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La percezione sociale
La percezione sociale è il modo in cui creiamo impressioni sugli altri e formuliamo dei giudizi. Questo avviene attraverso interpretazioni ed inferenze con lo scopo di colmare vuoti conoscitivi e di "costruire" un'immagine dell'altro più comprensibile.
La percezione degli oggetti fisici si basa sulle caratteristiche superficiali osservabili come misura, colore, peso e gusto. D'altra parte, la percezione degli oggetti sociali si basa su qualità non osservabili ma dotte come l'intelligenza, gli atteggiamenti e la personalità.
La formazione delle impressioni segue il modello proposto da Asch, secondo il quale gli individui formano un' impressione globale degli altri attraverso un processo unificante sui singoli elementi. Le impressioni sono influenzate da alcune informazioni, come i tratti attributicentralidistintivi, che sono correlati a un gran numero di altri attributi. Sapere che una persona possiede uno di questi tratti permette di inferire molto altro su di lei e formare un' impressione integrata.
approccio organizzazioneolistico: elementi guidata da ipotesi concettuale di tipo unitario edi livello sovraordinato-Modello (Anderson) = formazionealgebricoimpressione deriva da una serie di valutazioni separatedei singoli tratti e da successiva giustapposizione deglistessi (addizione valutazioni associate a singoli trattipositivi e negativi) --> approccio elementaristico:organizzazione elementi dal basso verso l’alto eimpressione che ne deriva è frutto dei dati in ingresso Distorsioni (biases) nella formazione delleimpressioni: - Ordine 1) Effetto primedi presentazione: primacy:informazioni sono ancoraggi cognitivi ricordati piùfacilmente; - 2) Effetto informazioni più recentirecency:hanno impatto maggiore sul destinatario rispetto aquelle primarie - Positività in assenza di informazionie negatività:-->impressione positiva; se c’è informazione negativa,attira successive impressioni.Sbilanciate verso negatività; molto difficile cambiare impressione negativa, perché info negative implicano pericolo e sono più distintive veri e propri.
Teorie implicite della personalità: principi generali relativi a quali tipi di caratteristiche si combinano per formare certi tipi di personalità; si sviluppano lungo un arco di tempo, in base alle esperienze e sono resistenti al cambiamento; hanno forte componente culturale.
Apparenza --> ha un effetto primacy (si ritiene fisica che persone attraenti abbiano qualità positive); effetto = fenomeno per cui visti in un gruppo si cheerleaders sembra più attraenti.
Stereotipi = assunzioni condivise su personalità, atteggiamenti e comportamenti di individui appartenenti a determinati gruppi in base a etnia, sesso, razza --> influenzano formazione delle impressioni circa la personalità in 2 modi: 1) influenzando significato dato informazione disponibile; 2) inducendo scarsa o nulla considerazione.
dell'informazione relativa al caso specifico. Comportamenti concordanti con lo stereotipo: interni; comportamenti contraddittori allo stereotipo: esterni al soggetto bersaglio (Hamilton) = analisi automatica. Pensiero automatico dell'ambiente, basato su precedenti esperienze (non conscio, non intenzionale, ma involontario e richiede sforzo minimo) --> strutture mentali, soggette a modifica e trasformazione, che organizzano la conoscenza, influenzano le informazioni rilevate e ricordate. Funzioni degli schemi: classificazione, interpretazione/ricostruzione, influenza archiviazione/recupero. Aspettative legate agli schemi: si tende a dirigere l'attenzione più su elementi congruenti o incongruenti con le aspettative stesse, che su quelli neutri. Caratteristiche degli schemi: 1) categorie di base né troppo inclusive né esclusive; 2) sottotipi; 3) schemi di ruolo e schemi di tratto; 4) caratteristiche facilmente rilevabili o importanti da un punto di vista soggettivo. Accuratezza→ per schemi più accurati, circoscritta spostamento da (teorie con cognizione theory driven livello di astrazione elevato) a cognizione data driven (basata sui fatti)
- Uso degli schemi: in situazioni di indecisione, ansia, pressione temporale
- Differenze nell'uso degli schemi: individuali complessità attrazionale (complessità delle spiegazioni che le persone tendono a fornire agli altri); orientamento all'incertezza (interesse ad acquisire informazioni rispetto al restare disinformati, ma ancorati agli schemi); bisogno di cognizioni-need for cognition (numero di informazioni che le persone preferiscono acquisire su oggetti sociali); complessità cognitiva (complessità processi cognitivi e rappresentazioni degli individui)
- Formazione degli schemi: schemi astratti → aumento complessità → schemi più organizzati → aumento organizzazione → schemi più compatti attivati in maniera tutto o niente → schemi più flessibili (che possono
