Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
INTENZIONE
L'organizzazione della conoscenza: gli schemi e le categorie sociali
La percezione umana non "riproduce" semplicemente la realtà esterna, ma la "ricostruisce" attraverso l'utilizzo di schemi.
Schemi = strutture cognitive che rappresentano un oggetto di conoscenza, includendo i suoi attributi e i loro legami. Influenzano la codifica delle informazioni nuove, il ricordo di informazioni già acquisite e le inferenze relative ai dati mancanti.
Le persone utilizzano due tipi di processi di conoscenza, a seconda degli scopi che perseguono:
- Processi di conoscenza top-down (o schema-driven): si basano sull'esistenza di concetti, conoscenze e teorie presenti in memoria, che permettono di trattare stimoli nuovi facendo riferimento a informazioni già possedute. Accorciano il lavoro cognitivo, ma possono indurre in errori e distorsioni dovuti all'influenza di conoscenze già possedute ed abitudini.
generesessuale o la razza
Schemi di eventi
Includono conoscenze relative alle sequenze di azioni appropriate in un determinato contesto, comprese le aspettative sul modo in cui si comporteranno gli altri
Esempio: le persone conoscono il "copione" di comportamento da seguire al ristorante, ed hanno aspettative precise rispetto al comportamento del cameriere ed alle regole da seguire
Vantaggi e disfunzioni del ragionamento sociale: le euristiche
Euristiche: strategie o "scorciatoie" di pensiero semplificate che permettono alle persone di giungere rapidamente a giudizi sociali
Il ricorso alle euristiche è più probabile in situazioni in cui le persone devono impegnarsi nell'elaborazione di giudizi complessi in presenza di fattori che diminuiscono l'accuratezza dei processi cognitivi (ad esempio, stanchezza o mancanza di tempo)
L'euristica della rappresentatività
È utilizzata per stimare la probabilità che si verifichi un determinato evento;
influenza di eventi recenti o vividi nella memoria– Facilità di accesso alle informazioni– Effetto di ancoraggio (cioè la tendenza a basare le stime sulla prima informazione disponibile)– Effetto di rappresentatività (cioè la tendenza a basare le stime sulla somiglianza tra l'evento e la categoria di riferimento)– Effetto di disponibilità (cioè la tendenza a basare le stime sulla facilità con cui vengono in mente esempi rilevanti)“immaginabilità” di un particolare evento Esempio: le persone valutano come cause di morte più frequenti eventi drammatici o accidentali come omicidi o atti terroristici rispetto a malattie cardiocircolatorie Riferimento al sé Esempio: entrambi i coniugi sovrastimano il proprio contributo personale alle attività domestiche, in quanto ricordano con più facilità esempi positivi del proprio comportamento L’euristica della simulazione Costituisce una variante dell’euristica della disponibilità; è utilizzata per immaginare scenari ipotetici relativi a come potrebbero evolversi o avrebbero potuto evolversi certi eventi La simulazione mentale di come certi eventi avrebbero potuto svolgersi nel passato, in pensiero controfattuale (“se non fosse successo così...”), ha importanti implicazioni per il giudizio sociale e le reazioni emotive ad eventi drammatici Studio di Kahneman e Tversk: tendenza aCap. 5 Le emozioni
L'emozione è un costrutto ipotetico cioè un'entità non direttamente osservabile ma inferibile dai diversi indicatori emozionali e dalla loro interazione con i ltermine emozione si indica un processo che comporta cambiamenti piuttosto ampi e interrelati in vari sottosistemi dell'organismo e che si verifica in risposta ad un evento scatenante, che ha un significato fondamentale per l'individuo in termini di sopravvivenza biologica o psicologica L'emozione, pertanto, si configura come un processo dinamico e adattivo di risposta ad una situazione di crisi Le emozioni discrete basilari o primarie sono: secondo Campos: -felicità -paura -tristezza -collera -interesse secondoArgyle: felicità - tristezza - sorpresa - disgusto/disprezzo - paura - interesse - vergogna - senso di colpa La maggior parte degli psicologi sociali fanno riferimento alle tre principali componenti: sensazione, fisiologia, espressione con il termine di triade delle reazioni emotive. Le emozioni sono un aspetto fondamentale dell'esistenza che, da lungo tempo, interessa ed affascina l'uomo in quanto consente di valutare