ciascuna prova viene valutato il punteggio di fluidità, quello della flessibilità e, infine, quello della originalità. Il

test viene somministrato in forma individuale e viene proposto in forma ludica, non valutativa e in un contesto di

familiarità; i bambini possono eseguire le prove impiegando tutto il tempo che vogliono.

La persona(lità) creativa. Alcuni metodi di analisi.

Esistono due approcci principali allo studio della personalità creativa.

APPROCCIO RETROSPETTIVO. Mediante questo approccio si cerca di individuare le caratteristiche psicologiche

dei soggetti ritenuti creativi, analizzando personalità del passato particolarmente apprezzate proprio per le loro

capacità creative.

A tal proposito, sono stati individuati dieci tratti paradossali del soggetto creativo: la grande energia fisica e, nel

contempo, la quiete che sembra caratterizzare tali soggetti; l'essere contemporaneamente furbi e ingenui;

l'essere scherzosi e disciplinati; l'essere fantasiosi e, allo stesso tempo, realisti e concreti; l'essere introversi ed

estroversi insieme; la compresenza di modestia e orgoglio; l'essere in grado di attivare comportamenti e

sentimenti caratteristici di entrambi i generi, sia quello maschile sia quello femminile; la compresenza di

atteggiamenti ribelli e conservatori; l'essere, nel contempo, appassionati e obiettivi nei confronti del proprio

lavoro; la possibilità di essere esposti, allo stesso tempo, alla gioia e alla sofferenza.

APPROCCIO LONGITUDINALE. Uno dei massimi esponenti di questo approccio fu Torrance, il quale lo utilizzò per

realizzare una ricerca durata ben 22 anni. Da questo studio, l'autore rilevò che le caratteristiche che apparivano

come tipiche dei soggetti creativi (coraggio, perseveranza, curiosità) potevano essere ricondotte ad una forte

motivazione. Tale motivazione, tuttavia, doveva essere sostenuta dall'ambiente, specie quello scolastico.

In generale, i modelli di analisi condotti sulla base di questo approccio ritengono essenziale la presenza di

motivazione intrinseca e centrata sul compito, rilevando che è difficile che una persona operi creativamente se

non ama quello che fa e se non è focalizzata più sull'attività in s&e

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
17 pagine
2 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher AnnaPortaro91 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dello sviluppo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Catania o del prof De Caroli Maria Elvira.