incorporare eccezioni) --> sempre + accurati-Attivazione degli schemi: determinata da aspetti dello stimolo, da aspetti del contesto e da caratteristiche dell’osservatore-Accessibilità --> : una determinata primingesperienza fa venire in mente, rende accessibile, un certo concetto; accessibilità osituazionale cronica(per una certa persona schemi possano essere più accessibili rispetto ad altri --> concetti + importanti che la persona usa per descrivere se stessa, cronicamente accessibili, influenzano valutazioni che la persona fa degli altri); acc. è influenzata da scopi-Perseveranza degli schemi --> conferiscono senso di ordine, struttura e coerenza; perosne resistenti a informazioni che potrebbero disconfermarli-Profezia aspettative possono dare che si autoavvera:forma alla realtà; strategia di verifica positiva:tendiamo a cercare solo informazioni che servono a confermare schemi attivatiRagionamento sociale:- = duranteTeoria dellaLa razionalità limitata nel processo decisionale, la razionalità di un individuo è limitata alle informazioni che possiede, ai suoi limiti cognitivi e alla quantità di tempo a sua disposizione (Herbert --> alternativa a Simon) modello (processo matematico del processo decisionale pienamente razionale di ricerca di una scelta ottimale date le informazioni disponibili) = strategie cognitive. Euristiche cognitive-sociali semplificate per formulare giudizi sociali rapidi ed efficienti. Sono 3: 1) usata per dedurre disponibilità: frequenza o probabilità che accada un evento, sulla base di quanto velocemente le associazioni legate a quell'evento ci vengono in mente; 2) rappresentatività: giudizio circa la rilevanza ("in che misura gli attributi che appartengono all'esemplare A consentono di collocarlo nella categoria B?") che produce un giudizio di probabilità ("quanto è probabile che A sia esemplare della categoria B?") 3)ancoraggio e accomodamento: ancorare il giudizio a una conoscenza nota e accomodarlo sulla base di altre informazioni pertinenti (es. inferenze circa altre persone sono spesso ancorate a credenze che abbiamo su noi stessi) Cognizione sociale controllata: - Pensiero = riflessione su se stessi e sul mondo controllato --> risolvere problemi difficili, pianificare il futuro --> grande dispendio di energia (non pensiero automatico); può influenzare in maniera consapevole il comportamento - Pensiero = annullamento mentale del controfattuale passato, pensando a esiti alternativi PSICOLOGIA SOCIALE MODULO 3 Le dimensioni sociali del sé Misura del sé: - Primo strumento = test delle 20 affermazioni (Harltley, 1970): descrizioni fisiche, sociali, globali = capacità di essere consapevoli - Autoconsapevolezza di se stessi (raggiunta verso i 18 mesi) --> resa evidente dal "rouge test" del bambino e porlo di fronte allo specchio - se la tocca, vuol dire che riconoscela propria immagine-Consapevolezza = indiretta o "situata" consapevolezza delle attività in cui siamo impegnati e delle emozioni che sperimentiamo durante tali attività
Autoconsapevolezza = l'attenzione è suprivata aspetti interni e privati del sé; effetti: stati affettivi più intensi, chiarezza nella conoscenza di sé, maggiore aderenza a standard personali di comportamento
Autoconsapevolezza = l'attenzione è supubblica aspetti pubblici del sé (modo in cui gli altri ci vedono); effetti: preoccupazione per valutazione, perdita autostima, maggiore aderenza a standard sociali di comportamento
(Scheier 1975) per misurare tendenza Scala e Bussstabile a autoconsapevolezza privata o pubblica
Primi studi:
-Doppia del sé: = oggetto conosciuto evalenza Mecontrollato; = soggetto che produce conoscenzaIo
-James: = somma di tutto ciò che un uomo puòMechiamare "mio" (tutti gli elementi con cui
un individuo sviluppa un'identificazione emotiva); distinzione tra Me (non è entità stabile materiale, spirituale, sociale; ma si modifica con relazioni sociali e possedimenti materiali) - Mead: il sé si sviluppa con l'interazione e l'acquisizione di capacità di usare simboli (linguaggio); nel gioco il bambino inizia ad assumere un ruolo dell'altro ed inizia a vedere se stesso dal punto di vista degli altri --> quando riesce a guardare se stesso dal punto di vista della società (altro ha completamente generalizzato) sviluppato il proprio sé - Franzoi (ricerche contemporanee): sé come oggetto di consapevolezza riflessiva (Me, sé come soggetto con funzioni esecutive e conosciuto), di controllo (Io), sé come "strumento" per interazione, sé come oggetto di conoscenza e valutazione - Varie definizioni: self-concept (concetto di sé), self-schema (schema di sé), immagine di sé (self-image),(personalità personale e sociale e identità sociale); = insieme di teoria di sé conoscenze che le persone posseggono circa le proprie caratteristiche personali, ruoli sociali, appartenenza a gruppi sociali = componente valutativa della conoscenza
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