l'esperienza in termini di "piacere" e di "dolore". Il termine "emozione" deriva dal latino. Il termine "emozione" ha origine da "emotus", participio passato di "emovere" che, letteralmente, significa "muovere da, allontanare". In senso traslato, il verbo significa anche "scuotere, sconvolgere". La sensazione di essere mossi da ciò che si prova, e che sembra provenire dal nostro interno, è una caratteristica fondamentale dell'esperienza emotiva. La funzionedelle emozioni è tuttora un punto molto dibattuto in letteratura. Alcuni autori sottolineano il ruolo comunicativo e relazionale delle emozioni. Altri sostengono che le emozioni siano qualcosa di dirompente e irrazionale che interrompe il normale flusso cognitivo come, per esempio, negli stati di adattiva e sono paura ed ansia. Secondo altri, invece, le emozioni hanno una funzione funzionale allo sviluppo e all'azione umana. Da questo punto di vista, un aspetto particolare riguarda il valore delle emozioni in termini evoluzionistici. Per Scherer, la flessibilità comportamentale e adattiva dell'organismo dipende largamente dalle emozioni. Esse, infatti, si sono sostituite a comportamenti innati e rigidi quali i riflessi. In questo modo, hanno contribuito ad ampliare le possibilità di risposta comportamentale di fronte agli stimoli ambientali. Sulla base delle concezioni attuali possiamo sostenere che le emozioni sono caratterizzate da diversi livelli: 1) Livello
espressivo: le emozioni, infatti, implicano cambiamenti nell'espressione facciale, nella postura e nel comportamento. Mentre le espressioni facciali si ritengono innate e universali, si pensa che i gesti che manifestano particolari emozioni siano, invece, determinati dalla cultura di appartenenza. Occorre sottolineare che non sempre un cambiamento dello stato emotivo accompagnato da un cambiamento espressivo, a seconda della situazione in cui ci troviamo tendiamo a dissimulare i nostri sentimenti.
2) Livello fisiologico o dell'attivazione: l'emozione implica cambiamenti relativi ai processi biochimici, per es. l'aumento del battito cardiaco che ci preparano all'azione.
3) Livello dei sentimenti: dato dalla consapevolezza dei nostri sentimenti.
4) Livello cognitivo: dato dal significato delle emozioni e dalla valutazione del contesto esterno e interno nel quale proviamo emozioni.
L'interesse della psicologia verso le emozioni risale a pionieri come Wundt, James
e Freud. Gli studi si sono sviluppati secondo varie prospettive. Analizzando la letteratura sulle emozioni dalla nascita della psicologia ad oggi, possiamo individuare quattro impostazioni teoriche che si sono contese le scene: 1) le teorie istintuali, 2) le teorie degli effetti periferici, 3) le teorie degli effetti centrali e 4) le teorie dell'attivazione. Le teorie istintuali, possono essere riferite in termini generali ad una di matrice filodarwiniana fondata sull'universalità delle emozioni e sul loro valore filogenetico e adattivo, che si basa sulla capacità comunicativa dell'espressione emozionale e sulla possibilità di qualificare e quantificare i comportamenti espressivi. Tra le teorie istintuali possiamo collocare la psicoanalisi. In senso stretto, Freud non si è occupato di emozioni, ma ha studiato le basi emotive del comportamento, attribuendo ai processi affettivi un ruolo centrale nella vita umana. Dai suoi scritti, emerge che lestinti sono reazioni innate che si manifestano in risposta a stimoli esterni o interni. Le emozioni, d'altra parte, sono esperienze soggettive che coinvolgono una combinazione di pensieri, sensazioni fisiche e reazioni comportamentali. Le emozioni possono essere positive o negative e possono variare in intensità. Alcune emozioni comuni includono gioia, tristezza, rabbia, paura e disgusto. Ogni emozione ha una funzione specifica e può influenzare il nostro comportamento e il nostro benessere. Le emozioni sono spesso associate a determinati istinti. Ad esempio, la paura è spesso collegata all'istinto di sopravvivenza, mentre la rabbia può essere collegata all'istinto di difesa. Tuttavia, le emozioni possono anche essere influenzate da fattori culturali, sociali e personali. In conclusione, le emozioni sono legate agli istinti, ma sono anche influenzate da una serie di altri fattori. Sono esperienze complesse che possono influenzare profondamente la nostra vita e il nostro benessere.